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Bellissimo argomento, personalmente considero la fotografia come un'arte quindi non bisogna imporsi troppe regole! Inoltre tutte le tecniche vanno imparate nel modo corretto ma poi utilizzate a proprio piacimento, qui di seguito un piccolo esempio in cui ho stravolto il punto del bianco -> www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4340002&srt=data&show2=1&l=it
“ La foto della pernice non ha e non può avere niente di concettuale, per quanto tecnicamente ineccepibile è esclusivamente di natura descrittiva. Colpisce con la sola estetica della natura, non vuole far emergere altre emozioni profonde provate. Bella, ma senza secondo fine, per così dire. „
Black su questo mi vedi su una posizione diversa.
La pernice è un soggetto ideale per un approccio minimal, che (almeno a me) può evocare emozioni anche intense connesse alla simbiosi con la natura, e con gli ambienti naturali più 'puri' ed estremi.
Dipende se la fotografi così come l'ha proposta qui Stefano Sandrini
Non vedo necessariamente in contraddizione naturalistica e approccio autoriale anziché di reportage.
Piuttosto è vero che un buon lavoro autoriale in naturalistica può essere difficile, soprattutto quando il soggetto vive in habitat remoti, l'autore possa e voglia approcciarlo con rispetto e senza invadenza, e alla fine riesca nel risultato senza dover ricorrere a tecniche di cattura e di post-produzione esasperate per passare il concetto.
Vedo essenzialmente una immagine in bianco e nero Fabrizio. Un linguaggio sobrio che conosco e apprezzo da quando ero adolescente, ho cominciato con fp4/hp4 e camera oscura. Niente stravolgimenti psichedelici, per intenderci...
@Fabrizio Parlavo esclusivamente della foto della pernice di mare postata come esempio da Claudio
Siamo d'accordo che le due delle nevi da te postate siano un po' diverse come intenzione fotografica.
Nel senso che mi riferivo solo di quella foto di Claudio, lungi da me affermare che la fotografia naturalistica non possa puntare a smuovere altre corde in chi la guarda - oltre alla sacrosanta ammirazione per il mondo naturale - che sia tramite una composizione minimal o che sia tramite una ricerca particolare sul colore.
Ci sopno alcune cosa da considerare le tempeste puliscono l'aria ed i colori possono essere più intensi, la presenza di nuvole bianche può fare da pannello riflettente dei colori (così come la neve), un clima più freddo e meno umido influisce sulla minore presenza di particelle d'acqua e quindi rende più accesi i colori. Varie sono le cause di colori più intensi. Pare che anche l'alta o la bassa pressione influiscano.
Ho scelto nelle foto casuali, non me ne voglia l'autore.
Mai visto in natura qualcosa del genere. Quale può essere il messaggio o il contenuto autoriale di questa immagine? Fermo restando che il mondo è bello perché è vario e ciascuno sceglie che foto realizzare e ciò che più gli piace.
A volte credo che se la cosa ricorre la si possa anche interpretare come tentativo di creare una propria cifra stilistica... Ipotizzo. Non mi risulta sgradevole però, sarò sincero. Anche perché poi ce ne sono altre con la stessa "luce" nella galleria, per cui in effetti l'autore riesce quanto meno a dare una coerenza all'insieme. A mio parere insomma, non voglio ergermi in merito a niente sia chiaro.
Beh ma qui si va su discorsi fin troppo complessi, da quello che ho capito Claudio non frequenta le montagne d'inverno. A me capita di essere in un bosco immerso dalla neve e vedere lo stacco della neve blu all ombra e gialla al sole. La neve è bianca? Si ma ci sono un milione di fattori per cui la foto ma anche l'occhio non la vedrà mai bianca. La foto che hai postato sul monte bianco con la tenda conoscendo le situazioni è molto simile alla realtà e non ha subito alterazioni assurde. Mentre la prima foto al tramonto anche in questo caso ho visto più volte in montagna tramonti uguali e con lo stesso rosso, secondo me in quella foto ci sono altre modifiche al di fuori dei colori che a me non piacciono ma quel rosso nella realtà è molto simile ve lo assicuro.
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