| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 1:22
Alla fine l'Aps-c mi sembra la scelta più equilibrata; certo non va bene proprio per tutto... |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 3:22
Le differenze si notano eccome, bisogna solo capire se ci servono e/o vi sono compromessi (economici e funzionali) da accettare. "The right tool for the job" è una strada che ripaga sempre. |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 8:21
@Matte_mcs: tu dici che si notano le differenze? quali? con quali fotocamere FF/APS-C e m43 hai fatto la prova? |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 8:33
A me è bastato guardare le foto che ho fatto io col micro e quelle fatte da un altro con eos 5d Mark III allo stesso evento x vedere le differenze, non eclatanti ma che fanno appunto la differenza fra uno scatto di qualità e uno amatoriale |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 8:36
che tipo di evento se posso chiedere? |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 9:10
Concerto di sera con ballerine. Ho qualche scatto in galleria |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 9:16
Di sera le differenze sono più evidenti ma anche qui dipende dagli uso utilizzati, dall'obiettivo ecc. ecc. in condizioni di luce ordinaria, vedo poche differenze invece |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 9:22
A mio parere le differenze tra formati (come per le differenze tra sistemi) si vedono quando chi fotografa vuole farle vedere. Esempi Situazioni limite o fuori limite per un sistema ma ancora nel campo della digeribilità per un altro. Oppure fotografie in cui si estremizza uno dei parametri per mettere in evidenza una peculiarità o un limite di quel sistema o formato rispetto ad un altro. Credo che siano tutte operazioni particolari e che riguardino una percentuale ridotta dell'universo fotografico. |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 9:26
"Di sera le differenze sono più evidenti ma anche qui dipende dagli uso utilizzati, dall'obiettivo ecc. ecc." E non è poco visto che mi stanno capitando sempre eventi serali dove serve tenuta ISO e tempi veloci |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 9:35
@Pitch Certamente, come il trompe-l'oeil o come le “visioni” di Escher, sta di fatto che si tratta sempre di illusioni, la realtà è tridimensionale, la riproduzione, pittorica o fotografica che sia, è e sarà sempre bidimensionale! |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 9:46
Sì, le differenze fra i formati ci sono (e ci mancherebbe che non ci fossero) però come giustamente ha scritto Matte_mcs resta da capire se servono, altrimenti come ha scritto qualcun altro non ricordo se qui o altrove, anziché un'auto mi compro un furgone perché magari un giorno dovrò trasportare qualcosa di ingombrante! Ripeto, ognuno sceglie l'attrezzatura in base alle proprie specifiche esigenze, anche se non è vietato comprare il formato più grande per fare fotografie dove basterebbe anche un sensore da 1” o lo smartphone, la fotografia è anche piacevolezza dell'esperienza d'uso data dall'attrezzatura … e perché no, anche dal possedere un certo corredo, anche se esuberante per le nostre esigenze e capacità! |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 10:09
A tutti coloro che dicono che l'illusione di tridimensionalità su una superficie bidimensionale non conta suggerisco di farsi apparire all'improvviso davanti agli occhi la foto dell'attrezzo di scena di un certo Rocco nazionale, attore di caratura mondiale, artista di grosso calibro. Quella rappresentazione bidimensionale indurrà, con ogni probabilità, a fare qualche passo indietro, eppure non spunta dalla foto! La medesima immagine dimostra anche l'inesistenza delle differenze tra formati, perché una foto del genere suscita la stessa reazione sia che provenga da una full frame sia che provenga da una compattina. E' il soggetto che conta! |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 10:12
Discussione fatta più volte. Da un punto di vista fisico, più grosso è meglio. Fotositi più capienti a parità di risoluzione garantiscono minor noise e maggiore gamma dinamica. Da qui non si scappa, quindi mf>ff>APSC>m43>1”>cell. Fine. Poi, non è che ci siano solo queste due variabili. Vai in montagna? Fai trekking di più giorni? Esci con la famiglia? Fotografi i martini che si tuffano? Le lepri che fuggono a zig-zag? La gente in città che passeggia? Le gnocche seminude sul letto? Fai colore o bianco e nero? Toni tenui o grande contrasto? Dragon o Ghirri? Sei uno che fa tanta post e ami aprire le ombre? Oppure preferisci chiudere le luci? Oppure sei uno che va di jpeg in macchina? Quanta disponibilità economica hai? Come sono le tue mani? Sei il gorilla lilla o uno gnomo? Sei uno che maltratta la roba o un precisino che guai al granellino di polvere? Ci devi piantare i chiodi col corpo oppure starà sempre al calduccio sul treppiede in studio? Poi c'è il discorso lenti, che influisce non poco. Che lenti ti servono? Scatti wide, tele, con una sola lente, ami i fissi, ami/odi il bokeh? Sei un fanatico degli old, delle lenti native, degli adattatori, delle lenti di terze parti? Ami le lenti da 4kg in ghisa, quelle da 1 kg col barilotto in titanio aeronautico o ti va bene la baionetta in plastica e la lente da mezzo etto? Devono essere nitide da bordo a bordo a tutta apertura o ti vanno bene anche smarmellate ai bordi? Devi contare i pori del naso della modella o ci piazzo davanti un Black most e fancu.lo alla nitidezza? Stampi o fruisci a monitor? In caso, monitor, tv o cellulare? Hai un monitor almeno sRGB e un calibratore? Sei un pipparolo dei pixel oppure te le guardi fittate e basta? E se stampo, che dimensione, da che stampatore? Su che supporti? Hannemule super archive saten pearl gran figl di lup mann dallo stampatore di Salgado a 400€ ad A3, oppure stampa a 4 colori su foto libro blurb e via andare? Ultimo il brand: vanno bene tutti, ma ognuno ha le sue specificità, positive e negative. Insomma, prima chiarisciti bene a che ti serve, come/quanto la vuoi usare, quanto ci vuoi spendere, poi vedrai che i consigli ti parranno più chiari, se non superflui. |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 10:13
“ A tutti coloro che dicono che l'illusione di tridimensionalità su una superficie bidimensionale non conta suggerisco di farsi apparire all'improvviso davanti agli occhi la foto dell'attrezzo di scena di un certo Rocco nazionale, attore di caratura mondiale, artista di grosso calibro. Quella rappresentazione bidimensionale indurrà, con ogni probabilità, a fare qualche passo indietro, eppure non spunta dalla foto! La medesima immagine dimostra anche l'inesistenza delle differenze tra formati, perché una foto del genere suscita la stessa reazione sia che provenga da una full frame sia che provenga da una compattina. E' il soggetto che conta! „ In certi campi le dimensioni contano, eccome se contano! In ambito fotografico un po' meno … |
| inviato il 24 Dicembre 2022 ore 10:13
Corro in bagno a farmi un selfie, Rocco trema!! |
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