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A proposito di liberatoria


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avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 8:23

Una riflessione sulla famosa liberatoria e sulle regole per la pubblicazione delle foto.

Vedo sui giornali foto di bimbi italiani ed europei od americani in genere, sempre sani e felici, ma sempre con gli occhi cancellati da una striscia creata in PP al fine di non farli riconoscere.

Vedo parimenti da tempo sugli stessi giornali foto di bimbi (non italiani, europei o americani) completamente riconoscibili sofferenti, feriti e persino morti, cosa che ultimamente viene pubblicata con frequenza quasi giornaliera.

Vedo ancora sugli stessi giornali spesso foto di bimbi od adolescenti, sempre a volto scoperto, armati con fucili d'assalto.

Ma mi chiedo: i fotografi avevano la liberatoria firmata per far pubblicare queste immagini raccapriccianti e diseducative?

Dove sono finite le regole secondo le quali non si può neppure pubblicare la foto di un minore soltanto sofferente e non deve comunque essere riconoscibile?

Perchè per un italiano, europeo o americano si e per tutti gli altri no?

La mia è una riflessione, ma è una riflessione che mi spaventa…

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 8:41

Tony, ti rispondo volutamente senza addentrarmi nel falso moralismo, del politicamente corretto o del buonismo di maniera, perciò vado giù piatto siamo dei peracottari e abbiamo ciò che ci meritiamo.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 11:33

Tony diciamocela tutta ormai le regole, non solo in fotografia, in Italia, ma anche altrove, sono del tutto saltate. La tua considerazione è giusta ma non precisissima anche in Italia e anche con i bambini italiani vittime di infanticidio vengono spesso pubblicate le foto, vedi il caso ultimo e terribile di Elena.
Per quanto riguarda i bambini che non appartengono ai primi due mondi purtroppo c'è un solo nome che conosciamo fin troppo bene.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 11:59

Per quelli morti italiani vale il diritto di cronaca: avrai notato che finché sono "scomparsi" il volto del minore viene oscurato, quando si ha la certezza del decesso non più, viene pubblicato in chiaro.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 12:09

Aggiungo, volendo intenzionalmente sensibilizzare sul tema e, forse, aprire gli occhi a tanti creduloni che si fanno convincere, che è scandaloso, per non dire altro, il tam tam continuo ed onnipresente su ogni canale tv del digitale terrestre riguardo i così detti enti di beneficenza, o a bimbi sfortunati.
Ma per quanto dovremo vedere ancora, ad ogni stacco pubblicitario, smorfie di poveri bimbi handicappati gravi, sbattuti in primo piano per farsi inviare 10 Euro al mese? (sempre più spudorati, perché fino a poco fa chiedevano uno o due Euro)
E chi ci casca, sa poi quanto effettivamente andrà per lo scopo blandito? Costoro hanno idea solo vaga di quanto costi il solo spot pubblicitario?

avatarjunior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 12:29

certo coprire la foto di un bambino scomparso non mi sembra una genialata

avatarjunior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 17:48

“Aggiungo, volendo intenzionalmente sensibilizzare sul tema e, forse, aprire gli occhi a tanti creduloni che si fanno convincere, che è scandaloso, per non dire altro, il tam tam continuo ed onnipresente su ogni canale tv del digitale terrestre riguardo i così detti enti di beneficenza, o a bimbi sfortunati.
Ma per quanto dovremo vedere ancora, ad ogni stacco pubblicitario, smorfie di poveri bimbi handicappati gravi, sbattuti in primo piano per farsi inviare 10 Euro al mese? (sempre più spudorati, perché fino a poco fa chiedevano uno o due Euro)
E chi ci casca, sa poi quanto effettivamente andrà per lo scopo blandito? Costoro hanno idea solo vaga di quanto costi il solo spot pubblicitario?”

Se uno ha voglia di informarsi non ci sono problemi, i bilanci sono pubblici, basta Google.
Ma si ha idea dei costi e i sacrifici che le famiglie con bambini affetti da patologie rare o gravemente disabilitanti devono sostenere? Se non ci fossero queste associazioni sarebbe per loro impossibile andare avanti in qualche modo.
Abbiamo tutti diritto ad essere sicuri di come vengono usati i nostri soldi ma, allo stesso tempo, non usiamo questa argomentazione per il nostro tirarci indietro.
my2cents


avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 18:24

Ormai i divieti senza sanzioni applicate ai trasgressori non contano più nulla. Quindi si rispetta la privacy di chi eventulmente potrebbe farti il kulo se non lo fai mentre della pivacy di chi non conta nulla ce ne stracatafottiamo.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 18:51

Finchè sono poveri, emarginati, ignoranti e soprattutto distanti, le regole decadono tutte.

Le pubblicità in TV che negli ultimi due anni sono fiorite come trifogli sui prati, hanno tutte come protagonisti bambini malesi, congolesi o del sudest asiatico, e la voce del cronista che chiede 10euri/mese è sempre drammatica e baritonale per enfatizzare l'angoscia sociale che vivono quelle povere popolazioni lontane.
Per mandare in onda gli spot spendono centinaia di migliai di euri, e poi tirano sù le monete per curare e sfamare quei poveracci.
I passaggi televisivi costano dei bei soldini, ma le pillole di antibiotici costano pochi cents.
Le famiglie italiane che danno il benestare sull'utilizzo dei loro bimbi affetti da malattie rare non sono raffrontabili a quelle di quegli altri posti, dove in tanti casi non sanno leggere né scrivere e in molti altri (purtroppo) se li vendono persino i figli, pur di tirare a campare.

avatarjunior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 20:42

Il tema affrontato è piuttosto complicato, e lo dico da addetto ai lavori, perchè entriamo nella diatriba tra "diritto di stampa" e "diritto alla privacy". È chiaro che, spesso, questi due diritti sono in conflitto e la Corte Costituzionale italiana è intervenuta più volte sul tema, per riferirsi solo all'Italia.
La sentenza n. 5259 del 1984 afferma che l'esercizio della libertà di diffondere attraverso la stampa notizie e commenti, cioè il diritto di stampa, sancito in linea di principio nell'art. 21 Cost. e regolato fondamentalmente nella legge 8 febbraio 1948, n. 47 (recante “Disposizioni sulla stampa”), è legittimo, e quindi può anche prevalere sul diritto alla riservatezza, se concorrono le seguenti condizioni: 1) l'utilità sociale dell'informazione (ossia la necessità dell'esistenza di un interesse pubblico a che la notizia e i fatti siano conosciuti e diffusi), 2) la verità (oggettiva o anche soltanto putativa, purché, in quest'ultimo caso, frutto di un serio e diligente lavoro di ricerca) dei fatti esposti; 3) la forma civile dell'esposizione dei fatti e della loro valutazione, anche detta continenza formale.
Qualche ulteriore linea guida è stata emessa dal Garante della Privacy su richiesta dell'Ordine dei Giornalisti nel 2004 che ha chiarito (fino a un certo punto) come comportarsi a proposito di fotografie, compresi i minori. Di seguito il link al documento: www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1007634
Ovviamente si tratta di regole che valgono nell'ambito della stampa e del diritto di cronaca.
Alla luce di questi pronunciamenti, molto simili se ne trovano nella Ue, è evidente che per foto, anche di minori, in guerra o simili l'equilibrio psicologico-evolutivo del minore non è messo in pericolo da una foto ma dallo stato ambientale e sociale in cui vive. Diverso il caso, per esempio, di un minore vittima di violenza "episodica" dove le foto pubblicate possono turbare il suo percorso di recupero psicoterapeutico. Così si spiega la differenza di comportamento del giornalista (nessuna foto, mascheramento, pubblicazione integrale) in ragione del contesto e della natura della notizia.

avatarsenior
inviato il 03 Luglio 2022 ore 21:57

@Alberto74H: molto interessante, tutto giusto tutto vero. Però la sostanza dei fatti quasi sempre si riduce al fatto che non si pubblicano le foto di quelli che potrebbero (a torto o a ragione) creare delle noie perché magari hanno un ufficio legale coi controcoglioni e ti distruggono e invece si pubblicano tranquillamente quelle dei poveri cristi che intanto, in molti casi, manco lo sapranno mai di essere finiti nelle pagine di qualche rivista e anche se lo sapessero non farebbero nulla perché non se lo possono permettere e comunque nella loro vita hanno ben altri caxxi a cui badare...

avatarjunior
inviato il 04 Luglio 2022 ore 8:02

Non per scalfire le sue convinzioni ma le posso dire che, oggi, ci sono molte associazioni e ong che difendono i "poveri cristi" con avvocati con i controcoglioni che pro bono (leggasi per pubblicità) intentano cause milionarie contro i media. Le cause civili, ovvero quelle per risarcimento, possono essere intentate anche a distanza di anni dal fatto. Talvolta sono gli eredi a intentare causa.
A mia conoscenza non c'è un solo media che pubblichi la foto di un minore senza parere legale (spesso di più di uno studio legale). Il problema è la discrezionalità sull'"utilità sociale" della notizia e sulle potenziali ripercussioni psicologiche per i minori. Discrezionalità che poi viene lasciata al giudice dirimere... E le cause, soprattutto civili, non mancano.

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2022 ore 10:54

@Alberto74H... meglio così, ovviamente...

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2022 ore 16:25

Una foto di un bimbo di 8-10 anni in compagnia di altri coetanei, tutti muniti di AK47, può avere una qualche "utilità sociale"?

avatarjunior
inviato il 04 Luglio 2022 ore 20:50

@Tonyrigo sì se è la testimonianza visiva di una informazione di interesse pubblico, ovvero una notizia. Come lo fu quella del bambino morto sulla spiaggia dopo il naufragio nella traversata della "speranza". Esattamente come lo fu, in epoca più lontana, quella della bimba vietnamita nuda e ferita dopo bombardamento con napalm.
Di esempi simili se ne possono fare decine. Alcune di queste foto sono diventate testimonianze storiche ma prima furono una notizia.
La diffusione delle notizie costituisce utilità sociale perchè permette alle persone, come singolo e come società, di essere informati di fatti positivi e negativi, prendere coscienza dei problemi, farsi un'opinione e poterla esprimere, al bar come col voto. È questa la ragione per cui la libertà di stampa è costituzionalmente garantita in tutte le democrazie mature.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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