| inviato il 16 Febbraio 2022 ore 8:46
Buongiorno, mi è stata posta da una ragazza con la quale scatto ogni tanto un quesito sulla liberatoria, al quale non ho saputo rispondere con certezza. Modalità: TF Genere: Glamour, intimo Fotografo e modella hanno firmato una semplice liberatoria per l'uso delle immagini che ne autorizza la pubblicazione sui canali social, su alcune pubblicazioni di settore, su siti web, tutto, con l'intesa tacita, senza che l'utilizzo di tali immagini abbia un tornaconto economico ne per l'uno ne per l'altro (ma questo non è stato specificato, diciamo lo hanno dato per scontato). Dopo aver firmato la liberatoria e aver scattato, il fotografo ha deciso di utilizzare le immagini su OnlyFans per il proprio sito personale, percependo quindi un compenso dalle foto fatte. Lei mi ha chiesto se è corretto quello che ha fatto. Ora io credo che il fotografo, inserendole sul proprio sito OnlyFans (attenzione, non parliamo di porno, ma di foto di nudo che FB o IG censurano regolarmente) non abbia violato la liberatoria, in quanto la "pubblicazione" a largo spettro era stata autorizzata, né abbia fato una violazione della liberatoria percependo un ritorno economico da quelle foto (perchè non era stato espressamente scritto che non dovevano essere utilizzate per fini commerciali). La ragazza in questione pretendeva non la cancellazione delle foto (che già qui non so se possa farlo), ma una parte del compenso percepito dal fotografo con la pubblicazione delle sue foto.... Ovviamente la situazione potrebbe essere inversa, la modella che pubblica e il fotografo che non è d'accordo o che vorrebbe una parte degli introiti. Cosa ne pensate? Nel caso di una liberatoria così generica, posso farne quello che voglio delle foto? Lasciamo stare il discorso di correttezza, serietà o altro. Grazie |
| inviato il 16 Febbraio 2022 ore 9:36
Sono cose che andrebbero chieste alle interessate e possibilmente chiarite subito. Purtroppo per i fotografi, non è detto che una persona che posa nuda in TF abbia piacere che le foto siano pubblicate senza censura (e talvolta anche censurate, nonostante la liberatoria firmata). Questo non solo su Onlyfans ma anche sul proprio sito web o su Juza, dove soldi non se ne prendono. Su Onlyfans e Patreon si tratta di donazioni. Le fotografie rimangono di proprietà dell'autore. Non dovrebbero assolutamente uscire dalla piattaforma in quanto coperte da copyright e ciò che si offre è un servizio, la visione dei contenuti e non la vendita di foto. Non conosco bene Onlyfans ma su Patreon io creatore di contenuti ho un rapporto con Patreon e non con i Patron (i sostenitori). I Patron comprano un servizio (facendo una donazione) da Patreon e non direttamente dal creator, tant'è che si deve fatturare verso gli Stati Uniti. Quanto la liberatoria, è obbligatoria ma è comunque quasi carta straccia, in quanto revocabile in qualsiasi momento da parte della modella. |
| inviato il 16 Febbraio 2022 ore 22:32
Esattamente, il GDPR garantisce il diritto all'oblio, la liberatoria può essere revocata. Immagino che se quell'utilizzo non è chiaramente vietato sulla liberatoria la modella può pretendere solo la cancellazione delle foto. |
user225138 | inviato il 17 Febbraio 2022 ore 15:36
Leggi qui: www.eius.it/giurisprudenza/2016/040 In particolare, questo passaggio: 2.5. Ebbene, va osservato, al riguardo, che il consenso alla pubblicazione della propria immagine costituisce un negozio unilaterale, avente ad oggetto non il diritto, personalissimo ed inalienabile, all'immagine, che in quanto tale non può costituire oggetto di negoziazione, ma soltanto l'esercizio di tale diritto . Il consenso in parola, pertanto, sebbene possa essere occasionalmente inserito in un contratto, resta tuttavia distinto ed autonomo dalla pattuizione che lo contiene, con la conseguenza che esso è sempre revocabile , quale che sia il termine eventualmente indicato per la pubblicazione consentita, ed a prescindere dalla pattuizione del compenso , che non costituisce un elemento del negozio autorizzativo in questione, stante la natura di diritto inalienabile e, quindi, non suscettibile di valutazione in termini economici rivestita dal diritto in discussione (Cass. 3014/2004). Alla ragazza basta contattare il fotografo e revocare l'autorizzazione. Se lo fa per iscritto, magari mediante raccomandata o PEC, è meglio. Dopo di che, può concordare con il fotografo stesso un nuovo accordo che preveda la sua compartecipazione agli introiti. Ricordando che anche in questo caso lei mantiene il diritto a revocare l'autorizzazione in qualsiasi momento. Se il fotografo è furbo, prevede una penale in questo caso pari alle somme che ha girato alla modella. Ma dubito che lo sia. |
| inviato il 19 Febbraio 2022 ore 23:44
Grazie per le info, alla fine la liberatoria serve a ben poco |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 0:00
Scusate ma quindi con il diritto all'oblio qualcuno può sempre revocare quanto concordato e creare problemi al fotografo anche senza alcun motivo? Se si chiede la cancellazione può essere davvero un caos. L'unica alternativa è davvero creare liberatorie/contratti complicati con penali calcolate sui lavori che farai in caso di passi indietro del soggetto fotografato. |
user225138 | inviato il 20 Febbraio 2022 ore 14:38
Il diritto all'oblio non c'entra un fico secco con l'autorizzazione alla pubblicazione. Il fotografo può proteggersi solo dal punto di vista economico (non sto qui a spiegare con quali clausole), ma deve rimuovere le foto se il soggetto ritratto lo richiede, sempre e comunque. Attenzione comunque che una penale in caso di revoca dell'autorizzazione è illegittima. |
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