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Voglia di una stampante A3


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avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2021 ore 13:28

Peuceta ichiostri dye non dry

Gli inchiostri quando sono dry è una rogna brutta MrGreen

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2021 ore 14:57

Grazie dell'osservazione Giovanni!!
Ovviamente volevo scrivere dye ed è scappato un frizzante dry Sorriso

user14408
avatar
inviato il 16 Settembre 2021 ore 15:12

Vabbe, vada oer un martin,dry, avrebbe detto james bondSorriso

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2021 ore 17:59

SorrisoSorrisoSorrisoVedo che sia tu che Giovanni quache problema con la tastiera l'avete Sorriso

user14408
avatar
inviato il 16 Settembre 2021 ore 18:50

quando uso il telefono...odio il touch, so anziano Sorriso

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2021 ore 19:26

proprio nel mercatino avevo messo in vendita uno spettrofotometro i1Studio ... (per lavoro usiamo un i1photo II pro)
State facendo un gran casino, l'i1display è un colorimetro serve solo per i monitor, l'i1studio è uno spettrofotometro e serve per calibrare i monitor e profilare le stampanti ( e altro), ciò premesso non capisco il senso di acquistare macchine iper performanti come una nikon d800 per andare a stampare degli a3/a4 dove usando un m43 non vedreste la differenza. Se si investono risorse per attrezzature da ripresa di un certo tipo poi bisognerebbe, proprio per valorizzare queste attrezzature, usare stampanti che siano almeno "decenti" e non in termini di conservabilità della stampa (già è un controsenso parlare di rispamio e dire che tanto se si sbiadiscono le ristampi, varrebbe la pena stamparle bene e in modo duraturo). Ciò premesso le ecotank non sono attrezzature semiprofessionali ma amatoriali care, le attrezzature professionali e semiprofessionali hanno altri standard che sono al di fuori degli inchiostri day.
Oltre alle scemenze sulla necessità di usare monitor profilati o meno che è il minimo sindacale per aspirare ad avere una speranza di corrispondenza monitor/stampa. I profili canned (quelli che si scaricano dai produttori di carte) non sono schifezze ma sono profili standard (dove spesso sono utilizzati hardware Barbieri) che devono essere usati con buon senso, in tal caso fanno il loro lavoro, contando che un profilo si può correggere per adattarlo alle esigenze di chi stampa.
In parole povere, bisognerebbe affrontare le attività di stampa documentandosi sui processi e le tecniche d'uso e non procedere a tentativi per vedere cosa succede, online si trovano diversi tutorial, informazioni, ad esempio nel sito di Marco Olivotto trovate una miriade di documentazione, dopo che si sono appresi i rudimenti del processo partendo con un idea di filiera di lavoro, si può iniziare a stampare ... questo è il vero risprmio, poche stampe, ben fatte e duratura ...

user14408
avatar
inviato il 16 Settembre 2021 ore 19:45

...si si quello che vuoi ma non ti incazzare :-P










avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2021 ore 20:42

"degli inchiostri day" e dai su, profilate anche le tastiere ;-)

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2021 ore 23:18

Grazie del tuo cazzuto intervento Blve con il quale hai fatto piazza pulita di alcune inesattezze che sono venute fuori in questa discussione, in primis che la stampante ET-8550 non è neanche semiprofessionale.
E su questo oggettivamente non si discute.
Io l'ho acquistata ed ovviamente ne vorrei acquistare un'altra, professionale questa volta. Ma purtroppo una stampante seria e professionale costa molto e pur risparmiando facendo poche stampe, ben fatte e durature l'esborso economico non sarebbe sostenibile per un amatore.

Quindi noi poveri amatori ci dovremmo limitare ad usare stampanti non professionali usando profili icc canned da adattare alle nostre esigenze.
E' questo il messaggio che ci vuoi mandare oppure sono io che non ho compreso?

Per quanto riguarda lo spettrofotometro i1Studio che ho appena acquistato in base alle tue competenze tecniche come credi che possa impiegarlo al meglio per ottenere delle stampe sfruttando al meglio la già citata ET-8550?
Se poi mi consenti una domanda vorrei sapere se la calibrazione del monitor viene eseguita meglio dal i1Studio oppure dal i1Display Pro che avevo acquistato precedentemente?


avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 7:56

No, il messaggio che dovrebbe passare è un altro, cioè se vuoi usare stampanti con inchiostri dye puoi ottimizzare il risultato utilizzando carte lucide (glossy) in cui rendono meglio, e non pensare di usare carte opache o fine art che sarebbero sprecate. Il messaggio dovrebbe essere quello di utilizzare una filiera che và dalla ripresa alla stampa bilanciata, dove i punti nodali non riguardano la macchina fotografica in se per se ma la qualità delle ottiche, le capacità tecniche di ripresa (finalzzare l'output alla stampa richiede un approccio ragionato durante la ripresa), una stampante ai pigmenti (il minimo sindacale sono le Epson SCP600 che si trovano ancora) un monitor "decente" calibrabile, una sonda per calibrazione e un minimo di competenza nell'utilizzo di queste attrezzature.
Non ho citato lo spettrofotometro perchè se usi stampanti ai pigmenti e carte fotografiche i profili canned li trovi e con un monitor calibrato, dopo qualche prova comprendi che correzioni apportare. Con gli inchioostri dye necessiti invece di avere un sistema di profilatura delle carte poiche non esistono profili canned. La differenza tra un laboratorio professionale e uno casalingo se usi almeno la stampante citata e per i formati supportati difficilmente sarà avvertibile, la differenza la fà l'utilizzo di software di stampa RIP che costano diverse migliaia di euro e a livello non professionale difficilmente possono essere utilizzati (sono pure molto complessi da usare).
Per risparmiare sui costi, spesso nei corsi di stampa che facciamo, consigliamo di dividere l'acquisto tra amici o fare l'acquisto come circolo fotografico o associazione culturale. Sopratutto per partire col piede giusto fare un workshop di stampa, di quelli chiamati "dalla ripresa alla stampa" li faceva Antonio Manta che è uno dei migliori stampatori in circolazione e tanti altri professionisti magari nella zona dove risiedi.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 8:09

Per quanto riguarda il discorso stampante professionale o meno i parameri di valutazione riguardano prima di tutto non l'inchiostro utilizzato ma : compatibilità coi rip (Raster Image Processor) di stampa,robustezza, affidabilità, assistenza, poi gestione supporti (formati), qualità output, inchiostri.
Quindi tra le professionali ci sono i plotter di stampa dove la più piccola è la Canon Pro-1000 (un vero miniplotter professionale) a salire (noi utilizziamo una Canon IPF4000pro e una Roland SG2540) queste gestiscono sia i rotoli che i fogli singoli fatta eccezzione per la PRO-1000 (per le mie ricerche personali uso questa) che gestisce i fogli fino al formato A2 e solo inchiostri ai pigmenti.
Tra le semi professionali ci sono le stampanti da tavolo con almeno 6 colori (esacromia), indifferentemente ci sono stampanti con inchiostri dye o a pigmenti il minimo sindacale è la Epson SCP600 grande stampante, la usavamo per i corsi di stampa.
Le stampanti "amatoriali" sono le stampanti office con pretesa di stampa immagini che possono dare risultati accettabili ma solo per un uso personale, accontentandosi molto e investendo in un piccolo spettrofotometro come l'i1Studio per calibrare sia monitor che stampante.
Per un uso professionale o semiprofessionale devi avere un monitor reference, non c'è scampo, Eizo o Nec o BenQ, per un uso semiprofessionale o amatoriale vanno benissimo anche i Dell profilati.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 8:14

Baddox ... il correttore automatico mi cambia dye in day ... (prima di postare sul forum il testo lo scrivo su word)

avatarjunior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 9:35

Blve grazie dell'esauriente e competente intervento con il quale mi sono reso conto che per adesso devo limitarmi ad una gestione amatoriale del mio sviluppo di stampa.
Ho un monitor NEC E245WMi con il quale gestisco i video, ed un monitor EIZO CG211 con il quale sviluppo le foto. Ho acquistato lo spettrofotometro i1Studio e dovrò quindi utilizzare per le mie stampo solo carta lucida.
Confermi che non vale la pena utilizzare carte fine art anche se profilando la stampante per queste carte?
Non ho idea di un software RIP e ti ringrazierei molto se mi indicassi qualche programma free e/o demo con il quale fare pratica.
Peraltro non mi spaventa la complessità tecnica dell'uso di un programma.
Grazie ancora per i tuoi interventi.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 10:02

i rip di stampa costano diverse migliaia di euro, il meno caro è questo:
www.devstudio.it/index.php/photoart/
lo standard invece è EFI Fiery:
www.efi.com/it-it/products/inkjet-printing-and-proofing/fiery-for-inkj
L'unico rip gratuito ed utilizzato per il b/n è QTR:
www.quadtonerip.com/html/QTRoverview.html
era molto usato (anche da me) quando si stampava coi pigmenti al carbone ...
Noi oggi usiamo EFI Fiery, Roland VersaWorks, Mirage (SemiRip) CGA Oris ...

Ti confermo che l'utilizzo di inchiostri Dye con carte cotone non'è performante pertanto non avresti stampe fine art che devono rispondere a requisiti di longevità che questi inchiostri non consentono, mentre con le carte glossy hai neri profondi e colori saturi che sono più difficili, su queste carte, da raggiungere coi pigmenti.

Ti do un consiglio per l'uso di i1studio, lascia asciugare il foglio stampato con la chart alemo 10/12 ore e non 10 minuti come dice il manuale, dovrai stampare 2 fogli, il primo da misurare e dopo la misurazione ne dovrai stampare un altro
per migliorare la resa del primo. Quindi per fare un profilo fatto bene ti servono 2 giorni ... se misuri con il foglio non perfettamente asciutto avrai problemi di dominanti ...

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2021 ore 10:06

dimenticavo, se vuoi provare una buona carta con una buona resa con gli inchiostri Dye, puoi provare la Canson PhotoSatin 270 Glossy, è una alfacellulosa con una base bianco freddo ma i colori sono accurati e i neri profondi ...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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