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Route 66 on the road


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Route 66 on the road, testo e foto by Seipuntozero. Pubblicato il 27 Luglio 2022; 7 risposte, 1088 visite.


Come tutto ebbe inizio..........

Sono i mesi di febbraio / marzo del 2019, quando due mie coscritte mi coinvolgono in una impresa che mai mi sarei aspettato di realizzare: percorrere la mitica Ruote 66 da Chicago (Illinois) a Santa Monica (California). L'idea era di festeggiare i nostri 60 anni nel miglior modo possibile.

Decidiamo quindi di organizzare la partenza per agosto 2020, il tempo non ci mancava, potevamo fare tutto con calma ed eventualmente allargare l'invito a una quarta persona.

Passa l'estate 2019 e il quarto componente non si trova, pazienza si va in tre, ottobre prenotiamo i biglietti aerei, con largo anticipo per trovare l'offerta migliore e infatti troviamo volo A/R Milano - Chicago / Los Angeles - Milano a 980 € perfetto, biglietti presi quasi un anno prima, tanto cosa deve succedere?

Già, appunto, quello che succede nel 2020 lo sappiamo tutti...........
I biglietti ci vengono rimborsati e tutto viene rimandato a data da destinarsi.

Passano due anni, siamo a inizio 2022, i componenti della spedizione iniziale sono gli stessi, gli anni non più 60 ma 62, ma poco importa, decidiamo: a giugno si parte!

Da Milano è attivo il volo United diretto per Chicago, il ritorno sarà Los Angeles-Chicago / Chicago-Milano, costo 960 € (20 € meno del 2020), noleggiata un'auto tipo SUV tramite Dollar Autonoleggi a 690 € (da dividere in 3 e compresa di tassa per la riconsegna in luogo diverso dal ritiro), hotel lungo il percorso 2245 € a testa in camera tripla compresa assicurazione medica per gli USA, patente internazionale 100 €,
ESTA 14 $.

Periodo: dal 4 al 25 giugno 2022

Ultimo intoppo possibile il tampone positivo da parte di uno dei partecipanti, ancora obbligatorio in quel momento e da eseguire rigorosamente il giorno prima.
Incrociando le dita venerdì 3 giugno tutti negativi, si parte veramente questa volta.

Sabato 4 giugno Milano Malpensa partenza prevista ore 15,10. Partiamo con circa 50 min. di ritardo, sembrerebbe a causa di un malore a uno dei passeggeri, ma durante il volo di 9 ore recuperiamo tempo e l'arrivo a Chicago è puntuale alle 18,00 locali.

Prima tappa: Chicago

Il nostro viaggio inizia nello stato dell'Illinois.

Coda interminabile al controllo passaporti, pochi i punti di accesso aperti, impronte digitali più fotografia e dopo quasi due ore riusciamo a prendere un taxi per l'albergo.
Resteremo a Chicago tre notti.

Il giorno dopo, domenica 5 giugno 2022, cerchiamo subito il cartello di inizio della ROUTE 66.

Purtroppo il cartello originale è ricoperto da adesivi (faccio fatica a capire quelli che vogliono a tutti i costi lasciare traccia del proprio passaggio) e questo spiega il posizionamento di un altro cartello quasi nello stesso punto ma in posizione più elevata.




La visita continua con la salita alla WILLIS TOWER, il grattacielo più alto di Chicago (442 metri senza l'antenna), ma ci sono circa due ore di coda, nell'attesa andiamo a vedere la stazione di UNION STATION, con la scalinata resa celebre dal film "GLI INTOCCABILI".




Finalmente è il nostro turno per la salita al 101 piano della WILLIS TOWER, dove al costo di 44 $ a testa, ci aspettano le trasparenti terrazze con vista su Chicago, terrazze che in realtà sono vere e proprie cabine che spuntano fuori dalla struttura del grattacielo, dando l'impressione di essere sospesi nel vuoto.




Scesi dalla WILLIS TOWER ci dirigiamo verso il MILLENIUM PARK, dove ci accoglie il CLOUD GATE, più comunemente chiamato "IL FAGIOLO", una scultura in acciaio lucidissima, che riflette i grattacieli e tutti coloro che sono vicini.




Davanti al nostro hotel il "THE RIVER HOTEL" si possono vedere le due torri a forma di "PANNOCCHIA" a uso misto (residenziale e parcheggio) MARINA CITY TOWER.




Lunedì 6 giugno 2022. Il secondo giorno a Chicago è all'insegna della pioggia, ma questa non ci scoraggia, visitiamo la BUCKINGHAM FOUNTAIN ritenuta una delle più vaste al mondo e costeggiando il lungolago raggiungiamo il NAVY PIER, ma la pioggia non ci da tregua. Decidiamo per la pausa pranzo concedendoci un hamburger (il giorno prima era stato hot-dog) e sperando in una diminuzione della pioggia.
Il meteo ci accontenta, percorriamo in entrambi i sensi MICHIGAN AVENUE, la via dello shopping di Chicago, riuscendo, finalmente, a trovare dove bere un discreto caffè espresso.
Per la cena optiamo per recarci da QUARTINO, un locale con specialità italiane, come non prendere le "fettuccine all'Alfredo" proposte nel menù, direi nel complesso tutto sommato un'esperienza positiva.

Rimango colpito da Chicago, una bella metropoli sulle sponde del lago MICHIGAN, terza come popolazione negli USA dopo NEW YORK e LOS ANGELES. Dove grattacieli vecchi e nuovi si mischiano benissimo, ma purtroppo è già ora di sistemare al meglio le valige, operazione molto ricorrente durante il nostro viaggio, domani ci aspetta il primo trasferimento.




Seconda tappa: Chicago / ST. Louis

7 giugno 2022, si comincia a fare sul serio.
Ritiriamo l'auto noleggiata (una categoria suv), ci viene proposta una Nissan Rouge e a noi potrebbe andare bene, ma notiamo evidenti ammaccature lungo tutta la carrozzeria da entrambi i lati e qualche plastica pendente nel sottoscocca.
Per non avere problemi al momento della riconsegna chiediamo di poterla sostituire, gentilmente ci accontentano e ci consegnano una Chevrolet Equinox (prodotta per il mercato americano), Nel cambio ci guadagniamo, specialmente per il bagagliaio leggermente più capiente e i vetri oscurati che rendono quasi invisibili i bagagli all'interno, ultimate le pratiche ci mettiamo in marcia verso St. Louis, ci attendono circa 500 km di viaggio.

Attraversiamo, macinando i primi chilometri, decine e decine di cittadine e piccoli paesi, fermandoci per le foto di rito nei luoghi diventati un cult per chi percorre la Route 66; vecchie stazioni di servizio spesso ristrutturate, una per tutte la AMBLER TEXACO GAS STATION a DWIGHT e altre abbandonate e in rovina, tanti murales sparsi nelle varie città come a PONTIAC a testimonianza dell'importanza della Route nel suo periodo migliore, i muffler enormi pupazzi che servivano ad attirare i clienti lungo la strada, uno dei più fotografati è sicuramente il GEMINI GIANT a WILMINGTON, raffigurante un'astronauta con un razzo in mano.
E poi ancora ODELL, ATLANTA, SPRINGFIELD città di ABRAMO LINCOLN e capitale dell'ILLINOIS.




Superato il Mississippi entriamo nello stato del Missouri e arriviamo a ST. Louis quando inizia a fare buio, sono circa le 21,00, prendiamo possesso della camera al LIVE BY LOEWS HOTEL, situato proprio davanti allo stadio di baseball dei St. Louis Cardinals, purtroppo ci rendiamo conto di una cosa che mai avremmo messo in preventivo: nella maggioranza dei casi i ristoranti sono già al completo e non accettano più prenotazioni, quindi se si arriva troppo tardi.......non si cena.
Resteremo a St. Louis per due notti.

8 giugno 2022, visita della città di St. Louis con il suo imponente arco, alto quasi 200 metri, che simboleggia una ipotetica porta verso l'ovest, o west come dicono da queste parti.
Non rimango particolarmente colpito dalla città, sembra fatta quasi esclusivamente per ospitare convegni e meeting e non turisti (se non di passaggio). Ovviamente questa è la mia impressione personale.




A questo punto, prima della terza tappa, bisogna fare un po' di chiarezza: ma cos'è veramente la ROUTE 66 e cosa ci si aspetta di trovare?

Possiamo scordarci di vedere monumenti e musei tirati a lucido per i turisti.
Stiamo parlando di un percorso di quasi 4000 km aperto al traffico nel 1926 e ufficialmente rimosso dal sistema stradale Usa nel 1985, ma il suo declino inizia nel 1956, quando le moderne highway prendono il suo posto, moderne strade asfaltate che consentono velocità più elevate e quindi di conseguenza collegamenti più rapidi tra le varie località.
Questo porta a una drastica chiusura delle stazioni di servizio e ai vari motel disseminati in abbondanza lungo il percorso originale della Route, diventati ormai inutili considerando vetture sempre più moderne e comode e i nuovi tracciati stradali, nonostante questi per molti chilometri corrano paralleli al tracciato originale.
Attualmente alcuni volontari stanno cercando, in modo assolutamente ammirevole, di salvaguardare quello che è rimasto della ROUTE 66, che adesso ufficialmente viene chiamata "HISTORIC ROUTE 66".

Vengono acquistate (quando è possibile) le vecchie stazioni di servizio e ristrutturate, favorendone la visita da parte dei turisti e permettendo alle centinaia di attività commerciali lungo il percorso di sopravvivere, si tratta nella maggior parte dei casi, di piccoli negozi di souvenir spesso attaccati l'uno all'altro altrimenti destinati a chiudere.




Può perciò capitare di vedere, e non sarà così raro, strutture fatiscenti o addirittura ridotte ad un cumulo di macerie con vecchie auto semidistrutte e arrugginite ancora parcheggiate davanti, luoghi resi famosi dai film, BAGDAD CAFE' è uno di questi, che sembrano reggersi in piedi per miracolo, ma questa è la ROUTE 66, prendere o lasciare.

Come si sviluppa la ROUTE 66?

Come detto in precedenza, la ROUTE 66 inizia a Chicago e più precisamente all'incrocio tra Michigan Avenue e Adam Street dove è posto il cartello di inizio (begin); e finisce Sul Molo da Santa Monica con il cartello end of the trail.

Percorre circa 4000 chilometri, con il tratto iniziale, fino a St. Louis, in direzione sud, per poi puntare decisamente verso ovest; attraversando otto stati: ILLINOIS, MISSOURI, KANSAS, OKLAHOMA, TEXAS, NEW MEXICO, ARIZONA, CALIFORNIA e ben tre fusi orari.

E' percorribile in 12 giorni, a patto di non deviare dal percorso della strada e rimanendo una notte nelle tappe scelte, può essere consentito salire verso Santa Fè, che rimane comunque parte del tragitto originale.

Avendo a disposizione più giorni, come nel nostro caso, si può scegliere di sostare qualche notte in più in alcuni punti a scelta (un po' di riposo fa sempre bene specialmente verso la fine) e decidere di puntare verso nord, dopo Gallup, per poter ammirare alcuni dei parchi più famosi.
Noi ci siamo concessi: IL DESERTO DIPINTO e LA FORESTA PIETRIFICATA, IL CANYON DE CHELLY, LA MONUMENT VALLEY, L'ANTELOPE CANYON e IL GRAND CANYON, e due notti a LAS VEGAS, ma i giorni sono diventati 21 e i chilometri sfiorano i 6200.
Gli stati attraversati diventano dieci, si aggiungono UTHA e NEVADA, ma ne vale assolutamente la pena; ovviamente salgono anche i costi, di hotel e benzina.

Cosa usiamo per orientarci?

Certamente Google Maps è molto utile, se si escludono strade a pagamento e si inseriscono i punti da visitare in molti casi si riescono a percorrere alcuni tratti della Route originale, ma spesso si viene immessi sulle INTERSTATE, dove sicuramente si guadagna del tempo con le velocità più elevate, 75 miglia orarie, contro un max. di 55 sulle strade normali, che scende a 35 quando si attraversano le numerose cittadine, ma si perde il fascino del percorrere i tratti originali.

Noi abbiamo optato invece per utilizzare l'App: RUOTE 66 NAVIGATION scaricabile dallo store, la licenza di utilizzo per un solo anno costa circa 40 €, ma si rivela veramente utile perché segue fino al limite del possibile il percorso originale, inoltre segnala anche i vari punti di interesse. Ovviamente ha dei piccoli difetti, ma tutto sommato influiscono in modo lieve sulla navigazione. Tenere comunque sempre presente che percorrere la ROUTE 66 sulla maggior parte del suo tracciato comporta tempi più lunghi nei trasferimenti.

E quando si perde la connessione?

Le classiche cartine cartacee sono sempre da tenere sottomano, se ne trovano parecchie su Amazon o nelle librerie. Noi ne avevamo una generale e poi delle cartine, divise per stato, specifiche della Route "THE ROUTE 66 MAP SERIES" con indicato i molti punti di interesse.

Come documentarsi?

Ovviamente internet la fa da padrone, sono molti i siti che parlano della ROUTE 66, alcuni gestiti direttamente da chi veramente l'ha percorsa, poi ci sono alcune pubblicazioni (molte in inglese), per quanto riguarda quelle in italiano, io ho trovato particolarmente interessanti: ROUTE 66 IL MITO AMERICANO di Giorgio Rossi e IN VIAGGIO SULLA ROUTE 66 di Fiorenza Mosci.

Ma è ora di riprendere il nostro viaggio.

Terza tappa: St. Louis / Springfield

9 giugno 2022, partiamo da St. Louis in direzione Springfield (non stiamo tornando indietro, c'è una Springfield anche nel Missouri), tappa non troppo lunga circa 350 km, ma problemi di connessione ci creano qualche problema di "navigazione", e qui ci vengono in aiuto le nostre cartine.

Prima però, torniamo sui nostri passi per vedere il CHAIN OF ROKS BRIDGE, un vecchio ponte sul fiume Mississippi che collega le sponde di Illinois e Missouri.
Era usato frequentemente quando la Route era ancora attiva e permetteva appunto il collegamento tra i due stati. La sua particolarità è quella di avere, circa a metà, una secca curva (quasi un angolo di 22°) spesso causa di incidenti. Il ponte lungo circa 1,5 chilometri è ora aperto solo al traffico pedonale.

Ci dirigiamo successivamente verso STANTON per visitare le MERAMEC CAVERNS, famose per essere state rifugio del bandito JESSE JAMES, sono un po' scomode da raggiungere, bisogna deviare non poco dalla Route, ma secondo me meritano di essere viste.
Il tragitto prosegue verso la città di CUBA famosa per i murales, FANNING con la sedia a dondolo più grande del mondo e ROLLA dove il TOTEM POLE TRADING POST è tuttora uno dei pochi negozi ancora aperti lungo questo tratto e se si ha la fortuna di trovare il proprietario merita sicuramente una visita.




Arriviamo in serata a Springfield (Missouri), dove per una notte pernotteremo al VANDIVORT HOTEL

Quarta tappa: Springfield / Oklahoma City

10 giugno 2022, ci rimettiamo in macchina, ci attendono 460 chilometri con diverse fermate per i punti da visitare.

Prima tappa quasi obbligata per i viaggiatori della Route, sosta presso la stazione di servizio GAY PARITA' a SPRINGS JTC, secondo molti una delle più belle (anche secondo me) e rimasta intatta dal periodo migliore della Route, gestita dal 2004 da GARY TURNER, sempre disponibile con tutti i viaggatori, purtroppo ci dicono che Gary è venuto a mancare nel 2015, portandosi via un pezzo di storia della Route, rimangono la stazione di servizio ancora visitabile (simpatico il personaggio che ci ha accolto oggi) e il grande simbolo ROUTE 66 disegnato sulla strada.
Incontriamo un gruppo di motociclisti anche loro diretti a Santa Monica e turisti canadesi che ci raccontano di quanto bello sia anche il loro Paese.




Riprendiamo la strada e superata la cittadina di JOPLIN entriamo nel KANSAS, lo stato con meno chilometri della Route, raggiungendo così GALENA dove ci accoglie un'altra icona, la FOUR WOMEN ON THE ROUTE, un'altra stazione di servizio ben tenuta, che ha visto nel tempo aumentare la sua popolarità; fuori sono parcheggiati diversi tipi di automezzi, da cui hanno preso spunto gli autori della Disney per i personaggi del film "CARS".
Infatti vediamo il mitico CRICCHETTO con SAETTA MCQUEEN, il cambia gomme LUIGI e la MACCHINA dello SCERIFFO.




Con una piccola deviazione ci dirigiamo verso RIVERTON, superiamo il RAINBOW BRIDGE, altro vecchio ponte della Route ad una sola arcata in cemento dalla forma di un arcobaleno (però completamente dipinto di bianco).

Allungando ulteriormente il percorso verso la città di BAXTER SPRING sarebbe possibile vedere il monumento dove i tre stati: KANSAS, MISSOURI e OKLAHOMA si incontrano.
Ma purtroppo non si può vedere tutto, alcune scelte vanno fatte, perciò tiriamo diritto entrando nello stato dell'OKLAHOMA.

Fino a Oklahoma City la Route è percorribile, a volte abbiamo l'interstate a destra, altre volte a sinistra, è un continuo passare da un lato all'altro, ma questa è la nostra scelta, più miglia da fare, più tempo in macchina ma vogliamo percorrere più strada possibile sul tracciato originale.

Passiamo le città di MIAMI (che non ha nulla da vedere con la più famosa Miami in Florida), FOYL con i totem dedicati ai nativi, ma noi abbiamo già deciso la prossima tappa; CATOOSA con la sua BLUE WHALE (la balena blu).

La balena, costruita negli anni 70 in acciaio e cemento da Hugh Davis, per l'anniversario del suo matrimonio, nel laghetto presente nel suo terreno, con tanto di scivoli e piccoli trampolini.
Col tempo il laghetto cominciò ad essere frequentato da sempre più persone, convincendo Hugh ad aprirlo al pubblico, con posti a sedere e dove era possibile fare il barbecue.
Anche i viaggiatori della Route, attratti dalla balena, cominciarono a fermarsi per uno spuntino, per riposarsi qualche minuto e spezzare la fatica del viaggio.
Dopo la morte di Hugh e di sua moglie il parco venne chiuso, solo anni più tardi e attraverso una raccolta fondi, la balena blu fu ristrutturata ed il parco riaperto al pubblico.
Non è difficile incontrare la balena blu, percorrendo la Route in direzione di Oklahoma City non si può non notare la grossa balena sulla destra quasi sul bordo della strada.




Salutiamo la balena blu e riprendiamo il viaggio in direzione TULSA, che non troviamo particolarmente eclatante, se non ci si arriva per l'annuale festival dedicato proprio alla Route (quest'anno 25 - 26 giugno).
Lasciata Tulsa ci dirigiamo a STROUD dove visitiamo il ROCK CAFE', foto di rito all'insegna e ripartiamo. Puntiamo verso ARCADIA, dove avremmo dovuto trovare il ROUND BARN, un curioso locale a forma di fienile utilizzato come punto di ritrovo e più avanti il POPS, locale unico al mondo dove si vendono solo bevande gassate ne esisterebbero circa 500 tipi ...... avremmo dovuto infatti, ma non siamo riusciti a trovare nessuno dei due locali, mi viene il dubbio che qualcosa non sia andato nel verso giusto.

Arriviamo anche tardi a OKLAHOMA CITY, già rassegnati alla cena con la scorta fatta al supermercato nei giorni precedenti, pernottamento di una notte al SKIRVIN HILTON HOTEL e facciamo due passi per la città; incredibile sono le 22,00 e c'è ancora un ristorante aperto che ci accetta senza problemi, entriamo........sorpresa, prezzi da menù stellato ma ormai ci siamo seduti, prendiamo il piatto più economico (un'ottima zuppa di cipolle) e usciamo.


Quinta tappa: Oklahoma City / Amarillo

11 giugno 2022, partenza da Oklahoma City e altri 460 chilometri da fare, tutto il tragitto è fattibile sulla Route, cercheremo ovviamente di rispettare questa regola.

La prima tappa è il HOVERHOLSER BRIDGE, un lungo ponte in ferro presso il lago omonimo, anch'esso visitabile ma non particolarmente interessante (noi però non siamo arrivati alla diga). Attraversiamo il ponte e ci dirigiamo verso HYDRO, passando per distese e strada assolutamente nel nulla (ad un certo punto pensiamo di esserci persi) raggiungiamo un altro sito storico della ROUTE 66, LUCILLE'S FAMOUS ROUTE
66 GAS STATION, una stazione di servizio su due piani, unica del suo genere, ristrutturata e ben tenuta. Qui incontriamo i primi turisti italiani, due giovani siciliani in viaggio di nozze, che incontreremo ancora durante il tragitto.




Proseguendo in direzione Amarillo attraversiamo CLINTON e ELK CITY, dove è possibile visitare due musei della Route, entrambi ben curati e ben gestiti, meritevoli di una visita, mediamente il costo di questi musei è di circa 5 $, non è una grade spesa, ma portano via un po' di tempo, interessante anche ERICK con il SANDHILLS CURIOSITY SHOP, negozi dove si vende di tutto e di più.
Ci facciamo attirare da TEXOLA, città fantasma e ultima frontiera prima di entrare in TEXAS, le nostre indicazioni ci danno tuttavia la possibilità di trovare del cibo (interessante mangiare in una città fantasma).
Spostiamo quindi la pausa pranzo e raggiungiamo Texola, della città fantasma non rimangono nemmeno i fantasmi, giusto due baracche e il ristorante con il suo bel cartello: CLOSED appeso alla porta. Pazienza, pochi chilometri e siamo in TEXAS.
Il caldo comincia a farsi sentire, ci fermiamo a SHAMROK per un paio di hot-dog e una bibita ghiacciata (il ghiaccio non manca mai) e ne approfittiamo per fare le foto alla TOWER STATION AND U-DROP INN CAFE', stazione di servizio CONOCO, anche qui ricordare il film "CARS" è piuttosto facile.




Subito dopo incontriamo McLEAN con la sua PHILLIPS 66, stazione di servizio ristrutturata, GROOM con la torre dell'acqua pendente e la GROOM CROSS, una grossa croce bianca alta 57 metri, entrambe ben visibili dalla strada, CONWAY e i suoi maggiolini Volkswagen piantati nel terreno, quasi un anticipo del più famoso CADILLAC RANCH che visiteremo domani.




Arriviamo a AMARILLO abbastanza presto, passeremo una notte al EMBASSY SUITES DOWNTOWN HOTEL, scarichiamo i bagagli e lasciamo subito la camera, questa volta non ci facciamo trovare impreparati per la cena, alle 20,00 precise siamo al BIG TEXAN STECK RANCH, in tempo per la cena, ma abbiamo 2 ore di lista d'attesa, NON IMPORTA, aspettiamo.
IL locale, in perfetto stile texano e rigorosamente a base di carne, è famoso anche perché offre la possibilità di cenare gratis, basta riuscire a mangiare in un'ora una bistecca di 2 Kg, assicuro non essere un'impresa per tutti.
Alle 21,45 il nostro tavolo è pronto, non abbiamo intenzione di accettare la sfida, anche perché in caso di fallimento il conto è di circa 90 $.
Riusciamo a contenere la spesa attorno ai 45 $, considerando il tutto direi bene.

Altra doverosa precisazione prima di continuare con il viaggio.

Durante il tragitto, le stazioni di servizio rappresentano la maggior parte delle attrazioni della ROUTE 66, ma bisogna tenere ben presente che, anche se ben ristrutturate non funzionano più come rifornimento per il carburante.
Il consiglio è quello di provvedere per tempo al rifornimento, per esperienza vissuta, quando il serbatoio è ancora a metà, cominciate a guardarvi attorno, specialmente se siete in zone isolate, perché le distanze a volte mettono ansia se il carburante comincia a scarseggiare. A noi è capitato un paio di volte di dover "sudare ansiosi" cercando un distributore.

Sesta tappa: Amarillo / Santa Fe

Domenica 12 giugno 2022.
Oggi ci attendono 450 chilometri, prima sosta il CADILLAC RANCH, appena fuori Amarillo ci sono le indicazioni per arrivarci, non sarebbe un sito "storico" della Route, in quanto progettato nel 1974 da un miliardario appassionato di Cadillac che ne ha piantate 10 nel terreno, facendolo diventare luogo di attrazione per tutti quelli che passano, è ben visibile anche dalla vicina Interstate 40, la regola vuole che bisogna rifornirsi di bombolette e contribuire a colorare le Cadillac.







Riprendiamo la marcia e arriviamo a VEGA, altra cittadina con vari locali tipici della Route e successivamente a ADRIAN, tappa da non perdere assolutamente, infatti qui viene indicato il MIDPOINT della Route: da questo punto le miglia sono le stesse sia in direzione Los Angeles (ovest) sia in direzione Chicago (est).




Si può entrare nel MIDPOINT CAFE' per dissetarsi e mangiare un boccone, la specialità sono le torte attenzione però alle porzioni, sono veramente super abbondanti.
Dopo Adrian raggiungiamo GLENRIO, altra città fantasma sulla falsariga, parere personale, di Texola nella tappa precedente, si può tranquillamente evitare di fermarsi.




Noi proseguiamo, passiamo il confine del TEXAS ed entriamo in NEW MEXICO, destinazione TUCUMCARI, verso il BLUE SWALLOW MOTEL, inserito nel registro nazionale dei luoghi storici e ancora funzionante, chi lo desidera può prendere in considerazione l'idea di passarci una notte.
Noi arriviamo e abbiamo la fortuna di incontrare il gestore del reparto souvenir, tra l'altro di origini napoletane con ancora qualche conoscenza di italiano, persona cordialissima e molto disponibile a raccontarci le sue esperienze.




Il nostro percorso riprende in direzione SANTA ROSA, entriamo per una sbirciatina nel ROUTE 66 MUSEUM, ben tenuto con molte auto d'epoca tirate a lucido e il tipico pavimento a scacchi bianchi e neri, comunque simile ad altri già visitati in precedenza.

A questo punto la Route si divide, un tratto continua direttamente verso ALBUQUERQUE in direzione ovest, l'altro tratto, che faremo noi sale leggermente verso nord - ovest in direzione SANTA FE, capitale del New Mexico che raggiungiamo verso le 17,00.
Alloggeremo per due notti al HILTON SANTA FE HISTORIC PLAZA.
Abbiamo il tempo per una birra fresca nella PLAZA e alla sera cena al PLAZA CAFE', locale consigliato, una cena veramente ottima.

Lunedì 13 giugno 2022. Secondo giorno a Santa Fe; la mattinata decidiamo di passarla a TAOS, cittadina in perfetto stile New Mexico, come Santa Fe del resto, raggiungibile in un'ora e mezza circa. La nostra vera destinazione era la visita al PUEBLO VECCHIO, la parte antica di Taos con ancora vecchi insediamenti e parzialmente abitato dai nativi, purtroppo all'ingresso veniamo bloccati e rispediti indietro, un improvviso focolaio Covid rende impossibile la visita.
Ci accontentiamo della visita di Taos e ritorniamo a Santa Fe.
Pomeriggio dedicato alla visita della capitale del New Mexico.
Tutto parte dalla PLAZA, IL PALAZZO DEL GOVERNOS, IL CENTRO STORICO, IL PARCO CITTADINO, tutto in stile Mexico.
Spostandoci leggermente dalla Plaza troviamo la SAINT FRANCIS CATHEDRAL (purtroppo era chiusa e quindi visto solo la parte esterna) e la piccola LORETTO CHAPEL, ingresso 5 $, con la sua scala a chiocciola.
Una scala con una tecnica di costruzione particolare: sale verso il coro di poco più di 6 metri, compiendo due giri completi, il tutto senza alcun tipo di supporti, tenuta insieme da pioli di legno senza colla o chiodi. Anche il tipo di legno utilizzato è un mistero, è confermato essere un tipo di abete rosso non originario del New Mexico e scientificamente non identificato in nessuna altra parte del mondo.

Ci concediamo in serata una cena in un tipico ristorante messicano, direi una scelta scontata, come non approfittarne per l'ultima serata a Santa Fe.




Settima tappa: Santa Fe / Gallup

Martedì 14 giugno 2022, direzione GALLUP, tappa relativamente breve 320 chilometri, potremmo prendercela con comodo per una volta, ma probabilmente non è nel nostro spirito di questo viaggio, un'altra idea ci frulla nella mente.......scopriremo dopo quale.......

Puntiamo verso sud-ovest in direzione ALBUQUERQUE, altra tappa famosa per la Route, il 66 DINER. Sappiamo già di arrivare e trovarlo chiuso, capita a tutti coloro che non pernottano ad Albuquerque, il locale apre alle 10,00 e se non si vuole aspettare per questione di tempo trovarlo aperto è impossibile. Noi verso le 8,30 siamo già lì, foto dall'esterno e via. E' un peccato perché è ancora funzionante e in perfetto stile Route 66.

Attraversiamo velocemente MESITA, LAGUNA, GRANTS e siamo a GALLUP.
La nostra pazza idea era quella di arrivare il prima possibile, lasciare in deposito le valige in hotel (il check in è previsto non prima delle 16,00) e andare direttamente verso il DESERTO DIPINTO e la FORESTA PIETRIFICATA, questo comporta, tra andata e ritorno a Gallup, il raddoppio dei chilometri previsti, non più 320 ma 640 circa.

Ma questo farà parte, magari, di un'altra storia

Gallup per il nostro viaggio rappresenta una specie di confine.
Il programma prevede infatti, dopo Gallup, la salita verso nord in direzione dei parchi, che come detto all'inizio ci siamo potuti concedere in virtù dei 21 giorni a disposizione.
Per non rendere questo articolo/racconto più noioso di come già sarà, preferisco continuare con la descrizione della ROUTE 66 vera e propria e lasciare ad un altro eventuale articolo la descrizione della parte più a nord delle tappe 8 - 9 - 10.

Quindi ricapitoliamo martedì 14 giugno 2022: siamo arrivati a Gallup.
Una notte di pernottamento all'HISTORIC EL RANCHO HOTEL, già di suo è una attrazione famosa della Route, basta entrare per capire; foto di famosi attori e attrici appese ovunque alle pareti, infatti era da sempre usato come hotel da tutti coloro che venivano a girare i film nei luoghi circostanti.
Hotel in perfetto stile western con camere molto spartane, almeno la nostra, così come il ristorante dove in serata ci concediamo però un ottimo hamburger.
Gallup non offre molto da vedere, anzi la parte migliore forse è proprio l'hotel.

E adesso, con un salto di una settimana siamo sulla penultima tappa della nostra ROUTE 66.

Undicesima tappa:Grand Canyon / Las Vegas

Lunedì 20 giugno 2022. Partiamo dal Grand Canyon Village in direzione di LAS VEGAS, sono 480 i chilometri da percorrere.
Scendiamo verso sud entrando in ARIZONA e riprendiamo la Route a WILLIAMS, foto di rito al CRUISER'S ROUTE 66 CAFE' con una macchina rossa che spicca sul tetto del locale (quello delle auto sui tetti è una costante che ci segue quasi dall'inizio).
Molti i negozi di souvenir lungo la strada che corre in mezzo al paese, alcuni si intuisce siano chiusi da tempo, altri invece ancora in attività.
In questo tratto e nella città successiva di SELIGMAN si percepisce quanto sia particolarmente forte il legame con la ROUTE 66
A SELIGMAN i vari shop sono particolarmente attivi, incontriamo personaggi particolari con tutto il loro stile particolare e sicuramente BIG MIKE è uno di questi, il suo negozio è una esplosione di ricordi e articoli in vendita.
La foto sicuramente non è tra le migliori, ma meritava di apparire in questo racconto.
Non credo comunque serva indicare chi dei due sia Big Mike.




Proseguendo attraversiamo in successione: PEACH SPRINGS, CROZIER (15 abitanti nel 2015), VALENTINE (36 abitanti al 2015) dove sono state girate alcune scene di EASY RIDER, HACKBERRY (68 abitanti nel 2015) con la GIGANTICUS HEADICUS, una grossa testa in legno e cemento, anche questa è la Route.




Arrivati a KINGMAN. dove vari musei meriterebbero la visita, potremmo, come da tabella di marcia, puntare diretti verso Las Vegas (mancano circa 150 chilometri), ma non sarà così.

Decidiamo infatti, allungando di altri 100 chilometri il percorso, di raggiungere OATMAN dove gruppi di asini girano liberi per la città così da esserne l'attrazione principale.
Altri chilometri aggiunti non sarebbero cosi determinanti, anche con tutte le soste effettuate, siamo abbastanza in orario, ma sulla Route l'imprevisto è sempre in agguato.
Nonostante la strada attraversi zone desertiche il limite di velocità è basso, max. 40 miglia orarie con alcuni tratti anche a velocità inferiore, che noi rispettiamo rigorosamente per evitare i controlli delle varie polizie locali, ma il bello sono gli ultimi chilometri, il tratto denominato SPIDEWINDER il crotalo ceraste, serpente tipico della zona, sono 191 curve da percorrere in sole 8 miglia (poco meno di 13 chilometri), su strada strettissima con un lato a strapiombo, il tutto ovviamente senza alcun tipo di protezione ai lati, un ringraziamento al cambio automatico della nostra auto a questo punto è più che doveroso.




Con qualche brivido di troppo raggiungiamo Oatman ex cittadina mineraria a 820 metri circa di altitudine, gli asini girano effettivamente liberi, infilando il muso quando trovano i finestrini aperti, per il resto gli immancabili negozi di souvenir, magliette con stampato musi di asino, adesivi e calamite sempre in tema asini.




Oltre agli asini, di famoso abbiamo anche l'OATMAN HOTEL, un vecchio edificio dove Clark Gable e Carole Lombard passarono la loro luna di miele dopo il matrimonio nella vicina Kingman.

Riprendiamo la strada scendendo dalla parte opposta rispetto a dove siamo saliti (per fortuna è migliore), percorriamo ancora qualche chilometro sulla Route per poi immetterci sulla Interstate 40, entrando nello stato del NEVADA.
Arriveremo tardi a Las Vegas, ne siamo consapevoli, complice anche il traffico caotico della città, ma di sicuro non troveremo i locali chiusi.
Resteremo due notti soggiornando al PARIS HOTEL, ma la descrizione della città, ammesso che ce ne sia bisogno, la rimando al prossimo articolo con il racconto della zona nord e i parchi visitati.

Dodicesima tappa:Las Vegas / Santa Monica

Mercoledì 22 giugno 2022, dopo due notti a Las Vegas, ci rimettiamo in movimento per quello che sarà l'ultimo trasferimento del nostro tour.
Passiamo dallo stato del NEVADA alla CALIFORNIA.
Ammetto che la stanchezza comincia a farsi sentire, i chilometri accumulati sono tanti e ne mancano ancora 460 per raggiungere il molo di SANTA MONICA.
La tabella di marcia prevede di riprendere la Route presso BARSTOW e arrivare spediti alla meta finale.
Così facendo però perderemmo il tratto di strada che va da NEEDLES a BARSTOW, da noi non fatto perché subito dopo Oatman e poco prima di Needles ci siamo diretti verso nord in direzione Las Vegas.

Per non avere il rimorso di non aver visto qualcosa di interessante, e sacrificando a malincuore la sosta al LAKE MEAD e la DIGA di HOOWER, puntiamo verso Needles (è come se stessimo tornando indietro verso est).
Così facendo i chilometri diventano 755 contro i 460 previsti, ma a Santa Monica staremo tre notti e evitando qualche "escursione" nei vari shop center della città prevedo un riposo assoluto (nel limite del possibile).

Raggiungiamo quindi Needles e ripercorriamo la ROUTE 66 in direzione ovest.
Purtroppo il tratto Needles Barstow non è per niente interessante, fatta eccezione per l'AMBOY CRATER, un vulcano a forma di cono, fatto di cenere e inattivo che sorge sopra un campo di lava nel deserto del Mojave e il già citato BAGDAD CAFE'.
Ad AMBOY, una recente interruzione della strada ci obbliga a fare inversione subito dopo il cratere e tra andata e ritorno altri 70 chilometri sono a "vuoto".
E tanto per non farci mancare nulla, in pieno deserto del MOJAVE, un temporale violentissimo con l'acqua che dal deserto, invadendo la carreggiata, costringeva a fermarsi tutti quelli con auto sportive e soprattutto mettendo a dura prova i motociclisti, costretti a cercare riparo presso le costruzioni lungo la strada.
Per fortuna le nostre "ruote alte" seppur con una cautela mostruosa ci hanno permesso di continuare e arrivati all'ormai famoso BAGDAD CAFE' e con il temporale ormai alle spalle ci siamo concessi la pausa pranzo con gli ultimi viveri della nostra scorta.




Giungiamo quindi a Barstow, dove dopo il temporale, riceviamo il benvenuto da una tempesta di sabbia, proprio per non farci mancare nulla.
Un errore di impostazione alla navigazione, ci costringe a ritornare sui nostri passi per una quarantina di chilometri.
Superiamo ELENDALE e ORO GRANDE con il BOTTLE TREE RANCH: una moltitudine di bottiglie e altre vetrerie in generale, infilate in centinaia di trespoli formano una foresta di vetro che con i raggi del sole al tramonto danno origine a svariati giochi di luce.
La stanchezza aumenta, a VICTORVILLE non siamo più concentrati e l'insegna con il CAVALLO RAMPANTE come l'ARCO IN NEON sopra la strada non riusciamo proprio a trovarli.
Arriviamo a SAN BERNARDINO, famosa per il primo ristorante, ora un museo, MCDONALD'S.
La nostra visita è una sorta di ringraziamento per averci risolto qualche problema con pranzi e a volte anche le cene, ma specialmente perché molte volte riuscivamo a trovare qualcosa di simile ad un caffè espresso.

Attraversiamo LOS ANGELES al tramonto, il traffico è pazzesco, il numero delle corsie per senso di marcia fa paura, con la possibilità che l'uscita possa essere sia a destra che a sinistra e le atre auto che sfrecciano a fianco da una parte e dall'altra, comincio a sentire i crampi allo stomaco, penso sia la fame ma vi viene il dubbio che anche lo stress ci metta del suo.




Passiamo HOLLYWOOD BOULEVARD, RODEO DRIVE, il traffico diminuisce e le costruzioni diventano più basse.
Cerchiamo di ritrovare la ROUTE 66, sicuri che ci condurrà diritti fino al molo di SANTA MONICA, a costo di finire in acqua con tutta la macchina e i bagagli, siamo esausti.
Ci riusciamo, arriviamo a Santa Monica, il nostro OCEAN VIEW HOTEL è davanti all'oceano che ci aspetta, riusciamo anche a vedere il molo.
Due giorni e tre notti all'insegna del relax (almeno ci provo).
Prima cena a Santa Monica in un locale non male, verdure e melanzane tipo parmigiana messe sopra ii pollo grigliato e un paio di grosse birre (tanto per un po' non si guida).

Giovedì 23 giugno 2022, dopo 3833 miglia oppure 6132,8 chilometri, foto di rito sul molo con il cartello di END OF THE TRAIL, pomeriggio a VENICE BEACH, spiaggia e oceano fantastici con tanto di immersione dei piedi nell'acqua gelida, il viale davanti alla spiaggia è un susseguirsi di negozi e quasi tutti vendono gli stessi articoli, sembra di essere dentro ad una fiera di paese.




Cena sul molo, da BUBBA GUMP, con i gamberi resi famosi dal film FORREST GUMP, locale pittoresco, resto personalmente un po' deluso dalla qualità del cibo.

Venerdì 24 giugno 2022, dopo colazione riorno in camera, salto il pranzo e inizio dell'operazione recupero forze, dormita fino all'ora di cena. Ultimo panino con hamburger sul molo da PIER BURGER, uno dei migliori panini assaggiati finora.
Ultimi passi sul molo, ultimi respiri dell'oceano, mi aspettavo una Santa Monica diversa, non so nemmeno io come sarebbe dovuta essere, ma tutto sommato non è male.

Sabato 25 giugno 2022, il punto di riconsegna dell'auto è a circa 40 minuti e tutto avviene rapidamente e senza intoppi. Comodi bus navetta gratuiti fanno la spola tra i vari terminal dell'aeroporto.
Il nostro volo parte puntuale alle 12,40 e dopo 4 ore di volo siamo a Chicago.
Alle 19,45 con quasi un'ora di ritardo, parte il volo con destinazione MILANO MPX.
Volo di 9 ore in notturna tutto sommato tranquillo.

Domenica 26 giugno 2022, arrivo a Milano alle 13,30 con circa mezz'ora di ritardo.

IL nostro viaggio lungo la ROUTE 66 può considerarsi concluso nel migliore dei modi.

Mentre rileggo questo articolo, mi accorgo di essermi forse dilungato un po' troppo, ma concentrare tre settimane lungo la ROUTE 66 non è semplice.
Appena possibile pubblicherò l'altro articolo riguardante la parte al nord del nostro viaggio, con le considerazioni finali, le varie spese sostenute e altro.

Un ringraziamento a LUISELLA (è stata per più di 6000 chilometri con il cellulare in mano per indicarmi la strada) e ROSSELLA (probabilmente non ha mai sfogliato così tante cartine stradali), le mie compagne di viaggio che hanno dovuto sopportare la mia guida. Un grazie anche a Giorgio, il nostro esperto della ROUTE 66 che ci ha organizzato quasi tutto.

Infine un grazie a tutti coloro che, sorretti da tanta pazienza, leggeranno questo articolo, spero non troviate molti errori di ortografia, tutte le volte che rileggevo trovo sempre qualche cosa da sistemare.

......ciao a tutti

Carlo











Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 23 Agosto 2022 ore 13:21

Bella esperienza...complimenti!

avatarsupporter
inviato il 23 Agosto 2022 ore 13:50

Complimenti per il viaggio e per il racconto. La parte finale della route 66 dal Gran Canyon a Los Angeles la percorremmo io e mia moglie nel lontano 1993. Vedo che i posti hanno mantenuto lo stesso fascino di allora in particolare mi è venuta in mente Oatman dove visitammo la famosa camera da letto in rosa del viaggio di nozze.Cool
Ciao AdrianoCool

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 2:14

in particolare mi è venuta in mente Oatman dove visitammo la famosa camera da letto in rosa del viaggio di nozze.


e ti garantisco che sicuramente è ancora così, non è cambiato nulla.

ciao
Carlo

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 2:16

Bella esperienza...complimenti!


è stata fantastica

ciao
Carlo

avatarjunior
inviato il 13 Agosto 2023 ore 20:30

Bellissimo diario di viaggio e fotografie, complimenti. Mi trovo iscritto da poco su Juza e siccome entro i prossimi 2/3 anni avrei intenzione di intraprendere un viaggio (on the road) simile negli USA, sto cercando spunti e consigli vari. Per l'appunto, questo vostro viaggio recente (post pandemia) lo rende attuale, quindi volevo chiedere se gli hotel/alberghi lungo la Route 66 li prenotavate anticipatamente o al momento?
P.S
Antelope Park e la Monument Valley, sono straordinari.

avatarsupporter
inviato il 24 Agosto 2023 ore 11:57

Bellissimo diario di viaggio e fotografie, complimenti. Mi trovo iscritto da poco su Juza e siccome entro i prossimi 2/3 anni avrei intenzione di intraprendere un viaggio (on the road) simile negli USA, sto cercando spunti e consigli vari. Per l'appunto, questo vostro viaggio recente (post pandemia) lo rende attuale, quindi volevo chiedere se gli hotel/alberghi lungo la Route 66 li prenotavate anticipatamente o al momento?


Ciao Pambio, grazie del commento.. Noi abbiamo prenotato tutto (hotel, auto, escursione all'Antelope canyon, hotel della Monument Valley) da casa prima della partenza. Un amico comune lavora in agenzia viaggi, ed è un vero esperto dei tour in America.

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2023 ore 12:50

Ciao, innanzitutto grazie per la risposta. Infatti leggendo mi sono convinto che i vari tour, siano da prenotare anche con un certo anticipo e pure gli hotel nelle vicinanze degli stessi. Gli hotel di passaggio, volevo deciderli al momento, a meno che non risultino estremamente più costosi che prenotarli prima, però mi consentirebbero di avere divagazioni sul percorso.
Ecco, per il capitolo auto farei anche io tutto dall'Italia, sicuramente meno complicato che farlo direttamente là.





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