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Cambio tutto e riparto da Leica...


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avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:31

Credo che Salgado volesse mantenere una uniformità di stile e resa su tutti gli scatti della mostra. In teoria avrebbe potuto digitalizzare le pellicole piuttosto che portare in analogico i file… ma era ancora legato alla pellicola con cui ha scattato per una vita. L'ultima mostra, amazzonia, che ho visto di persona (meravigliosa) se ricordo bene è stata scattata con corpi digitali, ma non so come è stata stampata.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:33

MA... se parliamo di una filiera adeguata di lavoro, la qualita' resta altissima anche se si introducono ulteriori passaggi.




Ovviamente Salt... ma per quanto altissima quella qualità sarà sempre MENO ALTA di una ottenuta con meno passaggi! ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:34

"..ma non so come è stata stampata."

Se non ha cambiato tecnologia ultimamente, ma veramente negli ultimi 2 o 3 anni, cosa improbabile, è tutta stampa chimica.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:35

Si è cosi. Salgado cercò di uniformare la produzione digitale con quella precedente in pellicola. Dapprima, da quanto so, abbandono6 il sistema Leica per passare a Pentax 4,5X6, scomodo; quindi, come è stato detto utilizzo ina Canon digitale ( si possono fare, quindi ottime foto anche con il digitale e senza Leica! MrGreen)

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:38

La tecnica impiegava solo dei passaggi in digitale per introdurre la caratteristica grana analogica e comprendevano una stampa 4X5". E poi una scansione con Kodak LUT Rhino che permetteva la creazione di un negativo con Ilford Delta 100 da stampare classicamente

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:39

Salgado è un po' più vecchio di mè, ha oggi 78 anni, ed è abituato a stampe in chimico da quando aveva 20 anni: non ha voluto cambiare la tecnologia delle stampe anche usando il digitale, PUR SAPENDO CHE PERDE UN PO' DI QUALITÀ D'IMMAGINE.




Perfetto Alessandro, questo volevo sapere, te ne ringrazio.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:40

"Ovviamente Salt... ma per quanto altissima quella qualità sarà sempre MENO ALTA di una ottenuta con meno passaggi!"

Su questo non ci piove.

Ma la domanda vera da farsi è se la qualità che si ottiene, su tutto, con certa roba che si usa basta o meno per gli usi miei , in questo caso suoi.

Se basta, anche se non si raggiunge le vette oggi raggiungili con la moderna tecnologia, perché cambiarla?

Ed infatti Salgado non la cambia la modalità di stampa, gli piace e gli basta così.

E' per la stessa risposta a quella stessa domanda che io ho un corredo di ripresa a dir poco antiquato, roba ottima, ma di 10 - 12 anni fa: per i miei usi, mi basta, non stampo oltre l'A2, e dunque a me di avere fotocamere a risoluzioni elevatissime, "nummene potrebbe fregà de meno".

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:46

In effetti io vidi proprio a Roma in anteprima all'Ara Pacis la mostra e tutte le foto erano molto omogenee: non si apprezzava alcuna differenza tra le prime scattate in pellicola ( probabilmente medioformato Pentax ) e le successive digitali. Differenze che, al contrario, erano evidenti nel grande formato di stampa in altre mostre, come ad esempio "Icons" di McCurry in cui era netto il miglior dettaglio delle foto scattate in digitale rispetto alle precedenti, più datate sempre a colori, stampate da pellicola.
Con Genesis le stampe erano assolutamente omogenee. Ovviamente, c'è da dire che è probabile, trattandosi di un evento mondiale ( mi pare che l'anteprima fosse presente a Rima e in Canada( che tutta la produzione fosse coeva e trattata nello stesso momento e
Con la stessa sequenza tecnica, per quell'evento. In quell'occasione acquistai il libro che davvero uno spettacolo anche per la qualità di stamps

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:47

Ed infatti Salgado non la cambia la modalità di stampa, gli piace e gli basta così.




Questo è fatto salvo all'origine Alessandro. Dalle mie parti si dice: attacc' u' ciučč andó dič u' padron?... attacca l'asino dove dice il padrone! Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 10:51

Paolo, come ho scritto, in quella occasione era necessario uniformare la produzione per un evento mondiale che interessò via via moltissime città del mondo. Non si potevano creare squilibri tra scatti fatti anche a distanza di anni. E fu adottata questa tecnica di immagini fotografate con la Canon D1 e poi processate in digitale per aggiungere una grana vicina alla pellicola. So che poi si produssero dei provini con stampanti ad inchiostri successivamente acquisiti con questa Kodak Lut Rhino ( bisognerebbe informarsi esattamente come funzioni) per poi stampare con stampa analogica. Non so chi ha visto la mostra, ma il risultato, spesso in grandissimo formato, era di grande qualità

avatarsupporter
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 13:25

Io l'ho vista ed era sensazionale. E posso dire che la qualità (pur altissima) era la variabile meno rilevante della mostra. Le foto erano sensazionali pure quelle con un grana che sembrava avessero sparato a pallettoni nelle foto.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 14:49

Si ma anche il livello tecnico delle stampe era notevolissimo considerando che alcune avevano 1,5 m di lato almeno. Di grana enorme non se ne vedeva come in altre mostre di autori del passato che adoperavano la pellicola. Prima ho parlato della mostra "Icons" di McCurry in cui alcune stampe ( forse difetto dello stampatore ma sembra strano) scattate in pellicola avevano una qualità e una nitidezza che lasciava a desiderare; ad esempio , il famosissimo scatto dei cammelli in fuga con , sullo sfondo, i pozzi petroliferi in fiamme e il fumo denso e nero la dovevi guardare da oltre 3 metri altrimenti era proprio ridotta male, indistinguibili i particolari fini. Che invece erano ben netti e visibili in tutte le stampe di Salgado forse anche perché curate maniacalmente. Ovvio che, al di là delle stampe, il valore dei contenuti è preponderante...ma non c'è nemmeno bisogno di dirselo. Tra l'altro, chi possiede il libro Genesis, sa che anche quest'ultimo , edito dalla solita Taschen, è stampato in modo impeccabile

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 14:56

La taschen ha fatto anche il libro di Genesis in formato gigante in tiratura limitata, costava alcune migliaia di euro… ma il problema maggiore era avere il posto per riporto e vederlo! Mi sono accontentato di quello in misura normale:)

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 20:35

GarziamarquezMrGreen a dirla tutta, anche il libro "normale, per dimensioni, altezza soprattutto, non entra proprio in tutti gli scaffali!

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2022 ore 21:48

Ragazzi, concordo con tutto quello che è stato scritto, ma voglio fare sapere mio percorso. Ho 67 anni e "vivo" la fotografia da quando ero ragazzino. Quindi vi faccio immaginare cosa è ed era la fotografia analogica per me e quante fotocamere sono passate per le mie mani e che tuttora conservo, ed io in Leica ci sono stato. Volete sapere adesso dove sono approdato? Z9 e ottiche Z native...tutte di primissima qualità, serie 2.8 e 1.2! Non si possono fare paragoni, oggi il digitale è tutta un'altra storia, come diceva Pino Daniele. Adesso c'è chi fa il percorso inverso? Capisco di cambiare, è il senso della novità e non contesto affatto la scelta, anzi...Tanti auguri, ma come sempre, viva la fotografia, con qualunque mezzo essa sia ottenuta.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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