| inviato il 21 Agosto 2021 ore 16:47
Questo è veramente preoccupante...
 La pioggia è caduta per la prima volta sulla vetta della calotta glaciale della Groenlandia da quando sono iniziati i rilevamenti climatici nella regione: lo hanno constato il 14 agosto scorso gli scienziati nella stazione della US National Science Foundation, che si trova sul picco di 3.216 metri della calotta dove le temperature sono normalmente ben al di sotto di zero gradi. Secondo quanto riporta il Guardian, la pioggia è caduta in Groenlandia durante tre giorni eccezionalmente caldi, con temperature in alcune zone ;;superiori di 18 gradi rispetto alla media. Di conseguenza, lo scioglimento dei ghiacci è stato osservato nella maggior parte dell'isola, su un'area circa quattro volte più grande del Regno Unito. Si stima che in tutta la Groenlandia siano cadute circa 7 miliardi di tonnellate di acqua. Fonte:Ansa
 Il recente rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha stabilito che è “inequivocabile” che le emissioni di carbonio prodotte da attività umane stiano riscaldando la terra. “Stiamo assistendo a qualcosa senza precedenti”, commenta sul Guardian il professor Ted Scambos, uno scienziato del National Snow and Ice Data Center dell'università del Colorado, uno degli studiosi che hanno rivelato la pioggia sulla calotta di ghiaccio groenlandese. “Una svolta che non avevamo visto da millenni, che non cambierà fino a quando non cambiamo le nostre abitudini rispetto all'inquinamento dell'aria”. Gli studiosi stimano che il ghiaccio della Groenlandia si sta sciogliendo più velocemente che in ogni altro periodo degli ultimi dodicimila anni, al ritmo di 1 milione di tonnellate al minuto. Il livello dei mari, secondo il rapporto dell'IPCC, è di conseguenza già salito di 20 centimetri e salirà di altri 100-200 centimetri entro la fine del secolo. Salirebbe di 6 metri se si sciogliesse tutto il ghiaccio della Groenlandia, anche se ciò prenderebbe secoli o millenni. Perché la notizia dovrebbe allarmarci La realtà climatica globale è in quotidiana evoluzione e soprattutto è sotto gli occhi del mondo intero. A testimoniarla con incontrovertibile chiarezza, accanto al buon senso, però, ci sono anche dati scientifici come quelli riportati dal National Snow and Ice Data Center. L'istituto è un centro d'informazioni degli Stati Uniti che sostiene la ricerca polare e criosferica, ma in questo momento è anche il riferimento mondiale per il monitoraggio delle precipitazioni dell'artico in quanto è il primo ad aver registrato l'evento e a sostenere che sia un unicum nella storia glaciale dal 1950, anno in cui vennero avviate le primissime indagini sullo stato di salute di quell'area tanto cruciale per il benessere dell'intero pianeta. Mai prima d'ora si era presentata una forma distinguibile di pioggia sulla calotta glaciale della Groenlandia. A dirlo è proprio Ted Scambos, scienziato del centro e membro dell'Università del Colorado. Lui e il suo team hanno visto la pioggia cadere in tempo reale e dichiarano alla CNN che qualcosa di simile non si osservava da millenni. Quasi sei anni fa, oltre 190 Paesi hanno firmato gli Accordi di Parigi sul clima. Accordi che nessuno si è veramente impegnato a rispettare. A dispetto della firma unanime del testo, le analisi parlano del 2030 come data in cui il valore soglia di media globale raggiungerà i +1.5 gradi centigradi. L'aumento è già pari a 1.2 gradi. Una corsa verso il baratro, nella speranza di fermarci prima di precipitare nel burrone. L'ultimo barlume di speranza potrebbe forse essere la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) a presidenza anglo-italiana. L'evento è infatti fissato a novembre 2021 e in quella sede si dovrà mettere mano una volta e per tutte ai piani per la transizione a zero emissioni nette del 2050. Sebbene infatti abbiamo una probabilità del quattro o cinque per cento di arginare in tempo questo pericoloso avanzamento delle temperature, non ci sono alternative all'inospitalità del pianeta una volta raggiunto lo stadio irreversibile. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 17:01
ormai siamo al punto di non ritorno. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 19:02
“ La realtà climatica globale è in quotidiana evoluzione e soprattutto è sotto gli occhi del mondo intero. A testimoniarla con incontrovertibile chiarezza, accanto al buon senso, però, ci sono anche dati scientifici come quelli riportati dal National Snow and Ice Data Center. L'istituto è un centro d'informazioni degli Stati Uniti che sostiene la ricerca polare e criosferica, ma in questo momento è anche il riferimento mondiale per il monitoraggio delle precipitazioni dell'artico in quanto è il primo ad aver registrato l'evento e a sostenere che sia un unicum nella storia glaciale dal 1950, anno in cui vennero avviate le primissime indagini sullo stato di salute di quell'area tanto cruciale per il benessere dell'intero pianeta. Mai prima d'ora si era presentata una forma distinguibile di pioggia sulla calotta glaciale della Groenlandia. A dirlo è proprio Ted Scambos, scienziato del centro e membro dell'Università del Colorado. Lui e il suo team hanno visto la pioggia cadere in tempo reale e dichiarano alla CNN che qualcosa di simile non si osservava da millenni. „ Ho quotato solo una parte dove ho rivolto maggiore attenzione: Che si stia vivendo e notando il cambiamento climatico non vi è dubbio, è anche il primo e unico periodo in cui l'uomo ha strumenti e possibilità di verificarlo ma che questo sia unico nella storia del pianeta è solo pura supposizione priva di qualsiasi conferma come il fatto che negli ultimi millenni non sia mai caduta la pioggia in Groenlandia, non credo che qualche sorta di Eschimese vissuto li 100.000 anni fa tenesse controllato il suo pluviometro fuori casa trasmettendo i dati fino a queste ere, nessuna idea nel voler dire che "gasando" il pianeta non si facciano danni, intendiamoci, nel minore dei danni di sicuro peggioriamo il nostro habitat relativo agli umani, quello che voglio dire è che un incontrollabile, involontario e quanto inarrestabile piccolo cambiamento planetare non innescato dall'uomo avrebbe la capacità di mettere tutto il pianeta in un immane freezer per un tempo non certo deciso da noi e poi con la stessa facilità invertire il tutto scongelando tutto, ghiacci e mari son saliti e scesi ben più di una volta e se fai le case sulla riva del mare, dentro i letti dei fiumi credendoli secchi o sulle pendici di un vulcano dopo ne ciucci le conseguenze, se dove ogni anno passano gli uragani fai le case con i pannelli OSB e le appoggi sul prato poi ciucci per la seconda volta. Magari qualcuno vuole che il clima restasse sempre uguale per sempre? Identico nelle stagioni? Un poca di acqua ma non troppa? La neve giusta per sciare ma non troppa da chiudere la strada? Il caldo giusto di giorno per le vacanze e fresco di notte? Affittate un Film dove questo c'è e buona visione, fuori è stato, è, e sarà diverso. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 19:52
C'è gente che studia queste cose da una vita, ha misurato quel che si poteva misurare, ha calcolato quel che si poteva calcolare e che ci dice di stare attenti perché ci sono serissime possibilità di una catastrofe planetaria. Il fatto che non sia mai successo fino ad ora non significa molto. Se vai in auto, e non freni prima di una curva puoi schiantarti e morire. Non puoi venirmi a dire che non è vero solo perché non sei mai morto prima: non è un grande argomento... Comunque i dati pare che parlino chiaro: se non riduciamo drasticamente le emissioni di CO2 avremo grossissimi problemi. Non lo dico io, lo dicono quelli che ci studiano sopra da una vita. Se poi c'è qualche scienziato da bar che pensa di saperla più lunga... Certo che il clima è cambiato in passato e cambierà ancora, ma il punto è che se i cambiamenti andranno fuori da un certo range le conseguenze saranno un disastro. Al limite non sarebbe nemmeno importante conoscere le cause dei cambiamenti in corso. Quel che c'è da sapere è che se continuano e non ci si pone un freno il pianeta potrebbe diventare inabitabile. E pare che questo sia un dato abbastanza certo. Ma anche se fosse solo una possibilità, ha senso fregarsene? Giochereste alla roulette russa? Io preferirei di no. |
user198779 | inviato il 21 Agosto 2021 ore 21:23
Qualcuno che mi trovi una pubblicazione scientifica che il clima si sta riscaldando per cause naturali . |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 21:27
Eccessivo consumo energetico spinge l'uomo a fonti di energia costanti e potenti, vedi fossili, nucleare e simili, come contropartita la quantita di energia non convertita e dissipata sotto forma di calore ed emissioni inquinanti è davvero notevole, l'ambiente assorbe tutta questa energia e alla fine questi sono i risultati, e sarà sempre peggio...io vedo solo nell'energia pulita, o meglio, in un miglior equilibrio e sinergia tra energia pulita e non (sempre favorita la prima) in una soluzione a questo problema... |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 21:40
“ C'è gente che studia queste cose da una vita, ha misurato quel che si poteva misurare, ha calcolato quel che si poteva calcolare e che ci dice di stare attenti perché ci sono serissime possibilità di una catastrofe planetaria. „ Molte teorie date per certe poi son finite per essere capovolte e di dati certi misurati risalenti a 100/200/300 secoli fa non ne esistono figuriamoci prima, tracce localizzate sui vari cambiamenti sono visibili ma di certo senza le cause. “ Certo che il clima è cambiato in passato e cambierà ancora, ma il punto è che se i cambiamenti andranno fuori da un certo range le conseguenze saranno un disastro. Al limite non sarebbe nemmeno importante conoscere le cause dei cambiamenti in corso. Quel che c'è da sapere è che se continuano e non ci si pone un freno il pianeta potrebbe diventare inabitabile. „ Come già detto il massimo che possiamo raggiungere è ridurre di molto/quasi del tutto il valore di abitabilità per noi, ma il pianeta non è mai stato nostro e mai lo sarà, il nostro ruolo è limitato a minuscoli ospiti molto effimeri dove per una serie di circostanze non di certo da noi create si è formato uno spazio per noi idoneo a durata determinata, per cui scordiamoci di poter fermare il countdown relativo alla nostra permanenza e quando questo accadrà di certo il pianeta andrà tranquillamente avanti anche senza di noi, magari un po' diverso da ora ma di certo non morto ma vivo come non mai, vivo come lo è stato prima del nostro arrivo e durante la nostra permanenza, Scordiamoci di poter essere padroni, gestori e "piloti" di Earth. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 21:52
Le cattive abitudini vanno corrette, non v'è dubbio, gli inutili sprechi d'energia vanno ridotti, gli stessi motori a scoppio hanno un rendimento decisamente basso, ca 1/3 dell'energia creata dalla combustione viene convertita in moto, il restante 2/3 dove va a finire se non nell'ambiente...ci siamo ingegnati x creare un mondo migliore e poi lo buttiamo via così, senza senno e senza costrutto. noi abbiamo creato il problema e a noi tocca risolverlo. |
user203495 | inviato il 21 Agosto 2021 ore 22:02
“ ma che questo sia unico nella storia del pianeta è solo pura supposizione priva di qualsiasi conferma come il fatto che negli ultimi millenni non sia mai caduta la pioggia in Groenlandia, „ Perfetto.Ben detto. Avete stancato con sti allarmismi che nulla hanno di scientifico.Un dejà vù che ormai sfiora il ridicolo. « Peraltro l'IPCC non produce lavori scientifici propri ma semplicemente sintetizza gli studi esistenti sul clima, ed evidentemente non tutti gli studi, visto che sono migliaia gli scienziati che negano l'esistenza di una emergenza climatica.» IPCC?Manco un organismo scientifico.Il presidente è un economista. «Ricordiamoci allora che nel 1989, appena prima del I rapporto dell'IPCC, l'ONU lanciò la Dichiarazione sull'emergenza climatica, nota anche come “Dieci anni per salvare il mondo”. Il direttore del Programma Onu per l'Ambiente (UNEP), Noel Brown, dichiarò che «intere nazioni potrebbero essere spazzate via dalla faccia della Terra a causa della crescita del livello del mare, se la tendenza al riscaldamento globale non sarà invertita entro il 2000». Le inondazioni delle coste e la distruzione di raccolti provocheranno un esodo di “eco-rifugiati” con conseguente caos politico. «I governi hanno una finestra di dieci anni per risolvere il problema dei gas serra prima che la situazione sfugga totalmente al controllo umano». «L'avanzata inarrestabile dei ghiacciai alpini. Il ghiaccio aumenta in modo spaventoso:quello del Monte Bianco è avanzato in pochi anni di mezzo chilometro.La banchisa polare sta per raggiungere le coste dell'Islanda.La temperatura media dell'Europa del Nord si è abbassata di due gradi in cento anni.» «Se si continueràcon l'attuale ritmo di sviluppo,dietro l'angolo c'è una nuova era glaciale.» Da:IL Messaggero di Roma.30 Ottobre 1973.Congresso internazionale di scienziati svoltosi a Chamonix. Tra il verde e il nulla: a cicli di 20.000 anni il Sahara passa da giardino a deserto, a causa dell'asse di rotazione della Terra e dei monsoni. Focus Magazine.Scienziati da bar? È dato noto, e riconosciuto ed accettato dalla scienza, che i primi uomini che misero piede sul continente americano avevano usato la via settentrionale, passando attraverso lo stretto di Bering: popolazioni asiatiche giunsero in diverse ondate migratorie nell'estremo nord e, da lì, si diffusero in tutto il territorio separandosi in numerosi gruppi in tutto differenti gli uni dagli altri. Come fecero?Grazie ad una "finisterra" ed un immenso fronte di glaciazione.Poi inizia un periodo più caldo e la porta si chiude. Nell'indifferenza generale 500 scienziati di tutto il mondo indirizzano al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, una lettera contro l'allarmismo climatico. Lanciata da Guus Berkhout, geofisico e professore emerito presso l'Università dell'Aja, l'iniziativa è il risultato di una collaborazione tra scienziati e associazioni di 13 Paesi. Pubblicato in un momento in cui l'agenda internazionale pone il clima in cima alla lista delle preoccupazioni, questa “Dichiarazione europea sul clima” ha lo scopo di far sapere che non c'è urgenza né crisi irrimediabile. Anche questi,presumo,siano tutti scienziati da bar ai quali alludi. Uffa che barba.Che noia. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 22:12
“ Qualcuno che mi trovi una pubblicazione scientifica che il clima si sta riscaldando per cause naturali . „ Metti che per ipotesi potesse anche esserci del materiale relativo nessuno la pubblicherebbe, verrebbe impiccato in pubblica piazza. Per contro allora potrei chiedere una pubblicazione che mi insegni che i riscaldamenti/glaciazioni avvenuti nelle ere passate siano stati opera di marziani e non per fenomeni planetari incontrollabili, logici quanto immani e incontrastabili. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 22:28
@Nitigisius il tuo discorso fila liscio ed è anche comprensibile e condivisibile, però NON è una buona scusa x far finta che il problema non esiste, anzi, x come la vedo io, il problema principale è nella creazione, gestione ed utilizzo dell'enorme quantità di energia che la nostra società evoluta e civilizzata richiede. Il problema c'è, gli scenziati hanno lanciato l'allarme sul permafrost, e sul pericolo di un suo scioglimento. La sfida sarà proprio questa, sempre più fonti di energia pulita da integrare a quelle esistenti in modo da avere un minor impatto sull'ambiente, e credo che sia nostro interesse e dovere, in fin dei conti chi ci andrà a perdere saremmo proprio noi. Nessuno vorrà rinunciare all'auto a benzina/diesel, ma prima o poi i nodi arriveranno al pettine e questa tecnologia sarà controproducente e vetusta, nessuno vorrà rinunciare alla comodità offerta dalla plastica ma intanto i mari ne sono pieni (vedi isole di plastica che galleggiano nell'oceano). Insomma, tecnologia SI, progresso SI, ma con coscienza e costrutto. Siamo esseri intelligenti, spero solo che nel prossimo futuro la direzione da prendere sia questa. |
| inviato il 21 Agosto 2021 ore 22:29
Uffa che barba. Che noia. I soliti negazionisti che in ogni campo fingono di non capire dove vivono o per propri limiti insanabili proprio non lo capiscono. La lettera dei 500 ha avuto risposte amplissime da un numero molto maggiore di scienziati, privi, a differenza di Guus Berkhout (che non è un climatologo ma uno studioso del suono), di legami con le grandi multinazionali i cui interessi economici è facile immaginare a cosa possono tendere. Cito, ex multis, la critica al documento in questione pubblicata dal nostro Giorgio Vecchiano, dell'università di Milano: Il contenuto scientifico è completamente impreciso, non documentato e non fornisce prove per le sue affermazioni. La fine della Piccola Era Glaciale nel 1850 non ha alcun legame logico con il fatto che la Terra si stia riscaldando ora. La maggior parte delle variazioni climatiche del passato sono state più lente o meno intense di quelle attuali e, se sono state così rapide o gravi, hanno portato a estinzioni di massa nella biosfera. Nessuna spiegazione o prova viene fornita sull'implausibilità o imprecisione dei modelli climatici (la cui accuratezza o incertezza è quantificata con precisione e rende il loro uso migliore di semplici supposizioni casuali). Le ultime due affermazioni si basano sulla letteratura e sulla conoscenza comune, ma si qualificano come cherry-picking perché omettono la maggior parte degli effetti negativi della CO 2 aumento e riscaldamento (ad es. altre tendenze evidenti in eventi estremi, danni alle foreste e ai raccolti causati dalla siccità e dalle ondate di calore). Mi viene in mente il cavallo di Troia, la profezia di Cassandra, l'inesaudito avvertimento di Locoonte. |
user198779 | inviato il 21 Agosto 2021 ore 22:29
Invece di dare notizie e giudizi senza senso. Paragonare fake e giudizi personali basati sulle propie impressioni e scambiare le teorie con prove inconfutabili che 10800 studi scientifici provano che il riscaldamento globale è colpa dell'uomo contro solo 2 che dicono di no . Qui si tratta di negare l'evidenza come fanno i terrapiattisti. |
user198779 | inviato il 21 Agosto 2021 ore 22:33
Certe affermazioni fanno pensare ad interessi personali o ad ignoranza. |
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