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Come noto a tutti, se il leone ruggisce, il cane abbaia ed il gatto miagola, la scimmia del fotoamatore fa il verso: "ci vuole!"
Vi sono fiumi di parole in letteratura dedicate all'interpretazione del verso. Tutti concordano che il fine ultimo dello sgradevole suono e' uno solo: provocare divorzi, dissesti finanziari vendite all'asta dei beni al fine di appagare la sete del primate.
Come anticipato, la vittima prediletta della scimma civuolense e' l'incauto fotoamatore. In particolare quello alle prime armi, con i primi miseri stipendi, non ammogliato, non accasato, in cerca della propria affermazione come artista visionario e capace. Una volta attaccata, il primate lascia la sua vittima in mutande, disoccupato, vagante di notte su bicicletta rubata alla stazione. Altra vittima destinata e' il maschio adulto, cosiddetto maturo (ma che maturo non e') insoddisfatto della propria vita che cerca rifugio e palliativi nel premere il pulsante di oggetti scatolari ed in particolar modo nel sostituire oggetti oblunghi con moto longitudinale e parzialmente rotatorio, atto che inconsciamente lo riporta ad epoche giovanili quando si dedicava con estrema frequenza ad attivita' che gli provocavano un qual piacere.
Psicologi, psichiatri, neurologi e virologi hanno unito i loro sforzi per trovare una cura, un'antidoto ma brancolano nel buio (si narra che fra di essi serpeggino elementi compromessi dalla scimmia a loro insaputa).
Vi e' un rimedio drastico, immediato ed efficace: il sequestro della carta di credito e del cellulare da parte dell'esausta coniuge (o mamma a seconda dei casi). Questo rimedio, fortemente supportato da altri elementi della famiglia (tanto che lo si ama definire "della nonna") necessita di internamento (interramento?) del paziente senza mezzi di comunicazione con l'esterno per almeno sei mesi. Vi e' una percentuale del 27.4% che pero' resiste alla cura, fingendo in un primo momento di essere guarito per poi tornare fra le braccia della scimmia civuolense.
Al che, i medici hanno richiesto l'ausilio ad economisti ed ingegneri gestionali al fine di trovare una soluzione definitiva a questa che viene definita "la piaga del millennio".
Economisti ed ingegneri hanno subito messo le mani avanti su un punto. "Se sulle ottiche possiamo dare una mano, sui corpi non c'e' proprio modo". La scimmia si nutre di tutte quelle innovazioni non necessarie (gps, mpx, video, calcolo dei saccaridi nello zucchero) che le case produttrici centellinano ad ogni nuovo modello. Li' c'e' poco da fare: l'incauto fotoamatore compra il corpo X. In quell'istante l'articolo perde il 25% del suo valore. Tempo 6 mesi, massimo un anno, esce il nuovo modello, il corpo comprato vale il 60% in meno ed il verso si fa piu' forte: "ci vuole!". Al che il fotoamatore va dal rivenditore permuta il corpo X al 30% del valore originale per comprare il corpo X+1 al valore del 30% in piu' di quello del corpo X. E cosi' via all'infinito.
Sulle ottiche la cura promette successi. In primis: stabilire un budget annuo. In secondo luogo: contare il numero di foto scattate alle varie focali. Dividere il valore dell'ottica con cui si sono scattate le foto per il numero delle stesse. Ecco che si trova il rapporto (un numero) euro / foto. Tale valore deve essere parametrato al budget disponibile e permettera' al fotografo di far fronte al "ci vuole!" della scimmia.
E' un po' il mea culpa di quanto vissuto in questi ultimi 15 anni di "fotoamatore". Sai come nei gruppi di autoaiuto: sono Francesco ed in 15 anni ho speso Xeuro in lenti che alla fine non ho usato o almeno ho usato talmente poco che avrei fatto prima e meglio ad affittarle. Alla fine, mi son messo giu' ho scritto un tot di numeri su excel, mi sono vergognato, ho fatto due calcoli ulteriori, ho venduto un botto di roba, ho comprato quello di cui ritengo di avere bisogno per soddisfare la mia creativita' e spero che, finalmente, la scimmia mi lasci perdere per un bel po'.
“ la scimmia del fotoamatore fa il verso: "ci vuole!" „
Ehr... credo ci sia un errore. "Ci vuole!" viene usato dalla moglie/compagna. Giacobazzi insegna (minuto 04:05):
“ Vi e' un rimedio drastico, immediato ed efficace: il sequestro della carta di credito e del cellulare da parte dell'esausta coniuge (o mamma a seconda dei casi). „
E se poi stai con una persona che fa più acquisti di te sei fregato.
Nono, nessun errore: e' una citazione fortemente voluta. Mangiamo Giacobazzi a pranzo e cena a casa . Che poi sia la moglie a dire ci vuole!, beh, dettagli
“ Sulle ottiche la cura promette successi. In primis: stabilire un budget annuo. In secondo luogo: contare il numero di foto scattate alle varie focali. Dividere il valore dell'ottica con cui si sono scattate le foto per il numero delle stesse. Ecco che si trova il rapporto (un numero) euro / foto. Tale valore deve essere parametrato al budget disponibile e permettera' al fotografo di far fronte al "ci vuole!" della scimmia. „
Bè amico mio, hai fatto un'operazione di verità piuttosto dolorosa direi! Però sei stato bravo perchè sei passato da un'autodiagnosi ad un'autoanalisi e hai proceduto, in autonomia con il prescriverti la cura!
Scherzi a parte il desiderio di nuove lenti / macchine è molto forte e, spesso, è dettato più dal cuore che dalla testa o, come hai titolato tu il 3d, dalla Scimmia.
Non ascoltarla certe volte sarebbe molto saggio, ma .... sai che noia!?
La mia è morta, l'ho sepolta insieme al gatto. Il secondo è morto per cause naturali, quindicenne e felice.
La prima è morta di inedia, urlando compulsivamente la fatidica frase fra atroci sofferenze di fegato, dopo che gli ho dato poca attenzione negli ultimi tre anni e mezzo, con acquisti sempre meno frequenti e sempre più deludenti (per lei).
Ora ho la LAV (Lega Abbindolatori ciVuolensi) alle costole e vivo sotto copertura (di un blocco specchio di fortuna).
Questa la mia storia. Mi chiamo... Ah no non posso dirvelo, sono sotto copertura, già. Se ve lo dico mi si rompe lo specchio e avrò sette corpi macchina da cambiare all'anno.
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