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Analogico digitale







avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 15:50

Scusate, forse non è la sezione adatta ma non sapevo dove scriverte.

Un mio amico sostiene che le fotografie scattate in analogico abbiano una risoluzione molto maggiore rispetto ad una scattata in digitale nel momento in cui le vai a stampare. Ha ragione? Lui dice che per ottenere la stessa definizione bisogna andare su macchine da 30-40 megapixel. Secondo me è un'asinata, ma volevo sapere se potevate darmi delle risposte un pò tecniche o suggerirmi qualche link in cui è spiegato bene.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 16:20

4mpx o 6mpx circa

P.s. con riferimento alla pellicola su 35mm of course (poi dipende dalla pellicola) comunque non oltre 6mpx.

Vado a memoria ma mi pare proprio sia cosi'. Se crchi su google trovi informazioni a riguardo molto dettagliate.

EDIT: Mi sono tenuto basso.

Diciamo che dalla fonte piu' attendibile che conosco una 35mm con Velvia e lente adatta in risoluzione ovviamente possiamo stimare una risoluzione di 16MPX

Lo stesso autore considera pero' poi la qualita' apaprente, un concetto che ti consiglio di approfondire nel suo articolo.

www.clarkvision.com/articles/film.vs.digital.summary1/index.html

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 18:58

Mi potete dire se questo calcolo che ho fatto è giusto e se ha un senso?

Considerando che la risoluzione dell?occhio umano che osserva ad una distanza di 30cm è 290 dpi (punti per pollice), si ha che una foto a 14,2 megapixel mantiene una risoluzione massima per dimensioni di 40cmx27cm.

Ecco i calcoli:

14,2 mpx = 4608px X 3072px

Dividendo i pixel per 290 (limite di risoluzione dell?occhio) si ottiene la misurazione in pollici:
15,8pollici x 10,6pollici

Moltiplicando per 2,54 si ottiene la misurazione in centimetri:
40cm x 27cm.

Chè è la massima dimensione che una foto scattata a 14,2 mpx può avere per mantenere la massima qualità risolta dall?occhio a 30 cm. Considerando che nessuno guarda le foto a 30 cm e che già a un metro la risoluzione dell?occhio scende a 70 dpi questa misurazione diventa 167x111

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 19:13

Qualcuno sostiene anche che il vinile è meglio del cd, che la legna scalda meglio del calorifero, che un buon valvolare non compete con un mosfet... sono semplici elucubrazioni da appassionati e nostalgici. Se oggi il digitale forse perde, domani vincerà di sicuro (se non per qualità, almeno per comodità...)

Ho scatenato il flame, ma bisogna evolversi. Sono sicuro che le prime case in mattoni venivano guardate in malo modo...

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 19:26

mi permetto di dire la mia, dal basso della mia esperienza; secondo me sono due mondi diversi e come tali devono essere gestiti dall'inizio alla fine. Un buon scatto in analogico per rendere al meglio deve essere stampato con procedimenti tradizionali. Non ha senso pretendere di applicare le regole del mondo digitale all'analogico. Inoltre secondo me entrambi i sistemi hanno dei pregi e anche qualche difetto. Oggi il digitale è vincente perché l'innovazione tecnologica spinge l'appassionato ad acquistare il nuovo modello di fotocamera; mentre nell'analogico l'evoluzione è ferma. Inoltre a oggi è difficile trovare stampatori in analogico validi. Con questo non voglio minimamente passare per un nostalgico, dico solo che sono due sistemi differenti e secondo me non possono essere messi in comparazione

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 19:33

Ma però è giusto il mio calcolo? Si ragiona in questi termini per sapere quanti pixel di una foto l'occhio riesce a vedere realmente?

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2011 ore 19:37

La pellicola e successiva stampa analogica sono a tono continuo,cioè dal nero al bianco c'è una infinità di gradazioni limitate solo dall'occhio umano,mentre nel digitale sono 255 tonalità diverse (pochine) nel caso dal nero al bianco,ma forse più che sufficienti per la maggior parte delle applicazioni.
Come dice Morafoto,il vinile è migliore del cd per gli stessi motivi più o meno della foto,cioè più dati e quindi migliore qualità.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 10:19

Î valvolari sono meglio dei mosfet ... su questo non ci piove :)

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 13:00

valvolari sono meglio dei mosfet ... su questo non ci piove

Totalmente d'accordo,anche nei migliori impianti Hi-Fi almeno uno stadio (preamp o finale) sono a valvole.

avatarjunior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 16:26

Che l'analogico sia limitato dall'occhio va bene. Ma il digitale riesce ad superare i limiti dell'occhio (annullando la differenza con l'analogico)? Se si mi interessava conoscere i limiti matematici di distanza e grandezza della foto. Perchè se il potere di risoluzione dell'occhio è veramente così limitato rispetto a ciò che il digitale può offrire non ha sensa dire che l'analogico è di migliore qualità.. E' come dire che l'mp3 è di qualità più scarsa di una file audio normale (errato appunto perchè l'mp3 toglie le frequenze non udibili dall'orecchio).

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 16:50

Ma tu parli di risoluzione o di gradazioni di sfumature,oppure di tutte e due insieme?

avatarjunior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 19:38

Parlare di Mpiel per la pellicola non ha alcun senso. Diciamo che si puo' confrontare l'analogico con il digitale in termini di risoluzione e poi provare ad indicare un equivalente in Mpixel della risoluzione.
Detto questo una pellicola diapositiva 135 50 ISO esposta bene attraverso un'ottica perfetta, arriva ad una risoluzione (linee per millimetro) equivalente a quella producibile da un sensore FF da 30 Mpixel, illuminato da un'ottica perfetta.
Ma poiche' le ottiche perfette esistono solo in teoria, la triste relta' e' che sono gli obiettivi a limitare la risoluzione massima ed a livellarla a circa 15-16 Mpixel equivalenti, nei casi migliori. Questo limite, essendo dettato dagli obiettivi, limita sia la pellicola che i sensori digitali.

Se invece considero pellicole MF 120 (6x6, 6x9, etc.), allora non c'e storia: Qualunque fotocamera trovata in soffitta con un'ottica appena decente permette d'ottenere una risoluzione ampiamente superiore al miglior "combo" digitale FF. Lo stesso dicasi nel confronto tra pellicola 135 e sensori di formato ridotto.
D'altra parte chiunque abbia una reflex digitale stracolma di pixel sa che per ottenere il massimo (raggiungibile, non teorico) di risoluzione deve montare i migliori obiettivi a focale fissa e cercare di tenerli al diaframma ottimale (tenendo anche in conto i limiti severi imposti dalla difrazione).
Allo stesso modo, chiunque abbia provato a fare delle stampe di grandi dimensioni sa che le differenze tra pellicola e FF da 20+ Mpixel non si vedono.

Se poi confronto un negativo 1600 ASA esposto con una macchina usa e getta con il file di una DS3 su cui ho montato un 135 L....

avatarjunior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 20:47

Parlavo di risoluzione... Karl8, sinceramente parlando ho capito poco di quello che hai detto.. Sono nel mondo della fotografia da troppo poco per capire tutto ciò che hai scritto, ma grazie lo stesso. Diciamo che ho capito che ci sono molte variabili da considerare..

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 21:16

Parlare di Mpiel per la pellicola non ha alcun senso. Diciamo che si puo' confrontare l'analogico con il digitale in termini di risoluzione e poi provare ad indicare un equivalente in Mpixel della risoluzione.
Detto questo una pellicola diapositiva 135 50 ISO esposta bene attraverso un'ottica perfetta, arriva ad una risoluzione (linee per millimetro) equivalente a quella producibile da un sensore FF da 30 Mpixel, illuminato da un'ottica perfetta.
Ma poiche' le ottiche perfette esistono solo in teoria, la triste relta' e' che sono gli obiettivi a limitare la risoluzione massima ed a livellarla a circa 15-16 Mpixel equivalenti, nei casi migliori. Questo limite, essendo dettato dagli obiettivi, limita sia la pellicola che i sensori digitali.

Se invece considero pellicole MF 120 (6x6, 6x9, etc.), allora non c'e storia: Qualunque fotocamera trovata in soffitta con un'ottica appena decente permette d'ottenere una risoluzione ampiamente superiore al miglior "combo" digitale FF. Lo stesso dicasi nel confronto tra pellicola 135 e sensori di formato ridotto.


Non posso che quotare in toto.Gli esempi personali sono sempre risibili e discutibili, ma io avevo stampato 70x100 una dia Velvia spettacolare (per la verità era solo un labrador nero al mare con sfondo di rocce rossastre, quindi niente di ché), scatto con EOS1 e 35/350 Canon(sic che peso..). Ho ripetuto lo scatto in condizioni analoghe (stesso luogo, stesso cane, stesso mese dell'anno e più o meno stesso orario), macchina 5D con 28/300 Canon scatto in Raw con leggerissimo post. Ho mandato a stampare 70x100 ed è venuta una bella ciofeca. Il laboratorio mi ha gentilmente detto che una stampa 70x100 come quella ottenuta con la Velvia me la potevo ampiamente scordare Eeeek!!! . Questo è, per ora. Nel futuro si vedrà.
Per non parlare appunto delle stampe da dia 6x6, 6x7 o 6x9. Lì veramente siamo molto molto lontani.
Salvo forse utilizzare una Hasslblad Digit o una Phase One, ovviamente con costi mostruosi, almeno per me.


avatarjunior
inviato il 29 Settembre 2011 ore 21:22

L'argomento è vecchio di alcuni anni mi ricordo quando si discuteva continuamente di questo, ma ora è superato.
il digitale vince in dettaglio.
Pensa che il sensore delle compatte è piccolissimo mediamente 4mm x 5mm e da questo ci tiri fuori molti dettagli si può stampare anche fino all'a3 +
immagina di avere un negativo in pellicola di 4mm x 5mm si farebbe fatica ad avere stampe buone anche nel classico 10 x 15cm !

questo non significa che con la pellicola dal 24 x 36 mm o meglio dal medio formato non si possano tirar fuori belle foto con nuance e transizioni di toni e colori molto belle, ma servono appunto negativi di grande dimensioni.
Per esperienza mi sembra che il FF digitale assomigli al medio formato a pellicola per quanto riguarda il dettaglio.
Ti ho convinto?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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