| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 15:19
Beh gibus lo sviluppo del negativo è il primo passo, non è assimilabile alla PP, quella la fai poi in stampa ( e ti assicuro che è più veloce su PS) |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 15:29
Il voltaggio non dovrebbe essere un problema, la Yashica ha un circuito autobilanciato , basta che entrino e facciano contatto. Correggo: l'esposimetro si sballa, ho provato adesso. Non lo avevo mai usato prima, sempre quello esterno. Non resta che farla tarare per 1,5 V da fotoriparatore |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 15:59
“ Non resta che farla tarare per 1,5 V da fotoriparatore „ oppure acquistare un adattatore MR-9 |
user207929 | inviato il 12 Ottobre 2021 ore 16:08
“ L'analogico è solo più lento, non più scomodo. Abbiamo bisogno di lentezza... „ Si, condivido, come ho già espresso, ma ho fotografato in analogico per 28 anni e direi che un computer occupa un po' meno spazio di una camera oscura Anche se bisogna dire che attrezzandosi nel modo giusto… effettivamente…:
Prendila come una battuta, apprezzo la tua scelta di tornare all'analogico e un po' la invidio |
user207929 | inviato il 12 Ottobre 2021 ore 16:14
Secondo me grida anche altro che non si può dire |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 16:20
“ Il voltaggio non dovrebbe essere un problema, la Yashica ha un circuito autobilanciato , basta che entrino e facciano contatto. Correggo: l'esposimetro si sballa, ho provato adesso. Non lo avevo mai usato prima, sempre quello esterno. Non resta che farla tarare per 1,5 V da fotoriparatore „ Il problema maggiore non è la staratura dell'esposimetro che, se la tensione erogata dalla batteria fosse costante, sarebbe fissa e quindi compensabile. Le batterie al mercurio avevano una scarica a scalino, ossia la tensione restava pressochè costante sino a quando non 'morivano' quasi di colpo. Servono quindi batterie che abbiano un comportamento analogo altrimenti la tensione scende progressivamente con la scarica, e con essa la lettura dell'esposimetro. |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 16:22
Giustissimo |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 17:12
Ormai ci ho rinunciato ad usare l'esposimetro integrato, o prendo uno di quelli da "hot shoe" digitali di quelli nuovi che si trovano in giro, o continuo col cellulare direi, tutto sommato fa il suo lavoro, gratis... |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 17:42
Mi trovo benissimo con il Sekonic |
user198397 | inviato il 12 Ottobre 2021 ore 17:48
Che modello hai di Sekonic? |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 17:52
Bellissimo post. Se hai voglia mi piacerebbe vedere qualche tuo scatto recente in analogico! |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 17:56
“ Difficile che tornino a produrre apparecchi analogici: costerebbero un botto. Piano piano il parco esistente sparirà, e prima ancora spariranno quelli in grado di metterci mano in caso di bisogno. Non vedo futuro. „ Triste, ma vero. Tanto vale godercele ore finchè ancora possiamo. |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 17:56
Flashmate L-308 X (è plastica, ma fa il suo lavoro) |
| inviato il 12 Ottobre 2021 ore 18:00
ad ogni modo... volendo giocare con la pellicola e lavorando il medio formato, un laboratorio da sviluppo e stampa a contatto sta in una scatola da scarpe e si puo' usare in un sottoscala di un metro per 1,50 senza neppure elettricita' e acqua corrente. Ne vengono fuori dei lavori egregi.. stampe piccole ma stupende. nella mia collezione ho qualche album stampato cosi' e devo dire che e' fantastico. Alla fine racchiudi anni di vita in un album.. Non e' sempre necessario "vedere in a3". Esistono anche altri modi di approcciare la fotografia. |
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