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Ma voi siete già a mangiare? I sposi aspettano voi.
La storia che narro nasce da un equivoco, mia padre fotografo di matrimonio, io aiutante giovanissimo , metà. metà anni 80 , erano gli anni della fotografia su pellicola, delle 127 , 128 , noi andavamo ad i matrimoni con una Mercedes 220d un macchinone per quei tempi , carichi di attrezzature ma torniamo alla scena.
Un caldo pomeriggio di Domenica in un ristorante/trattoria, si perché ai quei tempi non si facevano pranzi in villa , andavano bene locande , mio padre hassemblad flash in spalla ed il sole implacabile a fare le foto in posa ai parenti prima del pranzo.
Fame, caldo , finalmente sembrava avessimo finito quando mio padre entra nella piccola sala e vede cinque persone a mangiare, lui pensava che fossero parenti che avessero già cominciato mentre erano dei turisti venuti da Roma che si erano fermati a mangiare e nulla centravano con il matrimonio , ma ora immaginate: mio padre accaldato stanco non ci vede più ed alterato affronta il gruppo di signori per altro distinti lui docente la moglie purtroppo invalida quindi si piazza davanti al tavolo e con voce alta : ma voi siete già a mangiare?
Ma che modi sono? I sposi aspettano voi per la foto forza!.
Il signore risponde ma per cosa?
Come... per la foto siete a mangiare che rispetto e' ...
Il signore ignaro chiede: scusi ma questa foto dove va?
Mio padre risponde come dove va sull'album degli sposi….
Il gruppo si alza per giunta a fatica perché la signora invalida si fanno la foto con gli sposi che non si rendono conto che non sono parenti bensì gente estranea.
Tornano al loro posto quando vengono travolti nella piccola sala dal gruppo del matrimonio.
Desolati continuano il loro pranzo quando un cameriere chiede di spostarsi perché nella piccola sala c'è davvero tanta confusione e poco spazio praticamente un inferno , infuriato il signore risponde: ma che modi sono ci siamo fermati per mangiare tranquilli ci ritroviamo in questa bolgia quel fotografo scostamento ci ha fatto alzare per fare la foto con sposi che non conosciamo ora voi ancora a farci alzare non sapete chi sono un docente universitario rispettabile per giunta mia moglie invalida indecente.
Io che ascolto mi resi conto dell'equivoco , ancora oggi rido ripensando all'evento.
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