| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 16:59
Mah... manco fossimo tutti autori di un certo livello, che cosa mai dovremmo "comunicare"? Io credo che la maggior parte di noi scatti per diletto e per piacere personale, senza farsi tante paturnie su ciò che dobbiamo "comunicare", quindi anche senza tale nobile fine credo si possa scegliere una tecnica o un'altra per il semplice piacere personale, che sia di tipo estetico, emozionale, tattile, esperenziale... |
user33434 | inviato il 15 Ottobre 2021 ore 17:11
“ Ultima nota, siete andati a vedere una delle ultime mostre di Salgado, chi è in grado di distinguere le foto fatte a pellicola da quelle digitali, io no! E non me ne fr…ga niente!! „ E hai ragione, d'altronde non ci sarebbe stato modo di distinguerle, le stampe da digitale di Genesis sono fatte con film recorder usando una trix, la lastra viene poi stampata in camera oscura. L'unico che può sapere se una foto è stata ripresa in digitale o analogico è il fotografo, che si spera abbia effettuato le sue scelte in base a come una determinata emulsione o un determinato sensore reagiscono di fronte alla scena. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 17:21
'In fondo anche la pellicola è digitale e binaria: il granulo d' argento c'è SI o NO.' Ciao Luciano, non credo sia così. Il granuli non rispondono in modo tutto o nulla, è una delle differenze più rilevanti tra i due sistemi. Spero che qualcuno più' tecnico' del sottoscritto intervenga in caso scantonassi, ma da questa differenza deriva la maggiore gradualità nei passaggi tonali nelle immagini da pellicola rispetto al digitale. Sono d'accordo con tutto il resto che dici/dite : da utilizzatore sia di pellicola che di sensore apprezzo le peculiarità di entrambe senza voler trovare per forza un campione |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 18:18
@Diebu “ Io credo che la maggior parte di noi scatti per diletto e per piacere personale „ . Non ho mai sentito di fotografi che scattano per annoiarsi e per tormentarsi, a qualsiasi livello |
user14408 | inviato il 15 Ottobre 2021 ore 18:32
“ Non ho mai sentito di fotografi che scattano per annoiarsi e per tormentarsi, a qualsiasi livello „ eh, che ne sai, il tormento dell'artista...:-) |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 18:36
I passaggi tonali, nel digitale dipendono dalle dimensioni dei pixel e dalla profondità di colore (8, 10, 12, 14, 16 bit) e dai softwere, nella pellicola dal numero di granuli di argento presenti per unità di superficie e dalle loro dimensioni (grana). Anche i granuli di alogenuro di argento rispondono alla legge SI o NO, quelli che hanno ricevuto uno o più fotoni con lo sviluppo diventano argento metallico insolubile, quelli che non hanno ricevuto fotoni rimangono alogenuri e passano in soluzione con il fissaggio e la pellicola è trasparente. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 18:41
"Non ho mai sentito di fotografi che scattano per annoiarsi e per tormentarsi, a qualsiasi livello " Ovvio! Ma quindi tirnando al discorso che secondo te divremmo scegluere pellicola o digitale in base a ciò che vogliamo conunicare, mi chiedo: che cosa mai potremmo comunicare (nella maggior parte dei casi) con le nostre foto? Io non cerco di comunicare qualcosa in particolare tale da prevedere l'utilizzo della pellicola o del digitale; utiluzzo la pellicola perché mi piace per enne motivi, ma questo non ha a che fare con ciò che comunicano o non conunicano le mie foto. Potrei farw le stesse fitobin digitale e il nessaggio (o l'assenza di messaggio) sarebbe lo stesso. Tu con ogni foto che fai cerchi di comunicare qualcosa? Puoi farci degli esempi? |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 19:08
" Anche i granuli di alogenuro di argento rispondono alla legge SI o NO..... " Alla fine si', non e'sbagliato, ma fisicamente pellicola e sensore sono enormememte diverse. Troppo complicato addentrarvisi.. comunque in un singolo granulo di alogenuro ci sono decine o centinaia di milioni di atomi di Ag, le sfumature si potrebbero quindi considerare davvero infinite, se non ci fosse pero' poi lo sviluppo....alla fine c'e' una densita' che varia in maniera continua, anche nel senso della profondita'. Ma la differenza sostanziale e' che la pellicola sviluppata e' gia' un manufatto, qualcosa di fisico. Il digitale dovra' trovare il modo di materializzarsi |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 19:34
“ Ma quindi tirnando al discorso che secondo te divremmo scegluere pellicola o digitale in base a ciò che vogliamo conunicare, „ Certamente, almeno nelle intenzioni. Sa poi non ci si riesce questo è un altro discorso. Comunicare può essere a qualsiasi livello, estetico, emozionale, narrativo. Eì anche a livello incoscio. La fotografia è un atto di comunicazione, nemmeno tu penso che scatti per il solo piacere di sentire click |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 20:42
“ La fotografia è un atto di comunicazione. „ Finalmente capisco perché hanno dotato i telefonini di fotocamera: fotografare e telefonare sono la stessa cosa, un atto di comunicazione. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 20:49
Il granulo d' argento è opaco, dove non c'è granulo è trasparente. Secondo me la differenza finale è che i pixel hanno forma e posizione fissa, i granuli d' argento casuale con numero variabile a seconda dell' intensità luminosa. Poi c'è il discorso della curva sensitometrica, una ad S, l' altra retta. E via dicendo. Ovvio che sono profondamenti diversi, ma ciò non toglie che con “le opportune contromisure” alla fine finiscano per dare prodotti finiti (le stampe) non abissalmente differenti. Penso che più dei sensori alla fine contino le ottiche (quelle recenti “digitali” hanno di loro un look diverso) ed i softwere. Che poi a ciascuno piaccia di più un percorso od un altro è giusto e sacrosanto, è li il bello dell' essere umano. |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 20:52
“ Non è curioso che uno abbia a disposizione il digitale ma tenti di emulare la pellicola? Non parlo di Salt e basta, ma anche di me e di tanti altri. „ Voi tentate di emulare il digitale. Io sono contemporaneo, cerco le questioni del mio tempo per raccontarle nel linguaggio del mio tempo attraverso la tecnologia del mio tempo. Siete dei fotografi archeologici! |
| inviato il 15 Ottobre 2021 ore 21:11
“ “ La fotografia è un atto di comunicazione. ? Finalmente capisco perché hanno dotato i telefonini di fotocamera: fotografare e telefonare sono la stessa cosa, un atto di comunicazione. „ Comunicazione, non volevo andare sull'espressività per non far dire a qualcuno di non fare troppo i sofisticati. E comunque come dice Giovanni Gastel, ora degli smartphone non si parla più di oggetti che telefonano, ma di oggetti che fotografano |
user14408 | inviato il 15 Ottobre 2021 ore 22:21
" non si parla più di oggetti che telefonano, ma di oggetti che fotografano" Ma parla pe te |
user14408 | inviato il 15 Ottobre 2021 ore 22:24
“ Siete dei fotografi archeologici! „ Non sai quanto ci sei andato vicino. In qualche modo |
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