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Come ho costruito il mio “accrocco” per digitalizzare i negativi


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avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 21:42

E comunque anche prima dell'avvento degli Imacon (poi divenuti Hasselblad) gli scanner superprofessionali non erano solo quelli a tamburo, c'erano anche i flatbed con tecnologia CCD ma di altissima gamma, prestazioni e naturalmente prezzo (Scitex, Creo poi acquidita da Kodak che ha continuato a produrli, ecc.).
Oggi si parla quasi sempre (spesso più per sentito dire che per esperienza diretta) di "scansioni professionali = scanner a tamburo" ma quella non era l'unica soluzione professionale esistente fino ai primi anni 2000. Il fatto che solo quelli a tamburo vengano considerati come la soluzione high-end degli anni '90-2000 la dice lunga su quanta poca conoscenza ci sia sull'argomento e sugli strumdnti professionali utilizzati a livello professionale e industriale fino ai primi anni 2000.

avatarjunior
inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:17

Dall' accrocco con un tappabottiglie da 10€ allo scanner a tamburo da 20k il passaggio è breve Eeeek!!!
Io scansiono negativi di famiglia fatti con un pò di tutto, da reflex a compatte, solo a me capita di trovare foto che presentino errori di maf?

user14408
avatar
inviato il 23 Maggio 2022 ore 21:34

No, il passo non è breve ed hai ragione. Ma io sono stanco di sentire sempre il richiamo agli scanner a tamburo "veri" . Questi esistevano nelle stamperie tipografiche che poi stampavano in quadricromia da retini libri et affini non singole stampe fotografiche ...
Mai visto laboratori fotografici con Heidelberg e affini

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2022 ore 22:10

@Maceric: qualcuno ce n'era, ma poi i laboratori che li avevano hanno sostituito quegli scanner con gli Imacon/Hasselblad e visto che la clientela di riferimento erano professionisti, visti anche i costi... (e lasciatevelo dire da uno che di scansioni con l'uno e con l'altro metodo a suo tempo ne ha fatte fare, e non costavano poco), se i risultati di questi ultimi non fossero stati all'altezza dubito che avrebbero determinato l'estinzione degli scanner a tamburo.
Eppure come dici tu si continua a citare lo scanner a tamburo come unico e solo esempio che offre (o offriva) scansioni di qualità e tutto ciò che è appena un pelo al di sotto... "eh noooo, quello non ha la qualità di uno scanner a ramburo!" Ma poi si vedono fantasiose soluzioni fai da te dal dubbio parallelismo pellicola-sensore, dalla precaria stabilità, con sistemi di illuminazione dagli spettri quantomeno "dubbi", con sistemi di inversione dei negativi che danno difficoltà, con utilizzo di sensori bayer con relativa demosaicizzazione... eppure tali sistemi vengono decantati come fossero "la soluzione definitiva". Oppure risultati ritenuti pienamente soddsfacenti ottenuti con scanner flatbed amatoriali... insomma sembra che fino al flatbed economico e alla digitalizzazione con DSLR vada tutto bene ma appena si vuole qualcosa di più o si fa il salto quantico fino allo scanner a tamburo (ormai pressoché estinto e quindi quasi introvabile) oppure niente, qualsiasi cosa che sia un pelo al di sotto non va bene.
Boh, resto sempre perplesso.

avatarjunior
inviato il 24 Maggio 2022 ore 14:18

Prima di partire dal mezzo bisognerebbe partire dal fine.
Se devo esporre una foto formato A1 in un museo mi affiderei ad un lab professionale e non farei una scansione con una reflex montata su un tappabottiglie.
Questo sistema è una soluzione versatile, veloce ed economico, e lo trovo perfetto per digitalizzare vecchi negativi trovati in casa, per chi vuole ancora scattare a pellicola e condividere o stampare in digitale, o anche come anteprima per selezionare i fotogrammi da mandare al lab. IMHO

user14408
avatar
inviato il 24 Maggio 2022 ore 21:06

@Diebu
Massi certo,Oh per chi avesse dimenticato,questi erano i "tamburo" veri, duri e puri di altissima fasciaEeeek!!!
Sfido costassero molto più che un "banale" scanner "simil" tamburo che sta su un tavolo...




avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 7:34

Come fai a bloccare la testa della tappatrice all'altezza voluta lungo la colonna?

avatarjunior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 13:55

La colonna ha una serie di fori a varie altezze. Faccio scorrere la sezione mobile che sorregge la macchina fotografica fino all'altezza voluta, poi la blocco con il pistoncino a molla posto sulla sezione mobile.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:01

Grazie mille! Attrezzo ingegnoso! Dovessi farlo io, lo utilizzerei con un sensore ccd per evitare demosaicizzazione dei sensori Bayer.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:29

@Nessunego ti è scappato ccd invece di Foveon?

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 16:24

Mi è scappato "o Foveon"

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 17:51

Massi certo,Oh per chi avesse dimenticato,questi erano i "tamburo" veri, duri e puri di altissima fascia

Eh sì, non erano piccoliMrGreen anche se forse hai scelto un esempio un po' estremo; infatti ce n'erano alcuni di dimensioni tali da stare su una scrivania (purché solida, soprattutto per via delle possibili vibrazioni), soprattutto i più recenti, oppure a fianco, con dimensioni paragonabili a una piccola lavatrice (come impronta a terra). Ma comunque si, in generale erano macchine ingombranti, pesanti e soprattutto complesse da usare, nonché con software fermi agli anni '90 (quando va bene).

avatarjunior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 21:15

Accrocco da scrivania MrGreen








user14408
avatar
inviato il 28 Maggio 2022 ore 12:09

Questo ci piace!
...dettagli please

avatarjunior
inviato il 28 Maggio 2022 ore 14:06

...dettagli please

Ciao Maceric, avevo già messo una foto con la descrizione qualche pagina fa.
Ho utilizzato
- base in multistrato di okume circa 30x40cm - avevo dei ritagli in garage
- asta telescopica marca neewer - 30€
- pannello led Rybozen CRI >98 - ora in offerta a 30€
- viti per fissare il tutto alla base - 2€

Il pannello led è molto compatto, illuminazione uniforme a circa 5000k, alimentabile sia a batteria che tramite usb, io utilizzo un powerbank.
Ho disegnato un supporto con trascinatore che mi permette di far scorrere le pellicole mantenendole piatte e nella parte superiore ho fatto un alloggio per le diapositive con telaietto 50x50.
Maschere tipo la DigitaLiza usata da Viator le trovo troppo lente
Per la digitalizzazione utilizzo un 105micro, e per lo scatto remoto un pluto trigger.
Scatto in RAW e attualmente in LR inverto manualmente le curve

Sistema semplice ed economico (attrezzatura fotografica a parte) per la qualità vedrò di postare un file






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