| inviato il 20 Novembre 2021 ore 20:57
A parità di prezzo , una con l'helios 44-2 la E, la 12 con l'helios 44-4...quale scegliereste? Chiaramente l'ottica la vorrei usare anche con una Canon 5D, ma qualche rullino soprattutto in BN volevo testarlo.
Grazie per chi vuole intervenire. |
user226515 | inviato il 20 Novembre 2021 ore 21:37
Queste le so anch'io. Meccanicamente sono identiche, a parte che la E è priva del meccanismo che chiude il diaframma al momento dello scatto.
La E ha l'esposimetro al selenio, che non richiede pile ma tende a perdere di sensibilità nel tempo, la 12 ha la cellula interna con alimentazione a pila.
Le ottiche sono diverse solo meccanicamente, quella della E è a preselezione.
Per me una vale l'altra, ma tra poco arriva Schiter e ti dice pure quante viti hanno di differenza
|
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 21:49
l'Helios 44-2 dovrebbe avere un numero maggiore di lamelle diaframma e ha uno sfuocato più gradevole e particolare |
user226515 | inviato il 20 Novembre 2021 ore 22:35
Il 44-2 ha 8 lamelle, l'altro non so, comunque lo sfocato non dipende dal numero di elementi del diaframma, ma dallo schema ottico, è questo è lo stesso per entrambi. |
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 22:45
Non è proprio così Julia: lo sfocato dipende certamente dallo schema ottico, ma anche dalla forma e dal numero delle lamelle del diaframma. Se sono in numero maggiore e , magari, anche di forma arrotondata tendono a dare una particolare piacevolezza dello sfuocato. Ecco perchè obbiettivi più raffinati hanno almeno 9 lamelle arrotondate. Particolari obbiettivi ne hanno anche di più. Ovviamente la qualità costruttiva deve essere all'altezza. Ma comunque un'ottima qualità unita a un numero di lamelle maggiori e arrotondate contribuisce alla piacevolezza dello sfocato |
user226515 | inviato il 20 Novembre 2021 ore 22:56
Le lamelle del diaframma determinano la forma dei punti luminosi fuori fuoco, ma non influiscono assolutamente sullo sfocato, lo so per certo, esame di fisica ottica.
Riguardo gli obbiettivi raffinati, gli Zeiss per Hasselblad e Rollei hanno 5 lamelle, sono considerati al vertice ed hanno uno sfocato morbido e graduale. |
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 23:02
Non ho fatto esami di ottica, ma solo un esame di....oculistica (eh eh eh) ma se leggi qualunque riviste di fotografia e leggi le prove di obbiettivi (es Tutti Fotografi, Chasseur d'images, Progresso Fotografico) è una valutazione costantemente indicata: si parla sempre, come ti riferivo, di "particolare piacevolezza dello sfuocato". Riferisco una frase che ho letto centinaia di volte essendo abbonato a queste riviste da 20 anni. Poi, ovviamente l'una cosa non esclude sicuramente l'altra e lo schema, la correzione della lente, la costruzione sono ovviamente fondamentali. |
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 23:18
“ A parità di prezzo , una con l'helios 44-2 la E, la 12 con l'helios 44-4...quale scegliereste? „
Io non avrei dubbi: entrambe  |
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 23:41
Meglio la 12XP...
intendiamoci, meccanicamente son la solita macchina... ma la mancanza della leva per chiudere automaticamente il diaframma per me è un valido motivo per escludere la E...
(Va a finire che si mette a fuoco a diaframma tutto aperto e poi, puntualmente, ci si dimentica di chiuderlo al momento di scattare... "Been There, Done That"...)
Anche se pure l'altra ha un piccolo handicap... far mettere d'accordo i due led della 12xp è sempre un'impresa (io ho quella che ha due led rossi... uno per sottoesposizione e uno per sovraesposizione... quando l'esposizione è corretta lampeggiano entrambi)
L'esposimetro della E non lo prendo neanche in considerazione...essendo al Selenio, dopo tutto questo tempo è quasi certo che sia "morto".
Però chiedo : perchè non una TTL? Ha un'esposimetro affidabile (come quello della 12xp è alimentato da una batteria) e il classico ago nel mirino...
Io tra tutte le mie Zenit, la TTL è quella che uso di più...
Capitolo lamelle/bokeh... quando il diaframma è tutto aperto la qualità del bokeh dipende dallo schema ottico dell'obiettivo e dalla qualità dei vetri che lo compongono...
Quando però si chiude il diaframma, la qualità del bokeh dipende sì dallo schema ottico e dai vetri... ma ANCHE dal numero di lamelle che compongono il diaframma...
C'è da dire che il 44-2 (preset) ha sì 8 lamelle... ma anche il 44M (con switch automatico/manuale) ne ha 8!
Mentre invece il 44M-4 (solo automatico) ne ha 6...
insomma dipende da che obiettivo ci mettete.
In questa pagina si trovano informazioni sulle tante versioni dell'Helios 44...
radojuva.com/en/2015/04/gelios-44-helios/comment-page-4/ |
user226515 | inviato il 20 Novembre 2021 ore 23:43
Claudio, ti assicuro che lo sfocato è indipendente dalle lamelle del diaframma, è determinato esclusivamente dallo schema ottico, checché ne scrivano le riviste ed i siti internet, uno degli obbiettivi più famosi della Zeiss, lo 1,4/85, nelle versioni per per Contarex, Rollei 35 ed Arriflex aveva il diaframma composto tra 3 coppie appaiate di lamelle che incrociandosi formano un triangolo, ( se hai visto Taxi driver di sicuro non ti saranno sfuggite le sagome luminose triangolari) , se confronti il suo sfocato col successivo 1.4/85 per Contax che aveva un numero maggiore di lamelle, noterai che è identico, perché lo schema ottico è invariato.
|
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 23:49
Julia, come spieghi allora che nello sfocato di tanti obiettivi (quando si scatta con qualche stop di chiusura) si vede disegnato il diaframma a 6 lamelle nei punti luminosi?
E' ovvio che il diaframma con più lamelle disegnerà un punto luminoso più circolare rispetto ad uno che ne ha meno...
Anche quello fa parte del bokeh... |
| inviato il 20 Novembre 2021 ore 23:57
Scusatemi, ovviamente ho premesso che contano la costruzione lo schema ottico, la correzione di aberrazioni. Ma, come scrive anche Lorenzo1910, perdonatemi (scusami Julia78) se continuo a riferirmi a quanto scrivono personaggi del calibro di Dario Bonazza, Paolo Namias e Eugenio Tursi che da una vita si occupano a livello professionale scrivendo di Fotografia. Nel mio mestiere l'anamnesi è fondamentale. Con amicizia e rispetto per tutti |
| inviato il 21 Novembre 2021 ore 0:00
Julia,
guarda i punti luce di questa immagine (questo è un Pentax SMC M 50mm f/2, la scultura è un opera del Gruppo WA22)
Gli esagoni del diaframma si vedono bene... non pensi che un obiettivo con 8 o 9 lamelle (o addirittura 13 come i primi Helios 44!) non restituiscano un punto luce più tondo e più naturale?
Poi, sono d'accordo che il principale artefice dello sfocato sia il progetto ottico e i vetri che lo compongono... ma dire che il diaframma non influisce sulla qualità dello sfocato secondo me è errato...
Ripeto, a tutta apertura, il diaframma non influisce, ma appena chiudi un po' si fa vedere. |
user226515 | inviato il 21 Novembre 2021 ore 0:01
Confondi le sagome luminose con lo sfocato, sono due cose diverse, sempre a riguardo del 1.4/85 Zeiss, la versione per Contax, ad 8 lamelle, ad F/2 mostra chiaramente la forma ottagonale, la versione per Rollei-Contarex ad F/2 le sagome sono circolari.
I vetri ottici influiscono solamente sulle aberrazioni, non sullo sfocato.
|
| inviato il 21 Novembre 2021 ore 0:04
Io per sfocato intendo TUTTO quello che non è il soggetto (che è a fuoco)...
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
