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Fotografia di paesaggio


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avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 14:14

in teoria politically correct in realtà un poco troppo "pensiero unico"


Ti quoto ballando e cantando.

Ciò non toglie che bisogna assolutamente evitare la distruzione dell'ambiente, e del paesaggio,


Esatto Murmunto, come chi s'è portato nella propria villetta, pezzi di formazioni calcaree dalle cascate di Belfiore, solo per rimirarli assieme ai loro compagni di barbecue.

user12181
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inviato il 06 Giugno 2021 ore 14:42

"solo per rimirarli assieme ai loro compagni di barbecue."

Sarò fanatico, ma a me basta un barbecue fisso per inc.zzarmi terribilmente. E stanno proliferando anche in quota. Le comunità montane non trovano di meglio che spendere i soldi europei per distruggere gli antichi sentieri con pistacce di mtb e piazzare panche, tavoli da picnic e barbecue in muratura (quando va bene in pietra, sennò intonacati alla messicana) sulle rive di pozze e laghetti. E ci sono molti fotografi che li riprendono, perché li apprezzano esteticamente, ghirriani inconsapevoli. Ma, ripeto, un conto è fotografare un morto ammazzato facendo poesia, e un conto è ammazzarlo o simpatizzare con l'assassino. Spero non ci sia nessuno che auspichi l'assassinio per poter far poesia con l'ammazzato, anche se alcuni interventi che leggo sul forum lo fanno pensare. Ma credo si tratti piuttosto (ed è anche peggio, perché più diffuso) di imbarbarimento del gusto, come già è stato detto da awo3it (pensavo che il mio nickname fosse poco comodo, ma ormai la maggior parte sono impossibili da citare per uno con mediocre memoria e intelligenza algebrica. Per esempio, perché mai se non per dispetto, Kwlit non ha messo una vocale almeno dopo la K?).

P.S. Non vorrei essere frainteso, Ghirri mi commuove profondamente, cioè proprio fin nelle mie radici italiane (Robert Adams assai meno).

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 14:48

@ Murmunto

Noi, col CAI, quando andavamo in giro, ci portavamo dietro le buste di plastica per raccogliere tutte le cartucce dei cacciatori, che lasciavano dappertutto, ma sai com'è, che, a qualcuno, non gliene frega niente dell'ambiente. Ma quando la natura gli sbatterà la porta in faccia, allora ci sarà da ridere.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 16:41

A me' è capitato di trovare a quasi 2000m abbandonati su una panca di legno in un prato vicino a un sentiero una mezza dozzina di sacchetti (pieni) per la raccolta degli escrementi dei cani.
Sarebbe stato meglio a quel punto lasciarli (le cacchine) sul prato insieme a quelle delle mucche al pascolo ,vai a capire la testa di certa gente.
Diciamo che se faccio una foto di paesaggio dolomitico cerco di non mettere in evidenza certe strutture come piloni di impianti o simili,ma non mi metto a clonare per farli sparire.
Il mondo non è un'astrazione ideologica,ci siamo anche noi umani nel bene e nel male.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 17:30

Premetto che anch'io, come Bomba, faccio di tutto per non evidenziare la presenza umana nell'ambiente.

La differenza fra il suo modus operandi e il mio è che mentre lui, pur di non clonare, accetta qualche intrusione io, al fine di evitare assolutamente tali elementi di disturbo, preferisco di gran lunga ritagliare la scena direttamente in fase di ripresa.

Alle volte, soprattutto in quei rari casi in cui vorrei una inquadratura più ampia rispetto a quella di un 50 mm, mi chiedo se non sia il caso di soprassedere, almeno in qualche raro caso, poi però il pensiero di me che in fase di proiezione non riesco a staccare gli occhi dal traliccio dell'alta tensione, o dalla casetta in lontananza o dalla immancabile striscia di asfalto presente in qualche pur marginale angolo dell'inquadratura mi rinnova nel convincimento che è meglio non scendere a compromessi.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 17:58

Beh Paolo,come ben sai,anni passati facendo principalmente DIA aiutano a nascondere o quantomeno minimizzare la parte peggiore della presenza umana.

user109536
avatar
inviato il 06 Giugno 2021 ore 20:48

A me non piacciono le foto cartolina e nemmeno le cacche di cane

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 22:25

una mezza dozzina di sacchetti (pieni) per la raccolta degli escrementi dei cani


Lo fanno anche da me Bomba. E' che, una volta raccolte, gli sa fatica tenersi la bustina in mano e raggiungere il primo secchione della monnezza no. Così, si aggiustano la coscienza, le raccolgono, si, ma, poi, le buttano con la bustina. Queste persone meritano il premio Nobel per lo spreco del cervello umano, ma non penso ne abbiano poi tanto rimasto eh. La civiltà non è degli umanoidi ma delle bestiole che, in tal senso, hanno un'enormità da insegnarci.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 23:06

www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/10/degrado-del-paesaggio-lucida-anali

Il paesaggio non è solo fotografia: è cultura, è storia, è lavoro dell'uomo. Nel nostro paese anche il paesaggio naturale è spesso frutto di secoli di attività umana. Purtroppo ancora non vi è coscienza della sua importanza.
Un paesaggio agrario conservato non ha meno valore di un centro storico.

E comunque non ci sono solo le pale eoliche:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2398417

Oppure a volte si resta interdetti nel vedere quanti lo hanno a cuore:
www.fbsr.it/?gclid=EAIaIQobChMIldCi-vWD8QIVGKp3Ch32IA-fEAAYASAAEgLaufD



PS: a proposito, mi sono ricordato che anch'io ho delle foto di stazioni di servizio nelle mie gallerie...;-)

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2021 ore 23:11

"Tra le fotografie del mio archivio le più interessanti sono quelle scattate decenni fa ad amici e parenti o in strada a soggetti banali. Il resto può essere tranquillamente cestinato. "

Tu fotografa tutto quello che diavolo vuoi, che io faccio altrettanto.

Io i paesaggi li voglio puliti, non impestati, e la sola presenza umana li impesta: per quanto mi riguarda, la sola presenza umana, il fatto che ci siano uomini lì, li contamina, li rovina, non parliamo poi di cialtronate oltraggiose, tipo pale, pannelli, etc.

Se voglio fare foto di street o simili, le faccio, ma se voglio fare dei paesaggi, non ci voglio tracce umane.

Poi mi adatto, visto che siamo in una Paese sovraffollato e disordinato, dunque faccio anche paesaggi con elementi fatti dall'Uomo, ma appena posso, nei paesaggi evito come la peste le tracce degli Umani.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 0:26

c'è anche Robert, non solo Ansel

è quello che ho pensato fin dal primo intervento letto, come spesso mi succede condivido il pensiero di Murmunto. Già nei primi anni 70 è nato un diverso modo di fotografare il paesaggio che rifiutava l'idea dell'edulcorazione, consentitemi il termine, Ansel Adamiana, ragion per cui non solo non si esponeva per andare ad occupare tutte le Zone dell'argentico creato, ma nemmeno si rimuovevano le cartacce e la spazzatura ove presenti nell'inquadratura (mi risulta che A.Adams le ritoccasse in camera oscura ben prima che inventassero Photoshop) e non si cambiava l'inquadratura per evitare la servitù da elettrodotto; oltre a questo si andava a cercare la foto del nuovo paesaggio americano alterato dall'uomo, gli insediamenti produttivi o quelli residenziali con le case prefabbricate dove prima il paesaggio era incontaminato. Erano i new topographers, a qualcuno piace definirli esponenti della fotografia concettuale perché sottotraccia era una visione ecologica del paesaggio e la fotografia dell'antropizzazione in stile documentario. Naturalmente fare una bella fotografia di paesaggio date queste premesse è più facile a dirsi che a realizzarsi, provare per credere.
Oggi in Italia riuscire a trovare un ettaro di terreno non antropizzato ed un'inquadratura senza deturpanti elementi umani è un'impresa ardua, e cosa sia il diventato il nostro paesaggio e perché lo ha scritto e spiegato Eugenio Turri fin dalla metà degli anni 60 e già AleZ ha chiarito che cosa sia e cosa si debba intendere con la parola 'paesaggio' (del resto nulla è più antropizzato della Val D'Orcia che appare in almeno 10 nuove foto quotidianamente pubblicate su Juza). Forse allora vale sempre più la pena, oggi come nel 1974 dei New Topographers, impegnarsi nella ricerca di una bella foto che includa questi elementi anziché rimuoverli clonando, accettare la cruda realtà del paesaggio italiano e cercare una forma fotografica che faccia i conti con la trasformazione avvenuta. Naturalmente è solo il mio pensiero, ognuno ha la sua sensibilità, io penso che si possa e si debba continuare a fare fotografia di paesaggio in Italia con il 35mm ed il 50mm anche se sono conscio che alcuni preferiscono 'trovare rifugio' nello zoom 70-300 o nella macro o nel clone 'content aware' e probabilmente o sicuramente scattano foto più belle delle mie.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 2:00

Io i paesaggi li voglio puliti, non impestati, e la sola presenza umana li impesta

Deduco tu faccia solo astrofotografia dalla stazione spaziale MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 5:34

Ecco che poi i detrattori della purezza paesaggistica ricorrono al bianco e nero, bokeh, silhouette o fanno street chiamandole paesaggi, per celare lo squallore delle giungle d'asfalto.
Pilu e cemento...

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2021 ore 8:12

L'unico modo per avere foto di paesaggio libere dalle presenze umane è utilizzare teleobiettivi, soluzione che ultimamente pratico sempre più spesso.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2021 ore 8:48

In fotografia, a mio parere, non vale l'equazione Bel soggetto=Bella foto. Non vale per la foto di ritratto come non vale per la foto di paesaggio.
Dato che di fotografia stiamo discutendo invito a fare esempi con immagini.
www.alexandergronsky.com/pastoral
Pastoral di Alexander Gronski,
siamo in presenza di bellissime foto di paesaggio a colori dove lo squallore non impedisce foto meravigliose.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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