| inviato il 21 Novembre 2022 ore 14:04
Io con 60 Euro noleggio il modello X1 (per 4 ore) e scansiono 40 4x5" quindi 1,5e ciascuna.
Con le 6x7 ne faccio 9/ora quindi 36 in 4 ore, in pratica con la pellicola più piccola spendo di più (credo sia dovuto al fatto che diminuendo il formato aumenta la risoluzione di scansione).
Le 135 non le ho mai provate.
In pratica spendo 240 e/anno per scansionare le mie lastre (ne scatto circa 200 e 160 vengono passate allo scanner).
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| inviato il 21 Novembre 2022 ore 14:05
[…] sono cose diverse è come confrontare pere con mele.
No, non è così per me, se nasce pera deve finire almeno quasi pera…almeno il sapore, se diventa mela non va bene. |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 14:21
Gambon, le stampe in camera oscura vanno confrontate tra di loro sia che siano fatte partendo da negativo o da file digitale.
lo stesso le stampe inkjet a pigmenti vanno fatte tra stampe inkjet.
poi uno può dire che preferisce il risultato di una o dell'altra tecnologia di stampa, ma siamo nel territorio del gusto/preferenze personali. |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 15:37
A me interessa capire se, il negativo ben esposto e ben sviluppato, successivamente acquisito con procedure di scansione adeguate, permetta di sfruttare appieno le prerogative e potenzialità della pellicola. Cioè a dire, ottengo io una resa che non avrei mai ottenuta solo partendo e rimanendo nel digitale? Se io scatto a pellicola perché mi piace la sua resa, posso avere una stampa anche digitale che mantenga quella resa? Per questo diventa cruciale per me il confronto, se nei processi successivi allo sviluppo si perde più o meno per strada non solo la consistenza ma anche il sapore della suddetta “pera, allora che vantaggio avrei da tutto questo? Altrimenti, per me, seguo la strada tradizionale della camera oscura, in casa o nel Lab che ancora la fanno bene. Se alla luce dei nuovi sistemi di scansione e stampa, vorrei capire se è possibile ottenere un risultato “ analogico”. Non so se mi sono spiegato… |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 15:56
“ A me interessa capire se, il negativo ben esposto e ben sviluppato, successivamente acquisito con procedure di scansione adeguate „
l'unico modo che hai per capire se le tue aspettative vengono soddisfatte è provare in prima persona.
non hai altra via, solo tu potrai valutare se la cosa funziona o no,
nessuno potrà mai darti una risposta esaustiva in merito, tantomeno in un forum online,
perchè tu se tu... nessuno può prendere il tuo posto. |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 16:02
Stile70.
In questo sono pienamente d'accordo. Sicuramente! E deve funzionare così, l'esperienza diretta non di sostituisce mai. Tutttavia, sentire alcuni pareri da gente che “mastica” da anni l'argomento aiuta. |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 16:08
puoi chiedere e ricevere tutti i pareri che vuoi,
anche se arrivano da persone con esperienza e competenza ti possono aiutare, ma a volte anche no...
senza il contatto diretto rimane sempre tutto molto a aleatorio
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| inviato il 21 Novembre 2022 ore 16:27
Gambon, ci sono scatti che capisci al volo che sono fatti a pellicola.
Questo perchè la pellicola ti permette di fotografare su una superficie che è enormemente più ampia del digitale.
Questo è un grande vantaggio, unito alla matericità della pellicola che però può piacere o no.
Uno scatto così, anche mio figlio lo capisce che non può uscire da nessuna fotocamera digitale al mondo
Ebbene, scansionandolo (bene), puoi riportarlo nel mondo digitale, invece di godertelo solo stampato.
Portandolo nel mondo digitale lo puoi migliorare con le tecnologie digitali, eliminare imperfezioni etc etc....
Questo è il vantaggio della commistione analogico/digitale
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| inviato il 21 Novembre 2022 ore 16:30
“ eliminare imperfezioni „
in effetti la spuntinatura è molto più agevole.... |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 16:47
Grazie per le risposte, questo volevo sentire. Io ero rimasto al mio carretto Epson 2580 e alla stampantina. Ma ora se accatto un v850 pro ( che ho visto ha i piedini porta pellicola regolbili per ottimizzarec il fuoco) abbinato alla Canoni pixma 10 s di casa, magari ci faccio qualcosa. Intanto partirei con il 135 ma il cavallo cerca grandi praterie non popolate da pixel…
Inoltre, io eliminerei alla radice il moiré che odio e i falsi colori. |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 16:55
Il mio interesse va all'uso della pellicola in medio formato B/N, cerco di rendermi indipendente nello sviluppo e poi se questi nuovi scanner piani si dimostrassero qualitativamente buoni mi consentirebbero un'indipendenza anche nella stampa, evitandomi di dovere andare fino a Milano dato che a Como ormai è il deserto e non ho spazio e voglia per allestire un miniaboratorio di stampa casalinga analogica. Poi qualche incursione nel colore analogico.
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| inviato il 21 Novembre 2022 ore 17:00
Paco
[…] Ebbene, scansionandolo (bene), puoi riportarlo nel mondo digitale, invece di godertelo solo stampato.
Portandolo nel mondo digitale lo puoi migliorare con le tecnologie digitali, eliminare imperfezioni etc etc....
Questo è il vantaggio della commistione analogico/digitale
Grazie Paco, chiaro come sempre.
Bellissima ed eterea la tua foto.
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| inviato il 21 Novembre 2022 ore 17:20
"Il tuo epson è vecchio più o meno come il mio 1200
Accantonato perché Banding e rumore si presentavano sempre più spesso...
Ma erano dovuti all'esaurimento della lampada.
Mi sono preso un v600 e vivo quasi felice"
Sono stato accusato di fare disinformazione ma ho semplicemente parlato della mia esperienza su scanner Epson 1640, dopo un po' di anni di uso (5o 6 non ricordo) si rendeva necessaria manutenzione-pulizia, non credo si trattasse di problemi di lampada, Daunio, quelli al limite darebbero problemi di uniformità centro bordi, credo che il problema nasca da sporco/polvere sui filtri o sui sensel del CCD che dunque, nel trascinamento, provocano delle bande. Se allora ci teniamo alla corretta informazione dovremmo chiarire cone mai questi problemi non si pongono con la generazione degli Epson V700 e successivi. Sono stati introdotte piccole innovazioni che rendono inutile quella manutenzione-pulizia periodica? Se ci pensate le moderne Dslr hanno una vibrazione che cerca di evitare depositi di sporco sui sensel ma, ciò nonostante, è utile periodicamente fare pulire il sensore.
La pulizia di filtri/lampada/sensel in un moderno scanner a tamburo è superflua? Perché?
( Intendiamoci una piccola revisione ogni 5 o 6 anni non costituirebbe un problema eventualmente, ma la curiosità di sapere perché non sarebbe necessaria mi rimane)
Edit: in un moderno scanner a letto piano e trascinamento intendevo, ho sbagliato a scrivere |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 17:42
se volete il meglio potete sempre prendervi una Fuji Gfx 100 con il 120 macro e fare un pixel phift, 400 mpx che dite 25.000 pixel lato lungo per stmpare vi possono bastare 
io piu modestamente ho usato una Gfx50r e passando alla Df non sento di aver perso nulla, e comunque se scatti a colori non mi stanchero mai di dirlo, Epson e la soluzione migliore
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| inviato il 21 Novembre 2022 ore 19:23
“ La pulizia di filtri/lampada/sensel in un moderno scanner a tamburo è superflua? Perché? „
"Moderno scanner a tamburo" è un ossimoro, visto che non vengono prodotti da almeno una ventina d'anni. Per quanto riguarda gli Hasselblad o i precedenti Imacon il problema polvere sul sensore o sull'obiettivo sono praticamente inesistenti poiché entrambi sono rivolti verso il basso (loro sopra e la pellicola passa sotto), al contrario dei flatbed in cui sensore e obiettivo sono sotto alla pellicola e guardano questa rivolti verso l'alto. |
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