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Soundbase & Soundbar part III


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avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 12:50

Diffusori con risposta da 10 a 45000 Hz proprio non esistono, e se esistessero non servirebbero perché le frequenze oltre i 20000 Hz non vengono udite dall'orecchio umano, mentre quelle al di sotto dei 16-20 Hz, sono di fatto delle vibrazioni anch'esse non udibili.
Siccome i diffusori in genere sono usati per riprodurre musica, ha senso che riproducano le frequenze emesse dagli strumenti musicali, intendendo con questo termine tutti gli "attrezzi" usati per produrre musica.
Un buon tweeter in genere arriva "bene" almeno fino a 16000 Hz, che è sufficiente, anche perché oltre non c'è molta roba e gran parte di noi neanche la sentono.
La riproduzione dell'estremo inferiore è più complicata, perché occorrono grandi altoparlanti, in grandi volumi e parecchia potenza elettrica se si vuole arrivare abbastanza in basso a livelli sonori naturali.
La risposta in frequenza dei diffusori riportata ad 1 watt ad 1 m, non è significativa, perché gran parte degli altoparlanti commerciali non è in grado di replicarla a livelli maggiori, che sono quelli di un normale programma musicale, a parte che anche al livello basso della misurazione, spesso già i 50 Hz sono attenuati di parecchi decibel.
Se si analizza la risposta di un diffusore salendo di livello, si vede che a potenze elevate, non viene mantenuta la linearità, specialmente all'estremo inferiore dove il livello tende a calare, ed in compenso aumenta di molto la distorsione.
Il mio impianto casalingo, che dispone di un 10" professionale B&C in un volume molto grande, caricato in doppio reflex, arriva a 50 Hz flat anche a piena potenza ed a 40 Hz con una leggera attenuazione, poi scende inevitabilmente, ma preferisco così piuttosto che inseguire i 20 ed i 30 Hz non reali. Quando leggete di roba che arriva a 30 Hz con conini ridicoli, diffidate.
Poi, ad essere sinceri, le frequenze così basse sono presenti molto raramente, tipo alcuni organi (ma sono pochi), hanno una canna che riproduce i 16 Hz, su qualche disco sono riprodotte delle frequenze molto basse, per esempio nel brano Yulunga dei Dead Can Dance c'è una nota a 30 Hz riprodotta molte volte, ma sono casi rari e difficilmente c'è qualcosa di importante sotto i 40-50 Hz.
I diffusori HiFi "normali", a seconda delle dimensioni e del costo, riescono in genere a mantenere una risposta in frequenza abbastanza lineare tra i 50-100 fino ai 16-20 kHz, naturalmente fino ai livelli che sono in grado di riprodurre senza sforzo.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 14:16

Riguardo ai suoni c'è da dire poi che uno strumento musicale, quando emette una nota, es. il "famoso" LA a 440 Hz, non emette solo questa frequenza ma anche delle frequenze multiple (es. 880, 1760, ecc ...) che sono dette armoniche della frequenza fondamentale. La composizione di tali armoniche, genera il timbro dello strumento, motivo per cui un piano, un violino ed una tromba, se emettono la stessa nota, suonano però in maniera diversa e ben riconoscibile.
Questo significa che oltre ai 30 Hz di Yulunga che ho citato prima,vengono emesse anche delle armoniche e quindi, se il diffusore non è in grado di riprodurre la fondamentale, potrà però far sentire le varie armoniche. Siccome il cervello umano tende ad "immaginare" e ricostruire quello che non c'è ma ci dovrebbe essere, anche in assenza della fondamentale, esiste la percezione di questo suono. Quella che ho appena fatto in maniera un po' casareccia, è la spiegazione del fenomeno della fondamentale mancante.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 14:34

Riguardo alla riproduzione dei CD audio e della musica liquida.
Il CD audio è nato parecchi anni fa ed il suo protocollo prevedeva la riproduzione "al volo", con quello che passava il convento negli anni '80. Si pose il problema di cosa fare in caso di errori di lettura del sistema laser. Il metodo di registrazione aveva solo un minimo di ridondanza che potesse minimizzare gli errori di lettura ed erano impensabili buffer di grande dimensione che potessero impedire l'interruzione del flusso e quindi della riproduzione musicale.
Insomma per dirla con parole semplici, un lettore CD audio, davanti ad un errore dovuto ad una vibrazione o ad un danneggiamento della superficie del dischetto, se non riesce a recuperare il contenuto esatto dei dati, inventa. Se poi il "buco" è troppo grande per inventare, interromperà la riproduzione.
Non c'è niente da fare, tutti, ma proprio tutti i lettori CD audio, per riportare il logo compact disc cd audio, devono rispondere alle specifiche del red book, che stabiliscono formati e protocolli dei dati.
In passato ho fatto delle prove con il lettore CD Nad che avevo, interponendo tra l'apparecchio ed il piano di appoggio, dei supporti che potevano intervenire sulla trasmissione delle vibrazioni. Alternando gommini morbidi e punte in ottone, ottenni dei risultati opposti sul suono, risultati pienamente udibili anche da mia moglie, che usavo come tester in quanto inconsapevole delle seghe mentali che si fanno gli audiofili.
Queste differenze significavano che il sistema di lettura laser era influenzato dalle vibrazioni indotte nell'ambiente.
Il riversamento delle tracce audio tramite lettore del computer, se effettuato con software che garantiscono il bit perfect, come può essere EAC oppure i tanti software Linux che usano cd paranoia (il nome è già un programma), garantisce il trasferimento esatto del contenuto del dischetto. Una volta copiati i file sull'hard disk, la qualità della riproduzione dipende solo da come viene effettuata la conversione dal digitale all'analogico.
Personalmente, ho ottenuto risultati udibilmente migliori rispetto alla riproduzione dei cd tramite il laser del cd player.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 14:43

@ Al_Monroe
Xubuntu, rispetto ai sistemi Windows recenti (intendo da 7 in avanti), è significativamente più veloce, quindi se hai installato correttamente, dovrebbe camminare in maniera decente.
Se invece hai un computer antidiluviano con XP, beh, non puoi aspettarti miracoli.
Naturalmente, se mi dai i dati tecnici del computer e la versione di Xubuntu installata, posso essere più preciso.
Per rippare i CD su Linux, ci sono diversi software, potresti usare Asunder, per esempio, reperibile sul software ufficiale di Ubuntu.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 14:58

Volendo riprodurre musica liquida, meglio passare da un DAC (ad esempio il più volte citato Topping E30) oppure, se il lettore CD ha la porta USB (come nel mio caso; si tratta di un Marantz CD 6003) meglio collegare una sorgente (chiavetta USB, ecc.) a tale porta?

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 15:20

@Al_Monroe
La qualità audio di un mini HiFi da 200 € è paragonabile a quella di una coppia di mini diffusori attivi (tipo le Lonpoo) da 100 € ed un dac economico da 20 €, non certo a quella di una coppia di monitor attivi da 400 € ed un dac buono come il Topping E30.
Il fatto che il segnale sul digitale ottico sia basso è strano, trattandosi di un segnale appunto digitale, non dovrebbe verificarsi, e sono propenso a pensare ad un difetto del mini HiFi.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 15:31

@Diebu
Per musica liquida si intende l'ascolto di tracce audio riversate su hard disk, tradizionale, ssd o altro non fa differenza, includendo anche un pen drive usb, escludendo quindi il passaggio per il cd audio letto dal laser.
Tutta la musica digitale, per essere ascoltata da noi umani, deve necessariamente convertita da un DAC che significa Digital (to) Analog Converter.
Che si usi un DAC separato, oppure quello incorporato in un CD player, concettualmente non fa differenza.
Venendo al caso particolare, il CD 6003 è un apparecchio di una dozzina di anni fa. Allora era considerato un buon prodotto, credo che costasse sui 400 €. Dati i progressi nel campo dell'elettronica, ritengo che un dac moderno odierno sui 150 €, come il topping e30, lo surclassi abbondantemente.

user28666
avatar
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 15:40

Fileo, citavo quelle frequenze come numeri a caso ( e l'ho pure scritto) per dire che senso ha andare oltre i limiti percepibili di una persona che non è più bambini ;-)

Quindi hai già risposto dicendo che ci si può fermare ai 16Khz in alto e 40 Hz in basso (circa eh).
Però quali sono le altre caratteristiche da guardare e quali i valori già buoni per questi?

Riguardo al livello di uscita ottica della TV, questa non ha possibilità di essere aumentata usando il telecomando ;-)
Io credevo anche che il livello fosse determinata e fissa dal livello della registrazione del brano musicale o del film.
Ebbene collegando uscita ottica della tv al trasmettitore BT mi produce un certo volume (piuttosto basso perché devo alzare abbastanza il volume delle cuffie BT in ricezione).
Invece se lo stesso brano MP3 lo faccio suonare al lettore blueray e collego questo al trasmettitore BT, l'audio che sento in cuffia è molto più alto e bello.
Quindi Al_Monroe, se senti basso il volume potrebbe essere colpa del tuo TV.

avatarsupporter
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 15:52

In alcune TV (Sulla mia Bravia è così) il volume dell'uscita ottica digitale è regolabile dal Menu Uscita Audio.
Ma non coi tasti del volume ovviamente, si fissa un parametro che è regolabile ma da Menu.
Che io sappia poi il segnale dell'uscita SPDIF, ottica, va impostato su PCM.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 15:54

Il livello del segnale prodotto alle uscite di un apparecchio può variare, e dipende da come questo è realizzato.
Il controllo di volume serve anche a questo. Naturalmente se il livello è troppo alto può portare a saturare l'ingresso dell'apparecchio a cui è collegato, causando distorsione, oppure se è troppo basso può peggiorare il rapporto S/N o si può arrivare addirittura all'impossibilità di raggiungere un livello adeguato.
Naturalmente, non potendo vedere e sentire gli apparecchi in oggetto, non sono in grado di dare un giudizio.
Avere una risposta in frequenza 40-16000 Hz flat a volume elevato con poca distorsione, sarebbe da metterci la firma.
Nella realtà questo si verifica molto raramente, anche perché spesso, i dati di targa vengono riportati in maniera poco chiara, non specificando i vari parametri.
Es. la risposta in frequenza dovrebbe specificare entro quanti dB, a che livello e con che percentuale di distorsione. Anche la potenza degli amplificatori è spesso data in maniera aleatoria: continua o di picco? con che percentuale di distorsione? su tutta la banda di frequenze oppure a 1000 Hz? ecc ...
E queste sono solo le due misure più "facili".

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 16:01

Fileo, ho anche un lettore Bluray Sony UHP-H1 (molto più recente del Marantz) dotato di porta USB, secondo te:
- meglio collegare sorgenti USB al Sony UHP-H1 o al lettore Marantz (finché non compro il TOPPING E30)?
- quando avrò il Topping E30 meglio collegalrel al lettore Bluray Sony o al Topping E30?

Scusa per le numerose (e da neofita) domande,

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 16:50

La qualità di riproduzione dei vari apparecchi dipende dal DAC, ma anche da come questo è implementato, quindi non è possibile sapere a priori quale combinazione suonerà meglio.
Il Marantz è più vecchio, del BR Sony ma è un apparecchio più "audiofilo", poi è solo l'ascolto a stabilire quale sia più soddisfacente come suono.
Sulla carta il Topping dovrebbe essere superiore perché monta un chip molto ben considerato (AK4493) e di produzione recente. Potrai fare anche delle prove con i due lettori usati solo come meccanica, collegandoli al Topping, per vedere i cambiamenti del suono e quale dei due suoni meglio, nel riprodurre i cd audio. Tieni presente che in questo caso ci sono le problematiche legate alla meccanica di lettura, che potrebbe darti risultati diversi, lasciando invariato il circuito di conversione, eseguito dal topping.
In ogni caso ritengo che la combinazione migliore sia quella del topping che riproduce le tracce estratte (per bene) dal cd audio.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 17:11

Aggiungo una spiegazione sulla qualità della musica liquida con i vari sistemi di computer.
Io, si dovrebbe intuire dall'avatar, sono un linuxiano e i computer che tengo in casa usano al 99% sistemi Linux, lasciando Windows a quelle poche applicazioni che non girano su Linux.
Ho iniziato ad ascoltare musica sul computer parecchi anni fa, ai tempi di Windows XP. Allora la differenza audio tra i due sistemi era enorme e dipendeva da come il K mixer di XP (mal)trattava i segnali audio.
Con il tempo le cose sono migliorate per windows, ma comunque ci possono essere casi in cui la riproduzione musicale non è ottimale.
Tutti i SO, tendono ad uniformare i segnali audio da trattare, normalmente convertono tutte le tracce in un unico formato, in genere 44,1 KHz e 16 bit, che è quello del cd audio. E' quello che fa Windows, è quello che fa Linux con il suo server audio (Pulseaudio) e suppongo sia quello che avviene anche nei Mac.
Questo significa che se avete una traccia in HD, esempio 96 kHz e 24 bit, questa verrà ricampionata dal SO a 44,1/16 e poi inviata al dac collegato in usb.
Io ho usato per anni un dac senza display e notavo che la riproduzione tramite player grafico (Clementine) suonasse peggio rispetto ad un altro sistema (MPD). Quando ho montato il Topping, mi sono accorto che il display restava fisso su 44,1, mentre con MPD venivano riportate le frequenze diverse. Questo succede perché Clementine lascia fare a Pulseaudio che ricampiona la traccia e, attenzione, lo fa anche se questa è già a 44,1, e lo fa discretamente male, visto che con MPD, che invece usa l'interfaccia grafica principale di sistema (ALSA) suonano meglio tutte le tracce. Alla fine ho risolto installando Strawberry che è un player simile a Clementine, ma permette di inviare direttamente al DAC il segnale pulito, e far fare a quest'ultimo il lavoro per cui è stato comprato.
Questo è solo un accenno, perché l'argomento è abbastanza complesso.

user28666
avatar
inviato il 20 Gennaio 2022 ore 22:29

Se su Windovz invece di usare il player nativo si usa VideoLan? So che questo SW c'è anche per Linus ;-)
Tnx

avatarsupporter
inviato il 21 Gennaio 2022 ore 7:48

Su Windows va bene Foobar 2000

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