Canon EOS R7 e R10: RF APS-C

Ho avuto modo di provare in anteprima le due mirrorless APS-C Canon EOS R7 e R10: vi racconto le mie impressioni sul nuovo sottosistema Canon e relative ottiche, il kit 18-45mm e il superzoom 18-150mm! E' importante sottolineare che tutte le foto in questo articolo sono JPEG in-camera, scattati con fotocamere pre-produzione, il che in parte giustifica i dettagli fini rovinati dall'eccessiva riduzione rumore in-camera. In RAW, ci si può aspettare un dettaglio fine nettamente migliore.


Partiamo dal prezzo

La nuova EOS R7, come si può intuire dal nome, è l'erede della 7DII (e sostituisce anche la 90D); il prezzo di listino di 1569 euro è in linea col prezzo di lancio della 7DII e, tenendo conto che lo street price probabilmente si assesterà tra i 1400 e 1500 euro, direi che è ragionevole e in linea con le concorrenti (Fujifilm X-T4, Sony A6600).

La R10 è l'erede della 850D (basta prenderla in mano per capire che non ha nulla a che fare con la 90D). Il prezzo è più alto rispetto alle 850D, parliamo di 1029 di listino quindi probabilmente attorno ai 950 euro come street price; personalmente mi aspettavo di meno per questo modello, ma Canon ha sottolineato come ci troviamo in un periodo di forte inflazione (ed è vero, non gli si può dar torto: tutto aumenta... a parte gli stipendi).

La Canon EOS R7 con 18-150mm. Vista dal vivo, ha un'estetica più gradevole di quanto può sembrare dai rendering, e anche l'ergonomia è soddisfacente.


Caratteristiche e funzionalità

I sensori sono una variante di quelli da 24MP e 32MP già sul mercato da parecchi anni; Canon ha però cambiato l'elettronica di contorno per aumentare notevolmente la velocità di lettura, e i risultati si vedono chiaramente dall'eccezionale raffica. Come qualità d'immagine, al momento non ho modo di aprire i RAW in ACR e quindi posso valutare solo i JPEG, ma ad occhio e croce direi che è in linea con le fotocamere che conosciamo già che utilizzano questi sensori. Come sempre i JPEG in-camera sono molto inferiori al potenziale del RAW; vi consiglio caldamente di utilizzare quest'ultimo formato. Va sottolineato che anche Sony, Nikon e Fujifilm continuano a proporre, in ambito APS-C, dei sensori abbastanza vetusti; non si può quindi criticare più di tanto la scelta di Canon.

Un piccolo rimpianto è che in questo modo Canon ha perso l'occasione di passare a sensori APS-C "1.5X" (invece del leggermente più piccolo "1.6X"); penso che sarebbe stata una buona scelta allinearsi al resto del mercato, rendendo la vita un po' piu' facile a chi utilizza grandangoli di terze parti.

La raffica è eccezionale sia su R10 che R7: 15 FPS con otturatore meccanico e 30 FPS con elettronico. Sono di gran lunga le APS-C Canon più veloci, e anche rispetto alle concorrenti hanno una raffica più rapida. Buono (per questa fascia) anche il buffer, che arriva a 93 RAW/126 JPEG su R7 e 43 RAW/70 JPEG su R10 - e questo alla massima velocità; riducendo la velocità il buffer diventa anche più ampio. Mi lascia un po' perplesso, specialmente su R7, la scelta di doppio SD invece che SD + CFExpress, dato che tali raffiche richiedono un po' di tempo per essere scritte su scheda, a meno di non avere schede velocissime come appunto le CFExpress.

Il buon Alberto mentre prova una focale di 3840mm: Canon RF 1200mm + 2X + R7! Grazie al fattore di crop e all'ottima raffica, la R7 può essere una fotocamera molto interessante per chi fa avifauna e altri animali. Questa foto può anche essere ingrandita a piena risoluzione, è un buon sample del RF-S 18-150mm.

Mirino e schermo sono al livello delle altre fotocamere in questa fascia (direi più che buoni); come da tradizione Canon lo schermo è totalmente snodato, cosa che apprezzo molto. Dieci punti a Canon per non aver tirchiato sulla presa di ricarica e trasferimento dati, che è di tipo USB-C: Sony e Nikon hanno invece riciclato la vetusta micro-USB sulle loro mirrorless APS-C.

Il video è limitato a 4K @ 30 FPS a differenza delle concorrenti che arrivano a 4K @ 60 FPS; in Canon è presente una modalità 60 FPS, ma richiede un po' di compromessi, dovendo scegliere tra crop 1.56X o line skipping. A 30 FPS si sfrutta invece la massima qualità del sensore.

Sia su R10 che R7 ho trovato l'AF molto veloce e reattivo, anche con gli obiettivi kit - di certo non faranno rimpiangere le reflex che vanno a sostituire.

Una funzionalità che è un po' passata in sordina, ma che considero utilissima, è la livella automatica: ormai tutte le recenti mirrorless sono dotate di livella elettronica, ma la EOS R7 va oltre. Sfruttando il meccanismo dello stabilizzatore, la fotocamera è in grado di inclinare leggermente il sensore in modo da mettere automaticamente "in bolla" l'orizzonte, rendendo del tutto automatica l'operazione, senza neppure dover guardare la livella. Di seguito potete vedere un'illustrazione che spiega questa funzionalità:

Che dire del corpo macchina?

La R7 è visibilmente più piccola di R6 e R5; tuttavia, ha comunque una buona ergonomia, anche se bisogna abituarsi un po' alla nuova ghiera e alla disposizione dei pulsanti - Canon ogni volta fa qualche piccolo cambiamento. Nel complesso comunque dopo averci fatto un minimo di abitudine l'esperienza è in linea con le altre ML Canon.

La R10 ha invece un feeling molto diverso; è leggerissima (429 grammi) e molto piccola, l'impressione è di un corpo decisamente più amatoriale. Direi ideale per chi cerca la massima leggerezza e compattezza, mentre chi vuole una fotocamera più "corposa" e solida tra le mani preferirà sicuramente la R7. Inoltre, quest'ultima è l'unica ad essere tropicalizzata.

La R7, come quasi tutte le Canon recenti, ha schermo totalmente snodato, caratteristica che apprezzo molto.



Focus Stacking in-camera (e fotografia computazionale)

La EOS R7 è la prima fotocamera Canon ad avere il focus stacking in-camera (e non solo focus bracketing): oltre a scattare le foto variando il punto di messa a fuoco è anche possibile fare la fusione direttamente in-camera (purtroppo solo in JPEG; se fosse stato in RAW sarebbe stato rivoluzionario). E' una funzionalità apprezzatissima in macrofotografia; l'ho provata brevemente e i risultati sono molto buoni, anche se non impeccabili. Vengono comunque conservate sia le singole foto che l'immagine finale, quindi se non si è soddisfatti del risultato è possibile ripetere l'operazione al computer utilizzando software dedicati.

In futuro proverò approfonditamente questa funzionalità con un obiettivo macro vero e proprio; mi auguro anche che il software evolva fino a riuscire a fare lo stacking in-camera in formato RAW, o perlomeno in TIFF, dando un margine di elaborazione più ampio rispetto al JPEG.

Il risultato di un test di focus stacking in-camera: si può ottenere una profondità di campo impossibile con uno scatto singolo, senza problemi di diffrazione dovuti ai diaframmi chiusi e con uno sfondo piacevolmente sfocato.

Questa funzionalità è presente solo sulla R7; è invece disponibile sia su R10 che R7 la modalità panorama, simile a quella degli smartphone: la fotocamera unisce automaticamente fino a 200 foto per ottenere una panoramica, anche questa una notevole comodità.

Manca, per assurdo, una modalità "filtro ND" o "lunghe esposizioni", che dal punto di vista del software sarebbe molto più facile da realizzare rispetto ad altre funzionalità già presenti come il focus stacking.

Nel complesso, penso che sia estremamente positivo vedere Canon (e anche altri marchi) iniziare a utilizzare tecniche di fotografia computazionale, aumentando notevolmente le potenzialità delle proprie fotocamere.


Canon, da cinque sistemi a due: EF, EF-S, EF-M, RF e RF-S

Con l'uscita di queste mirrorless penso si possa togliere definitivamente ogni dubbio sul futuro del sistema EOS-M: è morto, e resterà in produzione solo finchè non arriveranno mirrorless RF APS-C di fascia super-entry level a sostituire direttamente M50II e M200. Per chi si preoccupava delle dimensioni e peso, penso che la minuscola R10 (429 grammi) e il 18-45mm da 130 grammi siano la risposta: e c'è addirittura ancora spazio per ulteriori riduzioni, dato che una "R200" senza impugnatura, cioè con lo stesso form factor della M200, potrebbe facilmente eguagliarne peso e compattezza.

Anche per quanto riguarda gli obiettivi, il RF-S 18-150 ha le stesse dimensioni e peso dell'EF-M 18-150, a ennesima dimostrazione che un mount un po' più ampio non corrisponde necessariamente a pesi e ingombri maggiori.

Stessa sorte è inevitabile anche per i sistemi reflex EF e EF-S, di cui è cessato lo sviluppo da anni e che resterranno in produzione solo finchè ci sarà convenienza economica nel proporli ancora sul mercato - forse ancora per due o tre anni.

Portare avanti cinque sistemi all'interno dello stesso brand chiaramente non ha mai avuto senso, ed è stata solo una scelta di transizione: è positivo quindi che ora Canon torni a un singolo mount, con varianti fullframe e APS-C compatibili tra loro.

La Canon EOS R7 nelle mie manacce (esagerando un po' con i moltiplicatori)



L'obiettivo kit RF-S 18-45

E' piccolo, è brutto, è plasticoso: con una nuova serie APS-C non può mancare lo zoommino entry-level! Tuttavia, non bisogna sottovalutare, nè denigrare per partito preso, quest'ottica. In 130 grammi e 4cm avete un obiettivo equivalente al classico 28-70mm; l'AF è veloce e silenzioso, e c'è anche la stabilizzazione: cosa volete di più? :-)

Il diaframma è poco luminoso, ma più che sufficiente per un uso generico, e anzi in diversi ambiti capiterà spesso di chiudere ulterioremente. Ma la qualità d'immagine? E' molto buona, l'obiettivo è nitido a tutte le focali, anche ai diaframmi più aperti. Se volete il massimo della leggerezza, magari in abbinamento alla R10, penso sia una ottima scelta.

Canon EOS R10, Canon RF-S 18-45mm f/4.5-6.3 IS STM a 18mm, 1/250 f/9.0, ISO 100, mano libera. La nitidezza non manca!



Il superzoom 18-150mm

Il secondo obiettivo annunciato assieme alle mirrorless APS-C RF è il 18-150mm, un superzoom equivalente a un 29-240mm. La gamma di focali è estremamente versatile, e le dimensioni sono incredibilmente piccole - è poco più grande di un 18-55 kit per reflex! Anche lui ha autofocus STM e stabilizzazione; si tratta essenzialmente dell'EF-M 18-150mm riadattato a RF-S (lo schema ottico è esattamente identico).

Sample: Canon EOS R7, Canon RF-S 18-150mm f/3.5-6.3 IS STM a 30mm, 1/2000 f/5.0, ISO 400, mano libera.

La capacità macro è eccezionale - 0.59X - ma poco utilizzabile: si raggiunge solo in manual focus e alla focale 50mm, stando a circa 4cm (distanza di lavoro) dal soggetto. Inoltre, come capita di frequente con i superzoom "macro", la qualità d'immagine è buona al centro ma totalmente inutilizzabile appena fuori dall'area centrale: diciamo che va bene per macro occasionali (a patto di ritagliare e tenere solo il centro della foto, una porzione di circa 6 megapixel), mentre chi si dedica seriamente alla macro preferirà certamente i macro veri e propri, magari in abbinamento alla R7 e alla sua eccezionale modalità focus stacking.


Conclusione

Le Canon EOS R7 e R10, pur non essendo rivoluzionare, sono una solida evoluzione del lineup Canon, con interessanti nuove funzionalità e un set di caratteristiche pari o superiori rispetto alle concorrenti (salvo l'ambito video, dove gli altri brand arrivano a 60 FPS senza compromessi).

Al di là delle singole fotocamere, queste novità Canon sono particolarmente importanti perchè sanciscono il ritorno a un unico mount, ormai abbastanza completo. Nel corso di un paio d'anni, mi aspetto l'arrivo anche dei modelli nelle fascie più estreme, rispettivamente la R1 (ammiraglia da 7000/8000 euro) e le APS-C entry level da 400 e 700 euro, sperando che l'inflazione non vada a cancellarle.

Come già detto, le fotografie incluse in questo articolo sono puramente delle prove tecniche; nel corso dell'anno però proverò più approfonditamente queste fotocamere e pubblicherò le foto scattate sul campo! :-)

Canon EOS R10, Canon RF-S 18-45mm f/4.5-6.3 IS STM a 45mm, 1/500 f/6.3, ISO 1600, mano libera.

Risposte e commenti



Doriano Ciardo

inviato il 25 Maggio 2022 ore 7:36 Ora il senso dell'abbattimento linee M e DSLR ha un senso, sopratutto nel concentrare le risorse sulle nuove linee produttive, e con queste nuove uscite ce nè per tutti i gusti.



Guido Roccatagliata

inviato il 25 Maggio 2022 ore 7:36 In conclusione, visti i sensori, mi viene da dire che sono novità un po' parziali...ma va bene così! Attendo con molto interesse le novità di Fuji, che ha un parco ottiche dedicato stupendo!



Rjb	inviato il 25 Maggio 2022 ore 7:54 " Attendo con molto interesse le novità di Fuji, che ha un parco ottiche dedicato stupendo!" Sarebbe interessante poter capire che cosa c'entra questo post con l'argomento in discussione.



Phrancescoaloi

inviato il 25 Maggio 2022 ore 7:54 io aspetto il momento in cui passerò da fotocamere fuji a canon per non aver più doppio corredo (uso canon cinema eos) devo dire che la r10 mi attira, e non poco, ma il prezzo lo trovo troppo alto per ora



Giorgio43

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:24 Grazie juza ottima recensione



_Axl_

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:26 @Juza hai avuto modo di testare l'AF della R7 in contesti dinamici? Dai primi video che abbiamo visto ieri online mi sembra eccellente.



Steva80

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:27 Ottimo lavoro, pur con tutti i distinguo del caso.. La r7 pare ottima e prezzata in modo corretto, la r10 con un paio di centoni in meno sarebbe stata perfetta



Lookaloopy

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:30 A me sembra degno di nota il fatto che la R10 per quanto entry level porti comunque con sé il DPAF II con deep learning (lo stesso di R5 e R6) e una raffica decisamente sopra la concorrenza. La sostanza c'è tutta. Se si calcola che la 850d usciva a 979 euro al day one solo corpo due anni fa, mi sembra che il prezzo richiesto per la R10 sia tutto fuorché elevato.



_Axl_

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:44 Non solo Looka, anche il processore e' eccellente: il Digic X. Tanta carne al fuoco direi.



Angus

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:50 L'unica ragione di vita oggi per un sistema apsc è data dal prezzo. Numerose uscite per formato pieno hanno dimostrato che anche le ff e le loro lenti possonp essere ultra leggere e ultra compatte, per cui anche il fattore pesi e ingombri non è più un....fattore! Va da se che sia comprensibile vedere alcune scelte sostanziali volte al risparmio (mirino, riciclo di vecchi sensori....)... Personalmente nemmeno come secondo body considererei l'acquisto di queste fotocamere...



Claudio_Giuffrida

inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:55 Per me è una macchina fantastica ad un prezzo umano, tuttavia dalle immagini del corpo macchina mi pare di notare un certo risparmio in termini di qualità dei materiali. Sebbene vada ad inserirsi nel settore che era della 7d il corpo macchina mi sembra di impostazione decisamente più amatoriale sia come form factor che per le plastiche usate. Insomma una fotocamera con contenuti tecnologici di alto livello ma in un corpo cheap.



Juza	inviato il 25 Maggio 2022 ore 8:57 “ @Juza hai avuto modo di testare l'AF della R7 in contesti dinamici? „ L'ho provato con un gruppo di ragazzi che faceva capoeira e mi è sembrato ottimo, molto veloce e reattivo (anche con le ottiche kit).



Goatto

inviato il 25 Maggio 2022 ore 9:26 “ Se si calcola che la 850d usciva a 979 euro al day one solo corpo due anni fa, mi sembra che il prezzo richiesto per la R10 sia tutto fuorché elevato. „ Beh, direi che comunque è elevato, il corpo è proprio un entry level basico, secondo me lo abbasseranno. Lo sanno anche loro che è troppo alto



Lookaloopy

inviato il 25 Maggio 2022 ore 9:32 Motivo? Questa era la 850d, fuori a 979 euro al day one nel 2020: Questa è la R10, fuori a 1029 euro compreso adattatore EF/RF (del valore di 100 euro) al day one, con i tassi di inflazione odierni: Dove la vedi l'esagerazione nel prezzo rispetto all'ultima entry level apsc entrata in commercio? A livello di corpo ha una ghiera in più e il joystick, roba che c'era solo sulle xxd, che costavano 500 euro in più. A livello di AF, raffica e processore non ne parliamo, siamo proprio su un altro pianeta. Avercene di entry level così. Ricordo che neanche la concorrenza, Nikon e Sony, sta sotto i 1000 euro, e sono macchine più datate.



DodoPL

inviato il 25 Maggio 2022 ore 9:37 Noto e sottolineo che i formato APSC ha pienamente senso e non è abbandonato neppure da Canon (oltre che da Nikon e Sony, per citare i tre grandi), non considerando Fujifilm che ha puntato tutto sull'APSC (e MF come nicchia di altissima qualità). Questo secondo me ha chiaramente un significato.