| inviato il 12 Luglio 2021 ore 16:58
Io ogni giorno ne faccio almeno 150. Se vado a Orbetello, più d 300. A 30 km praticamente abiti lì.
Tuttavia se vogliamo invertire la rotta dell'innalzamento delle temperature, ciascuno potrebbe escogitare qualcosa per ridurre le proprie emissioni di gas....
Come si vede dai punti elencati nel post di apertura si possono fare molte cose assai diverse tra loro:
-Viaggiare e spostarsi con più attenzione (spostamenti in macchina non individuali e utilizzando vetture o altri veicoli a più basso impatto ambientale come biciclette treni e veicoli pubblici, ma anche automobili ibride ed elettriche).
-Essere meno sensibili al consumismo fotografico e cambiare meno frequentemente l'attrezzatura.
-Rivendere le vecchie attrezzature o anche regalarle quando possibile per ridurre la domanda e perciò la produzione di nuove attrezzature.
-Effettuare scatti a chilometri zero; in alternativa rimanere per diversi giorni in un'area per non raggiungerla ripetutamente.
-Diventare reporter del degrado nei luoghi dove facciamo fotografie (rifiuti, abusi edilizi, opere incompiute...).
-Evitare il consumismo sfrenato riducendo ogni forma di spreco.
-Quando si compra un oggetto, tenere conto della politica industriale e commerciale dell'azienda che lo produce.
-Anziche' comprare nuove attrezzature, usare meglio quelle che già abbiamo.
- Evitare stampe a basso costo su carte lucide perché inquinanti, dalla produzione fino allo smaltimento.
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| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:05
30 andare, 30 tornare...
I miei progeti fotografici, quelli veri e che mi appassionano, sono fatti per valorizzare le mie terre...Difficile, difficilissimo....I soggetti vanno cercati, i luoghi studiati...E fotografare in montagna non è come in una szona umida, dove i soggetti sono mediamente abbastanza concentrati,....Li c'è una dispersione pazzesca, e la diffidenza dei soggetti è estrema....Praticamente scatto una volta ogni 4/5 uscite....
Per questo do poca importanza alla nitidezza, lla tridimensionalità di una penna, ecc ecc...Le foto di naturalistica mi piacciono se c'è dietro ben altro...So che molti non la pensano così, fa niente...Il mondo è bello perchè è vario, si dice...
tornando intopic...Trovo che l'argomento sia avvero tanto complesso...
E qualche comportamento virtuoso può far poco...Si deve partire a molto più in alto....Parlare di de evoluzione, e altri temi sempre su alrga scala....
Altra cosa sono i coportamenti etici del fotografo naturalista...PErchè li un piccolo gesto sbagliato può fare un grande danno...Localmente aprlando... |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:10
In tema di viaggi e spostamenti anche io cerco di usare l'auto in modo pianificato: tipo accorpo più cose nello stesso giro viaggio (es faccio spesa, commissioni e visita a parenti) per fare magari un tragitto in meno il giorno dopo.
È vero che spesso la fotografia si fa da soli, ma per alcuni tragitti e mete è sempre bello andare con un amico (es luoghi isolati, di notte etc.)
PS, io ho sempre avuto auto a metano anche se chi sta in alto ha spesso cercato di limitare la diffusione di questo carburante: inquina molto meno e pure in CO2 si risparmia qualcosa rispetto a diesel e benzina (non ci metto l'elettrico se no la discussione diventa infinita) |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:12
Angus concordo in toto. |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:13
Claudio, davvero, ma avete pensato a quanta CO2 produciamo solo noi umani 24 ore su 24? |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:18
Io non concordo per niente invece. Ho forse non ho capito. Sembra che in fotografia chi fa più uscite e si muove di più farà sicuramente foto più belle. Io credo che si può sempre pianificare, guardare il meteo, studiare la situazione e quando ci si mette in moto cercare di fare il pieno!
Poi io ecco, abitando in montagna spesso esco a piedi direttamente da casa per fare foto! (in compenso faccio più strada per andare al lavoro).
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| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:19
Beato te omar, io vivo a Roma 
“ non ci metto l'elettrico se no la discussione diventa infinita) „
Parliamone invece. Da un punto di vista di emissioni un'auto ibrida è meglio di un'auto tradizionale: recupera il calore disperso frenando.
Nella combustione poi il 90% dell'energia è dispersa come calore in atmosfera.
Invece in Italia, circa il 50% dell'energia elettrica è prodotta da fonti alternative come idroelettriche, pale eoliche, pannelli fotovoltaici.
Perciò muoversi con un'auto elettrica è molto meglio che muoversi con un'auto ibrida. Che è meglio che muoversi con un'auto tradizionale con motore a combustione.
Si otterrà l'inversione della crescita di temperatura del pianeta sommando infinite differenze rispetto ai comportamenti del passato, differenze anche piccole. |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:22
In ogni caso non è che il fatto "siamo in troppi" ci sollevi da ogni impegno e responsabilità.
Io sono per fare, tutti assieme, i nostri piccoli passi tanto che ci costa. È per questo che sono intervenuto in questo topic, poi magari la natura ci punirà e si regolerà da sola ma per favore non sprechiamo risorse con la scusa che tanto il mondo l'abbiamo già distrutto. |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:24
Omar la mia è una riflessione, non un "che me ne frega", perchè il problema è complesso e in parte è legato alla sovrappopolazione del pianeta. |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:26
Per evitare di spopolare il pianeta, soluzione che esula completamente da questo post, parliamo di comportamenti di chi ci vive sul pianeta.
Anche perché le riduzioni di popolazioni dovrebbero cominciare da chi le propone... |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:30
dobbiamo cambiare mentalità, Claudio, non basta pensare di stampare immagini su supporti senza plastica, bisogna pensare a non usare anche supporti alfacellulosa che sono lo scarto della produzione cartotecnica, bisogna verificare che le carte fine art siano TOTAL acid free ma sarebbe meglio inziare a usare carte certificate iso9706 riciclate, guardate la produzione Favini, ha cose meravigliose che costano meno delle carte fotografiche con politene e sono pure fine art, i fotografi che stampano inseguono il marichio che sia hahnemuhele o Canson, un immagine stampata la posso osservare senza cosumare corrente e condividerla, ci posso fare arredamento ... Le macchine fotografiche nel processo digitale possono realmente essere ecosostenibili rispetto al processo analogico basato su acidi, in generale non solo per le fotografie ma anche per la stampa commerciale esistono tutta una serie di processi eco sostenibili, adesso stanno iniziando anche con la serigrafia con inchiostri naturali a base vegetale ... il problema è che l'utente deve informarsi perchè a oggi le aziende non spingono questi prodotti è una rivoluzione che deve partire dal basso e che costringerà i grandi produttori a inversioni di rotta ... io ci credo fermamente ... www.pe2o.it
Siamo ossessionati dalla stampa su fibra di cotone quando basta la cellulosa di cotone per avere stampe fine art ma anche la cellulosa non di cotone, è il prodotto più presente in natura, naturale e facilmente lavorabile ... |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:30
Omar ti riferivi al mio post? |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:31
Certo Gundamrx, il problema è immenso!
Direi che tirare avanti e goderci l'attrezzatura per molto tempo è un bello smacco al consumismo.
Ciao Angus guardavo la discussione in generale, non volevo andare "contro" nessuno! |
| inviato il 12 Luglio 2021 ore 17:31
Quello che faccio personalmente l'ho già scritto (raccolta plastica che trovo in giro, wildlife nelle campagne limitrofe), poi aggiungo che vendo quello che non mi serve/uso. Spero sia utile all'ambiente...
Edit: dopo aver letto il post di Blve aggiungo che stampo pure poco |
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