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Cambio tutto e riparto da Leica...


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avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2022 ore 14:01

Anche per me il telemetro è scomodo e molto approssimativo. Avendo qualche anno in più è inevitabile cercare la cosa più comoda, il mirino più ampio. Per me, il mirino reflex è sempre e ancora il migliore ovviamente una volta aggiustata la regolazione delle diottrie. Però utilizzo spesso anche le mie ML Olympus ( spesso per street soprattutto in luoghi non troppo..." sicuri") e Sony FF che vanno anche meglio per la messa a fuoco in AF come dice anche Paco68. Voi cosa preferite?
In passato ho usato, anche in epoca digitale pochi anni fa , una medioformato a pellicola 6X7, la Mamiya 7, molto bella, purtroppo costosa anche più della Hasselblad, ma molto più comoda. La usavo per i paesaggi, ma mi rendevo conto di utilizzarla prevalentemente in iperfocale basandomi sulla ghiera dell'obbiettivo perché il piccolo telemetro non mi risultava molto preciso. Mi sono sempre chiesto come facessero i vari HCB e Berengo Gardin alla loro età a vederci bene col telemetro
L'altro problema è che uso spessissimo per le mie foto grandangolari spinti da 16 mm in giù

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2022 ore 14:07

Dunque,

innanzitutto il Visioflex non rende la Leica M simile ad una reflex ma la rende simile ad una Mirrorless.

Il Visioflex risulta comodo nelle focali non coperte dal telemetro, ovvero dal 28mm in giù e over 90mm..... Esiste anche la focale di 135 coperta con gli "occhialini" ma non la tengo in considerazione.

;-)

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2022 ore 15:04

Si, usavo anni fa un mirino aggiuntivo anche io applicato più modestamente ad una Olympus EP-L che ho subito messa da parte perché scomoda, virando verso la OMD EM10 che uso saltuariamente per street e quando voglio qualcosa di tascabile da tenere in un giubbotto con obbiettivi fissi, leggeri e compattissimi.
Poi utilizzo molto di più FF, una Nikon reflex e una Sony ML.
Ma per me il mirino più gradevole è sempre quello reflex. Ma è una mia opinione

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2022 ore 18:22

@Paco

il Visoflex di cui parlavo io è quello del 1951 per Leica a pellicola.

Fatto in diverse versioni
Visoflex I: www.wetzlar-historica-italia.it/visoflexI.html
Visoflex II: www.wetzlar-historica-italia.it/visoflexII.html
Visoflex III: www.wetzlar-historica-italia.it/visoflexIII.html

È basato sul principio reflex.

Quello che intendi tu è un banale mirino elettronico esterno, che esiste in casa Panasonic, Leica/Panasonic compatte, Olympus, Canon, Samsung da anni: Olympus ne ha fatti 4, Canon 3.

Quello del marketing Leica lo hanno ribattezzato "VISIOFLEX" in onore all'accessorio che nel passato si usava su Leica M per i Tele, per i grandangoli oltre cornice vi erano mirino esterni.


avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2022 ore 18:58

La messa a fuoco telemetrica è più precisa di quella reflex solo con le focali comprese fra una minima di circa 28 mm e una massima corrispondente alla lunghezza fisica della base telemetrica in uso... che nel caso di una Leica M corrisponde a circa 70 mm.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 17:30

Si Eros, commercialmente sarà anche il futuro, io non lo credo, ma vendere e poi trattare 1200 rullini senza produrne UNA SOLA STAMPA fotograficamente parlando è un fallimento!

conosco un fotografo professionista abbastanza bravo che scatta anche abbastanza frequentemente in analogico, e spesso per testare nuove pellicole, usando sia reflex 35mm che di grande formato tutte analogiche.
Ma una volta sviluppati i rullini (i bianco e nero li sviluppa addirittura lui stesso), lui li passa allo scanner per negativi, o in alternativa fotografa i negativi per poi farli diventare positivi con un software, ed espone le immagini.
Provate a vedere i suoi video su youtube, il fotografo si chiama Adriano Maffei www.youtube.com/c/adrianomaffei/videos

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 19:39

Si Giuseppe, so che negli ultimi tempi si sta affermando la tendenza a riprenderen in negativo per poi scansionare e quìndi stampare seguendo la filiera digitale.
Onestamente è un procedimento, quello della scansione e successiva stampa digitale, che non condivido affarro, se non come extrema ratio volta a rendere in qualche possibile la stampa diretta delle diapositive (ora non più fattibile stante la prematura morte del Cibachrome), ma per tutte le applicazioni riguardanti la stampa da negativo, sia B&W che colore, non la reputo una buona scelta vista la perdita di qualità cui si va incontro, in particolare nel caso del formato Leica.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 19:41

Senza contare amico mio che la stampa digitale di un originale chimico è un po' una contraddizione in termini Eeeek!!!MrGreen

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 19:43

Onestamente è un procedimento, quello della scansione e successiva stampa digitale, che non condivido


Io invece non lo capisco, magari perché sarò "gnucco"! MrGreen

avatarsupporter
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 19:56

Paolo rispetto la tua passione per la pellicola, ma anche essa è uno strumento. Secondo me la pellicola ha senso solo per soddisfare il piacere di riprodurre un'immagine in modo diverso. Il risultato di alcune emulsione non è più riproducibile? Ce ne faremo una ragione, oltre al fatto che anche l'immagine risultante da un sensore non è ugualmente riproducibile da un'emulsione. Qual'è migliore? Solo questione di gusti. Dal punto di vista della praticità e costi è inutile discutere.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 20:50


Senza contare amico mio che la stampa digitale di un originale chimico è un po' una contraddizione in termini

Mi pare che ormai sia diventata una consuetudine, a parte poche eccezioni.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 21:27

Io ho smesso di stampare in analogico da quando:
- le stampe che mi hanno consegnato erano stampe da scansione (con lente bella potente o forse microscopio 250 x ho visto i pixel
- sviluppo e provinatura di una 120 mm, 12 provini 10x10 mi vedono costati oltre 30 euro

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 21:39

Riccardo - ma non mi pare che le nostre posizioni siano divergenti!
Se per me la pellicola è migliore io la uso per questo Eeeek!!!
Se per te il digitale è migliore tu lo usi per questo Eeeek!!!
Se per me la pellicola è migliore se la digitalizzo posso solo peggiorarla quindi... cui prodest?
Se per te il digitale è migliore ricavarne un negativo da stampare, o un positivo da proiettare non può che peggiorarlo quindi... cui prodest?

In buona sostanza mi pare si stia dicendo la stessa cosa.

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 21:49

Mi pare che ormai sia diventata una consuetudine, a parte poche eccezioni.




Non lo metto in dubbio Stefano... ma resta sempre una contraddizione in termini.
Oltretutto digitalizzando una pellicola la si può solo peggiorare quindi: cui prodest?

A uno che cerca la qualità non conviene di sicuro... forse serve a chi vuole tenersi ben stretto il salvagente?

Beh... però se vuol tenersi ben stretto, direi ben saldo, il suo bravo salvagente forse egli non è il provetto nuotatore che millanta di essere!
E allora, se non è un provetto nuotatore, perché vuol far credere di essere un... non so... un Johnny Weismuller del XXI secolo?
Boooh!

Oh... un momento... ma non è che alla fine millantare di essere un fotografo pellicolaro serva solo a darsi un tono da... non so come definirlo... "artista bohemien" forse?

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2022 ore 21:56

Paolo MrGreenMrGreenMrGreen

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