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Carte Ilford







avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2021 ore 18:16

Arrivato anche il pacco campioni hahnemhule fine art glossy, non vedo l'ora di provarle...

avatarjunior
inviato il 23 Settembre 2021 ore 19:12

Najo da quale sito hai acquistato il pacco campione?

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2021 ore 19:52

L'ho preso su Amazon ma si trova anche su onnik.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2021 ore 7:47

Tutto può essere… satin, perla e lustre mi sembrano tutti gli stessi a sto punto.


no satin di solito è una semi-matt

Satin e lustre sono di solito la stessa cosa

Perlata è un livello oltre il gloss come riflessione luce quindi è più lucida della gloss.

Come livello di lucentezza quindi la scala dovrebbe essere

Platinum
Perlata
Gloss
semi-matt / lustre / satin / silk
Matt

Per lo meno per Ilford è così.

Io uso la perlata e la silk e sono molto diverse.


semi matt / lustre / satin / silk sono analoghe come lucentezza ma diffreiscono come texture

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2021 ore 11:49

Boh Giovanni, a me la Ilford perlata sembra identica alla canson satin.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2021 ore 14:19

Giovanni: sinceramente non credo proprio che la perla come dici tu è più lucida della gloss. Non è per niente cosi. Ho cominciato a usare la Ilford perla RC negli anni 70/80 per la stampa bianconero con ingranditore, proprio perché non amavo l'effetto della carte lucide che mi davano l'impressione delle stampe delle vacanze in famiglia da laboratorio sotto casa. Passato 15 anni anni fa alla stampa digitale ho ritrovato la stessa perla Ilford per le stampe inkjet, stampe semilucide. Ne ho tantissime e ho anche diversi A3+ in casa, allo studio e regalati ad amici. In un periodo in cui le carte Ilford si trovavano con difficoltà sono passato alla Photosatin di Canson. Affiancando stampe precedenti fatte con la Ilford Galerie prestige pearl e la Canson Photosatin le foto sono quasi indistinguibili. Le rare foto stampate su carta glossy sono decisamente diverse.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2021 ore 14:48

Giovanni: sinceramente non credo proprio che la perla come dici tu è più lucida della gloss


si le ho entrambe la perlata è più lucida della gloss.
Lo vedi anche sul profilo ICC che la perlata è leggermente più grande della gloss.
In genere ampiezza dello spazio colore e lucentezza vanno insieme (a parità di stampante)
Un prova in più è che la perlata messa sotto vetro da più problemi di riflessi della gloss.

Non so sulle carte degli anni 70 ma sulle RC odierne di Ilford è così.

Da tener presente che la perlata ha una texture abbastanza visibile mentre la gloss e la platimum sono superlisce
Forse questo inganna, ma la texture è una cosa la lucentezza è un'altra.

Non posso parlare di Canson perché non le ho usate.
Però effettivamente Canson ho sentito che è meno coerente nella terminologia rispetto ad altri produttori tipo appunto Ilford Hahnemuhle, forse anche per questo non mi ci sono mai ritrovato anche se sono ottime carte da quello che sento.
D'altronde Canson son francesi se non fanno le cose a modo loro non sono contenti.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2021 ore 16:36

Chiaramente non mi riferivo a carte Ilford degli anni '70 ma alla comparazione di carte Ilford perla e Canson satinata di oggi per uso su stampanti inkjet, ovvio. E la perla, lo vede chiunque, non è lucida come una glossy, per esempio Canon o Epson, ma totalmente divesa e, ripeto, molto molto simile alla Canson satinata. E ho diverse stampe 3+ incorniciate sotto vetro normale e il problema dei riflessi di cui parli non lo vedo per niente E tre stampe sono davanti una parete vetrata perennemente esposta l sole! Tra l'altro sono solito fare, poco prima di stampare, qualche provino che per economia ( mi costa pochissimo) faccio utilizzando la Epson 10X15 premium glossy ( certo diversa da Canson e Ilford ma mi consente di verificare abbastanza il risultato pratico) e la differenza già a guardare le due superfici e nettissima. Netta anche la differenza di come Epson lucida da una parte e Ilford e Canson dall'altra riflettono la luce anche prima di stampare, mettendo le carte bianche sotto una lampada. Simile anche un'altra carta che uso spesso, la Baryta satinata. Mentre Canson satinata e Ilford sono molto simili sia allo sguardo che al tatto.Mah

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2021 ore 18:36

Giovanni come ho scritto sopra sul sito Hahnemuhle per la categoria di carte Glossy Fine Art viene riportata questa nomenclatura:
The gloss range extends from subtle gloss (satin) to mid lustre (pearl) through to high gloss (baryta)

dalla quale sembra di capire che le pearl sono una via di mezzo tra Satin e Baryta come "gloss"

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 12:45

Andrea: sembra di capire che la nomenclatura non sia standardizzata tra i vari marchi. Tu riferisci cosa riporta Hahnemuhle, ma non corrisponde ad altri per cui suggerisco di farti una esperienza con pochi tipi di carte e imparare a utilizzare quelle tirandoci fuori il meglio. Ad esempio, la Baryta nella accezione comune indica il tipo di supporto di certe carte che, per il passato almeno, venivano grossolanamente divise in baritate e politenate. Le seconde con un supporto plastico, le prime, di maggior pregio, su un supporto in fibre di cellulosa e uno strato di solfato di bario che migliora la riproduzione soprattutto dei neri profondi. Canson ( che io uso oggi più frequentemente) ha in catalogo una carta baritata che io uso ogni tanto che si chiama appunto Baryta phographique ( oggi in versione II) che è una carta con supporto di cellulosa alpha, fine art. Io uso la versione da 310 gr ed ha una consistenza della carte baritate di una volta, ha uno strato, infatti, di solfato di bario tra supporto di cellulosa e superficie stampabile e viene indicata sulla confezione come SATINATA; quindi non avrebbe niente a che vedere con la indicazione di Hahnemuhle che considera la baryta come gloss. Baritata è una carta con un certo tipo di supporto con lo strato di solfato di bario che la rende molto piacevole al tatto, ma in Canson e' una denominazione ( per me più corretta) legata al tipo di supporto, non alla superficie. Io la uso soprattutto per il bianconero perché mi sembra un po' calda, anche se viene definita, sempre sulla confezione satinata e bianco puro. La superficie, invece, è alla vista, praticamente identica alla Photosatin, sempre Canson, che non è una baritata ma una RC, quindi con supporto plastico, sempre descritta sulla confezione come satinata ma con suoerficie extra bianco; infatti a me piace di più nelle foto a colori in cui sembra dare bianchi immacolati e colori meno caldi, più vivi. Confrontando le superfici dei fogli non ancora utilizzati e che ho davanti a me tra le mani. Ilford Perla ( sempre RC), Canson Photosatin ( RC) e Canson Baryta ( baritata) sono praticamente identiche allo sguardo sotto una luce forte e al tatto, tranne per il fatto che la Baryta appare di un bianco più caldo. Una Epson glossy premium, cioè lucida, appare nvece nettamente diversa lucidissima e riflette tantissimo la luce della lampada facendo riflessi abbaglianti. Questo è quello che ti posso dire facendo una comparazione visiva tra le 4 carte che ho a disposizione

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 12:52

Bell'analisi Claudio;-)

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 13:14

Ti ringrazio Najo: analisi dettata da osservazioni sul campo sulle carte che normalmente utilizzo. Aggiungo anche di avere usato la Lustre di Canon, amche questa molto simile alle satinate, ma mi sembrava dare risultati meno nitidi. Forse solo impressione mia. Insomma attualmente uso prevalentemente Canson Photosatin e Baryta e ancora qualche A3 Ilford perla rimasto, tutte molto simili tranne che per il tono più caldo di Baryta

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 16:52

I nomi delle superfici delle diverse carte lasciano il tempo che trovano, mancando uno standard ufficiale di riferimento. Hanno in realtà un senso, ma solo nell'ambito della produzione di ciascun fabbricante (i nomi identificano diversamente le carte del medesimo produttore secondo uno standard univoco applicabile appunto ai prodotti di quel fabbricante specifico).
Peraltro un confronto empirico tra i supporti di interesse può sciogliere ogni dubbio sui diversi aspetti delle superfici dei essi.
Poi ci sono tanti altri parametri da confrontare, dal tipo di materiale usato (ad es. una carta liscia di tipo baritato può essere stata realizzata con solo cotone o con alpha cellulosa) alla grammatura, opacità, punto del bianco ecc.. Molte informazioni utili sulle caratteristiche intrinseche della carta sono ricavabili con precisione solo strumentalmente, ad es. utilizzando un vetusto ed ormai economico EyEOne Pro 1 (sempre che sia in grado di superare il test di buon funzionamento eseguibile con il software di supporto dello strumento). Datacolor e EyEOne Studio (chiamato in precedenza ColorMunki) non sono invece attendibili più di tanto quanto a misurazione del punto del bianco (perché tagliano, il primo un po' meno, il secondo quasi del tutto) le emissioni UV.
Tornando al tema iniziale ha ragione Claudio nell'affermare:
E la perla, lo vede chiunque, non è lucida come una glossy, per esempio Canon o Epson, ma totalmente divesa

Nella fattispecie il termine lucido (in inglese glossy) è stato da lui correttamente utilizzato per identificare una superficie liscia e levigata in grado di riflettere una maggior quantità di luce. In effetti le carte qualificabili come glossy (come ad es. la Felix Schoeller Beluga e la Canson HighGloss) sono ictu oculi molto più lisce, levigate e riflettenti della Ilford Smooth Pearl. Lo strumento ci conferma a sua volta un punto del bianco di quest'ultima non lontanissimo dalla neutralità (a=0,7 b= -4,1, ma poco luminoso (L circa 95,1), là dove le glossy ci danno generalmente l'idea di una maggiore luminosità (da 95,8 a 96,4), ottenuta però con un massiccio uso di azzurranti ottici (b= -5.8 / -6.9).

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 17:08

Ilford Perla ( sempre RC), Canson Photosatin ( RC) e Canson Baryta ( baritata) sono praticamente identiche allo sguardo sotto una luce forte e al tatto , tranne per il fatto che la Baryta appare di un bianco più caldo.


Su questa affermazione di Claudio non sono invece d'accordo.
Come si fa a sostenere che al tatto sono identici supporti di tipo politenato e baritato? In verità si tratta di una diversa sensazione (il tatto) che era dirimente già ai tempi della camera oscura.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2021 ore 18:40

Le carte politenate o RC, resin coated, hanno una mano completamente diversa dalle carte non politenate, una mano plasticosa ed anche un suono plasticoso neloo sfogliarle ed anche nel passarci sopra un dito, suono ed attrito completamente diversi da quelli di carte in alfa cellulosa o cotone non politenate.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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