| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 20:23
Grazie, in effetti ho visto che ce ne sono molti, ora provo a prendere questo Zeiss per vedere come va, eventualmente passo ad altro.
La scritta frontale è MC S 1:3.5 f=135 Carl Zeiss Jena DDR |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 21:59
Sì, quelli che hanno la sola S indicano i numeri in modo meno compatto "1:3.5; f=135"
mentre quelli con la scritta completa Sonnar indicano: "3.5/135".
Queste lenti hanno una costruzione da carrarmato ma, come diceva Maurese, oggi possono esserci problemi meccanici. Spesso sono stati causati dall'indurimento del lubrificante del diaframma.
Comprare di persona è sempre un vantaggio, perché puoi girare le ghiere e osservare il movimento all'interno. Se acquisti a distanza non puoi fare molto, ma è comunque meglio farsi confermare che il meccanismo sia fluido: i venditori professionali cercano di non rischiare restituzioni e ci pensano due volte prima di dare risposte troppo ottimiste. |
| inviato il 05 Febbraio 2022 ore 8:24
Grazie... mai visto prima ...e sembra anche difficile da trovare. |
| inviato il 05 Febbraio 2022 ore 11:48
“ Il mio, sempre comprato su eBay e sempre economico, su Canon (APS-C) viene letto come f/2 (ovviamente indipendentemente da quanto viene chiuso il diaframma... nel mirino segna sempre e solo f/2)
Però a diaframmi piuttosto aperti espone abbastanza coerentemente (fino a f/4-5.6)
Oltre tali valori sbaglia l'esposizione anche di due stop... diciamo che usando un po' d'esperienza e la Regola del 16 uno non è costretto a buttare troppi scatti.
Ricorda però che la conferma della messa a fuoco non è costante... a volte non funziona (dipende dal contrasto della scena) „
Per capire come ti trovi con il chip, prendi una lente Canon EF che già hai, spegni l'AF, e esercitati a mettere a fuoco in manuale. Se tieni l'otturatore premuto a metà, avrai la lucetta nel mirino e il bip di conferma quando l'oggetto su cui punti è nitido. Rispetto alla lente M42, devi aggiungere le difficoltà di esposizione che ti hanno descritto, nonché la seccatura nel mettere a fuoco a TA e chiudere il diaframma dopo (questa la puoi evitare, se hai sulla lente un tastino di apertura).
Passando ai chip, i tipi più noti sono l'ucraino "Dandelion", su cui non ho esperienza; c'è poi il cinese "EMF", che invece conosco bene, su cui aggiungo qualche particolare. Sei anzitutto libero di montarlo come arriva e ti darà la lucetta di conferma.
Volendo puoi fare di meglio e personalizzarlo, in modo da far corrispondere l'apertura indicata dal chip con la vera apertura massima (invece di f/2, puoi impostare f/3.5 per il Sonnar). Se non sei soddisfatto della messa a fuoco (la lucetta si accende al momento sbagliato), puoi anche effettuare una micro-regolazione.
Puoi entrare nel menu di programmazione impostando il corpo su f/64 e scattando, poi su f/57 e scattando e poi di nuovo su f/64 scattando. Da lì in poi, cambiare le impostazioni.
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| inviato il 05 Febbraio 2022 ore 14:02
Gabriele, grazie... ma non sento necessità di fare nessuna prova e meno che mai, di comprare un altro adattatore... (e, ripeto, quello che ho sembra andare veramente bene)
Il mio era solo un contributo alla discussione.
Uso raramente obiettivi manuali sulle mie EOS digitali... è un giochino che mi ha stufato presto (e odio lo stop-down)... ho un bel po' di obiettivi EF ed EF-S... e i risultati, spesso, sono migliori di quelli che ottengo con obiettivi adattati.
Non avendo vetri pregiati da sfruttare non vedo motivo per complicarmi la vita. |
| inviato il 05 Febbraio 2022 ore 14:50
Sì, il consiglio era per Fragius, che aveva chiesto lumi sul tipo di adattatore e chip; gli ho descritto il chip EMF, che è uno dei più facili ed economici da trovare.
Ho citato il tuo intervento perché riassume correttamente alcuni difetti, come quello dell'apertura massima "decisa" a 2.0 (in altri a 1.4). Caratteristica che infastidisce, per es., nell'uso in Av.
In realtà c'è un modo per tararli, ma bene che vada lo scrivono solo in cinese. Se perdi 10 minuti a impostare una volta per tutte l'apertura massima, è molto più facile scattare in stop-down senza fare conti, e ti rimangono gli exif giusti, che possono sempre servire.
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| inviato il 05 Febbraio 2022 ore 15:25
Ottimo, buone info...
Mi ero informato, secoli fa, quando avevo scoperto la possibilità di usare gli M42 sulle EOS a pellicola e conoscevo la procedura per cambiare il diaframma "letto" dalla macchina, ma non l'avevo più messa in pratica... Ma come ti dicevo prima, mi sono presto stufato, anche perché se una foto era esposta male o sfocata te ne accorgevi solo DOPO aver sviluppato il negativo.
Grazie a nome di tutti gli interessati... |
| inviato il 06 Febbraio 2022 ore 20:50
Buonasera a tutti, restando in tema vi aggiorno sulla situazione adattatori perchè potrebbe essere utile a qualcuno:
facendo delle ricerche, pare che per le più moderne reflex FF Canon (quelle prodotte dal 2012-13 in poi) la stragrande maggioranza dei classici adattatori con chip che attualmente si trovano in rete non sono compatibili con tali macchine.
L'unico chip compatibile sembrerebbe essere quello denominato di nona e decima generazione: New Electronic Chip 9 AF Confirm che è tra l'altro anche programmabile per microregolazioni. Il problema è che in Italia e in Unione Europea non c'è nessuno che li venda, l'unico posto dove acquistarli è su Aliexpress dalla Cina.
Io, l'ho appena ordinato ma nell'attesa che mi arrivi ne ho preso anche un altro semplice senza chip per cominciare a fare delle prove con l'obiettivo che a breve dovrebbe arrivarmi: un Meyer Optik Goerlitz Orestor 135mm f/2.8 (ho trovato una buona occasione alla fine )
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| inviato il 06 Febbraio 2022 ore 22:19
Grazie per l'aggiornamento. Fortunatamente sono piccoli e il valore rientra ampiamente nella soglia di esenzione doganale.
Se ti troverai bene sarà utile saperlo, per comprare lo stesso modello. |
| inviato il 17 Febbraio 2022 ore 1:00
In questi giorni ho avuto modo di provare il primo anello adattatore senza chip: costo meno di 6 euro.
Provando la messa a fuoco manuale non ho riscontrato particolari difficoltà, la ghiera del preset è molto utile per gli scatti a diaframma chiuso, anche l'esposimetro nel mirino ottico sembra funzionare correttamente.
Qui uno scatto di prova alla massima apertura:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4174666&l=it |
| inviato il 17 Febbraio 2022 ore 3:15
Io credo invece che un qualunque anello con chip andrà bene. Chip dandelion.
L'unico inconveniente (comunque inevitabile) è una certa sprecisione dell'esposimetro, gioco forza, ma basta saperlo e compensare sempre di conseguenza.
Ho usato con soddisfazione sia il 28 2.8 Zuiko che il 50 1.8 Zuiko su 70D e 6D2.
Tieni in considerazione anche il Jupiter 37A, morbido a TA ma ha uno sfocato fantastico e le versioni M42 sono perfette con anello su reflex, non hanno alcun problema fisico di adattamenti perché il tiraggio è identico (anche qui adattato con soddisfazione un Jupiter-9 su 6D2):
www.ebay.it/itm/JUPITER-37A-3-5-135mm-Russian-SLR-Lens-vite-M42-805369 |
| inviato il 17 Febbraio 2022 ore 18:49
Sono d'accordo. Se poi registri nel chip la vera apertura massima della lente, sarà più facile correggere l'esposizione. Immagina infatti di essere in M, con l'anello dell'obiettivo a TA (es.f/2.8) e il corpo pure impostato su apertura massima: se hai settato bene il chip, leggerai anche sul corpo f/2.8, senza riuscire ad andare oltre (continuando a girare, sul display non vedrai mai f/2 o f/1.4).
1. Per trovare il tempo, ti basterà girare la ghiera della sola macchina (es. su f/8) e usare l'esposimetro. Con l'aiuto del led di conferma, metti a fuoco.
2. Solo allora giri la ghiera meccanica della lente (di 3 click, nell'esempio) per scattare. Con un po' di abitudine, dovresti riuscire a girare la ghiera senza staccare il mirino dalla fronte, sentendo gli scatti.
Anche gli exif risulteranno corretti. Se invece ti metti a guardare l'esposimetro con il diaframma già chiuso, sbagli molto di più e non ti funziona neanche il led di conferma.
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