| inviato il 11 Aprile 2022 ore 15:18
Salve,
in riferimento al post di Leopizzo: “ Ma noi non abbiamo mai fatto lenti e macchine fotografiche, se non sbaglio. (...) „
Vorrei fare un piccolo elenco:
- Rectaflex (prima reflex 35mm. con mirino a pentaprisma;
- Janua ;
- ISO (fotocamere 35mm. a telemetro; e stereoscopiche "ISO Duplex";
- Borletti ;
- Ducati (le celebri "Microcamere" Sogno e Simplex ;
- Galileo ;
- Officine Meccaniche Gatto (Sonne);
- Ferrania ;
- Bencini .
Per le ottiche:
- Koristka , Milano (produttore di ottiche proprie e su licenza Carl Zeiss, oltre che di Eccellenti microscopi e strumentazione scientifica d'altissimo livello);
- San Giorgio (ottiche di ogni tipo, oltre che progettista e produttore della avanzatissima fotocamera "Janua" di cui sopra);
- Galileo (ottiche di ogni tipo e anche -tra l'altro- della rivoluzionaria fotocamera "GaMi" 16mm.).
Giusto per citare i casi più famosi e riferibili al 2do dopoguerra (Koristka, fu azienda celebre già da decenni).
Per approfondire, consiglierei il volume di Mario Malavolti: " La Produzione delle Fotocamere Italiane ", Milano, Fotocamera , 1994. |
| inviato il 11 Aprile 2022 ore 15:57
Io ho una "SIRIO Elettra II"!!! GL |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 22:36
Giusto! La compattissima e semplicissima Sirio Elettra-II!
Pure il suo obbiettivo "Sculptor" 40/5,6, era un tripletto che permetteva riprese diurne di buona qualità. " (...) ha un vasto campo ed è dotato di una notevolissima finezza di immagine che Vi permetterà di ingrandire a piacere, le Vostre fotografie. ". Così riportava il libretto originale di istruzioni (più raro della già non comune fotocamera). |
| inviato il 19 Aprile 2022 ore 22:56
@Enzo. Era una delle due fotocamere di mio padre che, non appena raggiunta una certa età (12-13 anni, per capirci) mi permise di adoperare. Parlo del 1958-1959. In realtà la adoperai pochissimo, preferendole "quell'altra": una Zeiss Ikonta 6X6 dotata di un Tessar 75/3.5, se ricordo bene. Successivamente vendetti la Zeiss (anni '80) comprando una splendida Rollei 4 X 4 grigia (ottica Schneider!). Infine vendetti pure quella. Ora ho voluto costituire una mini collezione che conservo, in salotto, dentro una vetrinetta. Pochi pezzi, 7, che diventeranno 8 allorquando comprerò l'ultima macchina. Il motivo conduttore è quanto mi colpirono, particolarmente e soprattutto nell'adolescenza e, quindi, non la valenza tecnica, nè il valore commerciale. Ho una Bencini Comet III, una Ferrania Lince III, una Voigtlander Vito C, una Ferrania Eura, una Canon FT-QL (la mia PRIMA reflex), ed una Canon EOS 300 D (la mia PRIMA reflex digitale). Oltre alla Elettra II di cui sopra. L'ottava ed ultima sarà una Zeiss Ikonta, se la troverò, ed il prezzo non sarà particolarmente esoso. In via SUBORDINATA, potrei sostituirla con la RolleiINA 4 X 4 grigia, visto che negli anni '80 sostituì, appunto, la Ikonta! Ciao. GL |
| inviato il 20 Aprile 2022 ore 8:40
Dai Enzo, che ci siamo capiti bene.
Non è che le lenti in questione siano proprio mainstream, si stava parlando di Nikon, segmento fotografico, non di uno che vende 20 lenti l'anno a 15k l'una.
Da sempre noi italici competiamo nel segmento altissimo, per quello che riguarda strumentazione scientifica, come nelle macchine automatiche e praticamente in qualsiasi campo, ma non mischiamo la nicchia col mercato intero. |
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