| inviato il 19 Ottobre 2021 ore 14:22
lens culture è oramai diventato un sito affidabile e un punto di riferimento sicuro per chi vuole guardare , gustare e parlare di fotografia.
Ho notato che la fotografia Street ha preso due direzioni ben distinte : atmosfere claustrofobie in bn che rimandano a Daido Moryama , e una street a colori giocata molto spesso sulle ombre ( modello Alex Webb )e sui riflessi ( modello Gustavo Minas ) con una saturazione e contrasto molto forti.
Di sicuro questa edizione mette in evidenza che la fotografia sta spostando l'asse sempre piu' verso la post produzione : penso che non ci sia una foto analogica tra le premiate e se c'è è stata modificata in modo sostanziale ( una serie in realta' c'è ).
è un bene , un male?
direi che quando come in questi casi i lavori sono ben eseguiti è la normale conseguenza di un pensiero che non finisce con lo scatto ma è gia programmato per un intervento in post.
su questo discorso volevo chiedere a Mirko cosa ne pensa della serie del fotografo polacco
www.lensculture.com/2021-lensculture-street-photography-award-winners?
mi sembra un Paolo Ventura , con una pp pesantissima che va oltre la fotografia e fa il verso ai quadri di David Hockney , ma che trovo piacevole.
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| inviato il 19 Ottobre 2021 ore 14:48
Grazie per le segnalazioni. Foto di grande spessore.
Clara |
| inviato il 19 Ottobre 2021 ore 17:51
“ lens culture è oramai diventato un sito affidabile e un punto di riferimento sicuro per chi vuole guardare , gustare e parlare di fotografia. „
Beh, potrebbe essere un'altro tema, anche più generale, su pregi e difetti di certi siti, gruppi, portali, etc. Troppo complicato qui 
“ Ho notato che la fotografia Street ha preso due direzioni ben distinte : atmosfere claustrofobie in bn che rimandano a Daido Moryama , e una street a colori giocata molto spesso sulle ombre ( modello Alex Webb )e sui riflessi ( modello Gustavo Minas ) con una saturazione e contrasto molto forti.
„
Un po ciclica la cosa; si espande sino ad annoiare, piano piano si ritira... poi si espande nuovamente.
“ Di sicuro questa edizione mette in evidenza che la fotografia sta spostando l'asse sempre piu' verso la post produzione : penso che non ci sia una foto analogica tra le premiate e se c'è è stata modificata in modo sostanziale ( una serie in realta' c'è ).
è un bene , un male?
direi che quando come in questi casi i lavori sono ben eseguiti è la normale conseguenza di un pensiero che non finisce con lo scatto ma è gia programmato per un intervento in post. „
Vi sono ancora autori che praticano in prevalenza analogico. Che io sappia l'unico festival che prevedeva una sezione analogica era quello di San Francisco. Per me l'analogico digitalizzato rimane un po un controsenso, ma d'altronde l'adattamento è obbligato per dare visibilità sulla web. Più in generale sulla post direi che dipende.
Vedo ancora molti che non usano una post aggressiva, anzi abbastanza neutra, parlando in generale; un po di contrasti e saturazione sono spesso il risultato di semplici spostamenti di cursori...  e tutt'altro mondo comunque rispetto ad altri generi (se ancora possiamo chiamarli così  )
“ su questo discorso volevo chiedere a Mirko cosa ne pensa della serie del fotografo polacco „ ">www.lensculture.com/2021-lensculture-street-photography-award-winners?
Personalmente non incontra i miei gusti di spettatore e di appassionato che segue il genere.
Diverso è anche la mia visione di modesto praticante, ma questo non deve influenzare la mia parte di osservatore.
Peraltro anche in questo caso, in merito alla post, non credo che occorra molta conoscenza di programmi, anche se il risultato finale è il frutto di una evidente alterazione, ma non saprei.
Filosofeggiando un pò la disomogeneità delle proposte è un anche il risultato di una corrente, ormai maggioritaria, che rifiuta completamente categorizzazioni ed etichette, portando a confrontare (ed anche a confondere) forme espressive ben lontane tra loro. Del resto nessuno vuole essere etichettato street, ma tutti ci vogliono finire dentro. Ho già espresso varie volte quale è il mio pensiero (da osservatore) al riguardo, ossia che sia impossibile definire i confini con esatezza, ma perlomeno provare a limitare la zona di confine potrebbe essere utile per non arrivare a queste disomogeneità.
Ho guardato un po i suoi lavori che seguono, sempre secondo me, forme più "artistiche", che hanno un seguito ed una visibilità indiscutibile, ma sostanzialmente per me lontane da un certo spirito. Qualcuno potrà dire e motivare che può essere un proseguimento di certe evoluzioni sul colore, sull'estetica, su un certo astrattismo, che io non condividerei molto come analisi.
Il fatto certo è che ha sicuramente ottenuto risultati importanti (anche in una serie allo street festival di San francisco che ritengo più settoriale) e come tali devono essere accettati, o meglio di cui si deve prendere atto; se i giudici valutano ed apprezzano questi lavori come fotografia di strada, deve senz'altro essere ritenuto in considerazione.
Poi ciascuno segue, nella pratica amatoriale o meno, la propria forma espressiva liberamente.
Solitamente passo sopra queste immagini perchè non mi attraggono, come altri lo faranno su cose che a me piacciono di più e mi trovo in maggior sintonia.
Il bello della diversità.
“ mi sembra un Paolo Ventura , con una pp pesantissima che va oltre la fotografia e fa il verso ai quadri di David Hockney , ma che trovo piacevole. „
In merito a questi accostamenti (non conoscevo Ventura) direi che seppur la parte "pittorica" nella sua diversità possa farlo accostare, mi pare sia decisivo come fattore escludente lo staged di quest'ultimo.
Non mi pare che Bednarski da questo punto di vista operi in questo modo e la sola post non la ritengo sufficiente ad equiparare i due lavori.
Per quanto riguarda Hockney rilevo in primo luogo che lui è compiutamente un artista a tutto tondo, che usa anche, ma non solo la fotografia, per le sue opere. Ha fatto delle cose che mi piacciono molto, anche scopiazzate palesemente in casa Italiana, ma forse in comune hanno solo la visione di fotografia come mezzo per una forma artistica.
Già questa associazione alla fotografia di strada farebbe senz'altro storcere la bocca a molti che praticano questo genere.
E su questo ne abbiamo già parlato anche troppo in tanti topic per non annoiarci ulteriormente!
Con tutto il rispetto per Bednarski ritengo comunque Hockney con un'altro spessore in tutto e per tutto, decisamente altra categoria (ed oltremodo penso che sia completamente disinteressato alla fotografia di strada)
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| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 9:01
Andrea Pierini l'ho scoperto mesi fa. Molto bravo. Le foto dei vincitori invece non m'ispirono molto. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 11:17
La foto di Bego Amaré mi ha ricordato un po' saul leiter
Bella e molto pulita quella di Jason Au |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 12:57
“ La foto di Bego Amaré mi ha ricordato un po' saul leiter
„
Direi di si, è abbastanza evidente.
Ho notato però che mi pare l'unica di quella autrice che ho visto nei suoi siti con quell'impronta.
Peraltro mi pare più versata per altre cose in generale che alla sola fotografia di strada, almeno numericamente diciamo.
“ Bella e molto pulita quella di Jason Au „
Questo invece è più coerente con lavori che mostra; in filone decisamente grafico.
Comunque colpi singoli possono essere completamente slegati da tutto nei concorsi, in fin dei conti pochissimi amano la street ma quasi tutti si buttano dentro.
Le etichette non contano vero? (almeno così dicono).
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| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 14:13
“ Le etichette non contano vero? (almeno così dicono). „
effettivamente ammetto che per me contano molto poco, la vedo più una questione di catalogazione e ricerca.
Quindi si, può capitare di fare uno scatto che rientra più in una "branca" più che un'altra, ma ammetto che come scritto non trovo senso di molti confini o comunque del tentativo di una demarcazione forte se non per comodità legata a archivio e ricerca. |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 14:50
“ effettivamente ammetto che per me contano molto poco, la vedo più una questione di catalogazione e ricerca.
Quindi si, può capitare di fare uno scatto che rientra più in una "branca" più che un'altra, ma ammetto che come scritto non trovo senso di molti confini o comunque del tentativo di una demarcazione forte se non per comodità legata a archivio e ricerca. „
Si ne abbiamo già parlato. Quello che ripeto sempre è che trovo poco coerente chi non vuole etichette ma approfitta della visibilità che l'etichetta attribuisce.
Un po come attribuirsi il prodotto a km 0 senza averne la certificazione e poi dire si ma il prodotto è buono lo stesso e sono solo i criteri ad essere sbagliati o che sono variabili, o ieri era così ma oggi è cosà.
Non mi sto riferendo alla foto vincitrice in particolare, potrei portare altri esempi ma non lo faccio per mancanza di contradditorio con gli interessati e poi... a che servirebbe?
E' sicuramente più comodo per molti "addetti ai lavori" fare della parola "street" solo una parola che costituisca un grosso calderone in cui mettere ed esibire un po di tutto. Mi dispiace che magari vada a discapito di chi invece ha uno spirito più vicino ad una concezione più restrittiva che mi pare di vedere quasi sempre in secondo piano.
Si fa per parlare, so che non condividi.
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| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 17:23
Non voglio creare un inutile OT qui, sarò breve e la concludo perchè non voglio disturbare questo topic interessante.
Parto dal presupposto che non ho mai avuto una definizione davvero univoca di Street, anche a fotografi conosciuti ho sentito dare definizioni leggermente diverse.
Se poi nel concorso non c'è una specifica precisa viene da se che l'interpretazione è a carico dei giudici e che valutano a loro giudizio cosa è ammesso al genere e cosa no.
Al di la del genere preciso ci sono molti lavori che ho visto a "cavallo" dei confini o che potessero entrare in più "generi", da qui il mio concetto che mettere paletti restrittivi non ha molto senso.
Lo ha per un concorso, ma anche qui più che di "genere" sono precise regole atte a dare un'uniformità alle proposte e renderle giudicabili più facilmente |
| inviato il 20 Ottobre 2021 ore 17:33
Solo su alcune si vede una visione fotografica al momento dello scatto, su molte altre molto meno, ma una grande presenza di PP per dare senso allo scatto.
Rob |
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