RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Il progetto


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Il progetto





avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 2:24

Sono reduce da Cortona on the move ( www.cortonaonthemove.com/ ) una delle bellissime esibizioni fotografiche nazionali ( completamente ignorate da chi gestisce questo sito ).
Le mostre sono di altissimo livello : é evidente la mano e l'esperienza della curatrice Arianna Rinaldo nelle scelte.
Questa rassegna , come altre viste da me recentemente, mi fanno venire un dubbio sulla fotografia contemporanea: non esiste più la fotografia tradizionale ma esiste solo il progetto.
E qui nascono i problemi.
Il problema è che ormai il progetto è più importante della sua realizzazione.
Ho notato che vi erano splendidi progetti , ben illustrati da ottime ed esaurienti didascalie , ma con dell fotografie alle volte approssimative e con delle pp alle volte ridicole .
In poche parole , il problema della fotografia contemporanea é che , visto la povertà di idee , quando uno ne azzecca una é quasi autorizzato a fare foto anche normali visto che é più importante il progetto in se che la foto stessa.
É un ennesima triste deriva della nuova fotografia.

Ps : tra le tante mostre una lieta sorpresa viene da jo ann chaus ( www.joannchaus.com ), con degli autoritratti sospesi tra Hopper e Hitchcock.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 7:38

Forse si sta abusando troppo della parola progetto ma penso che se si usi la fotografia come forma di espressione o documentazione le immagini devono avere un filo conduttore tra di esse (in fondo è sempre stato così per chi lavora con le immagini) poi di come si monta questo puzzle è altro discorso. Questo non riguarda solo per la fotografia ma un po' tutti i campi delle arti visive e non. Non conoscevo Cortona on the nove ma la trovo molto interessante.

avatarmoderator
inviato il 18 Luglio 2021 ore 11:59

Ho visto lì l'edizione 2017 e condivido il giudizio circa la rilevanza dell'evento.

Circa la realizzazione dei progetti esposti non mi pronuncio ora ma, se entro ottobre riuscirò ad andarci come spero, magari aggiungerò la mia impressione.
Un saluto a tutti.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 14:50

"E qui nascono i problemi.
Il problema è che ormai il progetto è più importante della sua realizzazione.
Ho notato che vi erano splendidi progetti , ben illustrati da ottime ed esaurienti didascalie , ma con dell fotografie alle volte approssimative e con delle pp alle volte ridicole .
In poche parole , il problema della fotografia contemporanea é che , visto la povertà di idee , quando uno ne azzecca una é quasi autorizzato a fare foto anche normali visto che é più importante il progetto in se che la foto stessa.
É un ennesima triste deriva della nuova fotografia."....
Perfetto.... concordo al 100%, in linea generica. Non ho visto la mostra di Cortona, giudicarla dal web credo sia difficile, per quel poco che si capisce mi sembra interessante comunque...

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2021 ore 0:31

sui progetti la penso come te... per quanto riguarda Cortona, avevo un testa di passare, cosl come da Roma per Koudelka, cosi come genova per magnum... in realtà la mia pigrizia sta prendendo troppo spazio. Triste

user207512
avatar
inviato il 20 Luglio 2021 ore 10:09

Se tutto va bene e non ci richiudono in casa forse riesco ad andare a settembre.
Personalmente non sono così negativo sul progetto se ben eseguito e con una chiara idea di base, mentre a volte vedo progetti che sembrano nascere a posteriori: ho fatto un tot di foto vagamente riconducibili a un argomento, le metto insieme e via. Il progetto richiede molto tempo, sia in fase di realizzazione che di assemblaggio, come un romanzo. Non sono certo sia compatibile con i tempi di oggi, per questo spesso ho la sensazione di progetti posticci messi in piedi perché la narrazione, o l'illusione di essa, conferisce maggior dignità alla fotografia.
Io ho dei progetti in mente che non completerò mai per mancanza di tempo, ma penso anche che dopo anni di fotografia ognuno di noi segua una sorta di grande progetto personale e le fotografie siano legate tra loro dalle nostre basi culturali.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2021 ore 11:25

ma penso anche che dopo anni di fotografia ognuno di noi segua una sorta di grande progetto personale e le fotografie siano legate tra loro dalle nostre basi culturali.


Io pure. E che magari a volta possano essere racchiuse all'interno di un lavoro organico. Se poi non possa chiamarsi progetto ma altro mi interessa poco. Diciamo un progetto ad insaputa del progettista!
MrGreen

user207512
avatar
inviato il 20 Luglio 2021 ore 12:13

Diciamo un progetto ad insaputa del progettista!


Sì esatto, frutto dell'inconscio e di quel che ci portiamo dentro.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2021 ore 13:00

il problema è che ho conosciuto anche degli editor e degli agenti : morale , se un fotografo fa moda allora è accettato il portfolio , senno' se non hai un progetto sei praticamente escluso.

ripeto , non è nemmeno una critica la mia , capisco che i tempi siano cambiati e che la fruizione delle fotografie passi piu' su canali web che stampati . e tutti noi sappiamo che il web ci ha reso meno pazienti su articoli di giornali , approfondimenti e anche di riflesso sulle fotografie .
le stesse notizie che prima resistevano quasi settimane sui giornali ora su qualsiasi portale web di informazione durano a malapena un giorno come notizia principale.

Per questo motivo penso che oramai la sfida non sia piu' nelle belle foto , ma nel catturare l'attenzione del fruitore , magari accompagnando le foto con descrizioni accurate.

insomma, in parole povere , dimenticatevi che come in passato siano le immagini da sole a parlare.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2021 ore 13:54

Ma anche fregarmene va bene lo stesso? MrGreen se ho in mente un progetto provo a realizzarlo (mai finito MrGreen) altrimenti chissenefrefa! ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2021 ore 14:31

Spero di riuscire a passare anche quest'anno a Cortona. Arianna Rinaldo è un'ottima curatrice e questo credo sia il suo ultimo anno.

Riguardo alla tesi in oggetto, sono solo in parte d'accordo. Parlo in generale, non di COTM.
Da un lato è vero che c'è stata la tendenza a produrre lavori visivamente non molto forti che si giustificavano perché introdotti in un progetto.
Ma è anche vero che ci sono progetti di una forza tale da farsi "perdonare" il fatto che ci siano immagini più descrittive che "belle".
Penso ad esempio ad Habibi di Antonio Faccilongo quest'anno al WPP.

Se proprio devo dire, semmai sopporto molto meno certe fotografie (e fotografi) che puntano tutto su un'estrema estetizzazione dello scatto con un'enfasi esagerata su atmosfere artificiali….

user207512
avatar
inviato il 20 Luglio 2021 ore 15:01

Sottoscrivo ogni parola.

avatarsupporter
inviato il 20 Luglio 2021 ore 21:28

A Cortona sono stata nel 2019 e l'ho apprezzata davvero molto, quest'anno spero di riuscire a passarci verso fine Agosto.

In compenso sono reduce dalla settimana d'apertura di Arles
Quest'anno un'edizione forse leggermente sottotono, il Covid probabilmente ha preoccupato e influito ma comunque tra on, off e privati le sedi espositive superano il centinaio, considerando il solito gran caldo che, almeno a me, consiglia di limitare le visite a mezza giornata 5-6 giorni ci stanno tutti.
Come vuole la tendenza consolidata negli ultimi anni la visione della fotografia ad Arles è la più ampia possibile si spazia da lavori che ne riprendono le radici a vere e proprie opere multimediali, anche qui, come ormai ovunque si ricerchi la fotografia autoriale, il progetto la fa da padrone, non posso che quotare Lastprince.
L'idea è l'arma vincente, bisogna averla...e saperla vendere...difficile stabilire l'ordine d'importanza delle due cose...la tecnica...boh? si vede di tutto, progetti in cui la tecnica è effettivamente molto in secondo piano, spero volutamente, e altri curatissimi, a me quello che ha lasciato un poco più dubbiosa è la difficoltà riscontarta volte a ricondurre alle descrizioni del progetto in alcuni lavori una buona parte delle immagini, forse è colpa mia , forse ho fraiteso traducendo o forse alcune immagini non le ho proprio capite ma la sensazione è stata quella.

Come progetto vi segnalo questo www.rencontres-arles.com/en/expositions/view/985/stephan-gladieu una sorta di Sander dei nostri tempi, mentre tra quelli che ho apprezzato ma non compreso totalmente c'è questo www.rencontres-arles.com/en/expositions/view/979/desideration-anamanda , comunque i buoni lavori sono molti

Ovviamente apprezzabilissime le mostre di Sabine Weiss e Jazz Power

Ps alla fine al momento di scegliere cosa portarmi a casa cono rimasta nella tradizione, un piccolo libro di Vincent Delerm e Claude Nori "Je chercherai dans chaque été" un'estate raccontata in modo sublime con eleganza e raffinatezza immagine scattate tra il 1982 e il 1996 fra Italia e Francia.


avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2021 ore 11:17

Il secondo che hai segnalato per me ha un problema...
io sono convinto dell'importanza di un'idea/"progetto" nella presentazione di una serie di foto, però... però a volte mi trovo queste descrizioni che sono anche quelle vicino a certe opere d'arte che mi sembrano vogliano parlare difficile per dare un tono al tutto.
Non che le foto non mi piacciano in assoluto, ma mi pare che la descrizione a fianco sia un po' fuffa messa li per dare un'aura di cultura.
Ecco questo non lo apprezzo mai, io sono convinto che tutto debba essere diretto e chiaro, poi può piacere o meno

avatarsenior
inviato il 21 Luglio 2021 ore 12:33

una serie che mi è piaciuta molto è stata quella di Deanna Dikeman .
E qui è il caso di dire che le serie , i progetti , alle volte nascano per caso.
La fotografa ha immortalato per 27 anni i suoi genitori il giorno della partenza per altri lidi .
un percorso emozionante , dove la foto non è tecnica ma è spontaneità' , è ricordo , è nostalgia ed è emozione.

www.cortonaonthemove.com/exhibit/deanna-dikeman/

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me