| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 6:43
Buongiorno vorrei affrontare questo argomento con voi: Vi capita di vivere nel posto “sbagliato” rispetto alla vostra passione? Mi spiego con un esempio personale. Sono appassionato di street e architettura cittadina e di automobili/mezzi di trasporto ma vivo in un paese in una valle montana. Quindi mi risulta molto difficile girare e scattare in un ambiente urbano. Questa cosa mi turba un pochino. Riesco a godere della mia passione solo in ferie o nelle gite dove posso trovare “campo libero” in qualche città. Vi siete mai trovati in questa situazione? Un altro esempio: ieri pomeriggio siamo andati con la mia famiglia in un paese vicino a casa dove c'era un mercatino dell usato. Sono uscito con la macchina a foto e molta speranza di qualche scatto. Ma al nostro arrivo era presente 1 sola bancarella è nemmeno una persona a passeggio ? Grazie e buon anno a tutti |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 9:49
Eh capita... le soluzioni sono due: o provi a sfruttare le potenzialità del tuo posto (tanti vorrebbero abitare dove abiti tu e invece sono in centro ad una città), oppure sfrutti la tua passione per viaggiare unendo l'utile al dilettevole. Altre soluzioni non ne vedo... |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 10:12
Eh ci pensavo nei giorni scorsi, non solo, che mi tocca farmi sempre più di 1h di auto per andare almeno nelle prime colline… 1h30 per prime “montagne” se così si può definire. …e 1h30 per città “vere” o per mare. Come han detto, bisogna cercare di sfruttare quello che si ha. Se vivi in pianura è peggio |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 10:29
Avete ragione sicuramente. Infatti ogni gita o vacanza la sfrutto al massimo per portare a casa qualcosa. |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 10:32
Ansel Adams viveva negli States ma non faceva le foto che ha fatto con 5 minuti di passeggiata... |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 10:34
Sicuramente si però magari chi vive in città ha più occasioni. Non è detto più qualità ma sicuramente più occasioni per fotografare in ambito cittadino/street |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 10:44
“ Sicuramente si però magari chi vive in città ha più occasioni. Non è detto più qualità ma sicuramente più occasioni per fotografare in ambito cittadino/street „ senza dubbio, ma ha molte meno possibilità di fare foto naturalistica (per esempio). Se vivi in centro a Milano e vuoi fotografare un po' di natura dove vai? 40min-1h di strada (minimo) li devi mettere in conto. |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 11:01
“ vivo in un paese in una valle montana „ Vuoi venire a vivere a 8 km da Ferrara? Facciamo cambio ... ti posso offrire tanta umidità, tanta nebbia, e un territorio che definire piatto è poco. |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 11:18
Io vivo in un paese di 6000 abitanti all'inizio della pianura padana, per me che faccio solo foto di strada è un mortorio totale. È il classico paese dormitorio qua si lavora e basta. Quindi vedi che purtroppo non sei l'unico in questa situazione. Ti auguro un buon anno pieno di belle foto. Mansueto |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 11:24
Penso di essere fortunato: sto sul Lago d'Orta, da tre anni esco per un'oretta quando posso, a piedi, per camminare un po' e fare foto e trovo quasi sempre qualcosa da fotografare: paesaggio, uccelli, insetti... Questo mi compensa abbastanta rispetto al fatto che per problemi di menage famigliare mi è molto difficile fare vacanze e viaggi, anche di pochi giorni. Insomma va bene così, chi si accontenta gode, via... |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 11:26
È sempre il solito problema: quello a cui siamo abituati può essere meraviglioso, ma noi non lo percepiamo come tale. Non è esotico, non è altro da noi. Cerchiamo sempre quello che ci meraviglia, non la meraviglia che abbiamo sotto il naso. Alvar ha esemplificato perfettamente il discorso. Per lui, che è nato e vissuto in “valle”, nebbie e piattume sono la normalità, il suo occhio non vede più nemmeno le situazioni (so bene di che parla, son nato a 40 km da lui, la nebbia cominciava ad agosto certi anni). Se prendi una persona che la nebbia non l'ha “vissuta”, il solo fatto di trovarsi in un mondo ovattato, dove il paesaggio non esiste gli suggerisce innumerevoli spunti, che noi manco ce li sogniamo. Ad esempio tutte le volte che torno a trovare i parenti, vedo ceci e e decine di spunti che in anni di onorato cazzeggio ho ignorato: alberi solitari, aironi di tutti i tipi che se ne stanno in posa, situazioni con elementi umani. Qui in paese dove vivo ora, non esco mai a fotografare, sebbene spesso ci siano gruppi che fanno dei workshop, il paese è carino e si presterebbe bene. Vie acciottolate tra muri in mattoni, salite, svolte, scorci e, da un paio di angolazioni si riuscirebbe a fare anche il panorama completo. Però è quello che ho davanti, non mi attira. Quelli che vengono a trovarmi vedono nel paese quello che ho visto io la prima volta e ne sono entusiasti: da parte mia penso che non ci sia nulla di così spettacolare. È tutta una questione di punti di vista. Tu conoscerai le persone che vivono in paese, per cui ti sentirai scemo a fotografarle. Prendi l'auto e vai nel paese vicino, come si faceva quando abitavo nella bassa, lì ti sentirai meno scemo. Non hai bisogno di grattacieli e strade trafficate per fare street. Poi, una volta ogni tanto, vai in città per fotografare, dormi fuori, gira la notte. Ok, fine del pippolotto. A guardar bene, a me che vivo in pianura/mare piace fotografare in montagna. Mi faccio anche 3 orette di strada per farlo, mi lamento, ma alla fine se è una passione, che altro ci resta? |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 11:56
Vivo a pochi chilometri da Milano e sono appassionato di astronomia. Due cose che non vanno per niente d'accordo. Faccio un lavoro che, soprattutto negli ultimi 2 anni, non lascia molto spazio al tempo libero. Le ferie le vedo il più delle volte solo in busta paga. Fino a qualche anno fa c'era ancora la voglia di farsi lo sbattimento di caricare armi e bagagli in macchina (decine di chili di attrezzature) e farsi i chilometri per passare il sabato notte buttato in mezzo al nulla lontano dalle luci e dall'aria pesante della città. Ma soprattutto c'erano le energie necessarie e cieli vicini molto più benigni rispetto ad oggi. Quindi la mia risposta è SÌ. Ci penso ogni singolo giorno. Ma sono costretto ad accontentarmi di esistere in questo squallido contesto. |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 12:04
Sono romano de Roma ma trapiantato a Brescia, città carina ma non da paragonare alla Capitale dove si ha l'imbarazzo della scelta...architettura, visite guidate al ghetto e nel centro storico, streetview ecc. Mi rendo comunque conto che sono un ''animale'' da grande città. |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 12:24
E vi lamentate voi nel resto ditalia? Non sapete allora cosa significa vivere costantemente per mesi nella nebbia... |
| inviato il 02 Gennaio 2023 ore 12:28
Io abito a 2km dal mare, mezz'ora dalla montagna e mezz'ora dalla città |
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