| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:09
La seconda mi piace di più Otta' |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:17
appena uscito di casa con a7, 24 70 2.8 di Canon (si quello truccato) e Voigt 28 f2 II. Ora.. so gia che il secondo per quanto un fisso le prenderà essendo cmq un wide fatto per Leica M ma a f8 cerco altro. Sensazione di 3d di una scena con più piani di fuoco a f8 con fuoco a infinito o cmq sul soggetto più lontano per entrambi. Nessuna correzione lente o altro. 28 f2
24 70 2.8
NESSUN PARALUCE, proprio per stressare anche la resistenza al flare più tosta. come si vede subito, il Canon SPACCA per tutto. A 28 va come un fisso e meglio del suo fratellino pesante 1/8 e ai bordi se lo magna essendo pensato per reflex. notate altro? |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:18
Vedo solo la 2 più nitida. Poi per il resto... |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:26
Mi sembra semplicemente che il Voigt abbia microcontrasto a palate |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:26
Sì Uly devi cambiare sito di host oppure limitare la risoluzione a 2000px lato lungo... Comunque si vede bene la maggiore resistenza al flare del Canon che abbassa meno il contrasto nelle zone del controluce. PS: Cesare, il Canon è quello sotto. |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:35
Ecco... a parte ripeto che una delle due ha l'handicap, cioè è fatta per essere lama da lato a lato su Leica M, non va male come i biogon su Sony ma cmq non va al massimo... Siamo a confrontare un moderno (se ricordo bene) 17 lenti , uno dei migliori mai fatti finora, contro un moderno 7 lenti (se non erro) che sul sistema per cui è pensato SFONDA la scala mtf e si piazza al primo posto fra i 28mm dopo molte prove fatte da FM su M10r. Cosa si vede? Uno resiste meglio al flare , almeno a questo tipo di flare, quello da luci parassite dirette vicine (so che la cosa si inverte con forti luci a distanza, dove il flare non sporca il frame) con un superiore contrasto nelle zone sotto la stellata. Si vede che gestiscono il fuoco DIVERSAMENTE a f8... cioè, messo in conto che una è fatta per Leica e quindi ai bordi ma anche dal medio in poi, inizia ad appassire per lo stack, l'altra ha il PROBLEMONE che non dimenticherò mai per come sono scasellato all'epoca, del piano di fuoco a ombrello anche a f8. Quindi se guardate... la parte destra alta vede il voigt fare meglio della parte sinistra bassa o della parte destra bassa, la parte sinistra altra soffre il flare e quindi SEMBRA far vedere il canon meglio. Siamo nel 2021. E sono 3 anni che ho questo 24 70 e qualsiasi cosa gli metto vicino (ovviamente non SPECIFICA come i mattoni 35 1.2 ecc) le prende o da nitidezza, o da microcontrasto o resistenza flare o stellata. Canon con lui e il suo gemellino 16 35 2.8 iii ha fatto due PIETRE miliari. |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 20:40
Concordo, sono due ottiche destinate a mantenere il loro valore. Temo però che non tutti i 24-70 siano allineati con così tanta attenzione, credo che molto del merito vada ad un'assemblaggio fatto con una cura non riservata alla grande serie. PS: degli scatti che ho messo, vi piace più il 135L o il 70-200RF? E soprattutto, qual'è l'uno e quale l'altro? |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 21:14
Alla fine sulla a7rIV va molto meno male di quanto mi aspettassi... |
| inviato il 06 Settembre 2021 ore 23:57
Sembra un po' la stessa cosa di quando guardavo una foto scattata con una m4/3 e una FF... nel file della seconda vedevi una maggior ricchezza cromatica, trovando un file più malleabile e con maggiori informazioni. Tanto che trovavo il file m4/3 quasi "spento", al confronto. La differenza saltava fuori sui mezzi toni, non chissà che cosa spudorata, ma quella punta di colore in più che rendeva evidenti dei piccoli dettagli. Una cosa che ricordo erano i dettagli su delle copertine dei libri che avevo usato come foto test, quasi assenti sul file m4/3 ma leggermente accennati in quello della FF. Nitidezza, invece, il m4/3 ne aveva a vagoni. La cosa che però mi lasciò un po' perplesso era riuscire a capire se, facendo un test senza sapere quale fosse una o l'altra, trovandomi davanti 2 file lavorati a dovere, sapessi identificare l'una o l'altra. In teoria si, in pratica mah. Qui siamo allo stesso punto: saprei apprezzare il valore di un sensore più grande? Alcune foto di Paco, quella della nebbia mattutina poi, mi han fatto pensare che si, è quello quanto sto cercando, quella resa morbida, dalle cromie tranquille e delicate. “ quello che esce da un file così è qualcosa di particolare, nulla di "urlato in faccia", di secco, di appuntito. „ Esattamente questa cosa... |
| inviato il 07 Settembre 2021 ore 0:10
@ulisse ma il canon 24-70 che ottica è un vintage o un EF? |
| inviato il 07 Settembre 2021 ore 0:25
ef 2.8 L usm II |
user206660 | inviato il 07 Settembre 2021 ore 1:02
“ PS: degli scatti che ho messo, vi piace più il 135L o il 70-200RF? E soprattutto, qual'è l'uno e quale l'altro? Cool „ che meraviglia ambedue.... Per me il 135L è la prima foto la n°1814, ci scommetto pure un milione di bitcoin .. ___ |
| inviato il 07 Settembre 2021 ore 6:39
@Otto c'ho speso un paio d'ore alla ricerca di aliasing. Ho trovato accenni, niente di veramente evidente e soprattutto altalenanti fra una ottica e l'altra. Per gli sprovveduti l'aliasing/Moiré sembra quasi un disonore. In realtà è un complimento ad un obiettivo: risolve di più del sensore, quello evidenzia l'aliasing, non altro. A questo punto, se standoci MOLTO attento non ho trovato aliasing nelle due panoramich (piene di tapparelle abbassate, un festival per il Moiré) è abbastanza lecito concludere: Canon ha introdotto un filtro AA di classe superiore nella R5 con 45 mpx (non sulla R6!). Il numero di lenti che compongono un obiettivo è una frescaccia. Ci furono un paio di blogger YT che all'uscita degli Art portarono avanti la campagna "i nuovi Sigma hanno troppe lenti" e via con una serie di difetti. In realtà gli Art erano otticamente "troppo corretti" (a spese di dimensione e peso). Erano messi a punto sfruttando sensori Merrill in QC. Un Merrill è più "rumoroso" di un Bayer. Solo Sigma conosce a fondo i Foveon, non hanno mai resa pubblica la struttura dei file X3F coi suoi metadati. Siamo ad una svolta. Yamaki-san (CEO Sigma) è uscito allo scoperto. È sempre stato la bocca della verità (naturalmente pro domo sua, come per ogni CEO che si rispetti). Dichiara "vi ho dato il colore puro* coi Foveon, adesso con la fp L vi faccio vedere che anche con 61 mpx ci vuole il filtro AA per aver colori "puri" (?!)". Equivale a due dita negli occhi ai progettisti Leitz che da sempre non montano AA neanche su FF 24 mpx o meno. Lì si innesta un'altra leggenda metropolitana: che i CCD siano meglio dei CMOS. In realtà i CMOS sono meglio sotto ogni punto di vista.** I CCD montano CFA coi filtri colorati più densi e questo fa la differenza nella ricostruzione del colore, quello sì, ma a livello di tecnologia sono ormai delle verze. Ci saranno anche sempre quelli che dicono che le vere Phase One sono con i CCD. Poi fotografano a 50 ISO e anche meno. Verosimilmente la mossa Sigma di re-introdurre il filtro AA su 61 mpx FF segue Canon. È probabile che la vera ragione tecnica siano i video dove la correzione di aliasing è poco praticabile. * questo lo dice lui... ** basta leggere Eric Fossum che i sensori fotografici CMOS li ha introdotti. Non è un blogger piripinzi, ha rivoluzionato il mondo dei sensori e gli fa eco Federico Faggin, anche lui non uno qualsiasi, oltre che ex-CEO di Foveon ante-Sigma (cfr. "Silicio", su Kindle). |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |