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Ancora su Ghirri, no polemiche ma per chiarirsi, approfondendo...

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Lastprince

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:57

prima cosa :molte delle foto non sono visibili dai link postati .

compresa la tua :))
una vera emulazione :))))

ora, lasciando perdere il punto di vista personale ( ad esempio : non amo particolarmente A. Adams , a differenza di R. Adams , ma questo non toglie che gli dia grandi meriti nella fotografia ), penso che stai sbagliando "prospettiva ".

Capisco che il web spopoli di simil Ghirri ( come simil Shore-Evans- R. Adams-Guidi.. ecct ecct).

Ma ti assicuro che spopolano anche i simil Avedon con ritratti con fondo bianco all'aperto ( Benedusi ) , o simil Webb in giro in Sud America , o qualche eroe che scatta con luce di mezzogiorno ritratti di nudo come H.Newton.

la lista è infinita.

Ed è infinita perche' la diffusione delle immagini online è un flusso senza fine.

E ci si mette poco a copiare ghirri : basta andare in una spiaggia di inverno in un giorno mezzo soleggiato.

Ci sono vari pero' , e questo lo sai benissimo.

Il pero' è che le foto di ghirri sembrano quadri.

Ecco, prova a trovare qualcuno che dia questa sensazione.

dopo ne riparliamo ;)

Arconudo

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 18:59

“ Dal momento che su questo punto non mi trovo concorde, anzi ritengo che la variabile temporale lo penalizzi non poco se visto ed analizzato con occhi di oggi. „

La variabile temporale non risparmia (quasi) nessun fotografo.
Ma non penso sia questo il punto.

scrisse Kandinskij :
Ogni opera d'arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti. Analogamente, ogni periodo culturale esprime una sua arte, che non si ripeterà mai più. Lo sforzo di ridar vita a principi estetici del passato può creare al massimo opere d'arte che sembrano bambini morti. Noi non possiamo, ad esempio, avere la sensibilità e la vita interiore degli antichi greci.

Secondo me qua finisce la storia

Canopo70

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 19:11

Mi trovo d'accordo con il pittore russo Sorriso

Salt

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 19:31

Ma e' appunto cio' che qui si sostiene mi pare.
Ghirri ha ripreso una linea di pensiero, cominciata da alcuni grandi architetti 50 anni prima, e l'ha trasportata nella realta' Italiana dell'epoca. Ovviamente la ha elaborata a modo suo ed ha costruito un lavoro con solide fondamenta.

Se osserviamo l'edilizia di quei tempi, ci rendiamo conto (attraverso il suo sguardo) che i Geometri dell'epoca hanno rovinato l'Italia. Buona parte delle immagini proposte disturbano. Altre invece sembrano quadri, e' vero.
Ai tempi, certi pavimenti, certe piastrelle sembravano lussuose. Invece erano solo povere dimostrazioni di ignoranza.

Oggi lo sguardo di tutti e' cambiato. Molti mostri di cemento e klinker sono stati abbattuti o riconvertiti.
Insomma, un artista che riproponesse, o cercasse ispirazione in una parte del lavoro di ghirri, probabilmente risulterebbe stantio. Potrebbe essere un buon punto di partenza. Ma servirebbe qualcosa da dire di veramente interessante e nuovo, per continuare senza scadere nel gia' visto.

Arci

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 20:07

“@Arci
“ in quanto raggiunto il successo aveva bisogno di produrre grandi stampe per esposizione ?

temo che tu non abbia mai visto delle mostre / esposizioni di Ghirri .”
Ti rispondo qui, no
Come detto di la' Ghirri non mi ha mai attratto e quindi lungi da andare a mostre/esposizioni

Riguardo alle foto che a te sembrano quadri quelle due che hai scelto piacciono anche a me specialmente quella di Versailles ma gran parte della sua opera a me non piace.
Sinceramente lo trovo un autore sopravvalutato

Simone Rota

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 22:20

La discussione precedente, da cui questa e' scaturita, piu' che su Ghirri autore prendeva spunto da Ghirri maestro di fotografia.
Per fare buona fotografia non sono imprescindibili la performance tecnica e il dettaglio.
Ghirri, se non ricordo male in "lezioni di fotografia" , citava ad esempio l'amico Claude Nori, che si muove con una macchinetta e con il suo taglio personale, documenta tra l'altro l'estate al mare degli italiani.
Erano le estati di quegli anni, certamente. Se la fotografia vuole raccontare, cio' che viene raccontato non puo' che essere riferito a quel certo periodo. Quello che rimane applicabile anche oggi e' l'approccio.

Comunque grazie x aver aperto questo 3d sul Ghirri autore...

Salt

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 22:35

Si ma, volendo tornare sull'argomento "attrezzatura", che personalmente reputo c'entri pochissimo con Ghirri:

Bisogna considerare che in 20 anni la tecnologia ha messo in mano a chiunque fotocamere spaziali che negli anni 50-90 se le sognavano. Tentare di stiracchiare il pensiero di Ghirri per adattarlo alla tecnologia di oggi e' un po' come parlare di bighe per il trasporto degli otri di vino sulla autostrada torino -milano.

Son cambiati i tempi facciamocene una ragione....

Io sto rileggendo le opere originali di Voltaire in francese antico. Rilette oggi fanno sorridere. Sia per forma che spesso per contenuti.
Credo sia la stessa cosa per i grandi fotografi del passato.

Enrico Chiambalero

inviato il 10 Gennaio 2023 ore 23:49

A mio parere Ghirri ha inventato un linguaggio nuovo, che prima non esisteva o perlomeno non "era codificato". Poi è certamente figlio del suo tempo, come ogni autore.

Remember

inviato il 11 Gennaio 2023 ore 4:01

Ok, ho corretto sviste che impedivano visualizzazione link.

Last, ovviamente Ghirri ha prodotto cose buone, anche ottime come le 2 foto che qui hai postato e che ne sono conferma.
(E come della serie di Versailles, è mia convinzione che ne abbia trovato fonte di ispirazione Massimo Vitali per trovare la sua strada).

Ma, se devo dirti quello che ritengo essere stato il suo limite, e non è poca cosa, è che avrebbe dovuto eliminare scremando anche parecchio di ciò che ha prodotto, in quanto non all'altezza delle sue migliori cose.

Ad un autore di grido, ciò che seleziona e offre al pubblico attraverso sue mostre, collezioni, stampe, libri, deve tenere un livello costante il più possibile ed indirizzato verso l'alto sulla qualità che propone nelle sue foto.

Non è ammissibile dare in pasto al pubblico eccellenti, ottime e buone foto, unitamente a di meno buone, mediocri e alcune fino allo scadente.
Altrimenti resti un buon fotografo, ma non certo un grande o un maestro.

Ti invito ora a dare un'occhiata completa a tutti i link che ho riportato nel post iniziale, per dare riprova di quanto sostengo.
Certe immagini se le doveva conservare solo per sè.
Pubblicarle inevitabilmente porta complessivamente il tutto inevitabilmente più orientato verso il basso sul livello qualitativo globale di un libro come di una mostra.

P.S. - Nell'elenco precedentemente stilato, volutamente non avevo incluso Newton, Webb, per certi aspetti Erwitt, fino al famigerato McCurry, proprio perchè soggetti a numerosi tentativi di imitazione, e per loro gli epigoni spopolano.

Quanto ad Avedon, certo di come non che non manchino gli emulatori che partono dall'adottare il classico fondo bianco e fin lì ci siamo, ma poi è tutto il resto che fa veramente il Ritratto e da lì in poi tentare l'emulazione è tutto un altro paio di maniche.

Remember

inviato il 11 Gennaio 2023 ore 4:25

“ La variabile temporale non risparmia (quasi) nessun fotografo.
Ma non penso sia questo il punto. „

Per fortuna hai aggiunto il "quasi", e questo ti salva.
Parlando dei grandi autori, ve ne sono di alcuni che risentono particolarmente il tempo trascorso, ma ce ne sono anche parecchi che di questo sono immuni.
Questa caratteristica è segno distintivo di quelli che son stati veramente grandi, attualissimi ancor oggi.

Nel precedente 3D avevo stilato un elenco puramente indicativo per dare concretezza a quanto sostengo, anche se lì per sottolineare anche un altro concetto, ma che è ugualmente valido per l'aspetto di non risentire della variabilità temporale nel suo trascorrere.
Subito prima del post di Lastprince... Ed ancora se ne potrebbero aggiungere parecchi, l'elenco non voleva certo essere completo ed esaustivo... Mi era stato richiesto di fornire solo 3 nomi.

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=12&t=4427004#26297348

“ Noi non possiamo, ad esempio, avere la sensibilità e la vita interiore degli antichi greci „

Quello no (anche se per la verità i neoclassici hanno pur sempre importanza e valore valore), però siamo perfettamente attrezzati ancora per infiniti anni a venire, nel apprezzare, amare o venerare le loro creazioni artistiche.

Come siamo tutt'oggi affascinati dalle opere di Man Ray o Edward Weston, come per tutti i grandi classici, e ancor meglio per i senza tempo.

Remember

inviato il 11 Gennaio 2023 ore 4:37

“ Se poi tu lo ritieni superato, forse lo stai riconfermando classico. In fondo un classico, per affermarsi come tale, deve subire il disprezzo di chi, rimanenendo tutto chiuso nel proprio tempo, lo giudica inattuale, non è che deve piacere a tutti, non può piacere a tutti. „

Più che altro ne davo una interpretazione da altra prospettiva, anche se non è poi così dissimile nella sostanza.

Però lo trovo preferibile ed è più in linea al mio pensiero, e cioè i suoi lavori vanno osservati tenendo sempre presente che sono produzioni degli anni 70/80 e cercando di calarsi in quel periodo.

All'oggi parte della sua produzione ha un certo senso di "vintage".
Non è certo come Fontana, rimane innegabile di come i suoi lavori sono ancora oggi modernissimi e senza tempo, indipendentemente che piaccia o meno.

Merlino82

inviato il 11 Gennaio 2023 ore 7:14

A me le foto di Ghirri piacciono tantissimo ,sono semplici ma hanno un che di malinconico e vero che raramente ho visto in altri fotografi famosi

Mic79

inviato il 11 Gennaio 2023 ore 7:18

Salve a tutti, anche io faccio fatica a capire Ghirri, per questo chiedo se potete spiegarmi queste due frasi

Salt

“ "Ghirri ha ripreso una linea di pensiero, cominciata da alcuni grandi architetti 50 anni prima, e l'ha trasportata nella realta' Italiana dell'epoca" „

Enrico Chiambalero

“ A mio parere Ghirri ha inventato un linguaggio nuovo, che prima non esisteva o perlomeno non "era codificato" „

Quale linea di pensiero?
In cosa consiste questo linguaggio?

Grazie

Leopizzo

inviato il 11 Gennaio 2023 ore 8:24

Domanda molto pertinente.
Probabilmente, anzi, sicuramente, se Ghirri ci fosse contemporaneo non farebbe mai le foto che ha fatto.
Sono figlie di un'epoca, ve la ricordate?
La rigorosità del banale di Ghirri irrompeva in quel mondo, che stava diventando autoreferenziale, di intellettuali molto spesso organici con partiti e movimenti.

Ogni singola foto non vale in se, ma vale in quanto parte di un'opera.

Le foto fatte in paese da me raccontano qualcosa.
Ad esempio quella delle valli grandi veronesi: trascende l'immagine in se, forse banale con la sua prospettiva centrale, e racconta.
Racconta nel flusso di immagini, che ti fa viaggiare e ti cala nel momento.
Da certi paesaggi urbani (ad esempio questo) ti aspetti quasi di vedere uscire il tipo con la radiolina a transistor che passeggia con la moglie un po' sovrappeso la domenica ascoltando “tutto il calcio minuto per minuto” con Ciotti e Ameri (perché è chiaro che è domenica il giorno in cui è scattata)
Sai quante ne ho di simili?
Ma non raccontano, manca il progetto.

Secondo me è questo che ci affascina in lui: il progetto che c'è dietro ogni scatto.
È parte di un flusso.

Oggi farebbe altro.
Viaggio in Italia ed Esplorzioni sulla via Emilia non avrebbero senso d'essere.

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