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Ritorno su un argomento già trattato. Galleria commerciale gestita da "Grandi Stazioni Rail SpA". Si avvicina la sicurezza a mi dice che non posso fotografare. Di solito mi allontano, ma questa volta mi hanno trattato come un terrorista... e non ci ho visto più.
Rispondo che non esistono cartelli di divieto e in tutti i casi mi devono dire 1) il riferimento normativo e 2) dare comunicazione a mezzo PEC.
Mi rispondono che chiamano la direzione e che devono procedere alla identificazione con documenti (personale di una azienda privata di sicurezza). Dico che non ci sono problemi, ma devo conoscere e identificare anche io loro.
Chiamano la direzione... e subito la direzione risponde... "I fotografi privati sono autorizzati". Mi hanno offerto anche il caffè...!
La stessa cosa mi è accaduta in una stazione ferroviaria. Piccolissima, si fermano solo i treni locali ed in quel momento deserta.... fotografavo le macchine di manovra, dalla pensilina. Uscito il capostazione e mi intimò il divieto. Cartelli e norme non c'è nesono.... mah
Ma infatti non esiste alcun divieto... perchè non può esistere. Accetto la limitazione solo a patto che mi indichino il riferimento normativo. Viceversa è una limitazione arbitraria. Che non accetto.
“ E' la solita storia: se fotografi col cellulare non ti dice niente nessuno!MrGreen
Ma il professionista come fa a sapere che non può fotografare se non ci sono cartelli? „
Non servono cartelli sei dentro una struttura privata se con le tue foto ci lucri è normale pagare l'uso della location, mi sorprende che un professionista non lo sappia.
@Luca concordo... ma infatti prima di porre un divieto, dovrebbero accertare se sei un privato o un professionista... (anzi.. la questione è differente: se è un lavoro che è finalizzato ad un guadagno o al contrario ad altro scopo non di lucro). Anche un privato può realizzare un lavoro a scopo di lucro. Viceversa un professionista può fotografare per una mostra personale.
Vivo in provincia di Cuneo non giro molti supermercati , ma spesso vedo i cartelli di divieto di fotografare qualche anno avevo l'incarico da film commission di Torino a fotografare posti diversi, con uno stampato della Provincia che specificava il motivo, sono entrato in supermercati, poste, banche, case di nobili, ed un'infinità di altri luoghi, ma come dico avere uno scopo e chiedere il permesso.
Ma c'è una legge che stabilisce che in aree private aperte al pubblico non si possono fare foto per scopo di lucro? No, perché sennò i cartelli li devono mettere, eccome.
É una vecchia legge regia(mi pare abrogata da una decina d' anni) , credo un rimasuglio di quando le ferrovie erano considerate quasi militari. Ora si puó
Scusate ma qui non stiamo parlando di stazioni ma di una galleria commerciale. Un luogo privato aperto al pubblico. Ci sono interessanti video della tau visual su youtube che spiegano cosa si può e cosa no. è chiaro che per il privato ci sia + tolleranza, ma se ci vai per scopi di lucro, devi farti autorizzare e probabilmente pagare. Una volta ho visto un "fotografo" portare degli sposi in una struttura aperta al pubblico ma gestita da privati, è stato invitato ad uscire con relativa figura di m.... con gli sposi. Se ci vai come privato nessuno ti rompe le scatole, ma essendo un luogo privato se vogliono possono invitarti ad uscire. Non servono leggi o cartelli per un concetto ovvio, "a casa mia comando io". Cmq per tutti i dubbi vi rimando agli ottimi video della tau.
Interessante tutto questo... Allora cerco le circolari, me le stampo e me le porto appresso.
user225138
inviato il 19 Novembre 2021 ore 20:50
Tenete conto che la situazione non è così lineare.
Una volta, le FFSS erano proprietare di tutto: materiale rotabile, rete, stazioni, etc.; poi sono state adottate una serie di suddivisioni, in primis tra Trenitalia (materiale rotabile e servizi di trasporto), RFI (rete), Grandi Stazioni (le 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane); Centostazioni (altre 100 stazioni medio-grandi), etc.
Ad esempio, a Milano la Centrale è di Grandi Stazioni, mentre Garibaldi è di Cento Stazioni. Altre stazioni minori sono probabilmente di RFI.
Non è detto che ciascuna di queste società sia vincolata a decisioni prese trent'anni fa da un soggetto diverso (le Ferrovie dello Stato).
Io prima di fare foto in una stazione contatterei la direzione della stazione stessa o - meglio ancora - la società di appartenenza.
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