| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 11:17
Sono usciti i dati annuali di Cipa Japan.
Le fotocamere ad ottica intercambiabile hanno fatto circa lo stesso numero di pezzi del 2020 ma con un incremento del fatturato di vendita del + 21% circa.
In generale si assiste ad una costante crescita del rapporto mirrorless su reflex in numero di pezzi, anche se non così travolgente come ci si potrebbe aspettare dall'annuncio degli stop allo sviluppo ed alle vendite delle reflex da parte di Nikon e di Canon.
Tuttavia nella vecchia Europa, le reflex vendono ancora più delle mirrorless e, addirittura, le prime sono cresciute in termini numerici mentre le seconde sono calate. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 11:40
Aiutaci con qualche numero e con qualche fonte amico mio! |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 11:51
Il futuro in tutti i settori non lo fermi... magari va a sbalzi ma la direzione è chiara a prescindere dei nostri pareri pro o contro
E il futuro non sarà Reflex.  |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 11:54
www.cipa.jp/e/stats/dc.html
Scusa Riccardo, pensavo che la citazione di Cipa fosse sufficiente.
Le tabelle esposte danno delle conferme ma, come ho detto, anche qualche sorpresa.
In generale si assiste, ahinoi, ad una marcata tendenza del mercato ad uno spostamento verso modelli più costosi che, a parità di pezzi, fanno lievitare significativamente il fatturato dei produttori. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 11:55
l'unica cosa che posso pensare ad una svendita di massa dei sistemi reflex... o cannabalizzazione da parte di chi non ha intenzione e pensa sia arrivato l'ultima chiamata per upgrade/cambio corredo
Detta questa, a parte l'usato non vedo nessuno che conosco comprare reflex nuove da un pò di tempo.... pare strano |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 11:57
comunque se fossi un fotografo che usa d4 e non vuole passare a ML opterei per valutare upgrade o scorta per una macchina reflex nuova |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 21:36
C'è un dato sul quale, finora, non ho ricordo se sia mai stato oggetto di commenti.
I dati proposti da CIPA comprendono sia i numeri di pezzi, relativi alle tre tipologie di fotocamere considerate, che i fatturato relativo.
Questi dati sono riferiti a due fasi della gestione delle fotocamere: la produzione e la spedizione.
I dati relativi al numero di pezzi prodotti è, in genere, poco differente dai dati di spedizione in quanto, ovviamente, c'è un poco di lag tra produzione e spedizione.
Ma il dato che mi ha colpito è stato quello del volume economico delle due fasi: quello relativo alla spedizione è molto più alto di quello relativo alla produzione.
Dal momento che non vi è una spiegazione sul significato delle due cifre ho provato a fare una ipotesi: il dato economico relativo alla produzione potrebbe essere quello relativo ai costi di produzione, incluso il margine operativo proprio dei centri di produzione. In pratica il prezzo in uscita dalla fabbrica.
Il secondo dato economico, relativo alla spedizione, potrebbe essere il prezzo di vendita minimo dei centri di distribuzione (area asiatica, area europea, area americana ecc.) verso i dealer locali.
E', ovviamente, solo una ipotesi per spiegare questa differenza.
Ho fatto due conti, che sono assolutamente generici, dividendo il totale del fatturato "di fabbrica" per il numero totale, indifferenziato, dei prezzi prodotti e il totale " da spedizione" per i relativi pezzi inviati nel mondo,
Nel 2021 il prezzo medio di una fotocamera ad ottica intercambiabile, mirrorless o reflex, di qualunque formato, risulta essere di 374€ alla produzione e 589€ alla spedizione con una differenza di 215 €.
Nel 2020, giusto per fare un confronto, i dati erano rispettivamente 348 € alla produzione e 490 € alla spedizione, con una differenza di 142 €.
Che cosa si può notare? A fronte di un aumento dei " costi di produzione" di 26 €, il "prezzo di spedizione" è cresciuto di 73 €, quasi tre volte tanto.
E' evidente che le case produttrici, non sappiamo quali siano maggiormente esose, stanno spingendo in alto i prezzi degli apparecchi fotografici contando sul fatto che gli appassionati probabilmente sono quelli che meno si preoccupano dei prezzi alti. E gli aumenti non sono dovuti a maggiori oneri di produzione ma a maggiori profitti.
Giusto o sbagliato che sia, il mercato sembra abbia imboccato questa strada che, penso, favorirà finnchè sarà possibile, il mercato dell'usato. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
