| inviato il 08 Febbraio 2023 ore 14:10
Buongiorno a tutti, molti di voi sicuramente avranno utilizzato o ricordano i "filmini" (come si chiamavano a quei tempi) Super8; ne ho traovati molti in cantina, fortunatamente ancora in buono stato (almeno così sembra) e sarei interessato a digitalizzarli per una più pratica fruizione. Ho cercato molto nel WEB e ho capito che, ad esclusione di pochi, o meglio pochissimi seri professionisti, la maggior parte adottano soluzioni "poco ortodosse" (ripresa con videocamera del film proiettato) o economiche, come scanner specifici ma di fascia economica. Tra i professionisti che mi sembrano molto seri e competenti ne ho individuati 2 che utilizzano lo stesso scanner di buon livello (dal costo di oltre 30mila euro) ma il dubbio per il quale mi rivolgo a voi, a chi ha esperienza su tale argomento o conosce tale specifica problematica, è quello che riguarda il diverso "frame rate". Chi conosce il Super8 sa che questo aveva un frame-rate di 18 fotogrammi al secondo mentre i sistema di riproduzione odierni lavorano a 25 fotogrammi al secondo. Da quanto ho capito c'è necessità di fare adattamenti su tale aspetto, pena vedere delle immagini a scatti o accelerete. I suddetti due professionisti adottano approcci differenti: - uno mi ha risposto che "forniscono i filmati al frame rate originale della pellicola, che sono utilizzabili su qualsiasi player video e programma di editing senza bisogno di una conversione a 25 fotogrammi/secondo"; - l'altro invece utilizza la tecnica del "blending" e fornisce quindi il filmato già pronto all'uso e adattato ai 25 fotogrammi/secondo. iltelecinema.it/pellicola-8mm-differenze/ Quello su cui vi chiedo aiuto riguarda in particolare la risposta fornita dal primo perché non capisco che cosa comporti (o come interpretarla); significa che poi devo essere io ad adattare (con apposito software) il filmato a 25 fotogrammi/secondo? E se non lo faccio come si presenterà il video riprodotto? Accelerato? Qualcuno di voi ha esperienze in merito? Quale delle due opzioni secondo voi è preferibile? Grazie anticipatamente. |
user236140 | inviato il 10 Febbraio 2023 ore 18:53
anni fa, mi sono fatto riversare su CD un filmino di me piccolo sono andato in un negozio di fotografia e me l'hanno fatto in poco tempo consiglierei la stessa cosa: ti eviti un sacco di sbattimenti secondo me a meno che non siano filmini svedesi... beh, in quel caso basta solo non andare dal negozio di quartiere |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 19:09
No, vorrei una cosa ben fata e di qualità, che estragga al meglio ciò che c'é sulla pellicola (che poi è lo stesso approccio che ho nella scansione delle pellicole fotografiche. Poi prima di scegliere e decidere, per me è fondamentale conoscere e capire la tecnologia che viene utilizzata e i pro e i contro delle varie opzioni. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 20:55
Io ho proiettato su schermo e filmato con una digitale.il risultato è quello che è e non penso si riesca ad andare molto in la con i miei. Sono 8mm, non super, qui e la bruciati (a metà si doveva togliere il film e girarlo). Magari, visto che scansioni, prova a scansionare qualche tratto e guarda al massimo cosa ottieni. Nei miei ce molta grana. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 22:03
Non ho il porta-pellicola adatto per fare la scansione dei film Super8, ma guardandoli con la lente non mi sembrano malissimo. Il metodo che hai adottato (filmare il film proiettato) purtroppo è il peggior modo in assoluto. Comunque, appurato che vorrei farli digitalizzare con metodi e attrezzature professionali, spero che ci sia qualcuno che conosce l'argomento e sappia rispondere ai dubbi che ho riguardo al frame/rate. In questo sito sono spiegate molte cose: iltelecinema.it/telecinema-professionale/ |
user236140 | inviato il 10 Febbraio 2023 ore 22:19
Old_Pentax è uno a cui chiedere allora so che ha digitalizzato dei film vecchi |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 22:32
“ Il metodo che hai adottato (filmare il film proiettato) purtroppo è il peggior modo in assoluto. „ Potrebbe essere quel che si chiama “provino” o “anteprima”. Che ti fa risparmiare un sacco di soldi, per qualcosa che potrebbe valere pochino, o tantissimo. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 22:37
So già che per me valgono tantissimo, ci sono io da piccolo, genitori, parenti e amici vari, nonni, vacanze... il tutto filmato da mio papà che ha sempre fotografato (per un bel po' anche da professionista) e filmato (poi è passato alle telecamere con nastri e infine su schede di memoria), nonché fatto montaggi video; conosco bene le sue capacità di fare filmati di ottima qualità e ha sempre utilizzato attrezzature di qualità. Potrei guardarli con il proiettore Super8 ma non mi serve vedere l'anteprima (col rischio che il proiettore fermo da anni possa danneggiare i film). |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 22:59
“ "forniscono i filmati al frame rate originale della pellicola, che sono utilizzabili su qualsiasi player video e programma di editing senza bisogno di una conversione a 25 fotogrammi/secondo"; „ Significa quel che leggi: Ogni fotogramma di pellicola sarà un fotogramma digitale, il file video avrà la frequenza originale e con i player, app programmi che siano, non dovrebbero dare più problemi |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 23:06
Certo che sono utilizzabili, ma come verrà visualizzato il filmato? Non verrà visualizzato accelerato? Stando a quanto dice quest'altro, il filmato ha bisogno di essere adattato a 25 fotogrammi/secondo: iltelecinema.it/pellicola-8mm-differenze/ “ Per trasformare i film storici amatoriali negli standard moderni ci sono anche in questo caso diversi sistemi. Il primo è velocizzare il girato originario, ottenendo però un risultato stile film di Charlie Chaplin che dà al video un effetto comico, e che quindi non è da considerare come valido. Il secondo prevede l'aggiunta dei fotogrammi che mancano per arrivare a 25 (9 al secondo nel caso delle pellicole 8 mm e 7 nel caso delle pellicole super 8), creando delle sequenze più o meno in questo modo: fotogramma originale 1 fotogramma originale 2 fotogramma originale 3 dissolvenza incrociata tra fotogramma originale 3 e fotogramma originale 4 fotogramma originale 4 Questo metodo si chiama BLENDING, sacrifica un po' la fluidità delle immagini, mantenendo però inalterata la velocità originaria. E' il metodo con meno controindicazioni ed è quello che uso anche io nelle lavorazioni standard. Accanto a queste procedure, i software di restauro più recenti consentono anche l'adattamento attraverso l'INTERPOLAZIONE, che ricrea, partendo dai 16 o 18 fotogrammi al secondo, 25 nuovi fotogrammi a fluidità reale. Purtroppo, sei i soggetti ripresi sono persone, soprattutto per quanto riguarda i visi, questo modo di adattare può creare più danni che vantaggi, quindi ogni inquadratura andrebbe valutata manualmente, richiedendo giorni di lavorazione anche solo per venti minuti di filmato. „ chi ha ragione? Non possono avere ragione entrambi. Se poi volessi trasferirli su DVD o Bluray (cosa che farò di sicuro una volta avuti i files) dovrei adattarli con un programma di editing video? |
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