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Leica II (1932-1948): storia, tecnica, uso sul campo


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avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 10:54

Buongiorno appassionati della fotografia su pellicola e non.

Da due anni circa studio ed utilizzo le macchine Leica con attacco LTM, vale a dire le macchine fotografiche prodotte dalla Leitz di Wetzlar tra il 1925 (Leica I) e il 1960 (Leica IIIg). Qualche tempo fa sono venuto in possesso di un esemplare di Leica II, e in questo post vorrei parlarvi appunto della Leica II, macchina fotografica prodotta dalla Casa di Wetzlar tra il 1932 e il 1948. Esaminerò brevemente la storia e le caratteristiche tecniche di questa fotocamera, parlerò di pregi e difetti, vi mostrerò alcune delle fotografie che ho scattato con la mia Leica II.





Storia e specifiche tecniche.

La Leica II, o Leica Model D come veniva chiamata in alcune nazioni, è una fotocamera con telemetro accoppiato incorporato nel corpo macchina, la prima con queste caratteristiche prodotta dalla Leitz di Wetzlar. Il mirino per la messa a fuoco è separato dal mirino per la composizione della scena, e quest'ultimo è progettato per essere usato con un focale da 50 mm.









La Leica II è una fotocamera ad ottiche intercambiabili, infatti l'attacco LTM permette di cambiare la lente che si vuole usare sulla Leica II, con rapidità e facilità. All'epoca del lancio sul mercato, la Leica II poteva essere equipaggiata con 7 diversi obbiettivi Leitz, con focali che andavano dal 35 mm al 135 mm. Per gli obbiettivi diversi dalla focale 50 mm, è comunque necessario utilizzare un mirino aggiuntivo, che va montato sulla slitta flash, al fine di inquadrare correttamente la scena.









La Leica II permette di scattare con tempi che vanno da 1/20 a 1/500 di secondo, più la posa B, o Z (in tedesco Zeit = tempo) come riportato sulla ghiera di selezione dei tempi.





Il corpo macchina della Leica II è' lungo 130 mm, largo 30 mm, alto 65 mm, pesa 403 grammi senza obbiettivo. Con l'obbiettivo standard Elmar f/3,5 montato pesa 522 grammi, e la larghezza diventa di 45 mm con l'obbiettivo collassato.





















Al momento del lancio, nel 1932, una Leica II armata con obbiettivo Elmar 50 mm f/3,5 costava 84 dollari statunitensi, l'equivalente di circa 1300 euro odierni.





Uso sul campo

Vediamo i tanti pregi e i pochi difetti di questa fotocamera che, ovviamente si tratta di un parere personale, è una delle migliori fotocamere 35mm da reportage che si possano utilizzare ancora oggi.

La Leica II è una macchina affidabile. Veniva assemblata a mano negli stabilimenti di Wetzlar. Si tratta di un apparecchio semplice e molto robusto, progettato senza compromessi, con meccanismi e componenti fatti per durare nel tempo. E' interamente costruita in acciaio, ottone e vetro di elevata qualità, ad eccezione del rivestimento in vulcanite, un composto resistente ad acidi e basi che si ottiene sottoponendo a vulcanizzazione prolungata una miscela di gomma col 40% di zolfo e che avvolge completamente il corpo macchina. E se la macchina si dovesse guastare per qualche motivo? Un bravo fotoriparatore sarà sempre in grado di ripararla, di sostituire il pezzo usurato o rotto, queste macchine sono semplici e concepite apposta per essere facilmente manutenute e riparate.

La Leica II è una macchina fotografica piccola, anche se non leggera. Sta nel palmo di una mano, si trasporta nella tasca di una giacca, con l'obbiettivo collassato è larga appena 45 mm. Anche gli obbiettivi dedicati sono minuscoli, volendosi portare un kit completo composto da Elmar 35mm, Elmar 50mm, Elmar 90 mm, mirino aggiuntivo, il tutto sta comodamente in una piccola borsa.

La Leica II si avvale di ottiche di grande qualità. Vale ricordare qui che le ottiche Leitz sono tra le migliori al mondo, e le ottiche con attacco LTM disponibili per la Leica II non fanno eccezione, anzi sono state uno dei fattori principali del successo del marchio Leica nel tempo.

La Leica II ha un'interfaccia uomo/macchina intelligente. E' semplice ed intuitiva, tutti i comandi sono chiari, essenziali, messi dove devono stare, a portata di dita. Dopo qualche tempo, usarla diventa automatico. Tutto ciò si traduce nel fatto, importantissimo, che ci si può concentrare sulla fotografia, e non sulla macchina fotografica, la quale in questo caso diventa un prolungamento dell'occhio e della mano.

La Leica II è un bellissimo esempio di design industriale. Nelle sue forme pulite e nella sua progettazione intelligente si condensa uno dei principi base del Bauhaus, la fusione tra arte e tecnica. Si tratta indubbiamente di un parametro soggettivo, ma credo si possa dire che con una fotocamera che ci piace tendiamo a scattare fotografie migliori, almeno per me vale questo.

Per tutti i motivi appena detti: affidabilità, portabilità, qualità delle ottiche, semplicità e immediatezza d'uso, qualità costruttiva, la Leica II è un apparecchio ideale per il reportage, per un'escursione o un viaggio. Voglio ricordare qui che il reportage fotografico dell'alluvione di Wetzlar del 1920, realizzato dall'inventore delle Leica con attacco a vite, Oscar Barnack, con un prototipo delle “sue” macchine, viene considerato il primo esempio di fotogiornalismo della storia.
Quanto costa oggi una Leica II? Come ho scritto sopra, una Leica II con obbiettivo Elmar 50 mm nel 1932 costava l'equivalente di circa 1300 euro. Oggi una Leica II “new old stock”, ammesso di trovarla, costerebbe molto di più, mentre un'esemplare usato correttamente funzionante, in buone condizioni estetiche e funzionali, con un obbiettivo Elmar Nickel in altrettanto buone condizioni costa all'incirca la stessa cifra che costava nel 1932, 1300 euro. Non so quante macchine possano vantare una tale tenuta del prezzo dopo quasi un secolo di vita…

E i difetti? chiederete. Ci sono anche quelli, ovviamente. Caricare la pellicola sulla macchina è un'operazione che richiede attenzione ed esperienza. I mirini della Leica II sono minuscoli, inadatti soprattutto ai portatori di occhiali da vista. Il sistema telemetrico ha i noti limiti dovuti all'errore di parallasse, quindi una fotografia close-up, per non parlare di macrofotografia, diventa un problema. L'uso di teleobbiettivi è ugualmente limitato, già la cornice di ripresa del 90 mm sul mirino aggiuntivo è molto piccola. I trattamenti delle lenti coeve alla Leica II sono inesistenti o quasi, il controluce è spesso un problema…Con tutto ciò, alcuni dei più grandi fotografi del passato hanno usato una Leica II e con questa macchina hanno realizzato alcune delle fotografie più iconiche di tutti i tempi, due nomi su tutti Henry Cartier Bresson e Robert Capa. E se due giganti del genere hanno scelto una Leica II per il loro lavoro, vi pare che non possa bastare a me? ?

Bene, vi lascio con alcune fotografie che ho scattato nei giorni scorsi con la mia Leica II del 1932 e il suo obbiettivo Elmar 50mm f/3.5 del 1931. La pellicola che ho usato è Ilford FP4 Plus, ho sviluppato in Kodak HC-110 e poi scansionato i negativi, post-producendoli infine con Lightroom.

Grazie per l'attenzione, AD

























avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 15:12

Magnifica la tua Leica CoolCoolCool

Non ho ancora letto tutto il tuo post... devo lavorare (ogni tanto... MrGreen)

avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 16:36

:-)) certo, capisco!

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 20:07

Molto interessante Viator, grazie della condivisione. Ottima anche la resa delle foto ottenuta con questo sistema degli anni 30, che non sfigura affatto rispetto alle successive generazioni (figli, nipoti, pronipoti, etc..)anzi..

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 21:15

Mi piace la razionalità e la semplicità Leica.
Ho avuto una IIIf ed una M6.
Anche le attuali Leica digitali hanno mantenuto una certa semplicità, una su tutte la Monochrom, ma il prezzo della macchina e di un paio di ottiche è esorbitante.
Non che quelle a pellicola le regalassero, però in epoca di boom reflex, si potevano acquistare usate a prezzi umani .
Oggi pare che non sia così.

avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 21:29

Simone Rota: grazie. Si è vero, il piccolo Elmar 50mm f/3,5 d'altronde è stata un'ottica fondamentale per il successo del marchio Leica, e per ottime ragioni.

Kwilit: concordo, il marchio Leica è forse l'unico ad aver mantenuto un valore monetario nel tempo del genere, oggi un corpo M6 pari al nuovo non costa meno di 2mila euro

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 8:11

Ciao Viator,
Ottima la tua descrizione della Leica II Cool
Aggiungo che all'epoca c'era il kit per l'upgrade della Leica I del 1925 alla versione II del 1932. Veniva aggiunto il blocco mirino + telemetro. Se non sbaglio in seguito anche per la versione III del 1933, che in più aveva i tempi lunghi, comandati dalla ghiera frontale.
Quindi chi si era comperato il primo modello nel 1925 poteva aggiornarlo e rimanere al passo coi tempi senza dover buttar via tutto. L'attacco poi è rimasto invariato per 3 decenni, fino all'avvento della serie M nel 1954. Ovviamente c'erano gli adattatori per poter utilizzare le lenti con attacco a vite sulla baionetta della M. Non so se l'accoppiamento con il telemetro funzionava ancora.

L'accoppiamento della lente con il telemetro era garantito non solo per l'Elmar 5cm, ma anche per le altre focali. Bisognava quindi inquadrare nel mirino aggiuntivo come hai detto tu, ma la messa a fuoco poteva avvenire comunque nel secondo mirino, quello del telemetro.

Durante gli scorsi anni ho acquistato 3 esemplari di Leica III, e mi hai fatto venir voglia di provarli con la pellicola. In effetti non so se funzionino correttamente. Così a occhio sembrano a posto. Le lenti invece le ho provate in lungo e in largo con la A7r e funzionano ancora, sebbene alcune siano un po' "annebbiate". Qui per esempio l' Elmar 9cm del 1942.
Ho preso 3 Leica uguali solo perché le ho trovate a buon prezzo, anche se avrei preferito avere modelli diversi.
Qui la mia Leica I rigorosamente falsa (produzione sovietica del 1955)

La tua è magnifica Cool

avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 10:06

Buongiorno Skylab,

grazie. Tutto giusto quello che hai scritto.

Leica è sempre stata molto attenta a far si che i suoi clienti potessero usare i "vecchi" sistemi anche sui "nuovi" sistemi. Magari facessero lo stesso anche le altre Case, oggi.

Ti confermo che l'accoppiamento con il telemetro delle ottiche a vite sulle Leica M funziona correttamente. Uso normalmente le ottiche a vite, con un semplice adattatore, su Leica M2, M6 e anche su M10.

La IIIg è una gran macchina, l'ultima delle Leica con attacco a vite, l'unica con le cornicette nel mirino per il 50mm e il 90mm. Ne ho una, che uso con gran soddisfazione. Se non la provi con la pellicola, ti perdi qualcosa, a mio parere :-) Per me, tuttavia, il fascino delle primissime Leica, la I e la II, non si batte, tanto che sto pensando di alienare il resto (IIIg più IIIc e IIIa queste due ultime ora in manutenzione) e tenere solo la II e forse una I che, credo, tra un pò entrerà in casa.

Non sapevo che i sovietici tra le altre cose avessero fatto anche una fake Leica Standard, sono sicuro che si tratta di una ottima macchina comunque.

Fun fact: non avendo ancora reperito una borsa pronto originale per la mia Leica II, ho provato a usare quella di una Zorky 1...ovviamente calza perfettamente sulla Leica II :-)







avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 10:35

Se non la provi con la pellicola, ti perdi qualcosa, a mio parere :-)

Hai ragione! Il problema è che ho sempre mille cose in cantiere anche per il tempo libero... L'attrezzatura ce l'ho ancora tutta, e per sviluppare un rullino 135 non ci vuole nulla, solo la buona voglia Sorriso

Ma... la pensione si avvicina MrGreenMrGreenMrGreen
e ho intenzione di mettere in funzione una camera oscura, probabilmente in montagna. Il prossimo anno verrà risanato il locale e messa la corrente elettrica, poi il resto seguirà Cool

avatarsupporter
inviato il 12 Novembre 2021 ore 10:43

Uno dei 3d più belli dell'ultimo anno!
Stupendo

avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 10:55

Skylab59: eheheh beato te...io sono un pò più giovane (classe '63), ma soprattutto, lavorando in proprio, mi sa che l'unica pensione che vedrò sarà la Pensione Margherita camminando su qualche spiaggia, una volta l'anno :-D

_Axl_: accidenti, troppo gentile. Grazie mille!



avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 10:56

@_Axl_:
Uno dei 3d più belli dell'ultimo anno!
Stupendo

Tutto merito di Viator e della magnifica Leica CoolCoolCool
Sono apparecchi fantastici e la loro storia è affascinante.

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 10:57

Viator, hai solo 4 anni meno di me, e anch'io sono indipendente, per cui devo e dovrò stare moooolto attento alle spese Confuso;-)

avatarjunior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 11:49

...allora siamo sulla stessa barca :-) stramazzeremo sul posto di lavoro (il più tardi possibile, si spera ahaha). La cosa buona è che una cameretta oscura con poche centinaia di euro si fa. Posso solo invidiarti le ore nella tua baita, immagino vedere le stampe che prendono forma mentre fuori nevica...

avatarsenior
inviato il 12 Novembre 2021 ore 12:00

No no, non ho intenzione di stramazzare sul posto di lavoro.... piuttosto tiro la cinghia MrGreen

In inverno la baita non è agibile, o piuttosto lo è ma durante 3 mesi circa non c'è proprio sole, e per altrettanti mesi di sole ce n'è poco. Inoltre l'erogazione dell'acqua viene interrotta da inizio novembre fino a primavera.
E per finire le temperature interne invernali non sono proprio confortevoli. 30 anni fa ci abbiamo passato una notte alla fine di dicembre, e dopo aver scaldato con la stufa a legna tutta la sera, di notte è gelata l'acqua... IN CASA! MrGreen

Beh, forse è il caso di tornare alle Leica, oggetto del tuo 3D ;-)
Le borse ogni tanto su ebay si trovano. Questa per esempio, o quest'altra un po' più cara.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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