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Come ho costruito il mio “accrocco” per digitalizzare i negativi


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avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2022 ore 14:48

AnDph , ma come hai illuminato il negativo?

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2022 ore 15:01

Ho acquistato un pannello led CRI >96 su amazon, costa circa 40€ (pagato 33 in offerta)
Può essere alimentato con 6 batterie AAA oppure con alimentatore USB, io utilizzo un powerbank.
Il trascinatore per negativi e la maschera nera sopra il pannello led li ho stampati in PLA con stampante 3D.

avatarjunior
inviato il 19 Maggio 2022 ore 21:46

@AnDph, hai modo di condividere il trascinatore di pellicola in mododa poterlo riprodurre ed eventualmentemigliorare?? (Ovviamente se ti va...)

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 4:23

@AnDph non si riesce ad eliminare ogni dominante dai neg colore con ACR e Photoshop, per quanto uno sia un drago in PP. Comprati ColorPerfect. Oppure di' che neg vuoi convertire e controllo se l'emulsione è compresa nel database (pellicole ultimissimo tipo potrebbero non esserci). Già CRI<100 è uno svantaggio. Quanti K è la sorgente?

avatarjunior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 7:26

@Dr.B
Se cerchi si thingverse "film holder" oppure "film scanner" ci sono un po' di progetti da scaricare e stampare con la 3D. Io ne ho fatto uno per il MF ma lo devo ancora provare.

avatarjunior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 14:32

Grazie @Giuseppe Pan, ci darò un occhio! Il problema è che per me non è sostenibile aspettare 10 minuti una scansione di uno scatto, quindi volevo provare questo metodo

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 15:20

Sono tutte soluzioni largamente inferiori a sventrare un proiettore dia (ho cinque schermini opalescenti 5x5cm che potrei anche vendere).
Un proiettore dia ha alogene che costano ~ 2€ su Amazon (OSRAM) da 50 a 150W, a seconda della densità di dia e neg. Hanno un condensatore e vetro atermico. Le alogene hanno CRI=100 e ~ 3000K. Finito.
Allineamenti e perfezioni geometriche non sono importanti se si usa qualsiasi treppiede con testa regolabile. Si duplica a f/8, alla fine.

Le dia SEMBRANO venire bene con ACR e Photoshop. I neg colore invece vanno bene solo per i ciechi di Sorrento.MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 17:12

Che poi caro Valerio neppure c'è bisogno di distruggere un diaproiettore solo per avere un po' di luce abbondante e a buon mercato.
Alla fine insomma basta accendere il proiettore e proiettare un telaietto - vuoto - contro un foglio di polistirolo espanso posto a 45° rispetto all'asse di proiezione, a 45° dall'altra parte si pone il portadia con l'originale da riprodurre e il gioco è fatto... l'unico problema è che le "duplicating" non esistono più Triste

avatarjunior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 17:17

Io utilizzo l ingranditore per lo sviluppo, con apposito braccio da montare in luogo della testa dell' ingranditore, a cui va attaccata la reflex.
Il risultato finale è molto simile al tuo , semplicemente 10 volte più costoso.

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 17:35

@Paolo no. UCAS: Ufficio Complicazione Affari Semplici. Ho usato impropriamente "sventrare", meglio "adattare".
Si toglie l'obiettivo di proiezione. Si inserisce un vetro opalino 5x5cm dopo il condensatore ed è finita (per le dia, che sono le più facili, visto che Noctilux le riproduce abbastanza bene con una Nikon D8XX e una luce inadatta?). Carichi un portadia da 36 e in tre minuti le riproduci tutte in raw. Poi se usi ColorPerfect togli (perfettamente) qualsiasi dominante causata dal substrato. Se lo fai con ACR o Photoshop ti rimane sempre qualche dominante (che vedi nelle riproduzioni di Noctilux, anche se sono meno invasive dei negativi colore).
La qualità non è lontana dall'Imacon di Diebu, che non è uno scanner a tamburo (non confondiamoci).

avatarsenior
inviato il 20 Maggio 2022 ore 19:33

Non per nulla caro Valerio l'Hasselblad è uno scanner a "tamburo virtuale" ;-)

user14408
avatar
inviato il 22 Maggio 2022 ore 12:46

Oh ragazzi ok , il tamburo dell' Hasselblad sarà pure virtuale ma vi garantisco che in mano a uno appena appena capace tira fuori r,almeno sul 6x6 di cui ho numerosi riscontri diretti, roba moooolto interessante, non scherziamo eh

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 15:52

Ovviamente l'Hasselblad NON è uno scanner a tamburo, del resto da un oggetto che costa grosso modo 20.000 € non puoi certo pretendere le medesine prestazioni di un oggetto che, per quanto simile negli utilizzi, di € ne costa dieci volte tanto, ma dal momento che esso è quanto di meglio esista, a parte ovviamente gli scanner a tamburo appunto, ecco che per esso si parli di "tamburo virtuale" MrGreen

Comunque l'Hasselblad ce l'ha Diego che ne è giustamente entusiasta, non ti nascondo che alla prima occasione utile conto di inviargli qualche dia per vedere sul campo, in stampa insomma, fin dove ci si può spingere con uno strumento del genere.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2022 ore 19:36

Non si chiama a "tamburo virtuale" perché ha una qualità virtualmente simile a quella di uno scanner a tamburo; si chiama "tamburo virtuale" perché pur essendo dotato di un tamburo su cui si avvolge il telaio porta-pellicola flessibile la tecnologia e il principio di funzionanento sono diversi dai "preesistenti scanner a tamburo". Pertanto sebbene tecnicanente avrebbero potuto chiamarlo "a tamburo" (visto che di tamburo è dotato) farlo sarebbe risultato fuorviante (qualcuno che non fosse andato ad approfondire il principio di funzionamento avrebbe potuto pensare che si trattasse di un classico scanner a tamburo) e pertanto hanno optato per tale nominativo che, quantomeno, facesse capire che la pellicola lavora sotto flessione e pertanto scompare il problena della non planeità della pellicola (il nome Flextigh non a caso è formato dalle parole "flex" cioè "flettere" e "tight" cioè "teso").
@Paolo: quando vorrai sarò ben lieto di farti qualche scansione.

Ecco un video che spiega il principio di funzionanento:


user14408
avatar
inviato il 22 Maggio 2022 ore 20:14

conto di inviargli qualche dia per vedere sul campo, in stampa insomma, fin dove ci si può spingere con uno strumento del genere.


io ho fatto (fare) numerose stampe 50x50 dal 120 con tecnologia inkjet (plotter epson di alta gamma) e pur conoscendo bene come tanti di voi l'epoca del Ciba ( che mi stampava Graphicolor di Roma) i risultati sono oggettivamente di altissima qualità...se tutto il processo è fatto da mani esperte e attrezzatura di livello.
lo stesso all'epoca. le stampe colore "serie" richiedevano medesima cura altrimenti era roba da minilab un tot al kg.
Credo che anche un 135 stampato "grande" non crei problemi particolari ad flusso di lavoro simile.


i vecchi scanner a tamburo ( fotomoltiplicatori) costavano un botto anche perchè era roba da 2 quintali e occupavano mezza stanza...con hardware e software e cxxx e mazzi dedicati e proprietari per uso "industriale"

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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