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Creare immagini morbide ma nitide


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avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 9:22

Da tempo sto sperimentando diversi metodi per dare nitidezza, metodi derivanti da diverse scuole di pensiero.
Da sempre applico una correzione iniziale alla nitidezza in lightroom per poi definirla nella fase finale dell'editing in photoshop, credo che bene o male sia un workflow abbastanza comune.
Ultimamente, a differenza di come ho sempre fatto ovvero immagini molto nitide e "strutturate", sto cercando di ottenere immagini si nitide ma allo stesso tempo che diano un senso di morbidezza generale. Per ottenere un effetto simile ho tentato varie strade, dall'utilizzo del denoise/luminanza, all'effetto Orton, al ridimensionamento in abbinamento ad una definizione della nitidezza finale con maschere di contrasto di vario tipo o con lo smart sharpening, ma senza mai ottenere dei risultati simili a ciò che intendo. Come esempio mi verrebbe da citare Daniel Korzonov (Kordan) o Jimmy Mcintyre. Osservando le loro immagini si nota un'esasperazione di questo concetto ma il risultato è comunque quasi sempre piacevole.
Negli ultimi editing mi sono avvicinato a questo risultato applicando, a fine editing, un layer di Orton seguito dal ridimensionamento a 2048 px di lato lungo e infine l'applicazione di una maschera di contrasto (mi sono avvicinato, ma sicuramente la tecnica è da affinare).
Se ci fosse qualche interessato all'argomento sarebbe interessante discutere e condividere i diversi workflow di ogniuno.

Qui uno scatto di Kordan come esempio di ciò che intendo, dove si nota una morbidezza generale ma allo stesso tempo una nitidezza ottima: danielkordan.com/wp-content/uploads/2015/10/DSC_0906jj-1030x687.jpg

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 10:15

Per ottenere quello che vuoi dovresti adoperare la pellicola.
Il connubio fra alta nitidezza non disgiunta da una sensazione di morbidezza generale è appannaggio delle pellicole ed è diretta conseguenza del fatto che la pellicola consente una riproduzione dei mezzi toni sconosciuta al digitale.
In buona sostanza avviene che in digitale i passaggi tonali avvengono a scalini mentre con la pellicola avvengono seguendo una curva, in conseguenza di ciò quindi nel primo caso ci sarà sempre un momento, NETTO, un gradino appunto, col quale si passerà da un colore all'altro, o da una sfumatura di grigio all'altra, mentre invece con la pellicola questo passaggio sarà graduale... quindi un colore sfumerà in un altro SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ.

È questo diverso passaggio che determina la situazione che tu cerchi, e il massimo appagamento sensoriale si ha proiettando delle diapositive ;-)

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 12:37

Condivido il concetto e purtroppo non sarei in grado di utilizzare la pellicola, dal momento che ho cominciato dal digitale, ma questo consiglio non è attinente al post.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 12:54

Credo che sia fondamentale la scelta della luce sl momento dello scatto e l'esposizione per tenere aperte lr ombre. In post puoi controllare questi aspetti e intervenire a correggere

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 12:59

Ultimamente, a differenza di come ho sempre fatto ovvero immagini molto nitide e "strutturate", sto cercando di ottenere immagini si nitide ma allo stesso tempo che diano un senso di morbidezza generale.


Non sono sicuro di aver capito cosa ricerchi, ma secondo me dovresti usare raggi molto piccoli nella maschera di contrasto, evitare la funzione chiarezza o similari, tenere un contrasto basso.


avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 12:59

Puoi provare con un filtro Pro-Mist. La riduzione della nitidezza è davvero minima
it.tiffen.com/prodotti/filtro-a-vite-pro-mist

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 13:18

Steuz: occhio che a volte (e per ora va di moda) molti paesaggisti usano l'effetto orton in modo variabile, quando ho aperto la foto che hai postato mi è venuto in mente questo effetto; in passato lo usavo anche io per dare un tono più pittoresco ma dopo 3-4 foto mi son stufato MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 13:28

Il digitale ne deve fare ancora tanta di strada. Molto di noi hanno potuto utilizzare la pellicola che, al contrario del digitale, non utilizza quadratini schematici per rappresentare la realtà. La maggiore capacità di trasmettere le sfumature di grigi o di colore è insito nella diversa tecnologia usata.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 13:41

Puoi provare con un filtro Pro-Mist. La riduzione della nitidezza è davvero minima


Concordo anche se è piu dedicato per avere un effetto effetto “halo” delle alte luci che risulta meglio in luce controllata e non naturale diffusa o in caso di stelle.

Magari un ultra contrast contrast se vuoi una base più flat con ombre spesso molto chiuse rispetto alle alte luci senza effetto halo, ma anche in certi passaggi tonali nelle alte luci che vengono tagliati, ed è quello che impatta meno su dettagli piccoli.
Diventa poi meno incasinato lavorare di dodge and burn o usando curve.
Per paesaggio sono più carini i glimmerglass o i pearlescent, con effetto halo leggero, ma un po' di nitidezza con questi si perde.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 13:57

Il digitale ne deve fare ancora tanta di strada. Molto di noi hanno potuto utilizzare la pellicola che, al contrario del digitale, non utilizza quadratini schematici per rappresentare la realtà. La maggiore capacità di trasmettere le sfumature di grigi o di colore è insito nella diversa tecnologia usata.


No.
Direi che è il contrario.
Ne dobbiamo fare noi tanta di strada per distruggere la tendenza alla perfezione digitale.


avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 14:15

Steuzz,
per rassicurarti ti posso dire che nessun occhio umano è in grado di distinguere gli "scalini" che ci sono fra i 16.777.216 colori rappresentabili in un semplice jpeg che ha solo 8 bit per canale.

Come è già stato detto, la "morbidezza generale" dell'esempio che proponi è prima di tutto legata al "contrasto di illuminazione" cioè la differenza di luminanza tra le zone più chiare e più scure della scena, legata a come la luce arriva e si riflette.
Quindi, il primo fondamentale fattore da tenere sotto controllo è l'illuminazione della scena. Che in studio determini tu, in luce naturale no… è più complicato.

Poi va considerato il contrasto tonale della tua immagine che regoli con una curva, osservando l'istogramma. Più spingi i valori di luci ed ombre verso i bordi, più alzi il contrasto. L'opposto della morbidezza.
Nel tuo esempio si direbbe che i valori tonali nell'istogramma non arrivino a fondo scala né nelle luci né nelle ombre. È un'indicazione da seguire.
Tieni conto che un'immagine ben contrastata induce un'impressione di nitidezza.

Infine la maschera di contrasto, lo sharpening, se usato con un raggio basso esalta i dettagli fini ma non altera la percezione di "morbidezza".

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 15:00

Ecco, come dice Ale Z.

immagini si nitide ma allo stesso tempo che diano un senso di morbidezza generale


È una cosa che mi era molto vicina qualche anno fa.
Io l'ho risolta passando da vecchie Canon a una Sony, con cui non dovevo più preoccuparmi tanto delle ombre che strappano. Però vedendo quelle immagini dividerei la faccenda in due parti, i toni e i dettagli.

Per i toni scatto tenendo le alte luci nella gamma, per non bruciarle. Tante di solito le ombre ci sono.
Poi abbasso il contrasto generale, su Camera Raw vado abbondantemente in negativo, tra 0 e -50 è ok, ma anche -100, perchè no? Ma dipende anche dall'obiettivo, macchina, e dagli altri parametri che userai.
Vedo di tenere la luminosità media abbastanza bassa, e poi vado a dare contrasto a piacere, quindi enfatizzo le varie zone del sistema zonale ridotto (neri-ombre-medi-luci-bianchi).
Se vai a vederti gli istogrammi sono mediamente così:





non hai estremità, non c'è bianco 255 ne nero 0, è come aver paura di toccarli, tutti i toni sono all'interno. C'è il picco nelle ombre se vuoi immagini darkettone, e poi ci sono abbastanza mezzi toni. Qualche luce non troppo alta, controluce, di solito il sole, o nuvole accese, o cielo. L'ora dello scatto, sempre alba o tramonto è fondamentale, difficile riuscirci di giorno.
Trovati i toni, pimpi i colori a piacere, carichi luci, poi mezzi toni, attento alla saturazione nelle ombre, caricala solo nei viola e colori vicini, rossi e blu.

Riguardo la nitidezza: io ho provato tanti sistemi e ora uso una combo tra filtri reali e digitali, che vanno in antitesi.
Ho dei filtri mist cinema deliziosi che danno immagini morbide, come in parte velate nella nitidezza ma con ancora dettagli. Andando ad amplificarli si tengono e si enfatizzano solo quelli evidenti, si tagliano via quelli inopportuni.

In Photoshop ti direi di fare il contrario di quello che sembra: spappola l'immagine a piacere, poi fai sempre tempo ad aggiungere dettagli con un altro livello dove li vuoi, per poi fonderli.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 15:11

Hai cercato le stesse condizioni di luce? Mi sembra che Kordan prediliga la luce soffusa (prima dell'alba, dopo il tramonto, nuvole che fanno da bank, zone con foschia che ovatta l'atmosfera).
Poi vedo che Kordan sta "tranquillo" col contrasto generale (curve) e probabilmente anche con il microcontrasto (chiarezza, bordo, o come lo chiama il programma specifico).
Prova a forzarti anche tu in quel senso, non farti prendere la mano dalla ricerca della nitidezza.

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 15:23

Ale Z mi hai dato uno spunto su cui fare qualche prova, ovvero la gestione del contrasto, dal momento che di base ho sempre cercato di "riempire" l'istogramma da sinistra a destra ricercando i punti di bianco e nero.
Però ragionandoci adesso mi viene il dubbio che mantenendo i valori tonali scostati dai bordi dell'istogramma il rischio sia quello di ottenere un'immagine piatta, cosa che non avviene negli scatti dei due autori menzionati sopra.

Vorrei cercare di integrare il post con qualche esempio a supporto della mia richiesta iniziale postando alcune immagini direttamente dalle gallerie di juza e dai portfoli di korzonov e McIntyre e dividendole in 2 gruppi: immagini molto nitide/strutturate e immagini morbide/nitide. Probabilmente inizialmente non sono riuscito a passare il messaggio dal momento che alcuni hanno menzionato l'analogico o i filtri pro-mist, che conosco e non sono utili per ottenere l'effetto desiderato.

Immagini molto nitide/strutturate:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-1-&t=4322632
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-2-&t=4304028
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-2-&t=4318707
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-4-&t=4305874
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-4-&t=3711794

Immagini morbide/nitide:
www.shutterevolve.com/wp-content/uploads/2018/06/milford-sound-copy-1.
www.shutterevolve.com/wp-content/uploads/2015/01/front.jpg
danielkordan.com/wp-content/uploads/2020/05/DSC_3396-HDRjj-1030x824.jp
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-3-&t=4024959
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-4-&t=4011707
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-5-&t=4320225

avatarjunior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 15:29

Maurese hai centrato il punto e proverò i tuoi consigli.

GiovanniF condivido il tuo pensiero sugli orari e condizioni di scatto, ma diverse volte ho notato che lo stesso effetto si riesce ad ottenere in situazioni differenti da quelle "Korzoniane", non dico a mezzogiorno con sole sullo zenith ma comunque anche in orari lontani da tramonto e alba.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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