| inviato il 24 Gennaio 2022 ore 10:03
ATTESTATO o CERTIFICATO ... facciamo un pò di chiarezza. Và sempre più di moda, tra i fotografi non professionisti, la richiesta di certificazione delle proprie stampe. A tal fine, diversi laboratori offrono come servizio la stampa di un "attestazione" di qualità/originalità delle opere. Partiamo col definire cosa sia un attestato e un certificato. Un certificato (dall'espressione tardo-latina certum facere, "dichiarare vero", composta da certum, "certo", e facere, "fare"), spesso detto erroneamente anche attestato, è un documento contenente una certificazione, intesa quale atto giuridico e, più precisamente, dichiarazione di conoscenza di fatti, atti o qualità, rilasciata in ... da un ente certificatore. Un attestato è una dichiarazione rilasciata da chiunque (es. attestato di frequenza) dove un soggetto, dichiara qualasiasi cosa, per lasciare traccia di una dichiarazione. In entrambi i casi nel documento rilasciato deve essere ben specificato chi è il soggetto che eroga l'attestato o la certificazione, con la differenza che la certificazione può essere rilasciata solo da enti certificatori o suoi delegati in virtù di un riconoscimento da parte di essi. Ciò premesso, molti laboratori rilasciano certificazioni di qualità/originalità senza avere cognizione di quanto appena citato. Non esiste un reato specifico inquanto una dichiarazione in buona fede, senza i requisiti minimi semplicemente non produce alcun effetto, vuoi per vizi di forma (manca o non'è leggibile il nome del soggetto che attesta o certifica, o non'è compiutamente riconoscibile il soggetto o l'oggetto certificato oppure il certificato non'è identificabile con precisione nell'attribuzione dell'opera) . Lo scopo di un certificato nel mondo della stampa (e non un semplice attestato) è quello di garantire ai terzi la qualità del prodotto e la paternità dell'opera nei circuiti dei mercati d'arte e del collezzionismo, dove esistono regole deontologiche (non leggi in tal senso) ben precise e codificate. Queste certificazioni esistono di 3 tipologie: 1) Timbro sulla stampa recante i dati minimi richiesti 2) stampato cartaceo (subordinato al timbro sulla stampa) recante gli stessi dati del timbro sulla stampa 3) oltre ai 3 menzionati l'apposizione sulla stampa e sullo stampato di bollini anticontraffazione numerati in sequenza. Da diverso tempo molti stampatori rilasciano certificati di qualità e l'unico sistema per verificarne l'attendibilità, oltre al contenuto minimo, è la presenza da diverso tempo sul mercato e la notorietà dell'operatore. Per convezione e abitudine quindi i circuiti del mondo dell'arte riconoscono valide queste certificazioni. Da alcuni anni inoltre alcuni produttori di carte da stampa certificano i laboratori che usano i loro prodotti consentendo quindi agli stampatori di "certificare" ai clienti le loro produzioni. Penso a Epson con la su a Digigraphie, Canson, Hanemuele, e Ilford ... Mentre per accedere alla certificazione degli ultimi 3 è richiesto al laboratorio una verifica (attraverso test di stampa da spedire per il controllo all'ente) il primo, Digigraphie non richiede test di stampa. Semplicemente il laboratorio acquista un kit, viene fornito un timbro a secco, e la certificazione si basa sulla buona fede dello stampatore che deve usare una stampante Epson e le carte che sono inserite all'interno del programma Digigraphie. Fino a qualche anno fa esisteva un controllo del flusso di lavoro attraverso l'uso di un semirip "Mirage edizione Epson digigraphie" della Dynax ma da molto tempo questo software non'è più disponibile... quindi credo che si possa parlare di Attestazione e non di Certificazione. Questo fiorire di richieste di certificazione da parte di utenti non professionisti ha aperto il mercato al comportamento scorretto di alcuni operatori di settore, le ditte produttrici di carte, spesso non producono tutto il loro catalogo ma sempicemente fanno operazioni di rebranding di prodotti di altre aziende cartarie. Le anziende cartarie quindi vendono ad altri soggetti le loro carte, oppure offrono a prezzi molto convenienti le seconde e terze scelte di produzione a ditte di distribuzione che usano nomi diversi e marchi nuovi proponendo o le stesse carte o prodotti simili ma di qualità minore. Per i fotografi potrebbe essere una buona occasione per utilizzare carte di alta qualità a un prezzo più convenente. Ma se l'operatore di stampa usa queste carte ribrandizzate e le ceritifica come originali ? dobbiamo quindi imparare a riconoscere la qualità non solo delle carte ma delle certificazioni che accompagnano le nostre stampe, sapere come leggere un attestato e capirne quali siano le informazioni minime che deve possedere ... Ovviamente una certificazione di un servizio online potrà essere di qualità e non di originalità, la certificazione di una galleria potrà essere di originalità e non di qualità, solo lo stampatore potrà fare una certificazione di qualità e originalità ... |
| inviato il 24 Gennaio 2022 ore 11:29
Molto chiaro, grazie |
| inviato il 12 Agosto 2022 ore 12:32
ottima spiegazione chiarificatrice che non da adito a equivoci |
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