| inviato il 14 Ottobre 2021 ore 22:04
“ La fotografia, digitale o meno, è altra cosa dal (inutile e impossibile) restituzione copia carbone du quella che chiamiamo "realtà fattuale" la fuori. „ Sì, è altra cosa da una fotocopia (come diceva Ghirri in un suo bel pensiero). Però trovo che la fotografia abbia una sua peculiarità nella 'ripresa' della realtà e questa peculiarità viene meno, e forse è tradita, quando si fa pittorialismo. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 0:23
questo e' uno scatto digitale che fa parte di una serie di prova quando tentavo di emulare la pellicola con il digitale. Parliamo di quasi venti anni fa... |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 2:30
Non è curioso che uno abbia a disposizione il digitale ma tenti di emulare la pellicola? Non parlo di Salt e basta, ma anche di me e di tanti altri. Ossia, ma perché uno passa al digitale e però poi passa il tempo a cercare la resa analogica? Perché in analogico nessuno cerca la resa digitale (o almeno io non ne ho mai conosciuti)? Credo che la risposta sia che alla fine uno il digitale lo usa per la comodità e le prestazioni, se lo fa andar bene per quello, ma non lo sceglie certo perché gli piace la sua resa. Questo indicherebbe che a) la resa tra analogico e digitale a molti sembra effettivamente diversa e b) a molti la resa dell'analogico piace più della resa del digitale. Anche io quando passai al digitale, lo feci perché era comodo e veloce e più adatto quindi ai miei ritmi frenetici. Mi consentiva maggiore libertà e semplicità di postproduzione e scatti che l'analogico avrebbe fatto molta più fatica a portare a casa. Ma mica lo scelsi perché finalmente avevo qualcosa che mi dava la resa che volevo, quella già la avevo con l'analogico e la persi col digitale. Quindi possiamo concludere che: - alcuni non hanno problemi di resa, analogico o digitale pari sono (e ci sta, dipende sempre dalla destinazione d'uso e da quali elementi per il fotografo sono la chiave della sua espressività) - alcuni notano una resa differente tra analogico e digitale. Tra questi praticamente tutti preferiscono e molti ricercano una resa analogica in digitale. Quasi nessuno cerca una resa digitale in analogico. Alcuni, tra cui me, smettono di cercare una resa analogica in digitale e si rassegnano alla resa del digitale, lo utilizzano quando gli serve, sfruttando, quando serve, la resa del digitale, mentre decidono di utilizzare l'analogico per avere una resa analogica, quando la comodità e velocità del digitale non servono e, invece, la resa analogica è parte importante del loro processo espressivo - altri ancora se ne sbattono della resa e fotografano con il sistema che dà loro godimento nell'atto del fotografare. A questo livello evoluto ci arriverò prima o poi anche io e allora, per me, ciao ciao del tutto al digitale... e forse ci scappa pure un banco ottico con lastre a collodio umido. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 8:46
Bella la riflessione di Nessunego che mi sento di condividere, e comunque anch'io, a tutt'oggi, non ho ancora trovato qualcuno che con la pellicola ricerca la "resa digitale", mentre invece il mondo è pieno zeppo di gente che col digitale ricerca la resa della pellicola... e che questi ultimi siano in tanti è dimostrato dal successo che arride ad alcuni, qui sul forum, nel vendere ad altri degli improbabili scimmiottamenti digitali finanche di pellicole per diapositive |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 8:55
Comunque sia la cosa importante, almeno per me, è che stasera al circolo abbiamo un ricco menù di tre portate: 1) proiezione di una selezione di diapositive che mio fratello ha ripreso a Yellowstone; 2) una serie di stampe a contatto 20x25 di uno dei nostri amici; e per concludere 3) una delle mie dissolvenze incrociate. Alla fine ne avremo di cose di cui parlare... |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 9:12
“ ...qui sul forum, nel vendere ad altri degli improbabili scimmiottamenti digitali finanche di pellicole per diapositive „ In primis Fuji con le sue simulazioni pellicola (francamente ridicole e ben lontane dalla realtà per quel che ho visto). |
user198397 | inviato il 15 Ottobre 2021 ore 10:01
"In primis Fuji con le sue simulazioni pellicola (francamente ridicole e ben lontane dalla realtà per quel che ho visto)." E se non ci sono riusciti loro... |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 10:12
Alla fine non ci sono riusciti seplicemente perché sono due cose diverse. E per molti versi anche incompatibili. |
user198397 | inviato il 15 Ottobre 2021 ore 10:18
Appunto. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 10:22
Ma poi... che contraddizione... ma nessuno si accorge di che contraddizione è insita nel pensiero di chi mangia una mela però preferisce una pera? Io adopero la pellicola perché apprezzo le sue peculiarità... mi pare semplice no? Allo stesso modo io pressuppongo che tu, un tu ipotetico chiaramente, preferisci il digitale per le sue peculiarità... mi pare ovvio... altrimenti perché adoperarlo? Ebbene fra le sue peculiarità il digitale ha anche la sua resa... come dire... digitale... quindi perché lamentarsene? |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 10:48
“ non ho ancora trovato qualcuno che con la pellicola ricerca la "resa digitale", mentre invece il mondo è pieno zeppo di gente che col digitale ricerca la resa della pellicola „ Beh! Mi sembra lapalissiano. Chi pratica l'analogico oggi lo fa principalmente per la passione che la tecnica analogica può generare. Se vuole la resa digitale usa attrezzature digitali “ "In primis Fuji con le sue simulazioni pellicola (francamente ridicole e ben lontane dalla realtà per quel che ho visto)." „ Fuji usa furbamente il termine "simulazioni pellicola" come marketing. Chiunque usa abitudinalmente Fujifilm sa benissimo che quelle simulazioni sono "profili colore" come li chiamano altri brand. Solo che questi profili colori sono fatti bene nel senso che hanno un "carattere" che piace molto e che in altri brand non si trovano. Non si cerca la resa pellicola perche si sa che i due mondi sono diversi |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 11:16
"Se vuole la resa digitale usa attrezzature digitali" Appunto Gaga! Se uno adopera il digitale ovviamente ne riavrà una resa digitale... quindi perché lamentarsene? |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 11:16
A mio parere il problema di fondo è che in fotografia da sempre si ottiene un risultato che non è la pura riproduzione della realtà, ma è qualcosa di "filtrato" o "interpretato" dal mezzo che si sta usando. Il risultato è per forza "imperfetto", ma proprio per questo interessante. Da sempre si è ricercata la perfezione tecnica nella riproduzione della realtà. Apparecchi, pellicole, carte, lenti, sensori, schermi, stampanti, ecc. Il fatto è che la perfezione risulta insipida, fredda, poco interessante. Allora si fa di tutto per dare alle foto un tocco di qualcosa che le renda di nuovo imperfette. C'è chi lo chiama "mood", chi vuole riprodurre la pellicola, chi fa le foto slavate (High-Key), chi le invecchia apposta, chi fa uscire la grana, ... altro? E' un circolo vizioso da cui non si esce. L'uomo è strano |
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