| inviato il 15 Giugno 2021 ore 9:30
finalmente un'analisi sensata, senza fumosità improbabili su legge di nyquist e amenità del genere.
I tanti megapixel della mia a7r2 li sfrutto solo nella fotografia di insetti, per crop importanti, oppure mi danno un po' di sicurezza psicologica quando stiracchio l'immagine per correggere le deformazioni prospettiche. E comunque 42mpx consumano molto spazio sulle schede e sugli hard disk.
Più dei megapixel contano l'obiettivo, la resa del sensore e del firmware e la capacità individuale di lavorare il file. |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 9:39
@Marco
Perché Nyquist dici che sia improbabile? Al netto della validità del video, beninteso. |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 9:45
Personalmente quel tipo mi sta veramente sulle balle 
Detto questo, mi sembra un video davvero inutile, "se stampi fino ad un metro non cambia nulla" e "se croppi fino ad un terzo del fotogramma fino a 60 x 40 la differenza non si vede", ok ormai lo sanno anche i muri.
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| inviato il 15 Giugno 2021 ore 9:49
Non ho ancora visto il video ma non mancherò...quel canale è davvero una miniera d'oro |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 10:38
Perché tanti fanno i professoroni di ingegneria e si accapigliano sui forum, ma all'atto pratico contano tante altre cose, molto più banali |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 10:53
Francamente?
Mi sembra il festival delle banalità!
Comunque io, per non saper leggere né scrivere so solo una cosa: in proiezione 50X la differenza in termini di dettaglio fra una Velvia e una Sensia non era "importante" (una volta si sarebbe detto evidente, palese, chiara, netta... ora si dice importante... vabbe') ma semplicemente abissale.
Il problema però è che se lo dico qui non mi pensa nessuno... va bene dai... banalità per banalità mo' lo faccio anch'io un video e siamo a posto tutti quanti  |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 11:14
“ Perché tanti fanno i professoroni di ingegneria e si accapigliano sui forum, ma all'atto pratico contano tante altre cose, molto più banali „
E' vero fino a che non hai bisogno di quei megapixel e non ce l'hai.
Premetto che io i 50x70 li ho stampati con la Canon 300d da 6 Megapixel, ma se mi vado a rivedere quelle foto, se il sensore fosse stato più denso a me non sarebbe dispiaciuto.
Anche è vero che alcune foto sono belle a prescindere dalla risoluzione, ma in determinate circostanze la risoluzione potrebbe dare un valore aggiunto.
Immaginiamo una stampa di un ritratto ravvicinato, fatta con una Canon 5ds da 50 Megapixel si riescono a vedere le vene negli occhi meglio di una macchina con meno pixel. A me spettatore quel particolare potrebbe attrare e diventare punto di interesse.
Comunque ci pensa Gigapixel a colmare il divario. |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 11:21
ma no, per vedere le venuzze degli occhi su una stampa serve l'obiettivo, non il sensore. Tra 24 e 50 la differenza è principalmente a video sopra il 100%. |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 11:39
@Marco ma scusa non capisco la tesi che porti avanti, esiste un caso in cui avere meno megapixel aiuta ai fini dell'immagine a parità di altre condizioni?
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| inviato il 15 Giugno 2021 ore 11:59
Se non hai risoluzione, dove lo becchi quella quantità di informazione.
Su dai. |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 12:39
Stampo da una vita, prima in analogico e poi in digitale (dai tempi della primissima Epson Stylus Color). Ho studiato, letto, seguito gli insegnamenti dei maestri americani e ho visto nascere, contribuendovi con impegno, Photoactivity, il sito italiano in cui sono stati affrontati con competenza le tematiche più impegnative, dal dominio di Quadtone fino all'uso degli inchiostri ai pigmenti su stampanti modificate. Spendo un nome: Alberto Maccaferri!
Quel che mi ha suscitato perplessità nel video che ho segnalato, al di là delle conclusioni, è stato il metodo, l'approccio.
Se si vuole dimostrare una tesi si devono mettere in chiaro le metodiche e le tecniche seguite, altrimenti la tesi stessa resta indimostrata.
Anzitutto andava specificata la tecnica di stampa. Il relatore afferma di tenere corsi di stampa e di stampare, presumo con macchine a getto di inchiostro. E' noto che queste stampanti sono ottimizzate per un'unica regolazione, 300 punti per Canon e 360 per Epson. Se si dà in pasto alla stampante un file con 240 punti la macchina automaticamente esegue un ricampionamento per portarlo alla sua regolazione nativa, usando un algoritmo standard e proprietario. Molto meglio, quindi, farlo con un software specializzato; che va usato in funzione della risoluzione del sensore. Se un sensore ha lato lungo 3000 Pixels, un altro 6000 ed un terzo 9000 e si vuole stampare in formato A1 occorre fare un ricampionamento mirato (oltre che con un software adeguato), se si vuole recare al file il minor danno possibile. Ed ovviamente tanto minore sarà il danno quanto meno sono i Pixels da aggiungere col ricampionamento (verso l'alto; il ricampionamento verso il basso richiede un approccio un pochino differente). Il video sorvola su tutto. Fa vedere i due file su LR ad identiche dimensioni senza spiegare se quello nitidamente più grande è stato ricampionato verso il basso oppure quello con meno Pixels è stato ricampionato verso l'alto. E poi tace sulla tecnica di stampa. Ma afferma di illuminare la gente spiegando loro quale sia la Verità. Ma non mi pare che sia questo il modo, anche perché, che piaccia o meno, se stampi un A1 da un sensore di 6 milioni di pixel ed uno da un sensore di 50 (foto realizzate con tutti i crismi cavalletto, ottiche performanti, illuminazione ideale ecc.) e ti metti a guardare la foto da vicino nei suoi dettagli (e nelle mostre nessuno si limita a guardare le foto solo dalla distanze canoniche calcolate in base alle caratteristiche dell'occhio umano), la differenza la si percepisce, e come! |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 13:16
Anche a me è sembrato un approccio un tantino semplicistico a una questione piuttosto complessa. |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 13:18
E io che credevo fossi dalla sua parte
Io ho capito il livello tecnico del personaggio quando si è messo a filmare le stampe (lucide per altro) |
| inviato il 15 Giugno 2021 ore 13:21
Per quello che mi riguarda la stampa è un mondo grande quanto quello della fotografia quindi, da ignorante, io con la fotocamera che ho (bigmPx o no) cerco di tirare fuori la foto migliore e se voglio una stampa di alto livello vado a Bologna dal mio stampatore di fiducia, lui regola, mi fa scegliere il tipo di carta e il passepartout, mi fermo lì, e son contento se la stampa è bella. Quando la foto è stampata non importa più con che fotocamera è stata stampata... Certo è che avere più mpx su cui lavorare non è mai uno svantaggio se informaticamente si è a posto |
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