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Buongiorno a tutti, dopo aver letto qualche discussione ed essermi convinto ad intraprendere questo percorso per fare fotografie più vicine alla realtà nell'ambito odontoiatrico ho acquistato una olympus micro 4/3. Adesso dovrei abbinare un obiettivo macro tra zuiko 60mm e 7artisan 60mm. Il primo ha un diaframma che arriva a 22 e autofocus. Questo diaframma mi consentirebbe di avere una maggiore profondità di campo e l'autofocus sembra comodo ma non so quanto sia utile in odontoiatria. Il secondo arriva ad un diaframma di 16, ha la messa a fuoco manuale ma costa molto di meno il che mi alletta anche perchè non so quanto la utilizzerò. In aggiunta dovrei abbinare un flash che mi possa consentire di illuminare il cavo orale. La mia domanda è se possano essere sovrapponibili come obiettivi e risultato di immagine, se la profondità di campo raggiunta a f16 possa permettermi nitidezza dai centrali ai molari ( ho letto che nelle micro 4/3 non si ha bisogno di avere obiettivi che arrivano a f32) e se la messa a fuoco manuale potrà in qualche modo farmi abbandonare l'idea di fotografare perchè scomoda. Grazie a tutti in anticipo
Grazie per la risposta. Alla fine opterò penso per zuiko. Proprio oggi ho letto comunque che 7artisan immetterà sul mercato un 60mm macro versione 2 che arriverà a f22.
.... Non si dovrebbe esagerare con la chiusura del diaframma, in particolare su "piccoli" sensori ... si rischia la diffrazione - forse + che un macro, converrebbe considerare un grandangolare spinto con una buona maf minima - quoto il flash anulare
Ed inoltre, a che rapporto di ingrandimento intendi arrivare? Lo chiedo perché a RR 1:1 si hanno pochi millimetri di profondità di campo anche a diaframmi molto chiusi... e quindi fra f22 e f16 non cambia poi il mondo, diffrazione inclusa che, come detto, sarà in entrambi i casi piuttosto marcata.
Io ho lo Zuiko 60 mm su OM 10; per le mie macro di insetti lo uso chiuso a diaframma 16-22 e flash incorporato, con autofocus. Faccio le foto a mano libera. I risultati pratici si possono vedere nelle foto delle mie gallerie, dove ho fotopostato scatti fatti sia con l'Olympus che con il Nikkor micro 85 su Nikon D7100. Ricordo che nel m4/3 rapporto 1:1 significa inquadrare un campo di 18 mm, per cui penso che per un uso odontoiatrico il m4/3 vada più che bene. Quanto alla diffrazione, in macro meglio uno scatto difratto che uno sfocato. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3602526
“ in macro meglio uno scatto difratto che uno sfocato „
Puoi anche togliere "in macro". Però - parlo per me - se posso non lo faccio né sfocato, né diffratto. C'è di buono che (parlo sempre per me) se chiudo molto poi io in post posso correggere la diffrazione con i profili lente, in fase di sviluppo, su Digital Photo Professional. Spero la cosa sia possibile anche coi raw e le lenti native Oly, nel SW di sviluppo Olympus!
Io sto passando dallo smartphone alla prima fotocamera che è in arrivo. Mi sono affacciato alla micro 4/3 perchè ne ho sentito parlare bene per via della comodità e peso ridotto. So che si utilizza il 60mm macro. Il 30mm non so se è applicabile alle foto che andrei a fare
la qualità ottica del 60 mm è migliore rispetto al 30 mm ed inoltre la maggior lunghezza focale permette di fotografare ad una distanza maggiore. Credo che il paziente dovrà trattenere il fiato durante lo scatto, altrimenti l'alito potrebbe formare condensa sulla lente frontale dell'obiettivo.
Ma con il 30mm qual è la distanza di messa a fuoco? Ha un rapporto di 1:1? Potrei montare un flash anulare?
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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