| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 15:59
Mille volte la mia preferenza all analogico |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:10
@Giancarlo
Come forse ricorderai già in un'altra discussione in cui avevi messo il link del tutorial di Furlan avevo affermato che esso non esplicitava nulla di nuovo.
Come è stato già detto da tanti prima di me la conversione al B&W può essere fatta con tante diverse tecniche e a mio avviso ognuno ha ragione nello scegliere il metodo a lui più congeniale.
Segnalo qui un buon corso, economico ed ora in offerta:
www.momosonline.com/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypag
Anche il metodo Gorman-Holbert e le azioni che ne hanno ricavato Olivotto e Luca Negri, già citate da Illele hanno un loro perché e probabilmente consentono un controllo un pochino più preciso rispetto al notissimo Silver Efex Pro.
Come è del tutto ovvio che per perfezionare i risultati sia necessario spesso e volentieri lavorare diversamente sulle zone, come ha ben suggerito Pollastrini e come fa abitualmente chi usa le maschere zonali e quelle di luminosità (magari avvalendosi di un comodo pannello tipo il TK8 di Tony Kuiper).
Insomma, ce n'è per tutti i gusti e, come giustamente dice sempre Pollastrini, alla fine quel che conta è il risultato.
Il ricorso al metodo Lab, comunque, è uno di quei metodi che mi convince meno.
Discorso del tutto diverso, invece, è quello delle macchine munite di sensore monocromatico (la prima era stata una Kodak carrozzata Nikon e ora pare stia per uscire una Pentax K3 mono). Con questa soluzione si perde qualcosa (ad es. non puoi dosare i toni in base ai colori della scena e a questo fine sei costretto a usare i filtri di contrasto di antica memoria), ma si guadagna, e parecchio, sotto altri aspetti. Sbaglia di grosso, poi, chi dice, come Pollastrini (che afferma di conoscere la Monochrom ma che in realtà non ne ha la dovuta esperienza), che con essa si hanno velocemente e facilmente risultati buoni corrispondenti ad un profilo stabilito da un tecnico tedesco.
Non è che noi utenti della Monochrom sparsi nel mondo siamo tutti così sprovveduti. Il fatto che Leica si sia buttata in questo settore (ma non per prima), che altri stiano per farlo, che esistono da tempo dorsi digitali professionali con sensore monocromatico dovrebbe probabilmente indurre ad una più ponderata riflessione su vantaggi e svantaggi di questo sistemi.
Con questi si deve anzitutto esporre con molta maggiore attenzione e, poi, dedicare molto, ma veramente molto, tempo alla post-produzione, soprattutto se li si usa per la paesaggistica e l'architettura, o con illuminazioni comunque problematiche, curando in particolare e differentemente il trattamento delle diverse zone tonali. Ma non mi dilungo oltre su questo argomento che porta fuori tema e che, come recentemente riscontrato in altre discussioni, pare dover dare necessariamente adito in questo Forum a scontri, polemiche e a volte persino insulti.
|
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:15
Ps non olet... |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:37
"Mille volte la mia preferenza all analogico"
Sui gusti non si discute.
Pellicola e digitale portano ad immagini diverse, praticamente in tutto.
Se uno ama la resa della pellicola, dovrebbe, a mio personalissimo avviso, fotografare in analogico a pellicola, colore o B&N che sia, perché andare a cercare di simulare la resa della pellicola con il digitale, fargli scimmiottare la pellicola, se uno è un bravo Fotografo, non lo soddisferà mai.
Ogni tecnologia ha le sue peculiarità, e cercare di travisarle non porta mai a risultati, sempre a mio giudizio personalissimo, decorosi.
Il digitale permette di tenere sotto controlo praticamente tutto dell'immagine, mentre a pellicola non lo si può fare con la stessa precisione, ci si va vicino, abbastanza vicino, ma non così con precisione e ripetitività del digitale, e per fare quei lavori lì a pellicola sono da mettere in conto rotture di maroni a dir poco galattiche, difficili, lunghe ed anche costose, in digitale è tutto più facile, più preciso, più ripetitivo ed anche molto meno costoso. |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:43
Sono cose diverse |
user126294 | inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:46
Il bello del digitale e che se vuoi la grana ce la metti, se non ti piace la togli.... Oppure aggiungi più bianco o più nero...... La foto comunque a mio parere dev'essere predisposta per la conversione o già pensata in fase di scatto ad essere convertita.
Giuliano |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:51
. |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:54
"Comprarsi una fotocamera che ti fa essa il B&N, tipo la Monochrom, significa far decidere a qualcun altro quello che dovresti decidere tu, ossia la profilazione del B&N dal colore, l'associazione dei toni di grigio ai diversi colori.
Idem per software tipo Silver Efex Pro e simili, qualcun altro decide per te la profilazione, il B&N te la fa qualcun altro e tu hai solo un margine di manovra molto limitato una volta che applichi il profilo di conversione deciso da qualcun altro."...comprarsi una monochrom onestamente non so se abbia senso. Probabilmente chi lavora con le immagini monocromatiche potrebbe trarne dei vantaggi. Riguardo Silver e l'utilizzo dei plugin in genere sono perfettamente d'accordo (sicuramente molto utili per chi non è in grado di ottenere lavori validi con PS o LR ). Resto dal parere che solitamente servono pochi passaggi per ottenere immagini monocromatiche ben fatte. |
user126294 | inviato il 09 Gennaio 2022 ore 16:57
La base te la da silver efex, poi decidi tu come customizzare
Come tutti i software.
Giuliano |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 17:04
Io faccio per un 80% almeno b/w e sono solito usare LR (versione molto vecchia, comunque) e Nik.
Da quando ho preso Luminar AI però sto sperimentando conversioni utilizzando le LUT, che permettono di mantenere il controllo completo sui singoli colori, luminance etc e mi sembra che il metodo abbia buone potenzialità |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 17:09
Gian Carlo grazie.
Ho settato i tuoi controlli sui colori ed ora ottengo dei B/N più neutri.
Sei stato prezioso.
Grazie mille!  |
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 18:06
“ DxO di base me la da così Eeeek!!! „
“ Gian Carlo, anche a me viene così su C1, ho fatto la prova ora. „
Il file di partenza a colori non è come penso dovrebbe essere, cioè con valori RGB o 0 o 255 in modo che i colori siano B,R,M,G,C,Y.
Ho modificato i colori e la conversione di C1 base ha già una scala abbastanza ben sfumata; dato che ogni cursore agisce solo su un colore/grigio, si possono facilmente regolare in modo da avere salti di grigio tutti uguali.
Però non saprei se ricercare una regolazione base che renda la scala uniforme sia la cosa migliora da fare.
|
| inviato il 09 Gennaio 2022 ore 18:38
"Sbaglia di grosso, poi, chi dice, come Pollastrini (che afferma di conoscere la Monochrom ma che in realtà non ne ha la dovuta esperienza), che con essa si hanno velocemente e facilmente risultati buoni corrispondenti ad un profilo stabilito da un tecnico tedesco."
Il profilo di conversione della gamma cromatica del mondo in toni di grigio, con una Monochrom, non te lo fai da te , non li scegli tu i vari parametri di sensibilità RGB per ogni singolo colore, come ben ti spiega il filmato di Alessio Furlan postato in introduzione da Gian Carlo F.
Quella scelta l'ha fatta chi ha profilato la fotocamera, e tu non ci puoi far nulla dopo lo scatto.
Puoi correggere l'immagine del mondo fotografato mettendo dei filtri colorati davanti all'obiettivo, come si faceva a pellicola, ma come si fa con la pellicola, il profilo di sensibilità ai colori della pellicola tu non lo puoi cambiare una volta scelta la pelicola, l'ha deciso e realizzato il costruttore della pellicola, e per la Monochrom, il tecnico della Leitz che ha profilato la fotocamera.
A pellicola, per cambiare la profilazione del B&N, si cambiava semplicemente la pellicola, ma se ti compri la Monochrom, quel profilo non lo cambi, ti becchi quello che ti rifila il tecnico Leitz, è come se a pellicola tu non potessi cambiare la pellicola B&N della tua fotocamera, salvo trovarne una perfettamente uguale come profilo ma di sensibilità diversa, ASA diversi, solo quello puoi fare.
Tu non sai mica come funziona una fotocamera che scatta solo in B&N, altrimenti non scrivevi quello che ti ho citato sopra e che hai scritto tu: il filmato di Furlan te lo spiega bene, ad ogni colore ci va associato un ben preciso tono di grigio che sceglie chi fa il fotoritocco in base alle sue esigenze.
Ed è prorio qui, sulla scelta del profilo, che viene fuori il buon "bianconerista", perché applicare il solo criterio numerico non porta a risultati veramente buoni.
La conversione in B&N, in Fotografia, e dunque la profilazione del B&N, è come il WB, il bilanciamento del bianco, non basta farlo bene numericamente, perché può darsi benissimo che introdurre una dominante cromatica giovi molto ad una fotografia, la renda migliore.
I numeri di Furlan, il suo profilo è giusta e corretto, ma non è detto che porti al B&N più adatto ad una certa immagine, al B&N migliore per quella immagine.
Il tecnico Leitz, ha fatto un buon lavoro, ma se usi la Monochrom, usi il B&N fatto da un altro, non da te, è un B&N standard, sul quale hai poco margine di manovra: nulla vieta di usare profili altrui, la cosa è comunque lecita e legale, moltissimi lo fanno.
Ma così facendo si limitano nella qualità d'immagine, intesa anche come adattamento della parte grafica al contenuto artistico, al messaggio che la fotografia deve dare all'osservatore: quello lo deve fare il Fotografo, e se è bravo, non usa la base di conversione creata da un altro, non basta.
Io dico sempre che le fotocamere che scattano in B&N, tipo la Monochrom, sono fatte per gente che di fotoritocco non ci capisce molto, e soprattutto che nemmeno sa come si fa un buon B&N in digitale: con quello che hai scritto, tu non fai altro che confermarmelo, non sai come funziona il B&N in digitale. |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
