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Terapia Forestale


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user207929
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inviato il 20 Settembre 2021 ore 14:09

www.cnr.it/sites/default/files/public/media/attivita/editoria/97888808
Segnalo questo link dove è possibile scaricare liberamente un libro in formato pdf dal titolo 'Terapia Forestale', redatto dal CNR (centro nazionale per le ricerche) con la collaborazione del CAI (club alpino italiano).
Sono sempre abbastanza scettico relativamente a tutti quei temi legati alle medicine non convenzionali o alternative, pratiche mistiche, esoteriche e altre attività assimilabili, dal modesto contenuto scientifico. Mi trovo però, ormai da un paio d'anni, a fare una ricerca per il mio lavoro, relativamente ai materiali naturali per il design delle superfici interne, cercando di coniugare il tema della biofilia con la necessità di ricreare un ambiente abitativo che ne tenga conto. (Biofilia: tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali. In pratica l'attrazione per la natura, che tutti dovremmo, più o meno, provare).
Per tale ricerca ho cercato di assumere tutte le informazioni che sono riuscito a reperire, scaricando anche molto materiale che ho trovato in internet. Tra moltissimi documenti che prendono in considerazione argomenti assimilabili alla mia ricerca ho trovato anche questo testo, che condivido. In 'Terapia Forestale' ritrovo un concetto che ho sempre ritenuto di voler perseguire, pur essendo ignaro che tale concetto potesse essere confermato scientificamente.
In pratica, in mezzo a un bosco mi sono sempre sentito veramente bene, fin da bambino e gli attribuisco (o meglio, gli ho sempre attribuito inconsapevolmente) un potere terapeutico e di prevenzione da alcune patologie. Oltre al bosco, che amo particolarmente, mi trovo a mio agio in qualsiasi altro ambiente naturale, ma ho sempre pensato che ciò fosse causato prevalentemente dal mio grande amore per la natura. Ma evidentemente non è solo una questione di un'indole personale, poiché ci sono alcune ragioni scientifiche che motivano la scelta di frequentare gli ambienti naturali. È per tale motivo che condivido questo documento con tutti gli amici di Juza. Magari alcuni lo avranno già letto, ma per chi non lo avesse fatto ritengo che possa essere una lettura interessante.
Non sarebbe mia specifica intenzione attivare una discussione nel merito. Ma se qualcuno volesse commentare, criticare o integrare i contenuti espressi sarò ben felice di dire anche la mia.

user207929
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inviato il 20 Settembre 2021 ore 14:11

Il CNR è un ente pubblico e il documento mi risulta scaricabile liberamente. Non rilevo controindicazione per aver postato il link, se qualcuno è di un altra opinione, me lo faccia cortesemente sapere. Grazie

user225138
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inviato il 20 Settembre 2021 ore 15:56

Grazie mille. Ero a conoscenza di ricerche sull'argomento prodotte negli USA, ma ignoravo la ricerca del CNR. Molto interessante (e sono un pro-vax innamorato della scienza, sia ben chiaro MrGreen )

user207929
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inviato il 20 Settembre 2021 ore 16:39

Prego Agnostico. Anche io ho grande fiducia della medicina, che è una branca scientifica in effetti, e non sono particolarmente attratto da 'alternative' di qualsiasi genere. La mia diffidenza sull'omeopatia, ad esempio, ha trovato riscontro negli sviluppi degli ultimi anni, che stanno relegando questa pratica ad un uso molto meno intenso rispetto al passato. Anche il sistema sanitario francese, che prevedeva il rimborso per i rimedi omeopatici, si è adeguato eliminando del tutto tale eventualità. Poi, per quel che mi riguarda, ognuno è libero di curarsi come meglio crede.
Questo per dire che sono abbastanza scettico nelle cosiddette 'alternative'. Però le informazioni che si ricavano dal libro del CNR hanno, in effetti, l'autorevolezza di un lavoro scientifico.
Quella che è sempre stata un'impressione del tutto personale, sta dimostrando di trovare un'evidenza scientifica anche in svariati altri studi, mi pare di capire.
Avrei continuato comunque ad andar per monti, boschi e laghi. Sono ambienti che mi appassionano da sempre. Adesso lo farò con maggior consapevolezza e ne sono molto contento. Più alberi e meno farmacieCool

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2021 ore 17:38

Quella che è sempre stata un'impressione del tutto personale, sta dimostrando di trovare un'evidenza scientifica anche in svariati altri studi, mi pare di capire.


Una teoria non è scientifica se non è falsificabile

user207929
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inviato il 20 Settembre 2021 ore 17:55

@Nitigisius - scusami ma non si sta parlando di 'teorie' scientifiche, bensì di 'evidenze' scientifiche. La mia era una 'teoria' (ovviamente andrebbe meglio 'impressione personale') se così si può dire. Mentre il CNR ha pubblicato uno studio teso a dimostrare tali evidenze. Se però tu ritieni che non ci sia riuscito, rendici partecipi.

avatarjunior
inviato il 20 Settembre 2021 ore 20:36

Grazie per l'interessante segnalazione! Scarico il pdf e me lo leggo con calma ;-)

Qualche mese fa, su segnalazione di un amico, ho scoperto che esiste una "filosofia" (uso questa parola anche se non è quella propriamente corretta forse) orientale che si chiama Shinrin-yoku, che letteralmente significa "bagno nella foresta" e che si basa proprio sul benessere generato dal trovarsi in ambienti naturali.
Non sapevo ci fossero studi e teorie su questo, ma ne sono rimasto affascinato in quanto ho sempre amato stare in mezzo alla natura, boschi e montagne soprattutto, anche per l'effetto "rigenerativo" che ha sempre avuto su di me.
Io non la vedo come una medicina non convenzionale, ma anzi credo che a livello scientifico sia abbastanza appurato che l'ambiente circostante influenzi in modo deciso l'essere umano a livello chimico/biologico e influenzando umore, stress, ecc...
Poi magari c'è chi in mezzo alla natura si angoscia e va in ansia e invece si rilassa a Times Square MrGreen

user207929
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inviato il 21 Settembre 2021 ore 12:22

@Haiku30
Poi magari c'è chi in mezzo alla natura si angoscia e va in ansia e invece si rilassa a Times Square


Ci sono alcune persone che negli ambienti naturali non si trovano a proprio agio. C'è chi ha paura degli insetti, ad esempio, chi prova una qualche soggezione a trovarsi in un ambiente non abituale, invece che in un'usuale piazza cittadina. Dipende molto da fattori che hanno a che vedere con ciò che tali persone hanno vissuto durante l'infanzia. Ma alcuni studi indicherebbero che una certa confidenza con l'ambiente naturale fin dai primi anni di vita dell'individuo, possa favorire uno sviluppo psico-fisico considerevolmente migliore (vedi nota). Le persone che hanno queste remore, che potremmo definire biofobiche probabilmente orientano il proprio istinto di affiliazione nei confronti della natura, verso ambiti più domestici, come gli animali da compagnia o le piante del proprio balcone. Sembra che più o meno tutti siamo dotati di una certa predisposizione per la natura, ma certamente in misura diversa. Biofilia viene tradotto con la definizione 'amore per la vita'. Erich Fromm traduce 'biofilia' più specificatamente con 'amore per la natura'.

Nota: Alcuni autori sostengono che una relazione intima con la Natura, specialmente durante l'infanzia, sia indispensabile per instaurare legami significativi e generare sentimenti positivi nei confronti dell'ambiente naturale (Chawla, 2002; Kellert, 2002; Colucci-Gray, 2006), oltre ad essere essenziale per lo sviluppo armonioso della personalità (Kellert, 1997; Kahn, 1999; Camino, 2005; Louv, 2005; Barbiero, 2011). Infatti, la perdita di contatto con il mondo naturale, tipica della nostra epoca moderna, può causare seri danni allo sviluppo psico-fisico dei bambini, impoverendone le capacità sensoriali, rendendo meno efficace il pensiero e inaridendone la spiritualità (Vegetti Finzi, 2006; Barbiero, 2009).

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