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Workflow immagini per web


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user214553
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inviato il 20 Ottobre 2022 ore 15:16

Salve a tutti.
Nella mia acerba carriera nel mondo della fotografia, poco più di due anni, non ho mai sentito la necessità di condividere sul web i miei scatti; da subito sono stato attirato dalla stampa, impegnandomi in quel senso e ottenendo risultati soddisfacienti.. regalare agli amici - o anche ad'una persona appena conosciuta - una stampa, da veramente un senso alla mia fotografia.
Negli ultimi giorni sto pensando di gettare nella mischia del web le mie immagini, e vorrei raccogliere informazioni in merito al flusso di lavoro per preparare un buon file per il web; vi sarei quindi grato se poteste condividere consigli, pareri, e magari anche il vostro workflow fin dove vi è possibile.

La mia situazione di partenza è questa:

Ho tutti i miei file salvati in formato tiff (prophoto-rgb) comprensivi dei livelli di PS; da qui posso poi riprendere il file e lavorarlo per la destinazione d'uso. Faccio poche fotografie, e le risorse del pc non sono un problema; ho addirittura dei salvataggi intermedi per riprendere l'editing alla fase di blending.

Ho sonda e monitor che solitamente calibro per editing e stampa; ho un terzo slot calibrazione libero, che andrei a destinare per un eventuale web-editing srgb.
È sufficiente applicare uno sharpening per il web, ridimensionare e convertire il file (magari anche tramite plug-in che fanno tutto tipo andreas resch), oppure devo fare una sorta di soft proof ed aggiustare passo passo il file? In tal caso, come vi comportate voi? Si intende, vorrei mantenere il file - fin dove è possibile - il più identico possibile all'editing originario.

Grazie.




avatarjunior
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 14:54

Io lavoro così:
Le foto che siano stampate o meno hanno lo stesso flusso di lavoro meno che qualche passaggio finale.
Per il web la cosa migliore è affidarsi a qualche plug-in di nitidezza e ridimensionamento finale per il web e le foto vanno ridimensionate a 1920 o 2048 per il lato lungo.
Io utilizzo da sempre il plug-in "Web Sharpener" di Andreas Resch che funziona particolarmente bene per le foto di paesaggio e ti consiglierei di utilizzarlo.
Per quanto riguarda il lavoro pui tranquillamente lavorare con profili colore molto più ampi del sRGB e poi convertire dopo le foto in questo profilo corlore, io generalmente lavoro e salvo il lavoro in PROPhoto dopo di che la foto che devo buttare sul web la converto in sRGB in fase di salvataggio.

user214553
avatar
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 15:08

Si, esatto Lorenzo. Io ho già i miei editing - i quali sono completi di tutto il flusso di lavoro, livelli, ecc. - salvati in tiff prophoto; lavoro sempre così, e poi riprendo il lavoro in caso di stampa applicando lo sharpening per la stampa appunto e una soft proof con il profilo icc del supporto, lavorando il file in maniera adeguata.
Per il web prenderei il file dalla situazione di partenza (edit completo salvato in tiff prophoto-rgb + livelli, ecc.) e andrei poi a lavorarlo per il web. Il plug-in di andreas lo conosco da un workshop al quale ho partecipato, mi sembra valido. La mia perplessità riguarda la conversione in srgb; non è necessario lavorare ulteriormente il file per riportarlo allo stato dell'editing originario? (Similmente a quanto accade nel soft proof di stampa dove si va comparare l'editing originario con quello di destinazione stampa con la prova colore attiva, ecc.?)

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 15:33

Immagino tu abbia anche un monitor (oltre che calibrato, come dici tu) che lo regga il ProPhoto, altrimenti tantovale usarlo; il .jpg finale per il web è comunque un sRGB più o meno compresso (i tuoi file quanto sono grandi? hai una compatta da 12MP o una MegaPixel da 40/50/60MO, giusto da capire quanto deve essere grande il ridimensionamento...), quindi puoi tranquillamente usare le foto che già hai e guardare come sono con lo spazio colore finale per qualche eventuale correzione, verranno comunque viste in maniera differente da schermo a schermo, ma almeno sul tuo schermo saranno come le vuoi tu!

user214553
avatar
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 16:48

Max
Uso un benq sw270c che viene calibrato per l'editing con palette master element al gamut nativo del pannello (il massimo consentito). I file vengono da un ff da 24 mpx; in caso di un 3x2 nativo si va dai 6000 di lato lungo a 1920 del file per web... ho anche dei panorami però, e li la risoluzione abbonda.

Farò qualche prova con il plug-in di andreas; rimangono comunque da definire i passaggi di comparazione.. poi magari non c'è nemmeno bisogno.

user214553
avatar
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 16:57

Nel frattempo, se qualcun altro volesse condividere il proprio metodo o qualche accorgimento, credo che ne potremmo beneficiare tutti.

Ringrazio quindi tutti coloro che sono già intervenuti e tutti quelli che interverranno.

avatarsenior
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 18:15

Io lavoro così:

LAVORO UNA FOTO E MELA MANDO SUL CELLULARE E SE È BELLA LA POSTO

user214553
avatar
inviato il 21 Ottobre 2022 ore 18:50

Maurese

Nessuno vieta di lavorare in questo senso, ma procedendo nel modo che hai citato, il file dell'editing originario e il file che andrai a pubblicare, saranno due cose diverse.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 9:47

il file dell'editing originario e il file che andrai a pubblicare, saranno due cose diverse

In che senso, scusa? Anche il file originale e quello che alla fine stampi sono due file diversi se li editi, o forse non ho capito cosa intendi...

Tu dove intendi pubblicare online, giusto per capire?
Sul tuo sito e/o qualche stock online? Su un social tipo FaceBook (che funziona anche da pc) o su Vedo/Instagram (che funzionano da telefono)?

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 11:07

Dal punto di vista del colore, il web è una giungla... Ogni device è una storia a sé, ci sono browser che non gestiscono il colore nello standard ICC, monitor non calibrati o calibrati male...
Devi proporzionare il tuo sforzo/tempo impiegato alla consapevolezza che probabilmente ognuna delle persone che guarderà la tua foto vedrà qualcosa di diverso da te...
Insomma non è come mostrare al pubblico una stampa illuminata da una luce certificata...

Detto ciò, dal punto di vista strettamente tecnico il salto maggiore è rappresentato dal passaggio da uno spazio colore molto ampio come il ProPhoto al più ridotto sRGB e da una profondità colore di 16 bit agli 8 bit del Jpeg.
Sulla conversione dello spazio colore hai a disposizione la variabile dell'intento di rendering alla quale vale la pena di prestare attenzione. Probabilmente sceglierai Percettivo o Colorimentrico relativo a seconda dei casi. Immagino conoscerai la differenza.
Solo dopo avere effettuato la conversione, "scendi" da 16 a 8 bit/canale. In questo modo lasci a PS il massimo di informazioni mentre converte lo spazio colore.
A questo punto ridimensioni e infine applichi uno sharpening adatto (non eccessivo).

Il plugin citato utilizza solo funzioni già presenti in PS. Può rappresentare un vantaggio in termini di tempo ma io preferisco controllare manualmente i vari passaggi.

user214553
avatar
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 11:41

Max

Intendo dire che se fai come dice maurese il jpeg sarà totalmente diverso da quanto potevi visualizzare nell'editing originario; contrasto sparito, profondità nelle ombre inesistente, colori diversi, ecc.

Ale z

Lo sharpening finale nel metodo "manuale", come dici di applicarlo? Immagino nessun plug-in, utilizzando quindi gli strumenti di Ps, tipo accentua passaggio, ecc.; se è così, potresti condividere gli step?

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 15:32

Alex108

Beh dipende da dove la devi pubblicare sul web, se ti serve per i social che li guardi da telefono va bene guardarle da telefono, se ti serve per il sito/portfolio/stock di vendita file digitali comunque sia la guardi da monitor, non da telefono ma da monitor e decidi tu se ti va bene, non è che ci sia uno standard...

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 16:28

Intendo dire che se fai come dice maurese il jpeg sarà totalmente diverso da quanto potevi visualizzare nell'editing originario; contrasto sparito, profondità nelle ombre inesistente, colori diversi, ecc.


Persino convertendo su Photoshop con i default, senza preoccuparsi di niente, le differenze saranno verosimilmente piccole o in pratica impercettibili. Ad ogni modo è giusto assicurarsi che il file, visualizzato sul tuo schermo, sia perfettamente conforme alle aspettative. Dopodiché, come è stato spiegato, viene il brutto. Come intendi pubblicare le foto? Esempio: su Instagram, vengono ridimensionate a massimo 1440x1800 pixel e compresse a tal punto da mostrare, inevitabilmente, i tipici artefatti JPEG, senza alcun controllo da parte tua, e di solito mostrate ridimensionandole ulteriormente; poi, se prendi dieci persone a caso che le visualizzano sui loro svariati dispositivi, con ogni probabilità non vedrai una foto che risulti perfettamente identica a un'altra. Se non si è preparati ad accettare tutto ciò, sarà un'esperienza parecchio frustrante.

user214553
avatar
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 20:04

Non sono molto pro-social, quindi instagram, facebook, ecc., li salterei volentieri; non mi sembrano le piattaforme più congeniali alla fotografia. Ce n'è uno, "Vero", che pare più adatto (niente algoritmi strani, pieno formato già nel feed), ma non è nelle mie priorità.

L'idea principale sarebbe quella di imbastire un piccolo sito.
Qualche cripto-esperto mi parla di nft e roba varia, ma non ho tutta questa pazienza di star dietro a queste nuove possibilità.

Prenderei l'occasione anche per pubblicare qualcosa qui su juza.


Quindi, dovrei fare una prova colore con un profilo srgb (faccio una calibrazione o va bene quello di default della prova colore?) comparandola fianco a fianco con l'editing originario, tipo una soft proof ?!


avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2022 ore 22:13

LAVORO UNA FOTO E MELA MANDO SUL CELLULARE E SE È BELLA LA POSTO


Questo che ho scritto, apposta, è quel che ho capito in tanti anni di post.

Sei un maniaco del controllo, da come scrivi.
Sull'internet mi spiace molto, ma devi scioglierti e adeguarti.

Se tu riesci a tenere sotto controllo tutta la catena del colore, quindi:
calibrare ciò che è possibile e profilare tutti gli strumenti, fotocamera, monitor, stampanti, ambiente di visione delle stampe o dei monitor
riuscirai ad avere controllo delle tue foto.

Se le vuoi pubblicare sull'internet le lanci al mondo del caso. Ognuno la vedrà in luoghi diversi su display diversi, con dimensioni diverse, browser diversi, gestione del colore e dei profili diversa.
Per questo ti dico due cose:
- ragiona per l'output, crea immagini che siano forti senza badare alle sfumature di colore. Ignorale, fottitene. Ragiona per ordini di grandezza, che funzionino in qualunque modo. Mandatela sul computer e sullo smartphone, se funzioneranno pubblicale.
- crea immagini fine art per un output preciso, di cui hai il perfetto controllo.



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