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Sigma SD Quattro, maledetto quel giorno...


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avatarjunior
inviato il 17 Agosto 2022 ore 10:54

In un era di piene novità fotografiche, in cui ogni mese ciascuna casa, sforna un modello nuovo, è doveroso fare una riflessione su un costruttore particolare, e sopratutto su un progetto molto particolare SD QUATTRO.
Questa mirrorless dalle sembianze deformi rimane a tutt'oggi una mosca bianca nelle numerose fotocamere anonime senza "carattere"... già, tutte uguali, tutte simili, tutte anonime, tutte tranne lei.
SD QUATTRO è una fotocamera molto particolare, prima di tutto per
il suo sensore Foveon e sicuramente per il suo utilizzo che non è da tutti i
giorni. Con questa fotocamera non è possibile fotografare di tutto a
qualsiasi luce in qualunque condizione, ci sono dei limiti, da lei imposti che
vanno rispettati che ci piaccia o no.

SD QUATTRO è disponibile dal 2017 e deve essere considerata come una
fotocamera analogica da usare a 100 ISO solo per la massima qualità.

Elencherò subito i suoi difetti:
- batteria con scarsissima autonomia
- autofocus lento
- lentezza della scrittura dei file sulla memoria
- incompatibilità con molti flash in commercio di terze parti
- pochi punti di messa a fuoco
- inutilizzabile oltre 200 ISO
- ottiche Sigma SA difficilmente reperibili

Praticamente tutto il contrario delle mensili fotocamere odierne super veloci
e che arrivano a 512 mila ISO, con buffer infinito e 20 FPS.
Va bene ok allora perchè prenderla?

Elencherò anche i suoi importanti pregi:
- qualità fotografica superlativa
- qualità del progetto sublime

Analizziamo con calma i punti partendo da quelli negativi.
L'autonomia non è il suo forte anche se dotata di batteria da 2000mh (si sa che le mirrorless sono più assetate di energia rispetto alle reflex) con una carica preparati a salvare sulla tua scheda SD appena un centinaio di scatti. Molta energia è assorbita dal suo particolare sensore FOVEON.
L'autofocus non è certo di prim'ordine ma poco male per chi scatta in manuale o fa fotografia "riflessiva" certo non è adatta a fotografare la F1 o lo sport in generale ne, tanto meno, l'avifauna.
Io, per le mie esigenze, raramente ho bisogno di un focus fotografico aggressivo ma rimane comunque inferiore a tutte le camere concorrenti. Nonostante sia lento l'AF rimane molto preciso e questo è un compenso da non sottovalutare.
Il processore d'immagine e il software impiegano qualche secondo a scrivere sulla SD il file, quando dico qualche secondo intendo dai 4" agli 8" e non scherzo, dipende dalla dimensione del file che salviamo, dal numero di foto di scattate consecutivamente e magari da qualche opzione particolare attivata dal menù. (Dopo vedremo...)
Purtroppo tra obiettivi e flash, non si trova molto nei mercatini dell'usato, la baionetta Sigma SA fa parte di una elìte molto rara. Quindi per chi vuole crearsi un sistema sul Foveon deve prepararsi a spendere parecchi soldi, puntando quasi tutto sul nuovo.
Il sensore Foveon è straordinario ad una sensibilità di 100 Iso,
possiamo spingere la camera fino a 200, ma da 400 Iso in su il
rumore digitale è molto invasivo, questi sono i suoi limiti.
Va detto però che la sua resa è eccezionale.
Colori, contrasti, dettaglio sono ben diversi dal digitale a cui
siamo abituati. Il file grezzo può essere salvato con RAW
proprietario Sigma, che è gestibile solo con l'apposito software
Sigma Photo Pro, che è ben fatto ma logorante per la sua lentezza
(indipendentemente dal computer che usate).
Il salvataggio in DNG è l'alternativa che preferisco, io solitamente
scatto con questa scelta, i file dispongono di circa 130MB di
informazioni a fotografia, e sono ben malleabili in Lightroom o
Photoshop.
Il sensore e la sua tecnologia racchiudono la bellezza per la quale
vale la pena usare questa macchina fotografica, la sua tecnologia
non deriva da una interpolazione di fotodiodi RGB con il classico
filtro Bayern o X-trans proprietario di Fujifilm, ma è un insieme di
strati dei tre colori primari. Esattamente come le vecchie pellicole.

Questo se vogliamo permette alla luce di attraversare i tre filtri colori per ottenere tonalità uniche ed inappagabili.
Il progetto costruttivo della macchina è veramente sublime. Il corpo è tropicalizzato, robusto, i tasti funzione sono tanto basilari quanto perfetti, sono tutti al loro posto e dopo poche ore è già alto il feeling dell'ergonomia.
L'innesto obiettivo SA ha al suo interno un filtro infrarosso smontabile, questa è l'unica macchina sul mercato che permette di fare questo tipo di fotografia senza modifiche drastiche e costose al sensore.
Il battery grip permette alla macchina di montare altre 2 batterie aggiuntive oltre quella in macchina per un totale di 3 batterie insieme (6000mh).
Il display è bello e grande ed è affiancato da un display secondario monocromatico che ci tiene aggiornato sui dati di scatto e non mi dispiace averlo sul dorso anzichè il classico sulla calotta.
Il mirino è di buona risoluzione ma ne ho provato di migliori, va bene per il tipo di fotografia riflessiva che bisogna fare, il frame rate sempra un pò basso e se si sposta in fretta la macchina c'è quel lag di incertezza che può dare fastidio, migliora in ottime condizioni di luce.
Nella versione kit è abbinata al splendido Sigma 30mm f/1.4 Art e vi posso garantire che questo obiettivo non ha nulla da invidiare ai più blasonati Canon serie L o Zeiss vari.

Unica, particolare da amare e odiare tutta d'un fiato !

avatarjunior
inviato il 17 Agosto 2022 ore 12:14

Ho fatto anche io la "follia" di comperare una SD4, ma al 30 ho preferito il 24 1.4 art, che trovo più versatile.
Sottoscrivo in pieno le tue considerazioni e aggiungerei alle caratteristiche il peso, che con le ottiche SA diventa veramente importante. Se sia un problema è questione soggettiva, per me non lo è.
Sulla qualità delle immagini che si riesce a tirar fuori da questa macchina sono stati scritti fiumi di parole, ma sono sempre più convinto che se non la si prova di persona non ci si rende conto fino in fondo. A mio parere, se usata, come giustamente hai sottolineato, nel suo "range" di utilizzo, regala immagini straordinarie. Se siano meglio o peggio di altre macchine più "blasonate" non lo so e sinceramente non mi interessa: sono "diverse" e mi soddisfano pienamente.
Non me ne sono pentito!

avatarjunior
inviato il 17 Agosto 2022 ore 21:20

Prima che arrivino i soliti commenti “contro Foveon”, mi permetto di dire la mia.
Condivido molti pregi di quanto hai scritto, e vorrei dire la mia sui difetti:

- batteria limitata: ni, l'altra sera sono addirittura arrivato a quasi 600 scatti al concerto dei Litfiba. Spengo subito la fotocamera se non intendo scattare, non rivedo le immagini in automatico

- lentezza scrittura: ni, visto che me ne sono dotato per la A7, ho messo una sd v60 anche alla Sigma, decisamente ridotti i tempi di salvataggio (anche se la fotocamera non è compatibile, provare per credere).

- “alti iso”, sicuramente non è una A7 od una FF Bayer, ma con le dovute accortezze (leggi ottiche luminose e tempi decenti per evitare il micromosso) si riescono ad ottenere buoni risultati anche ad 800 iso, anche più in b&n. Certo ci sono fotocamere ben più indicate per questo, ma -per me- si difende bene, meglio di quanto si legge sul web. In più topaz sembra fare un ottimo lavoro anche sui file sigma
www.nadir.it/test/TOPAZ_DENOISE-AI/topaz-denoise-ai.htm

SPP è “relativamente” lento, dovendo svolgere un lavoro diverso dagli altri software in commercio. Il dng di sigma è buono, fintanto che non ci sono interventi di recupero da dover fare: per me x3f ed SPP son superiori come recupero, ed il file pesa molto meno. Anche qui, se si creano cartelle ”limitate”, SPP diventa più svelto a creare le anteprime.

Sul peso invece, mi sento di dissentire completamente: la fotocamera pesa come una A7 (siamo sui 600 e rotti grammi), quindi in linea con parecchie camere sul mercato. Ovviamente il bocchettone tende a sbilanciare un po' verso avanti tutto, ma il grip permette una presa salda. La reperibilità delle ottiche invece è un problema già più sentito (anche se io son riuscito a reperire il 18-35 1.8 a 350€ usato, la vera “mancanza” sono i tele luminosi a buon mercato).

avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2022 ore 21:32

avuta per un periodo, gran macchina.
Poi sono passato alla dp2 quattro, sempre una gran macchina ma molto più leggera

avatarsupporter
inviato il 17 Agosto 2022 ore 22:15

Ce l'ho anche io, col 18 35 .... Macchina che si può capire solo se la si usa. Ottima anche la DP0

avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2022 ore 22:30

inutilizzabile oltre 200 ISO


Il sensore è privo di amplificazione elettronica. Quando si impostano gli ISO oltre 100, la macchina simula l'amplificazione attraverso un processo particolare di sviluppo.

avatarsenior
inviato il 17 Agosto 2022 ore 23:05

Anche a me piacerebbe provarla con lenti Sigma Art. A fine anno presentano novità come il sensore ff. Vediamo come sarà il prezzo e le caratteristiche generali.

avatarsenior
inviato il 18 Agosto 2022 ore 7:13

Non tutto è perduto oltre i 200 ISO, ci si può dotare - soluzione forse estrema, ma percorribile - di una Sony APS-C e adattatore MC-11 SA/E-MOUNT, mossa furba da parte di Sigma.

Ma scattare invece a 100-200 ISO con la SD Quattro impone una ponderazione sconosciuta in costanza di raffiche varie (al canto delle quali confesso di aver ceduto anch'io, in ritrattistica, dai tempi dell'MD-12 sulla Nikon FM2!).

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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