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“ Per cui stando a questo assioma Lewis Hamilton ha vinto tutti quei mondiali perché è veramente bravo a guidare. Il fatto della macchina che guida è marginale Perché se è vero diamogli l'ultima macchina in classifica del mondiale e vediamo „
Ma la fotografia non è fatta di competizione, ma di espressione. Bollani lo stai a sentire quando suona su uno Stenway gran coda, ma anche se suonasse su un pianoforte verticale da 2000 euro lo staresti a sentire lo stesso.
Il “buon” Toscani per me voleva dire ,se sei un bravo fotografo lo sei anche con una compatta da quattro soldi mentre se fai schifo lo fai anche con una fotocamera da 6-7000 euro ,io ho inteso così
"Per cui stando a questo assioma Lewis Hamilton ha vinto tutti quei mondiali perché è veramente bravo a guidare."... è lui che ha il controllo della macchina non viceversa.
Il punto non è tanto se si è bravi anche con una compatta da quattro soldi. Il punto è liberarsi dalla morsa del feticismo per capire cosa realmente ci serve per produrre buone immagini secondo la nostra personale visione fotografica. Se poi uno si appassiona alle attrezzature fotografiche e al loro feticcio nulla di male. Anche quello può essere un divertente passatempo come lo è appassionarsi per una motocicletta
Per me il fuoriclasse vede cose che ai più sfuggono. Le vede e poi le fissa, il mezzo lo setta direttamente per quel risultato che si è prefigurato nella mente. Un discorso forse legato all'analogico.
Poi possiamo ammettere digitale, post prod., medio formato, possedere 100 obiettivi... ma la sostanza ce la mette il fotografo.
Mi spiace che la discussione sia infantilmente degenerata nel discutere se la fotocamera più costosa o "migliore" abbia un ruolo rispetto alle buone fotografie. Quello che io sostengo è che il mezzo e il suo utilizzo hanno un ruolo innegabile nella realizzazione della visione del fotografo e che questi due aspetti sono parimenti importanti. Quello che voglio sottolineare è che questo non implica affatto che un mezzo "migliore" e più costoso porti a foto "migliori". Semplicemente ogni mezzo ha delle peculiarità di utilizzo e resa che il grande fotografo conosce e sa usare per rendere in una buona foto la propria visione. Tradotto: il grande fotografo di street photography sa che, se vuole riprendere soggetti spontanei, non può usare un banco ottico da 20kg per le sue fotografie. Un grande fotografo, se vuole esprimere la sua visione in bianco e nero, non può usare una pellicola a colori. Questi sono esempi molto grossolani, ma spero rendano l'idea del mio pensiero. Ogni fotografo ha TUTTO a che fare con la macchina fotografica, altrimenti non è un fotografo, è un visionario e la sua visione rimarrà nella sua testa, astratta.
Concordo con il messaggio di Toscani, e la parte cruciale della frase riguarda il saper vedere. Bizzarro che anche in questa occasione la stragrande maggioranza dei post riguardi ancora la parte meccanica!
Saper vedere è evidentemente essenziale. Dopo di che però hai in mano un attrezzo che "vede" in modo molto diverso dall'occhio umano. Perciò devi anche sapere cosa uscirà da quell'aggeggio già prima di scattare, se no non sei un fotografo. Perciò l'aggeggio lo devi conoscere e lo devi saper scegliere in base alle tue esigenze, e alle tue possibilità, e senza stare a farti troppe menate in proposito,