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Trattore "pesante" agricolo da 60 Cv, a gomme o cingoli... costo...


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avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2022 ore 17:22

Rjb il "calcolo" concerne un mezzo destinato a girare nell'Africa subsahariana...MrGreen
Di lì l'INPS manco sanno che cosa è...

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2022 ore 17:34

Con quali soldi in Africa spendi 50/60 mila?

Compra un FIAT 110 90, zero elettronica, riparabile anche in mezzo al Sahara e a "prova di tonto".

Per i trattori nuovi è indispensabile un servizio assistenza, altrimenti prendi roba vecchia con manutenzione a guasto.

avatarsenior
inviato il 18 Giugno 2022 ore 20:02

altrimenti... due vecchie land rover di cui una con presa di forza... ed hai due mezzi che riparano in qualsiasi punto dell'africa. La land rover nasce appunto per riciclare l'alluminio degli aerei da guerra fornendo un mezzo similtrattore adatto alla coltivazione delle campagne inglesi, che pero'potesse trasformarsi con una lavata in un camioncino familiare o in una vettura per il rimorchio.

In effetti se vai sul nuovo indiano (es same) ti ritrovi con un buon trattore che avra' mille difetti di assemblaggio.

Sono trappole che danno problemi a partire dalla retina filtro del bicchierino del gasolio che arrugginisce in tre mesi e si sbriciola tappando il passaggio alla valvola di intercettazione gasolio che, quando spegni il trattore, a volte rimane risucchiata dal vuoto e non fa piu' partire il trattore fino a che non smonti il tubo e ristabilisci pressione.

Sembrano trattori uguali agli altri... ma non lo sono... Rondelle di rame del circuito idraulico dei freni acciaccate e montate male che sotto pressione saltano... leveraggi di comando con perni che si sfilano per coppiglie troppo tenere e cosi' via...

Se devi mandarli in zone in cui bisogna essere agricoli.... forse ti fai maledire dagli dei della foresta.

Davvero conviene comprare un trattore usato e radiato per esportazione comprare un rimorchio centinato da 50 quintali, metterci sopra il trattore, vendere lo spazio restante ad africani che vogliono inviare merce in africa, trainare il tutto fino a genova e caricarlo in nave...


avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 0:56

Cingolato? Gommato?

Ecco qua: agriline24.it/-/vendita/trattori-cingolati/JOHN-DEERE-8400-t--22032719

Visto che parli di Africa devi tener ben presente la rete di assistenza disponibile nel paese dove verrà utilizzato il mezzo.

Di officine in Africa ne ho vista più di una, spesso sistemata sotto qualche grande albero ... si salvi chi può.





avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 7:56

La soluzione per me, e parlo per esperienza, è un Same explorer 70 delle vecchie serie che ha 65 cv.
Si trova usato e ha la caratteristica del raffreddamento ad aria del motore.
Ricordo che, quando mio padre faceva il meccanico per la Same, in una delle loro pubblicazioni facevano vedere un lotto di 100 macchine inviato proprio in Africa. Credo fosse il Kenya.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 8:01

Raffreddamento ad aria nel Sahara? Seriamente date questi consigli?

110-90!

@OldPentax 30k€ per un rottame? Anche no, quello è invendibile.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 9:04

Cesare. Cerca Trattori Same in Africa in rete.;-)
Oltretutto, che io sappia, il Sahara è un deserto non coltivabile.
Oltretutto il raffreddamento ad acqua nel radiatore fa uno scambio termico con la temperatura ambiente che è allo stesso valore di quella che arriva direttamente al motore, con il raffreddamento ad aria.
Quindi probabilmente specifiche a parte, nel deserto, per la temperatura, raffreddamento ad acqua o ad aria, non c'è differenza. Se ti si buca il radiatore o ti perde un manicotto, senz'acqua sicuramente fondi il motore.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 9:19

Si, ricordo la pubblicazione della SAME in cui si vedevano i 100 trattori Ariete DT che aravano in Africa.
Ognuno trainava un monovomere da scasso ed erano allineati sul solco uno di seguito all'altro.
Era la metà degli anni '60.
Da qualche parte ho ancora quella pubblicazione.

Del resto su basse potenze il raffreddamento ad aria è efficiente, ha minore rischio di rotture rispetto a quello a liquido ed è più semplice da manutenere.

SAME all'epoca era piuttosto avanti rispetto ad altre marche italiane, tutta la sua linea comprendeva la trazione a 4 ruote motrici.
L'Ariete era il più potente tra i trattori italiani, 85 CV a metà anni '60 erano tanti.
Fu eguagliato dal FIAT 850 alcuni anni dopo e prevedeva la versione DT.
Era un mulo anche quello. Alcuni girano ancora adesso.

archiviostorico.sdfgroup.com/catalogo/?pp=4&ipp=25&heading_id=1310

www.trattoriweb.com/om-850-lultimo-dei-mohicani/


avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 15:05

Alle fine anche a un raffreddato ad aria puo partire qualcosa dell'impianto di raffreddamento dell'olio con effetti analoghi.
Per motori non enormi non ci sono molte differenze, il trattore si basa comunque su ventole che forzano l'aria sulla superficie di scambio. I motori Deutz aria/olio su macchine piccole sono stati ampiamente usati fino a non molto tempo fa.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 15:09

In un clima sostanzialmente caldo, ci vanno i raffreddati a liquido, senza se e senza ma.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 17:32

Nel parentado avevamo trattori raffreddati a liquido e ad aria e di surriscaldamento anche a temperature ambientali di 40 gradi non è mai successo. Però mentre con i raffreddati ad acqua si oltrepassavano facilmente le diecimila ore di lavoro prima di dover alesare i cilindri, con quelli ad aria era raro arrivare a ottomila.

Da dire che i motori "ad aria" parevano più brillanti come se lo sfruttamento della potenza fosse meglio ottimizzato.

Il motore da 67CV del SAME "corsaro" era spettacolare. Poteva consentire lavori ad alto assorbimento come in fresatura, a una velocità impossibile per altri trattori pure di potenza di qualche cavallo superiore.

L'unico suo "problema" era la durata. Di uno di cui potei conoscerne la storia, era arrivato a seimila ore prima di dover venire revisionato. Era opinione comune che il controllo della temperatura interna fosse più delicato nel raffreddamento ad aria.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 17:59

Le prestazioni del motore non dipendono così tanto dal tipo di raffreddamento, o meglio, un raffreddato a liquido si può tenere più "tirato" senza subire collassi nell'uso più intenso, la durata del motore è senz'altro molto indicativo di ciò, inoltre ho il dubbio che i raffreddati a liquido, potendo offrire ben più potenza specifica e anche in maniera stabile, fossero di cilindrata inferiore.

Cilindrata, numero di valvole, cilindri e fasatura determinano in genere il carattere di un motore.

Per quanto riguarda il 2022, pure prendendo in esame roba di 20/30 anni fa, un raffreddato ad aria lo valuterei solo in climi freddi, togliendo il radiatore si eliminano alcuni rischi durante le gelate.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 18:07

togliendo il radiatore si eliminano alcuni rischi durante le gelate


Concordo e anche sulla cilindrata inferiore. Comunque, se ben ricordo i motori "brillanti" avevano più giri motore dove distribuire la coppia.

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 18:09

O, molto probabilmente, ne avevano meno per i pistoni più grossi, ma in ognuno c'era "sostanza”

avatarsenior
inviato il 19 Giugno 2022 ore 18:23

Di fatto, il motore Same sembrava soffrire di meno sotto sforzo e pareva "autorizzare" a spingere di più. Il mio (di mio padre) Carraro sembrava avere la coppia ottimale molto in basso consentendomi di usare marce veloci a meno giri e quindi con meno picco di rumore.

Evidente che gestire l'inerzia interna, conta molto nel tipo di rendimento a prescindere la potenza massima.
Anche nella meccanica c'è arte...MrGreen

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