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Le stampe Vive, e le stampe Morte.


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avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 22:29

Qualche tempo fa ho avuto l'occasione di osservare alcune stampe A2 di ottima qualita' a casa di un fotografo naturalista, impresse su carta costosa, con tutta la catena ben profilata e affisse sotto vetro.
Mi fu detto che erano garantite almeno 100 anni, se correttamente conservate, e cio' mi fece una strana impressione ............................................... 100 anni ......................... p-e-r-f-e-t-t-a-m-e-n-t-e sempre uguali per un secolo, identiche giorno dopo giorno, inchiodate a rappresentare fedelmente sempre nella medesima maniera l'istante congelato.
Ebbi una rivelazione: quelle riproduzioni .... ERANO COSE MORTE ! Non potevano darmi niente di piu' che non avessi gia' visto quando avevo scattato la foto che manifestavano.
Avevo anch'io A4 alle pareti con inchiostri da 100 anni ... ma ora non volevo sterili mummie murali, bensi' stimolanti oggetti viventi che mi proponessero qualcosa di diverso ad ogni mia occhiata, qualcosa che non avevo visto all'epoca dello scatto.
Cosi' ho cambiato radicalmente approccio: adesso stampo tramite una multifunzione A3 da ufficio con le 4 cartucce ricaricate piu' economiche del mercato - 1 euro all'una in offerta, per una resa di circa 30/40 A4 a muta - impostate con profilo genericissimo "altra carta fotografica" su fogli lucidi HP di fascia basic.
Ed ora, guardo felice le mie foto mutare di settimana in settimana, proponendomi interessantissime, insospettate, alternative visioni dei miei scatti.
A seconda della partita di cartucce, riempite di inchiostri di scarsa qualita', posso osservare il ramificarsi del pigmento dall'incerta sciugatura tra i meandri della carta, a formare sorprendenti sbavature sui volti dei ritratti, o il virare delle tonalita' verso il verdognolo, l'azzurrino - od il seppia\arancione per quelle in bianconero - o il lento scolorirsi delle immagini verso eteree rappresentazioni di nebbiose realta' lontane nel tempo, dove i soggetti mutano impastandosi con lo sfondo.
Ora, finalmente, le mie stampe sono VIVE ! Mi propongono sorprendenti, mutevoli immagini che donano significati inesplorati al soggetto rappresentato, stimolandomi a nuove, alternative visioni del tutto insospettate.

Una nota tecnica per chi volesse cimentarsi in questa avventura.
Ho sperimentalmente accertato che per non incappare in un degrado troppo veloce e percio' poco fruibile, e' opportuno trovare una zona della casa non troppo chiara: puo' andare bene una luminosita' tale per cui l'esposimetro della reflex vi dia in tempo di 2,5 secondi ad iso 100 ed f 1,8 su di un 50mm !
Buone stampe MrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 23:23

Sicuramente originale il tuo approccio alla stampa .. per non dire unico.

Più che altro perché la fotografia altro non è che il congelamento di un'istante ..

Una foto serve solitamente per rendere eterno un attimo, un ricordo..

Non accaso è anche detta fermo-immagine.

Invece tu vuoi più una via di mezzo tra un essere vivente (che cresce e muore) ed un video (che muta).

Anche a me piace l'arte e l'interpretazione..
Ma mi sforzo di darne una mia più che lasciare fare al tempo che passa.

Se ci pensiamo la fotografia si rifà alla concezione del tempo giapponese, circolare, immutabile.

Tu ti rifai di più alla lineare che invecchia europea .. ma che non si trova mai in fotografia.

Complimenti

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 8:35

Hai un approccio molto contemporaneo.
Spesso nell'arte si fanno ragionamenti simili non volendo lasciare l'opera come morta ma qualcosa in divenire a volte anche grazie a interazioni con il pubblico,

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 8:55

Quando passerà l'effetto dell'alcol tornerai a vedere tutto nella giusta prospettiva... MrGreen
Scherzi a parte un pó capisco la tua visione, derivante personalmente dal piacere che provo a tenere in mano vecchie foto di famiglia sgualcite dal tempo, con qualche crepa e con gli angolini strappati, leggermente ingiallite, con colori che virano su tonalità inaccettabili per la fotografia moderna ma che restituiscono quella piacevole malinconia di qualcosa che fu' ma che non sarà più. Forse nel tuo subconscio vorresti che future generazioni provino le stesse emozioni quando fra molti anni guarderanno qualche foto da te scattata e lasciata loro in eredità...


avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 9:02

io presi da un fotografo una stampante kodak a sublimazione con in omaggio 3 pacchi di cartucce....tutte scadute una goduria adesso ho le foto con il fondo rosa...quel rosa orribile quasi vintage...ogni tanto rivedo le foto e mi ci viene da ridere..perchè mi ricordo le scene ed i colori...fantastiche MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 11:10

Gran bel punto di vista! non male come ragionamento, veramente molto interessante! A me piacciono le foto vecchie, quelle con un angolo strappato e un po' scolorite, con qualche piega dove il passaggio del tempo si vede per bene.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 11:30

Grazie dell'apprezzamento MrGreen
Un interessante indotto e' che piu' o meno ogni anno o due dovete per forza avere stampe nuove alle pareti, causa sbiancamento pressoche' totale delle precedenti, e le vecchie possono essere ristampate con ulteriori effetti tutti da esplorare ( certi file traggono insospettati giovamenti ad essere sovrapposti a determinati altri, giunti per eta' a vari livelli di evanescenza ed elevati percio' al decorativo rango di texture )
Il tutto a costo x stampa assolutamente ridicolo Cool

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 13:44

Più che VIVE io le definirei 'in decomposizione', mi sembra termine più appropriato al mutare dei colori di una multifunzione su di una carta comune, comunemente azzurrata con OBA, Sorriso

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 13:48

In .... "viva decomposizione" ? MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 13:50

VIVO ... MORTO ... X
... una volta, ero un timidissimo giovane all'epoca, su una spiaggia in Israele venni approcciato da una giovane ragazza americana che ci tenne a farmi sapere, non ricordo più il perché, che lei era vegetariana, mi disse che una ragione era che non intendeva introdurre nel proprio stomaco della carne dato che proveniva da un animale macellato, introdurre qualcosa di MORTO nel proprio corpo la destabilizzava, disse.
Sul momento non seppi cosa dire.
Riflettendoci su qualche ora dopo mi venne in mente la domanda giusta che avrei potuto porle:
"... ma perché da vegetariana bruchi l'erba nei prati"?

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 13:53

HAHAHAHA !!! Il massimo della coerenza sarebbe stato mangiare erba + zolla di terra & apparato radicale, cosi' da assicurarsi la sopravvivenza della pianta almeno fino al termine dell'esofago MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 14:02

MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 14:13

le stampe sono vive o morte a seconda di come noi cambiamo nel tempo, di come si modifica la percezione in noi di ciò che ci circonda.
C'è qualcosa in più del puro fattore estetico.
Comunque è un approccio interessante.
ciao
mf

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 14:39

Ammiravo un Quadro di Matisse. Cavoli, l'ho rivisto dopo 40 anni ed era ancora identico. Cavoli, un quadro morto!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2021 ore 14:45

Sentite Condoglianze al pittore e famiglia.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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