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E siamo solo agli inizi..


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avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 8:07

Se ancora non hanno attaccato il mondo pro e amatoriale è perché non gli conviene troppo piccolo e con poco margine il mercato dei grandi numeri se lo sono già preso oramai.
valutazione assolutamente sensata e possibile, anche se non si sa se sia vera.

avatarsupporter
inviato il 11 Agosto 2021 ore 8:15

Ma certo che é vera, Apple e Google che sono ai vertici nella tecnologia AI, non sono assolutamente interessare a produrre fotocamere

però esisto le collaborazioni tra aziende, chi per prima tra Canon Sony o Nikon avvierà una collaborazione con Google (con Apple non se ne parla, e un'azienda chiusa) per implementare AI sulle fotocamere, avrà in mano il futuro mercato fotografavo professionale senza concorrenza

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 8:19

molto male

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 8:29

Scusate, ma e' proprio la differenza d'uso tra una fotocamera ed un cellulare che rende i due sistemi incompatibili.

Uno strumento di misura per acquisizioni rapide(qual'e' una fotocamera) deve essere di chiara lettura, facile da usare e con comandi PRECISI e sopratutto rapidi.
Devi misurare VALORI e quindi non ci deve essere spazio per l'errore.

Un cellulare viceversa puo' permettersi di essere meno preciso privilegiando altri aspetti.

Naturalmente esiste una zona grigia di sovrapposizione tra i due sistemi... una zona ibrida, che comunque puo' rappresentare un ghiotto mercato. Anche se non molto stabile.

I cellulari pero' andranno nella loro direzione naturale seguendo (e formando) il loro mercato.
Le fotocamere, secondo me, continueranno con la loro architettura. Penso che tutto il firmware si orientera' nell'ottenere immagini ipercorrette e fedeli e settaggi superadattabili e personalizzati.

ATTENZIONE: entrambi i sistemi possono essere utilizzati in modo espressivo. Anche se in modi totalmente diversi.
Cercare di replicare su un telefonino il metodo usato per fotografare con una fotocamera, o viceversa, significa non averne comprese le differenze.

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 8:31


Se ancora non hanno attaccato il mondo pro e amatoriale è perché non gli conviene troppo piccolo e con poco margine il mercato dei grandi numeri se lo sono già preso oramai


Secondo me c'è una cosa che vi sfugge, i grossi utili di case come Apple, Google e MS non vengono mai dall'hardware ma dai servizi.
A loto non interessa vendere ferro, interessa vendere servizi e dati, è li che c'è il guadagno

Detto questo potrebbero produrre fotocamere o interessarsi ad esse se riuscissero a crearci attorno un ecosistema di servizi da vendere

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 9:11

Certo Salt,
"I cellulari pero' andranno nella loro direzione naturale seguendo (e formando) il loro mercato.
Le fotocamere, secondo me, continueranno con la loro architettura. Penso che tutto il firmware si orientera' nell'ottenere immagini ipercorrette e fedeli e settaggi superadattabili e personalizzati."
Ma una dieta dimagrante favorita da innovazioni hardware e da algoritmi di correzione non farebbe schifo a chi fa i conti con il peso della attrezzatura.
Poi ci sono questioni come la connessione alla rete, già oggi le fotocamere hanno collegamenti per tethering e GPS, a chi fa la professione di reporter la possibilità di collegare telefonicamente e inviare velocemente files dalla camera senza passare da computer ed estrarre schede interessa assai, interessa meno la accuratezza scientifica delle immagini.

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 9:18

Salt scusa se ti rispondo ogni volta ma davvero non riesco a farne a meno. Ho davvero l'impressione di non sapermi spiegare, di non farmi capire.

Ma certo che smartphone e cellulare sono due strumenti diversi, incompatibili (nel senso che sono evidentemente destinati a usi in gran parte diversi, a modalità fotografiche in gran parte diverse). Ok. Questo mi pare appurato. Non lo contesto e non è contestabile.

Mai ho voluto dire che occorre far diventare una fotocamera specializzata un pò come un cellulare, inseguirlo. No! Sarebbe un suicidio per le fotocamere specializzate.
Dico invece di prendere il meglio del computazionale che si è affacciato sugli smartphone e adattarlo ad esigenze diverse(dei fotografi evoluti), solo per migliorare le fotocamere specializzate, per ampliarne le possibilità, non per togliergli le sue peculiarità.
E questa possibilità deve poter essere fruibile quando servisse. La fotocamera specializzata deve sempre(per me) poter restare anche totalmente sotto il controllo de fotografo, quindi tutto il computazionale che desidero DEVE poter comunque essere disinseribile se si vuole.

Il problema della discrezionalità del software, nel momento in cui si decide di delegare uno scatto al supporto delle tecnologie computazionali, potrebbe comunque in certi casi essere la chiave di volta per rendere una fotocamera professionale davvero versatile. Cioé quando il fotografo vuole avere il controllo lo tiene e quando invece vuole il supporto computazionale allora deleghi alla fotocamera(e immagino che lo si faccia nelle condizioni più difficili, o dove si esigono risultati che richiederebbero complessità operativa e tempo) e se si decide di farlo è perchè in quel momento per portare a casa un risultato è meglio un impreciso ma efficace intervento computazionale piuttosto che avere un controllo preciso ma probabilmente inadeguato (per la situazione). Si per certi versi il concetto (ma solo il concetto) è un pò come un automatico. Ma un automatico fatto di processore, algoritmi, software appropriati... non è certo l'automatico che abbiamo avuto e abbiamo attualmente.

Non capisco davvero dove vedi il limite nell'implementare il computazionale su una fotocamera specializzata a ottiche intercambiabili Eeeek!!!

Io invece al contrario di te vedo:
- I cellulari proseguire sulla loro strada, non potrebbe essere altrimenti visto il tipo di interfaccia hanno e il tipo di prodotto che è.
- Le fotocamere implementare le tecnologie computazionali, con software mirati(come un Gcam ampliato e modulabile con più possibilità) e offrire il vantaggio al fotografo di scegliere se usarli o meno, o in che misura usarli ( multiframe, riduzione rumore, ottimizzazione ottica, ampliamento gamma dinamica... e tante altre possibilità ...da scegliere insieme o in mix personalizzati).

La vera sfida delle tecnologie computazionali per me(magari sbaglio) è "semplicemente" di permettere al fotografo di poter portare a casa una immagine, un risultato, anche in condizioni dove altrimenti sarebbe incerto ottenerlo o ottenerlo buono. Decidere di ottimizzare in un determinato modo la ripresa di una certa situazione fotografica se si pensa di poter beneficiare di questo supporto. Principalmente questo. (dimenticavo, anche ottimizzare dimensioni e hardware della fotocamera e spremermene fuori tutto lo spremibile... consci che poi sulla fotocamera potrai comunque montare l'ottica di livello alto che richiederà supporto computazionale meno invasivo o nullo e ottiche ottimizzate nella dimensione, tipo focali lunghe, che beneficeranno del supporto computazionale. comunque avere sempre la scelta la vedo come la differenza tra livello alto e prodotto consumer)

E in tal senso il fotografo, con la fotocamera specializzata che ho in mente, resta comunque il decisore finale. Resta al centro. Nello smartphone invece il decisore finale di una immagine è comunque in parte delegato sempre allo smartphone stesso.

Spero di essere stato più chiaro a rimodulare in questo modo il mio pensiero e aspettative.

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 9:33

Perchè mai Apple o Google dovrebbero investire in macchine quando si sono presi una fetta del mercato fotografico senza produrne una?

Presi la prima RX100 da B&H a New York il giorno dopo che fu messa in vendita.
La comprai per utilizzarla nelle giornate in cui non volevo portarmi dietro la reflex o la sera da portare in giro "in tranquillità".
Un acquisto del genere, oggi e in quel contesto, non avrebbe senso. Smartphone in tasca e via.

Poi, possiamo parlare di ergonomia, di feeling, di fascino; di quello che volete compresa la qualità dei files.

Qualità che è ottima. A patto di conoscere e saper sfruttare le potenzialità dello strumento che si ha in mano: anche i jpeg della RIII fanno abbastanza ca...


avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 9:37

In realtà costruire comparti fotografici performanti costretti nelle misure ridicole di uno smartphon... richiede molti investimenti. Non piove dal cielo. Non è che i migliori smartphone fotografici fanno foto bele per concessione divina.
C'è molta tecnica e grossi investimenti.
Ma tanto fanno dei numeri tali per cui ne rientrano tranquillamente.

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 9:52

Attualmente seguo Salt , sono strumenti diversi pensati per usi diversi e lo resteranno per un po', almeno.

Per poter vedere quello che vediamo negli smartphone su reflex ci vorranno ancora anni.
Servono sensori grossi che performino in lettura come i piccoli, processori che siano in grado di processare la mole di informazioni in maniera efficiente (42 mpx su reflex non sono 100mpx su telefonino, che che se ne dica), ma soprattutto manca la cosa fondamentale.
Il mercato che li richieda.
Le reflex sono chiuse, gli smartphone aperti.
Chi vuole sviluppare qualcosa, lo fa su smartphone, oppure si deve fare un ciaffo esterno (vedi Arsenal o Pluto trigger) e dialogare attraverso le scarne e lente API che mettono a disposizione le case.
Insomma, un delirio.

D'altra parte, non vorrei che la reflex mi si impiantasse come mi fa lo smartphone.

Se volete parliamo degli algoritmi di cosiddetta AI, e del perché secondo me non possono essere adattati ad una reflex, a meno di accordarci su certe limitazioni.
Poi vediamo se le accetteremmo o no…

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 10:03

costretti nelle misure ridicole di uno smartphon


Sharp R6
162 x 74 x 9.5 mm
206 grammi.

RX100VII
102 x 58 x 43 mm
302 grammi.

Lo Sharp ha lente fissa, la Sony lo zoom..

Non piove dal cielo. Non è che i migliori smartphone fotografici fanno foto bele per concessione divina.
C'è molta tecnica e grossi investimenti.


Ovvio che dietro ci siano investimenti corposi. Samsung ha mollato uno dei migliori sistemi compatti (NX) per dedicarsi allo sviluppo dell'ISOCELL.
Sony, se va avnti cosi, smetterà di produrre smartphone e farà solo sensori.

P.S.
Fanno foto ottime perchè "4 ragazzi" hanno sviluppato, migliorando quanto fatto da Google, il miglior sistema (Gcam) per ottenerle.

avatarsupporter
inviato il 11 Agosto 2021 ore 10:08

perché si continua a tirare in mezzo le reflex FF

basterebbe una Rx100 con il suo sensore da 1 e lente zoom serio, implementata con una AI sarebbe la fine dei giochi per tutte le ML FF e io la prenderei subito, anche perché io il telefono per fotografare non riesco ad usarlo

avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 10:16

DodoPl stiamo chiacchierando, e' normale che ci si risponda.

Un certo tipo di computazionale ha senso su una fotocamera. Sono d'accordo.
Ma, una fotocamera, per sua concezione, prevede l'acquisizione, il trasferimento e la successiva elaborazione su un computer. E' uno strumento preciso. Deve essere regolato al meglio in tutta la sua filiera.

E' vero, il panorama e' ampio. Il fotografo sportivo ha necessita' di inviare immagini in tempo reale.
Di fatto, esiste una linea di prodotti dedicati a questa attivita'. Fotocamere con sensori a bassa risoluzione, alta connettivita' e una sorta di PP preimpostabile ed applicabile in macchina.
Quasi sempre comunque questo tipo di fotografia (molto specialistico) prevede la trasmissione ad una stazione fissa di selezione, correzione veloce e invio. Stazione che solitamente e' realizzata con un computer con un secondo operatore che si occupa di filtrare e "aggiustare" cio' che viene prodotto.
Cioe' si privilegia la qualita' oggettiva della ripresa (il fotografo si occupa solo di scattare il piu' possibile senza perdere tempo) ed il secondo si occupa di selezionare, ritagliare ed inviare in redazione.

Il cellulare richiede tempi e procedure diversi. Lo scopo e' diverso.

I due tipi di firmware, credo siano molto diversi per filosofia e non intercambiabili.
In fondo, non ti serve avere su una fotocamera professionale un sistema di correzione in grado di gestire un obiettivo zoom lungo 10 mm da cellulare. il professionista si compra lo zoom che serve e lavora un segnale al meglio.

Quello che voglio dire e' che mescolare i due sistemi porta ad avere strumenti ibridi. Ne carne ne pesce.

Ci sono al momento molte fotocamere che strizzano l'occhio al cellulare. E' indubbio.

Ma credo che il professionista, per scattare l'aquila nel nido, si equipaggera' sempre con un'ottica adeguata. Senza scendere a compromessi, ragione di peso o di ingombro che sia.

Per l'hobbista invece si va a mode... oggi va di moda il vetro da due kg con apertura 1,2. Lo si paga cifre importanti.
Domani andra di moda l'obiettivo F11, minuscolo e buio, ma con dietro un software in grado di correggere ed "inventare" la scena.
Ma se rincorriamo il "piccolo e' bello" , sappiamo bene dove andiamo a finire, vero?...
Le case produttrici lo sanno bene. Difatti hanno saltato uno step e sono andate direttamente sul "piccolo e pratico".
Il cellulare...



avatarsenior
inviato il 11 Agosto 2021 ore 11:00

Oggi sembra addirittura che sia di moda il 'più grande possibile' a giudicare da alcune uscite di Nikon e Sigma, ma nel medio periodo non solo il reporter che si scorrazza appresso due corpi con due ottiche (2,5 kg x2 al collo) ma anche il fotoamatore che si fa il trekking in montagna o al capanno per birdwatching una riduzione di pesi ed ingombri con la stessa qualità non può disdegnarla.

avatarsupporter
inviato il 11 Agosto 2021 ore 11:14

le ottiche luminose e pesanti non sono di moda, semplicemente il fotoamatore che ha disponibita economica le prende per vezzo, poi le usa pochissimo, un po' come lo zoom 70-200, ne vendono molti ma poi non li usano quasi mai

ma non é cambiato niente dal passato, il fotoamatore facoltoso prendeva la MF e le sue ottiche pesanti, faceva 3 rullini all'anno intorno a casa, invece il 135 se lo portava ovunque


Quello che voglio dire e' che mescolare i due sistemi porta ad avere strumenti ibridi. Ne carne ne pesce.

Ci sono al momento molte fotocamere che strizzano l'occhio al cellulare. E' indubbio.

Ma credo che il professionista, per scattare l'aquila nel nido, si equipaggera' sempre con un'ottica adeguata. Senza scendere a compromessi, ragione di peso o di ingombro che sia.


per me fai confusione, fotocamere che possano competere con un telefono non ne vedo, e chi fa avifauna certo non gli serve la computazione, ma ottiche e AF performanti

esiste un anello di congiunzione tra smartphone e fotocamere, sono le compatte da 1, usabilità da fotocamera, sensore performante ma abbastanza piccolo da poter gestire la mole di dati dell'AI, ottica zoom decisamente migliore delle lenticchie di uno smartphone, insomma la base c'é basta volerlo

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