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Colori naturali e colori psichedelici in fotografia naturalistica


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avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 9:30

C'è un passaggio importante nel testo di Claudio su cui ha senso soffermarsi:

in una ricerca, credo, di stupire o di raccogliere consensi che non appartiene al genere naturalistico


Qui ci sono due pezzi che credo meritino riflessione.

Primo: il mezzo di comunicazione digitale. È un mezzo veloce, un mare magnum. Credo sia un fatto che influenzi sia come cerchiamo di esprimerci, sia come ascoltiamo.

Spesso si criticano le strategie di chi pubblica ma serve forse anche autocritica nel modo in cui si fruisce delle immagini. Le mie reazioni sarebbero certo diverse se quello due immagini mi fossero presentate su stampa grande formato in una sala museale. Non sarei io a doverne far cernita tra altre da scartare, e avrei tempi e livelli attentivi diversi. Forse presterei attenzione e considerazione ai due scatti in modo opposto.


avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 9:40

Secondo, l'appartenenza o meno di un certo approccio di comunicare al genere naturalistico.

Qui entriamo davvero in un aspetto etico.

Personalmente su questo punto sono più sensibile al concetto di limite nel modo con cui si acquisiscono le immagini, piuttosto che al concetto di limite nel modo con cui si rendono pubbliche le immagini acquisite.


avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 9:41

Io l'ho gia detto 1000 volte sono un grande sostenitore della WB daylight cioé 5200° tinta 0 (come per le diapositive che avevano una wb fissa) che riporta la vera luce con tutte le dominanti dovute alla posizione geografica, l'ora del giorno, la météo, ecc...e che fanno tutto il "sale" e l'unicità della luce naturale (invece con la wb auto o perfettamente neutra si perde) ma in casi dove le dominanti sono molto forti una correzione parziale può essere necessaria giusto per riequilibrare un po senza tradire la luce naturale...anche per coloro che non condividessero questa scelta direi che in tutti I casi prima di fare qualsiasi cosa é sempre bene provare la WB à 5200 per rendersi conto della "vera" luce.... parlo di foto naturalistica poi nei casi di reinterpretazione totale della luce ovviamente ognuno fa come vuole ma a questo punto siamo già piu nelle arti grafiche che nella fotografia secondo me.Sorriso
E poi i colori psichedelici esistono in natura non c'è bisogno di esagerare apposta

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 9:46

Credo che tutto dipenda da cosa vuol trasmettere l'autore con le sue immagini. C'è chi cerca di essere fedele alla realtà chi invece volutamente la stravolge lavorando sulle cromie (ma non solo) con l'intento di ottenere paesaggi surreali. Certamente c'è il fotografo che lo fa dopo un percorso di studi è sperimentazioni chi smanettando semplicemente con i programmi di p.p è la differenza la si nota subito.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 9:47

Sono in linea con il pensiero di Fabrizio.
Secondo me dipende molto anche dai modi di fotografare e interpretare la scena del singolo fotografo. C'è chi apre le ombre all'inverosimile, chi esagera con la saturazione, chi con la nitidezza ecc
Alla fine sono interpretazioni diverse.
Prendi 10 fotografi, metti a disposizione un BEL raw e vedrai che avrai 10 interpretazioni diverse

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 9:49

Io credo che bisogni valutare caso per caso.
Mi pare evidente che negli scatti d'esempio si voglia cercare degli effetti di luce dati dagli orari scelti.
Con inevitabili dominanti, reali ma che non sempre possono piacere.
La prima a mio parere è abbastanza realistica, per quanto un po' accentuata: come già detto la descrizione insita nella foto fa accettare le scelte in PP, anche se si notano alquanto.
La seconda colpisce molto meno, sarà che ho un passato alpinistico abbastanza corposo e mari di nubi ne ho visti molti. Per me è troppo scura.
Effetti simili applicati alla naturalistica pongono interrogativi maggiori.
Ho ben in mente le foto a cui Claudio si riferisce e devo dire che normalmente le apprezzo (come del resto apprezzo le sue).
Certo, scattando in certi orari è naturale avere quei colori, magari un po' accentuati dalla PP.
Penso anche che possa subentrare una ricerca del superamento della fase descrittiva, aprendo strade verso una maggior interpretazione del momento.
Io sono ancora ben indietro nella sola fase descrittiva, per cui non mi passa per la testa di andar oltre... MrGreen
Anch'io fotografo in orari propizi alle dominanti di cui sopra, ma, anche per il materiale usato - apsc a 32 MP e moltiplicatore di focale con apertura minima f8, a mano libera - non vedo grandi effetti wow: vedo foto scure e sottoesposte! :-P
Con poche eccezioni, anche perché non mi piace eccedere con la PP.
Riassumendo, non credo si possano stabilire delle regole. Ognuno valuterà secondo i propri gusti.

Sui commenti non intervengo, si sa che sono condizionati da troppi fattori. E spesso dalla visione allo smartphone.

avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:06

Anche in pittura, una disciplina molto più matura della fotografia, esistono scuole che esaltano la natura della materia riproducendola fedelmente ( si vedano i grandi pittori rinascimentali come Perugino e Raffaello) e l'impressionismo di Renoir che esalta aspetti diversi dall'immagine percepita dall'occhio.

Ad esempio questo scatto esalta il limite dell'occhio umano di vedere a 1/24 di secondo, semplicemente aumentando leggermente il tempo di scatto





1/8 di secondo è il triplo di 1/24 di secondo, ma non stravolge la reale percezione dell'immagine.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:11

Ma il punto è proprio quello: a volte ci si approccia ad una foto pensando che sia da inquadrare rigidamente in un genere ed in una categoria... Quando semplicemente spesso non è così. Questa sopra è palesemente concettuale, ma il limite può essere più sottile, i confini meno netti e più sfumati.

Le foto sono come la musica secondo me, possono essere multi-genere.

Nel senso, non è che se c'è una montagna deve per forza essere paesaggio naturalistico puro... Può essere contro intuitivo vederlo come qualcosa di diverso, ma la prima foto di esempio a parer mio è proprio questo, uno scatto che non afferisce ad una sola categoria. Un po' paesaggio, un po' figurativa e "concettualre". Perché credo sia indispensabile non scindere la foto dall'intenzione dell'autore. ;-)

avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:18

Nella musica psichedelica, il mondo emotivo del musicista era stravolto dall'uso di droghe allucinogene e rappresentava fedelmente quello stravolgimento emotivo: un senso di pace simile a quello che dà l'eroina subito dopo la sua somministrazione, e un'angoscia che si può provare durante il peggiore degli incubi: ecco spiegati i Pink Floyd con la loro musica del tutto innaturale, all'opposto per intenderci con la pastorale di Beethoven.

Ora, qui stiamo parlando di fotografia di paesaggio e soggetti naturali. Non stiamo parlando di liceità, perché per fortuna oggi in democrazia ognuno può seguire la propria strada. Anche i Pink Floyd con l'enorme successo commerciale che hanno avuto.
Ma ha senso proporre foto di natura con colori non percepiti dall'occhio? È fotografia questa o è altro?

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:28

Perché no? Se questi colori arricchiscono la percezione dell'immagine
Allo stesso modo vale una certa desaturazione. Sarà che a me piacciono le immagini morbide ma metterei le due cose sullo stesso piano. È solo questione di interpretazione
Deve essere fatto con gusto e buon senso. Altrimenti scade tutto

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:34

O credo che non c'è niente di più "stupefacente", unico e irripetibile che la luce naturale stessa, inutile aggiungerne.tranne come dicevo per fare della computer graphic che finalmente è più ripetitiva che la realtà.

avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:42

Il fatto è che le possibilità digitali hanno aggiunto moltissimo alla vena creativa, ad esempio nel cinema. Il Signore degli anelli o Avatar hanno realizzato scenografie e intere scene al computer, rinforzando i contenuti narrativi del testo. È arte, Tolkien ha proposto un'epica moderna, perciò il rinforzo digitale migliora e espande il contenuto dell'opera.

Ma fotografare la natura è altro. O no? Continuo a non vedere contenuti nella prima foto, se non forse la ricerca di una perfezione che in natura non si percepisce perché semplicemente non esiste.

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:45

Questa a mio avviso rappresenta ciò che non si deve fare
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=452318&srt=&show2=7&l=it

Questa invece (anche se a mio avviso troppo vignettata ecc)
Rappresenta quello che si può fare in determinate situazioni. Ne ho scattate decine di silhouette è mai i colori sono quelli che si vedono nella foto finita
Quindi in casi così per ricreare una certa atmosfera cerfs dominanti “innaturali” ci possono anche stare

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2553774&srt=&show2=1&l=it

avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:45

Claudio forse può essere utile se provi ad argomentare cosa e perchè, per te, non ha senso.

Continuando sulla tua linea, ad esempio: considereresti ammissibile una foto di naturalistica in bianco e nero? Perché si o perché no?

Anche se nella direzione opposta, si tratta dello stesso processo di "falsificazione della realtà oggettiva" (e qui potremmo discutere filosoficamente della sua esistenza ;-)) di cui parli tu quando affronti l'alterazione dei colori che l'occhio umano percepisce, e la macchina tenta di registrare....anche se lì si parla di rimozione anziché di enfatizzazione.

avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2022 ore 10:48

Gli esempi che hai postato, André, li valuto in modo analogo.

Implicitamente abbiamo codici di interpretazione analoghi.
Provo a esplicitare i miei.

Nel mio percepito, accetto la seconda perchè estremizza qualcosa che resta plausibile, respingo la prima perchè va oltre il plausibile (che apprezzo), lo stereotipato (che non apprezzo ma accetto, e in cui ogni tanto io stesso ricado), e muove verso il surreale (che non apprezzo e respingo).


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