| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 8:46
"Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, ..."
In Fotografia esiste poi una Verità Assoluta: in una fotografia conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, e quello che non si vede, non conta assolutamente nulla, zero.
Vedere un fotografia e riuscire a capire con quale attrezzatura è stata fatta, è come vedere un buco in un muro e riuscire a capire con quale marca di trapano è stato fatto.
E poi bisogna considerare che l'intelligenza non è uniformemente distribuita, per nulla, è solo un tratto somatico, come la forma e la lunghezza del naso o il colore degli occhi o dei capelli, qualcuno, ahilui, ce ne ha di meno della media.
Io poi ho visto uomini sposare dei mostri e delle arpie e viverci felici, e poi vendono anche le bambole di gomma, evidentemente qualcuno le usa e gli piace portarsele a letto.
Dunque non ci vedo nulla di strano se oggi uno fotograficamente si trova a suo agio con un trabiccolo fotografico qualsiasi esso sia, nella fattispecie una qualche Leica M o un qualche altro trabiccolo. |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 8:48
(((Con il biancoenero tutto è possibile; è la personalità dell'autore che domina la scena.
Se invece si utilizzasse Velvia con ottiche mediocri, si avrebbero foto mediocri...se non pessime.
Se invece si utilizzassero ottiche mediocri con il sensore, potrebbero scaturire ottimi files.)))
Noctilux
non mi è chiaro perché col BN , di cui sono un fautore, debbano venir fuori dei capolavori e dal colore no. E perché un Haas con un ottica mediocre avrebbe prodotto schifezze.
Il famoso HC Bresson usava un'attrezzatura che il 99% dei fotocxxxoamatori proverebbe ribrezzo a sfiorarla con le dita, eppure le sue foto sono ancora molto apprezzate. Sarà perché sono in BN con le mediocri pellicole d'epoca ?
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| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 9:01
"....non mi è chiaro perché col BN , di cui sono un fautore, debbano venir fuori dei capolavori e dal colore no. E perché un Haas con un ottica mediocre avrebbe prodotto schifezze..............................."
Basta tenere ben presente quello che disse un noto personaggio inglese del passato: il contenuto di Intelligenza del pianete Terra è un invariante, mentre la popolazione....................... è in forte aumento.
Leggendo certi interventi, a ma sorge forte, fortissimo il dubbio che avesse proprio ragione.
Usando le parole di un mio conterraneo: "non ragioniam di lor, ma guarda e passa.", ovvero la gente va valutata prima di dargli la nostra attenzione. |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 9:04
“ De gustibus... il pensiero di Ivan, pur rispettabilissimo, è di poco conto: buono solo per voi digitalisti..
Noctilux „
@Alessandro Pollastrin anche io non ci trovo nulla di strano se uno si trova a suo agio con un trabiccolo fotografico piuttosto che con un Iphone 13, è il Sig. Noctilux l'unico a non è assolutamente d'accordo. |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 9:08
"è il Sig. Noctilux l'unico a non è assolutamente d'accordo."
Usando le parole di un mio conterraneo: "non ragioniam di lor, ma guarda e passa.", ovvero la gente va valutata prima di dargli la nostra attenzione, il tempo è il bene in assoluto più prezioso che abbiamo. |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 9:29
Coi cellulari, quelli bravi ci fanno ottime fotografie.
Chi ha cervello ed ha senso artistico, fa belle, ottime foto con tutto, l'attrezzatura è del tutto irrilevante in foto non meramente tecniche.
La Leica M, è solo una fotocamera come altre centinaia, non ti fa fare foto migliori o peggiori di altre oggi in digitale.
In digitale conta molto di più la fotocamera dell'ottica per la qualità finale della fotografia, ed i sensori sono gli stessi per tutte le marche, cosa che ha portato ad un livellamento delle prestazioni, di tutto, Reflex, ML, di qualsiasi marca esse siano.
Ai tempi della pellicola, quando non c'era il fotoritocco, l'ottica faceva tutta la fotografia, le ottiche Leitz erano ottime, non migliori delle Zeiss, ma migliori delle giapponesi, e sulle giapponesi la differenza si vedeva, ma oggi non più.
Parlare di colori, dominanti cromatiche, etc, di ottiche fotocamere oggi, col livellamento tecnico che c'è, anche sulle ottiche, con sensori a caratteristiche tutte uguali ed oltretutto col fotoritocco digitale (quando ti fai i profili da te, etc,) è parlare del niente, senza usare parole forti.
Se uno non ci capisce niente di digitale, allora va a cercare i colori della fotocamera o dell'ottica diversi dagli altri senza sapere che tutto ce lo possiamo fare come ci pare a noi e che le pellicole, tecnicamente, erano dei pattumi neri e fortemente puzzolenti rispetto ai sensori odierni, la qualità, anche del B&N, a pellicola, era, ed è, vilissima rispetto a quella del digitale fatto bene.
......................non ragioniam di lor, ma guarda e passa. |
user77830 | inviato il 30 Gennaio 2022 ore 10:02
Giulia88“ Sinceramente questa dicotomia così netta credo sia del tutto fuorviante. Non penso che l'equazione analogico=Fotografo capace sia sempre vera così come appare forzata l'equazione digitale=principiante...
Poi, rispetto tutti i pareri per carità.
E lo dico da fotografa amatoriale, nata con il digitale che ho successivamente abbandonato per fare solo analogico, principalmente medio formato, ma anche 135 ed anche Leica, R ed M. Ed in camera oscura mi muovo benissimo. Ma non mi sento migliore per questo. „
La storia insegna.
Il digitale, grazie alla immensa facilità di utilizzo ed alla immediatezza di realizzo, ha permesso a miliardi di persone - totalmente ignoranti relativamente la pellicola - di potersi proporre nella acquisizione di ogni genere di scena proponendo, peraltro, ottimi files: vedere tutte le pagine di tutti i forum presenti sul WEB.
Quando, invece, esisteva solo la pellicola quale unico supporto per fermare il tempo, i fotografi erano decisamente pochi ed altrettanto pochi d'essi producevano grandi fotografie.
Perciò, ci vuol davvero poco sapere che fare pellicola è molto...ma molto più complesso ed impegnativo che fare con il sensore.
Infine...cara Giulia - piacere di conoscerti - tu, inconsciamente, non ti senti superiore allo smisurato esercito del sensore: forse, ma certamente lo sei...lo siamo tutti noi fotografi della pellicola: la storia insegna.
Io posso permettermi di proporre tali trincianti considerazioni - ovviamente insopportabili per la massa eterogenea dei digitalisti - poiché, a volte, pure io..per rilassarmi, per divertirmi, per sorridere e per ironizzare su me stesso...mi concedo al sensore.
Per la cronaca, posseggo due dei migliori corpi digitali: Nikon D850 - assolutamente portentosa - Sony Alpha R||| sulla quale applico ogni genere di ottica in mio possesso: Leica M - Leica R - Nikon AI/AIS/AFD - Zeiss/Contarex - Zeiss/Hasselblad.
Percui, tutti possono pensarla come credono, ma la storia siamo noi pellicolari.
Dulcis in fundo: una qualsiasi stampa fotografica analogica da pellicola possiede grande valore in quanto unica!
Una pur bellissima bella stampa digitale da sensore vale davvero poco: E' storia anche questo.
Noctilux |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 10:05
“ le pellicole, tecnicamente, erano dei pattumi neri e fortemente puzzolenti rispetto ai sensori odierni, la qualità, anche del B&N, a pellicola, era, ed è, vilissima rispetto a quella del digitale fatto bene. „
Beh, certo che uno che scrive questo, non si presenta proprio bene...
Svilire un metodo rispetto ad un altro non è per niente carino. Se poi si basa sul nulla totale, si rischia anche di fare brutte figure...
Ricordiamoci che gli assolutismi non vanno bene in nessun caso. |
user77830 | inviato il 30 Gennaio 2022 ore 10:15
Alessandro Pollastrin “ Vedere un fotografia e riuscire a capire con quale attrezzatura è stata fatta, è come vedere un buco in un muro e riuscire a capire con quale marca di trapano è stato fatto. „
Forse trascuri un fatto: per fare fotografia è assolutamente necessario il corpo macchina...senza corpo macchina non esiste fotografia...rifletti prima di esporti a simili banali considerazioni.
Forse trascuri un altro fatto: per praticare un buco nel muro non è indispensabile il trapano; come insegnano Edmond Dantes e Frank Morris, anche un banal cucchiaino è utile allo scopo...rifletti prima di esporti a simili banali considerazioni.
Morale della storiella: un buco fatto con il trapano è decisamente migliore rispetto al buco praticato con il cucchiaino...migliore è l'attrezzo, migliore sarà l'opera.
E così pure in fotografia analogica...non certamente nel digitale che può proporre ottimi files anche con il peggior telefonino.
Comunque sia, complimenti per il paragone: davvero inusuale...ero abituato a leggere ben altre idiozie, tipo penna, pennello, ecc...ecc.
Noctilux
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user77830 | inviato il 30 Gennaio 2022 ore 10:38
Alessandro Pollastrin “ Se uno non ci capisce niente di digitale, allora va a cercare i colori della fotocamera o dell'ottica diversi dagli altri senza sapere che tutto ce lo possiamo fare come ci pare a noi e che le pellicole, tecnicamente, erano dei pattumi neri e fortemente puzzolenti rispetto ai sensori odierni, la qualità, anche del B&N, a pellicola, era, ed è, vilissima rispetto a quella del digitale fatto bene.
„
Il digitale è alla portata di chiunque: anche uno scarsamente intelligente è capace di fare clik e vedere apparire l'immagine.
Se non lo sai, Steven Sasson - l'inventore del digitale - deve ringraziare la propria scimmietta che, inavvertitamente, schiacciando il pulsantino del corpo digitale, appena assemblato, impazzì di irrefrenabile gioia...hù hù hù...nel vedere l'immagine sul monitor.
Nella mente di Steven, immediatamente, sì concretizzò il pensiero che fece storia " se la mia scimmia è stata in grado di fare apparire l'immagine, allora tutte le persone potranno fare digitale...diventerò ricco...corro subito a brevettare la mia invenzione che diventerà sensazionale...altro che Kodachrome che è destinato solo ai veri professionisti della fotografia...e di fatto, poco dopo, il fantastico K. sparì definitivamente "
Concordo sulla pellicola: per gli incompetenti del tuo stampo la pellicola è fortemente puzzolente...mi rammenti Esopo e Fedro...la volpe e l'uva.
Per me, che sono solito frequentare la CO, il profumo che emanano le pellicole appena sviluppate è paragonabile al profumo di Chanel: Antaeus.
Però, non capisco il motivo per il quale tu utilizzi il passato, scrivendo di pellicola; per tua informazione, la pellicola è ancora ben viva e la puoi trovare in ogni serio negozio di fotografia.
Per quanto concerne la qualità, beh...bisogna possedere grande cultura per comprendere al meglio il BW della pellicola che, in tutti i casi, rimane unico nel proprio genere; nonostante tutti i vari tentativi- goffi per lo più- il sensore non potrà mai emulare la magica atmosfera tipica della pellicola.
Amen.
Noctilux
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| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 10:58
Sono un raccoglitore non solo di fotocamere ma anche, oltre ai libri, anche di immagini fotografiche, ho stampe vintage di 60 anni fa e non sono paragonabili alle stampe analogiche che vedo oggi. La qualità delle pellicole e delle carte è scadente in confronto a quello che c'era un tempo, però pare vada bene lo stesso |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 12:22
Belles, è una cosa che ho notato anch'io. Ma credo non sia imputabile alla carenza delle pellicole attuali. Anzi, alcune hanno caratteristiche superiori (almeno sulla carta). Per me il vero problema è che intanto si è perso molto del know-how dell'arte di stampare, e poi, problema non da poco, c'è da considerare che quel poco di analogico che si vede online o in stampa su libri e riviste, passa inevitabilmente dalla scansione che, anche quando fatta bene, uccide la qualità del negativo.
Fine OT, e chiedo scusa all'autore per aver inquinato una discussione che era partita bene ma è degenerata nella solita sterile diatriba... |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 12:35
@Noctilux… così giusto per intendere e comprendere con chi stiamo dialogando… potresti postare qualche risultato da te ottenuto in fotografia?
Almeno supportiamo le idee con le immagini come si dovrebbe fare quando si “discute” di fotografia  |
| inviato il 30 Gennaio 2022 ore 13:26
Non avrà tempo.. È in altri thread a criticare le foto digitali postate da altri |
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