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Fotografare lontano ...


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avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 15:53

Quasi tutti noi per avere uno stimolo per fotografare, oltre a quello di usare le nostre costose attrezzature, ricorrono al viaggio.
Più la metà è lontana, più ci galvanizziamo immaginando di riportare meravigliose fotografie, più forte sarà la delusione al ritorno . Le foto risentiranno della nostra superficiale conoscenza dei luoghi e degli abitanti del posto, il breve periodo ci impedirà di stabilire relazioni sociali ecc. Cosi fotograferemo paesaggi e monumenti, quasi sempre appiattiti dalla luce delle ore centrali , ottenendo foto simili a miliardi di altre.
Nelle gallerie di questo sito propongo la creazione di una galleria "il posto in cui abito" che dovrebbe essere ben diversa dall'anglofona "street" e attinente a paesaggio e ritratto ecc.
Il posto in cui abitiamo dovrebbe essere da noi ben conosciuto in modo da avere le migliori premesse per fare buone foto.
In città grandi come Roma l'argomento potrebbe ridursi a "il quartiere in cui abito"

Se non riusciamo a fare buone foto in posti che conosciamo benissimo, come possiamo sperare di farle in posti sconosciuti ?

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 16:56

Perché una foto "lontana"dovrebbe valere meno di una foto del quartiere dove abitiamo?
Perché la ricerca, la fatica di organizzare, il tempo per raggiungere il tanto luogo sperato non dovrebbero essere dei valori aggiuntivi alla foto che facciamo?

Per il mio modo di vedere viaggio e fotografia sono intensamente correlate e arrivare al posto agognato mi da un enorme soddisfazione.

Cartoline?..e chissenefrega, ma perché se invece fotografo la stazione di benzina sotto casa sono un grande artista?

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:02

Peda, condivido.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:20

Ho ricominciato a fotografare proprio in questi ultimi due anni nei quali, per varie ragioni, mi è particolarmente difficoltoso allontanarmi da casa.
Le mie ultime foto sono state fatte quasi tutte in posti raggiungibili a piedi da casa in 20 minuti.

avatarjunior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:25

Condivido e apprezzo l'intuizione dell'autore del topic: trovare il viaggio nelle strade che percorriamo tutti i giorni, può restituire composizioni nuove. Prima di tutto per chi scatta, poi per chi le guarda.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:26

Mi spiego meglio: se non riuscite a fare la scala di Do sul pianoforte perché pensate che acquistando uno spartito di Chopin suonereste meglio ?

Non sto dicendo che viaggio e fotografia non sia un buon connubio, anzi spesso si viaggia per il gusto di fotografare=usare le attrezzature, ma sostengo che è vano aspettarsi risultati migliori di quelli che si potrebbero ottenere sotto casa.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:39

Non vedo perché il luogo debba essere una discriminante così importante.

Anch'io mi spiego meglio: se un fotografo si interessa al gufo della Kamchatka questo suo "documentario" vale meno se prima non ne ha fatto uno sul piccione della sua città?

Secondo me bisogna scindere un po' le questioni.

A molti amatori, io per primo, non interessa smuovere coscienze o diventare artisti, con la fotografia si divertono, passano il tempo, si rilassano.
Questo avviene ovunque ma penso sia abbastanza logico che in luoghi lontani questo possa essere ancora più premiante.

Altri autori, preferiscono lasciare un proprio segno, per far ciò ci vuole studio, tanta pratica, provare e riprovare e conoscere estremamente bene quello che si andrà a documentare.
Questo processo che avvenga sotto casa o a 1000km da casa non cambia nulla, se non il maggior dispendio di energie per raggiungere il luogo lontano.

user204233
avatar
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:41

"Abitare la metropoli" di Gabriele Basilico a me ha colpito molto, credo che il rapporto con la propria città d'appartenenza sia importantissimo per l'identità di una persona... voler veicolare ad altri, anche solo parzialmente, questo rapporto, penso possa essere un grandissimo stimolo per ogni fotografo.


avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 17:51

Beh, posti lontani o inconsueti possono essere uno stimolo: luci nuove, forme nuove, persone diverse. Esempio stupido: io vivo vicino a un lago prealpino, circondato da montagne. Il sole basso sull'orizzonte come potrebbe esserci al mare non c'è praticamente mai e quindi una vera luce laterale neppure. D'altra parte chi vive in mezzo alla pianura padana non avrà mai sotto gli occhi quella massa d'acqua dai colori sempre differenti che è un lago. Ovvio che se ci scambiamo di posto avremo entrambi nuovi stimoli.
Però io sono molto lento di comprendonio. Se vado a fare una gita di un solo giorno in una città sconosciuta molto probabilmente farò foto piuttosto banali e insignificanti, specie se sono in compagnia di persone che vogliono "vedere tutto" e se si fermano in una piazza più di cinque minuti si annoiano. Inoltre capiterà raramente, stando in un posto sconosciuto per un solo giorno, di essere al posto giusto quando c'è la luce giusta.
Quindi è probabile che un tipo come me le foto migliori le faccia vicino a casa, o in posti nei quali è già stato, piuttosto che in posti completamente nuovi.

user204233
avatar
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 18:06

Beh, posti lontani o inconsueti possono essere uno stimolo: luci nuove, forme nuove, persone diverse.


Ma difatti una cosa non esclude l'altra e non credo ci sia qualcuno che voglia "demonizzare" chi lega la fotografia al viaggio, come mi auguro non cia qualcuno che voglia "demonizzare" approcci più "stanziali".

Eppure mi è capitato (non qui eh...), io scatto da pochissimo, di ricevere indicazioni del tipo: "no, se viaggi poco, puoi anche orientarti su una compatta, altro non servirebbe".

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 18:15

Il viaggio in Kamchatka cui fra il serio e il faceto accennava poc'anzi Peda io me lo sogno da bambino, letteralmente, ma a tutt'oggi, purtroppo, ancora non me lo posso permettere.
Onestamente non posso permettermi neppure viaggi di ben più breve cabotaggio ragione per cui, da tempo ormai, le mie fotografie vengono impressionate quasi tutte in un raggio di un chilometro da casa mia! Eeeek!!!
Alle volte, lo confesso, mi piacerebbe andare in un posto dove basta gettare la reflex in aria per riportare a casa fotografie memorabili ma alla fine, visto che in genere riprendo dei particolari piccoli, per non dire insignificanti, me ne frego e non ci penso più ;-)

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 18:20

Insomma chi si contenta gode... e io sono uno che si accontenta Sorry

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 18:21

I viaggi fanno bene all'anima, per la fotografia è più complicato.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 18:30

"Quasi tutti noi per avere uno stimolo per fotografare, oltre a quello di usare le nostre costose attrezzature, ricorrono al viaggio.
Più la metà è lontana, più ci galvanizziamo...."

Non per tutti è così.

Io ho viaggiato moltissimo sul pianeta, per 40 anni, ho all'attivo alcuni giri del mondo, e non sono stato in pochi Paesi al mondo, viaggiavo per lavoro, e sono un fotoamatore: le mie foto a giudizio mio migliori le ho fatte vicino casa, in luoghi che conosco benissimo.

Per me la fotografia è molta meditazione ed in viaggio, semplicemente, i ritmi sono troppo veloci per il mio modo di fotografare, mentre vicino a casa io con calma studio la luce, studio la scena, studio la gente, osservo con cura tutto, e se vado su di un sito, e se la luce quel giorno non va bene, poi ci ritorno quando la luce è migliore etc.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2022 ore 18:42

Sono favorevole a fotografare sotto casa e a cercare di guardarlo sempre con occhio nuovo e curioso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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